RCE consulenze energetiche
  • Home
  • Soluzioni
  • AttuabilitĂ 
  • Risparmio
  • Rispetto
  • Download
  • Blog
  • Portale Utenti
  • F.A.Q.
  • Fotovoltaico: stima dell'effettivo guadagno in euro

Come funziona un contabilizzatore ripartitore

15/3/2013

8 Comments

 
Immagine
Nonostante il cambiamento porti sempre un certo scompiglio, mettiamoci il cuore in pace ed abituiamoci a vedere i nostri vecchi termosifoni accessoriati con i moderni ripartitori di calorie.
Sono piccoli ma all'interno nascondono un condensato di tecnologia elettronica da far invidia a molti apparecchi domestici: innanzi tutto i modelli attuali sono dotati di due sonde, una rivolta verso il radiatore e l'altra verso l'ambiente della stanza, poi sono dotati di memoria per mantenere le letture di periodi precedenti ed infine di trasmettitore radio per inviare ad un antenna centrale le letture rilevate.
Chiaramente tutti i ripartitori (o se vogliamo contabilizzatori indiretti) sono anche in grado di capire se qualcuno cerca di manometterli grazie a micro contatti che segnalano l'apertura dell'involucro dell'apparecchio e sono in grado di segnalare in tempo reale malfunzionamenti o tentativi di scasso.Il posizionamento sul radiatore dipende dalla marca e dal modello ma indicativamente il fulcro dell'apparecchio si trova orizzontalmente al centro e verticalmente in alto tra il 66% ed il 75% dell'altezza complessiva del radiatore.
Ma come avviene la contabilizzazione? In modo molto semplice in quanto è sufficiente misurare la differenza di temperatura tra il radiatore e l'ambiente per sapere quale è il flusso unitario di energia ceduta e quindi consumata: tale valore va poi normalizzato con i parametri specifici del radiatore in questione e cioè dimensione (quindi calorie), forma, materiale, etc.. Attenzione perché in molti casi tali parametri vengono programmati sul singolo ripartitore mentre più spesso vengono rielaborati direttamente dal gestore/amministratore dello stabile in fase di suddivisione delle spese ed è quindi possibile commettere errori nell'associazione tra parametri e letture (anche se ogni singolo ripartitore è contrassegnato in modo univoco da una matricola).



8 Comments

Istruzioni d'uso: valvole termostatiche e contabilizzatori

19/2/2012

1090 Comments

 
Immagine
Il vostro impianto è composto da radiatori su ognuno dei quali sono istallati due apparecchi:

  • la valvola termostatica

  • il contabilizzatone di calore


Immagine
Ognuno di questi due componenti è indipendente dall'altro, non vi è comunicazione tra i due e servono a fare due cose completamente diverse tra loro e qui di seguito cercherò di spiegarlo.
Se invece avete già le idee chiare ed avete qualche problema di funzionamento potete leggere il seguente articolo qui.

la valvola termostatica

La valvola termostatica ha il compito di regolare la temperatura della stanza in cui è istallata; al suo interno c'è una capsula contenente un liquido che si espande a mano a mano che la temperatura aumenta nella stanza, ed è questa espansione che andrà a premere sulla valvola del radiatore chiudendone gradualmente il flusso:

in parole semplici, più fa caldo nella stanza, meno acqua passa all'interno del radiatore.

Ma cosa succede quando passa meno acqua nel radiatore?

Semplicemente il radiatore comincerà a raffreddarsi nella parte bassa emanando meno calore e facendoci risparmiare.

Per regolare la valvola termostatica a nostro piacimento c'è una scala graduata attorno alla manopola con dei numeri che di solito vanno da 0 (zero) a 5 (cinque);

a cosa corrispondono tali numeri? In realtà non corrispondono esattamente ad una temperatura specifica anche se si prende in considerazione che il 3 (tre) corrisponde a circa 20 gradi nella stanza. Questa corrispondenza può però variare a causa della posizione del radiatore stesso e della valvola, quindi bisogna armarsi di un normale termometro per trovare la giusta corrispondenza tra il numero sulla valvola e la temperatura della stanza oppure semplicemente fidarsi della propria sensazione


ho freddo aumento la valvola, ho caldo diminuisco la valvola


In caso che la valvola fosse messa al massimo (sul cinque) ed il radiatore fosse caldo solo nella parte alta si possono avere i seguenti casi:

  1. la temperatura nella stanza è superiore ai 24 gradi (la temperatura massima ammissibile per legge è di 22 gradi)

  2. la valvola è posizionata in un angolo e/o sotto un davanzale e quindi sente più caldo di quello che c'è effettivamente nella stanza (contattare l'assistenza tecnica)

  3. la valvola è rimasta bloccata in una posizione intermedia a causa dei residui presenti nelle tubazioni dell'impianto termico (contattare l'assistenza tecnica)

In caso che la valvola fosse messa al massimo (sul cinque) ed il radiatore fosse completamente caldo e nonostante ciò la temperatura nella stanza non fosse quella desiderata significa che il radiatore è sottodimensionato rispetto alla stanza o che ci sono troppe dispersioni (spifferi, serramenti non isolati, ecc...)


