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Istruzioni d'uso: valvole termostatiche e contabilizzatori

19/2/2012

1092 Comments

 
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Il vostro impianto è composto da radiatori su ognuno dei quali sono istallati due apparecchi:

  • la valvola termostatica

  • il contabilizzatone di calore


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Ognuno di questi due componenti è indipendente dall'altro, non vi è comunicazione tra i due e servono a fare due cose completamente diverse tra loro e qui di seguito cercherò di spiegarlo.
Se invece avete già le idee chiare ed avete qualche problema di funzionamento potete leggere il seguente articolo qui.

la valvola termostatica

La valvola termostatica ha il compito di regolare la temperatura della stanza in cui è istallata; al suo interno c'è una capsula contenente un liquido che si espande a mano a mano che la temperatura aumenta nella stanza, ed è questa espansione che andrà a premere sulla valvola del radiatore chiudendone gradualmente il flusso:

in parole semplici, più fa caldo nella stanza, meno acqua passa all'interno del radiatore.

Ma cosa succede quando passa meno acqua nel radiatore?

Semplicemente il radiatore comincerà a raffreddarsi nella parte bassa emanando meno calore e facendoci risparmiare.

Per regolare la valvola termostatica a nostro piacimento c'è una scala graduata attorno alla manopola con dei numeri che di solito vanno da 0 (zero) a 5 (cinque);

a cosa corrispondono tali numeri? In realtà non corrispondono esattamente ad una temperatura specifica anche se si prende in considerazione che il 3 (tre) corrisponde a circa 20 gradi nella stanza. Questa corrispondenza può però variare a causa della posizione del radiatore stesso e della valvola, quindi bisogna armarsi di un normale termometro per trovare la giusta corrispondenza tra il numero sulla valvola e la temperatura della stanza oppure semplicemente fidarsi della propria sensazione


ho freddo aumento la valvola, ho caldo diminuisco la valvola


In caso che la valvola fosse messa al massimo (sul cinque) ed il radiatore fosse caldo solo nella parte alta si possono avere i seguenti casi:

  1. la temperatura nella stanza è superiore ai 24 gradi (la temperatura massima ammissibile per legge è di 22 gradi)

  2. la valvola è posizionata in un angolo e/o sotto un davanzale e quindi sente più caldo di quello che c'è effettivamente nella stanza (contattare l'assistenza tecnica)

  3. la valvola è rimasta bloccata in una posizione intermedia a causa dei residui presenti nelle tubazioni dell'impianto termico (contattare l'assistenza tecnica)

In caso che la valvola fosse messa al massimo (sul cinque) ed il radiatore fosse completamente caldo e nonostante ciò la temperatura nella stanza non fosse quella desiderata significa che il radiatore è sottodimensionato rispetto alla stanza o che ci sono troppe dispersioni (spifferi, serramenti non isolati, ecc...)


N.B. Il DPR 412/93 e seguenti modificazioni, fissa il limite massimo ammissibile di temperatura in una unità immobiliare (nel vostro alloggio) a 20+2 gradi (ventidue); i trasgressori potrebbero essere puniti con ammende che arrivano anche a qualche centinaio di euro.



il contabilizzatore di calore

Il contabilizzatore di calore è uno strumento elettronico ancorato (fissato) al vostro radiatore in una posizione specifica e serve a misurare il calore che il radiatore cede all'aria della vostra stanza (trasferimento di calore):

per fare ciò è dotato di 2 sonde che misurano la temperatura del radiatore e la temperatura della stanza (una girata verso l'interno del radiatore, l'altra verso l'esterno).

Il contabilizzatore non comunica in nessun modo con la valvola termostatica ma misura solo queste due temperature ed esegue alcuni calcoli: di conseguenza la valvola potrebbe anche essere al massimo ma se il radiatore per qualche ragione è freddo o parzialmente freddo, il contabilizzatore misurerà solo la temperatura fredda del radiatore e non segnerà alcun consumo in più.

In altre parole cos'è che mi fa aumentare i consumi sul contabilizzatore?

Sono esclusivamente due i fattori che fanno aumentare i consumi:

  • la temperatura della stanza (più è alta più il contabilizzatore "va veloce")

  • le dispersioni della stanza (spifferi, finestre aperte, mancanza di isolamento, ecc...)

Tenete presente che ogni grado in più nella stanza corrisponde a circa il 7 % (sette percento) in più di consumo, ciò significa che passando da 20 a 23 gradi il consumo aumenta del 20 %

Inoltre pensate che la presenza di doppi vetri ed isolamenti di vario genere può abbattere i consumi del 30 %.

