Il vostro impianto è composto da radiatori su ognuno dei quali sono istallati due apparecchi:
Ognuno di questi due componenti è indipendente dall'altro, non vi è comunicazione tra i due e servono a fare due cose completamente diverse tra loro e qui di seguito cercherò di spiegarlo. Se invece avete già le idee chiare ed avete qualche problema di funzionamento potete leggere il seguente articolo qui. la valvola termostatica
La valvola termostatica ha il compito di regolare la temperatura della stanza in cui è istallata; al suo interno c'è una capsula contenente un liquido che si espande a mano a mano che la temperatura aumenta nella stanza, ed è questa espansione che andrà a premere sulla valvola del radiatore chiudendone gradualmente il flusso: in parole semplici, più fa caldo nella stanza, meno acqua passa all'interno del radiatore. Ma cosa succede quando passa meno acqua nel radiatore? Semplicemente il radiatore comincerà a raffreddarsi nella parte bassa emanando meno calore e facendoci risparmiare. Per regolare la valvola termostatica a nostro piacimento c'è una scala graduata attorno alla manopola con dei numeri che di solito vanno da 0 (zero) a 5 (cinque); a cosa corrispondono tali numeri? In realtà non corrispondono esattamente ad una temperatura specifica anche se si prende in considerazione che il 3 (tre) corrisponde a circa 20 gradi nella stanza. Questa corrispondenza può però variare a causa della posizione del radiatore stesso e della valvola, quindi bisogna armarsi di un normale termometro per trovare la giusta corrispondenza tra il numero sulla valvola e la temperatura della stanza oppure semplicemente fidarsi della propria sensazione ho freddo aumento la valvola, ho caldo diminuisco la valvola In caso che la valvola fosse messa al massimo (sul cinque) ed il radiatore fosse caldo solo nella parte alta si possono avere i seguenti casi:
N.B. Il DPR 412/93 e seguenti modificazioni, fissa il limite massimo ammissibile di temperatura in una unità immobiliare (nel vostro alloggio) a 20+2 gradi (ventidue); i trasgressori potrebbero essere puniti con ammende che arrivano anche a qualche centinaio di euro. il contabilizzatore di calore Il contabilizzatore di calore è uno strumento elettronico ancorato (fissato) al vostro radiatore in una posizione specifica e serve a misurare il calore che il radiatore cede all'aria della vostra stanza (trasferimento di calore): per fare ciò è dotato di 2 sonde che misurano la temperatura del radiatore e la temperatura della stanza (una girata verso l'interno del radiatore, l'altra verso l'esterno). Il contabilizzatore non comunica in nessun modo con la valvola termostatica ma misura solo queste due temperature ed esegue alcuni calcoli: di conseguenza la valvola potrebbe anche essere al massimo ma se il radiatore per qualche ragione è freddo o parzialmente freddo, il contabilizzatore misurerà solo la temperatura fredda del radiatore e non segnerà alcun consumo in più. In altre parole cos'è che mi fa aumentare i consumi sul contabilizzatore? Sono esclusivamente due i fattori che fanno aumentare i consumi:
Inoltre pensate che la presenza di doppi vetri ed isolamenti di vario genere può abbattere i consumi del 30 %. Fate attenzione poi a finestre e balconi aperti: per ricambiare completamente l'aria di una stanza sono sufficienti 5 minuti di una finestra aperta, tutto il tempo in più farà solo raffreddare le pareti della stanza con un conseguente aumento dei consumi per riportare il livello di temperatura a quello desiderato: serve poco o niente chiudere le valvole nel periodo in cui si arieggia la stanza perché il consumo maggiore è quello che si avrà una volta richiuse le finestre per riportare la temperatura a quella desiderata. N.B. Non ci sono altri fattori che fanno aumentare i consumi. Conclusioni Vi invitiamo dunque ad un uso razionale dell'energia e vi consigliamo di dotarvi di qualche semplice termometro a mercurio per verificare che le temperature nelle vostre stanze non siano superiori a quelle fissate dalla legge, oppure, in caso di problemi o dubbi, richiedete una verifica con termometro digitale.
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Mi capita una volta di perdere in diretta la tua esilarante esibizione domenicale e tu che fai? Parli di caldaie!!
Chiaramente con Yuotube sono andato a recuperarmi la puntata e devo dire a malincuore che non mi hai fatto ridere: sarà che ho passato gli ultimi 10 giorni consecutivi a lavorare da mattino a sera, sarà che ho passato intere giornate all'aperto sottozero, sarà che ho le orecchie che fumano a forza di rispondere al telefono, sarà, ma non sono proprio riuscito a sorridere mentre raccontavi la tua disavventura con i termosifoni. Vorrei poter rispondere con la sagacia umoristica che ti contraddistingue ma siccome faccio un altro mestiere preferisco fare un elenco delle "minchiate che hai sparato": - i tubi che attraversano il nostro corpo gelano eccome ed infatti si muore assiderati - i tubi in lapponia non passano sicuramente all'esterno ed è colpa tua se quando hai comprato casa (o peggio l'hai fatta ristrutturare) hai fatto caso al colore del parquet ma non hai manco chiesto come sono fatti gli impianti - non ho mai conosciuto una ditta che fa reperibilità 24h su 24h (ma manco la guardia medica) quindi rileggi bene cosa c'è scritto sul adesivo - gli stagionali possono andar bene per raccogliere pomodori ma non sicuramente per aggiustare una caldaia a meno che tu non voglia trovarti una persona incompetente che smonta e rimonta un apparecchio in cui passano gas, elettricità ed acqua... (poi per fortuna è illegale e su certi apparecchi solo chi ha determinati requisiti può operare) - le caldaie si fanno controllare proprio a giugno quando l'impianto è fermo e con calma si possono fare tutte le manutenzioni del caso e se poi vuoi festeggiare, finito il lavoro stappiamo una bottiglia. Mi spiace Lucianina che tu debba aver passato qualche giorno al freddo, ma forse se invece di criticare chi di sicuro potrebbe far meglio ti facessi un esame di coscienza, scopriresti che bastava poco per evitare tutto questo trambusto ormai annunciato e previsto giorni prima. E' questo che alla fine ci fa arrabbiare a noi italiani: non ci diamo pace perchè sarebbe bastato passare 10 metri più in la dello scoglio e la nave, ehm volevo dire la caldaia, sarebbe ancora intatta. |
AutoreRoello Piero Archivio
Giugno 2016
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