N.B. Il DPR 412/93 e seguenti modificazioni, fissa il limite massimo ammissibile di temperatura in una unità immobiliare (nel vostro alloggio) a 20+2 gradi (ventidue); i trasgressori potrebbero essere puniti con ammende che arrivano anche a qualche centinaio di euro.



il contabilizzatore di calore

Il contabilizzatore di calore è uno strumento elettronico ancorato (fissato) al vostro radiatore in una posizione specifica e serve a misurare il calore che il radiatore cede all'aria della vostra stanza (trasferimento di calore):

per fare ciò è dotato di 2 sonde che misurano la temperatura del radiatore e la temperatura della stanza (una girata verso l'interno del radiatore, l'altra verso l'esterno).

Il contabilizzatore non comunica in nessun modo con la valvola termostatica ma misura solo queste due temperature ed esegue alcuni calcoli: di conseguenza la valvola potrebbe anche essere al massimo ma se il radiatore per qualche ragione è freddo o parzialmente freddo, il contabilizzatore misurerà solo la temperatura fredda del radiatore e non segnerà alcun consumo in più.

In altre parole cos'è che mi fa aumentare i consumi sul contabilizzatore?

Sono esclusivamente due i fattori che fanno aumentare i consumi:

  • la temperatura della stanza (più è alta più il contabilizzatore "va veloce")

  • le dispersioni della stanza (spifferi, finestre aperte, mancanza di isolamento, ecc...)

Tenete presente che ogni grado in più nella stanza corrisponde a circa il 7 % (sette percento) in più di consumo, ciò significa che passando da 20 a 23 gradi il consumo aumenta del 20 %

Inoltre pensate che la presenza di doppi vetri ed isolamenti di vario genere può abbattere i consumi del 30 %.

Fate attenzione poi a finestre e balconi aperti: per ricambiare completamente l'aria di una stanza sono sufficienti 5 minuti di una finestra aperta, tutto il tempo in più farà solo raffreddare le pareti della stanza con un conseguente aumento dei consumi per riportare il livello di temperatura a quello desiderato: serve poco o niente chiudere le valvole nel periodo in cui si arieggia la stanza perché il consumo maggiore è quello che si avrà una volta richiuse le finestre per riportare la temperatura a quella desiderata.

N.B. Non ci sono altri fattori che fanno aumentare i consumi.

Conclusioni

Vi invitiamo dunque ad un uso razionale dell'energia e vi consigliamo di dotarvi di qualche semplice termometro a mercurio per verificare che le temperature nelle vostre stanze non siano superiori a quelle fissate dalla legge, oppure, in caso di problemi o dubbi, richiedete una verifica con termometro digitale.

1090 Comments

    Autore

    Roello Piero

    Intento del blog è quello di discutere in modo divulgativo, ma non troppo, del risparmio energetico, con un occhio agli aspetti tecnici ed economici

    Archivio

    Giugno 2016
    Maggio 2014
    Gennaio 2014
    Maggio 2013
    Aprile 2013
    Marzo 2013
    Febbraio 2013
    Gennaio 2013
    Dicembre 2012
    Novembre 2012
    Luglio 2012
    Aprile 2012
    Febbraio 2012
    Dicembre 2011
    Novembre 2011
    Agosto 2011
    Maggio 2011
    Marzo 2011
    Dicembre 2010
    Aprile 2010
    Dicembre 2009
    Giugno 2009
    Luglio 2008
    Maggio 2008
    Aprile 2008
    Marzo 2008

    Categorie

    Tutto
    Aria
    Bassa Temperatura
    Caldaia
    Caldaia Condensazione
    Caldaia Condensazione Problemi Installazione
    Caldaia Termostato Comando Opentherm
    Caldaie
    Check Energetico
    Climatizzazione
    Configurazione
    Contabilizzatori
    Conto Energia
    Convegni
    Costo Energia Bollette Gas Energia
    Detrazione 55
    Dimensionamento
    Dimensionare
    Educazione Ambiente Monitorare Consumi
    Educazione Ambiente Sostenibilità
    Energia
    Fotovoltaico
    Fotovoltaico Tariffe Consumi Produzione
    Gelo
    Geotermia Pozzo Canadese Pompa Di Calore
    Impianti
    Incentivi
    Infrarosso
    Littizzetto
    Manutenzione
    Microcogenerazione
    Monitorare Energia Elettrica Contatore
    Muffa
    Pannelli Radianti
    Piemonte Energia Finanziamenti
    Pompa Di Calore
    Radiatori
    Recuperatore Di Calore
    Refrigerazione
    Regolazioni Climatiche Zone Caldaie
    Rinnovabile
    Ripartitori
    Riscaldamento Domestico
    Riscaldamento Neonati
    Risparmio
    Simulare
    Solare
    Solare Irraggiamento Calcolo Radiazione
    Solare Termico
    Solare Termico Manuale Funzionamento
    Sonda Esterna
    Stirling
    Teleriscaldamento
    Teleriscaldamento Bassa Temperatura
    Teleriscaldamento Cogenerazione Bassa Temperatura
    Termico
    Termostato Cronotermostato Riscaldamento
    Tipologie Impianto
    Valvole Termostatiche

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.
  • Home
  • Soluzioni
  • AttuabilitĂ 
  • Risparmio
  • Rispetto
  • Download
  • Blog
  • Portale Utenti
  • F.A.Q.
  • Fotovoltaico: stima dell'effettivo guadagno in euro