Con la diffusione, e l'obbligo di installazione in alcune Regioni, delle valvole termostatiche sui radiatori soprattutto negli impianti centralizzati si è ampliata notevolmente la casistica legata alle problematiche che si possono incontrare a seguito di scorrette o non attente installazioni. Possiamo catalogare, secondo l’importanza, queste problematiche come di seguito: 1) problemi legati all’insufficienza di calore erogato dal termosifone 2) problemi di rumorosità della valvola 3) problemi di bloccaggio della valvola Quello più diffuso è il problema di scarso riscaldamento o meglio dell’impossibilità di regolare la temperatura in ambiente utilizzando la scala graduata presente sulla valvola termostatica; ciò può avvenire principalmente per due motivi e cioè il posizionamento della valvola termostatica o la scarsità di elementi del radiatore (sottodimensionamento). Lasciando quest’ultimo punto all’analisi di chi deve calcolare i kW necessarie a scaldare un ambiente, parliamo del caso in cui la valvola termostatica si trovi in una posizione “sfavorevole” come per esempio - radiatore particolarmente incassato sotto mensola di marmo - radiatore chiuso parzialmente da mobili di grosse dimensioni - radiatore dietro tendaggi di tessuto pesante Come è facile intuire in questi casi la valvola termostatica rimane influenzata da una temperatura molto superiore a quella realmente presente al centro della stanza e quindi inizierà a “chiudere” il termosifone con anticipo rispetto a quanto sarebbe richiesto dalla reale temperatura ambiente; in linea generale quindi deve essere garantita un ottima circolazione d’aria intorno alla testina termostatica per favorire il suo miglior funzionamento. In ogni caso se non fosse possibile liberare la termovalvola dall’eccessivo calore si possono installare delle testine con sonda remota e cioè la stessa valvola ma dotata di un sensore remotabile a qualche metro di distanza collegato tramite un capillare alla testina termostatica; con questo escamotage è possibile rilevare la temperatura in un punto areato della stanza e quindi avere una regolazione precisa della temperatura. Un’altra fastidiosa conseguenza di una non corretta installazione è la rumorosità che si può creare durante il funzionamento dell’impianto a causa dell’aumentare della velocità del liquido nelle tubazioni quando la valvola termostatica è in fase di chiusura; ciò accade se l’impianto non è dotato di dispositivi in grado di regolare la portata del liquido in funzione dell’apertura delle valvole dei radiatori o della loro errata taratura. L’ideale per un impianto a termovalvole è la pompa a flusso variabile che, dotata di sensori di pressione e temperatura, varia i propri giri (e quindi anche il consumo elettrico) per avere sempre la portata di liquido ottimale, ma anche una valvola di bypass può svolgere correttamente la sua funzione (senza però farvi risparmiare elettricità) facendo ricircolare il liquido in eccesso attraverso le tubazioni principali subito dopo la pompa. Ultimo difetto che può verificarsi è il bloccaggio della valvola, dopo un lungo periodo di completa chiusura, a causa dei residui presenti negli impianti non nuovi e comunque alimentati con acqua non trattata e reintegrata negli anni per compensare le piccole perdite dovute alla vetustà delle tubazioni. Per evitare che ciò accada è utile ricordarsi allo spegnimento dell’impianto di mettere le valvole termostatiche sulla posizione di completa apertura e lasciarle in tale modalità per tutto il periodo estivo (quando in ogni caso l’impianto non è in funzione) oppure ricordarsi con una certa frequenza di aprirle completamente per qualche minuto (durante il periodo di funzionamento). Buon anno e alla prossima
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AutoreRoello Piero Archivio
Giugno 2016
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