Fate attenzione poi a finestre e balconi aperti: per ricambiare completamente l'aria di una stanza sono sufficienti 5 minuti di una finestra aperta, tutto il tempo in più farà solo raffreddare le pareti della stanza con un conseguente aumento dei consumi per riportare il livello di temperatura a quello desiderato: serve poco o niente chiudere le valvole nel periodo in cui si arieggia la stanza perché il consumo maggiore è quello che si avrà una volta richiuse le finestre per riportare la temperatura a quella desiderata.

N.B. Non ci sono altri fattori che fanno aumentare i consumi.

Conclusioni

Vi invitiamo dunque ad un uso razionale dell'energia e vi consigliamo di dotarvi di qualche semplice termometro a mercurio per verificare che le temperature nelle vostre stanze non siano superiori a quelle fissate dalla legge, oppure, in caso di problemi o dubbi, richiedete una verifica con termometro digitale.

1092 Comments
Lucia
15/10/2012 07:20:06 pm

Buongiorno, abbiamo recentemente acquistato per il nostro condominio le testine termostatiche e scrivo per chiedere risposta ad un quesito: in caso l’appartamento rimanga vuoto dalle 8 fino alle 17 circa, dal punto di vista dei consumi (e dei conseguenti costi) conviene tenere le valvole al minimo e poi alzare al rientro, oppure tenere per tutto il giorno un valore costante (diciamo posizionando tutte le valvole sul 3). Grazie mille!

Reply
roelloaded link
15/10/2012 08:28:51 pm

Salve, dal punto di vista dei consumi sicuramente è meglio abbassare la temperatura in caso di assenza prolungata ma bisogna fare attenzione anche al comfort; se infatti lasciate una temperatura troppo bassa durante il giorno il rischio è quello di non riuscire più a recuperare i gradi quando tornate e rialzate le testine termostatiche.
Magari provi con un abbassamento minimo, di un paio di gradi (che cmq corrisponde ad un risparmio di più del 10%). Un altra soluzione sono le testine elettroniche con regolatore di orario e temperature.

Reply
Lucia
15/10/2012 09:07:49 pm

Grazie davvero! Risposta tempestiva, chiara ed esaustiva :)

Marco
17/10/2016 05:32:50 am

Io per avere 20 gradi devo mettere a 5....e se ci fosse il 6...non succede nulla.
Secondo me è un problema di impianto.....possibile ?

mario modena link
24/12/2012 06:34:58 pm

Abito in un condominio di tre scale,all'ultimo piano con tre facciate esposte casa fatta 60 anni fa senza coibentazione,serramenti in legno,le valvole termostatiche con contabilizzatore girano a tutto volume,all'interno cè al massimo una temperatura di di 18 /19 gradi,
avendo chiuso tutti gli spifferi dei serramenti in legno con guarnizioni e messo i vetri camera, spendo di più rispetto prima cosa devo fare per risparmiare.grazie

Reply
roelloaded link
25/12/2012 04:56:13 pm

Purtroppo il tipo di edilizia degli anni '60 comporta grandi dispersioni e grandi costi ma a volte con piccoli interventi si possono ottenere discreti risultati: essendo all'ultimo piano una grande fonte di dispersione è il soffitto ed è quindi consigliabile isolare il sottotetto con pannelli isolanti con spessore di circa 10 cm. Facendo ciò recupererà un paio di gradi in casa e vedrà una riduzione della spesa del 20%.

Paola Savona
14/11/2014 12:20:14 am

Buongiorno...tra qualche giorno nel'assemblea condominiale si parlera' di valvole termostatiche e contabilizzatori di calore.Vorrei sapere i costi e le marche migliori.Grazie

Gabriele
15/12/2015 10:06:39 am

Deregibus Giovanni
10/10/2013 09:29:26 pm

Reply
Maria
4/9/2014 02:10:27 am

Buongiorno. Vorrei sapere, in vista di prossima assemblea condominio già dotato di valvole termostatiche, qual'è la maggioranza richiesta per decidere la quota fissa da applicare ai singoli condomini. Grazie

Reply
roelloaded link
5/9/2014 10:55:01 pm

Buongiorno,
in realtà non vi è una vera e propria norma a riguardo e mancano ancora sentenze che colmino il quadro normativo, ma sentendo esperti del settore tutti mi dicono che la maggioranza assoluta (500 millesimi+1) sarà probabilmente il riferimento che verrà espresso dalle future legislazioni

pietro
22/10/2016 10:59:59 am

ma se o già i termo in base ai metri cubi della stanza per che devo monta le valvole sui termo non basta il conta calorie? poi un altra cosa nel mio condominio abbiamo una valvola con conta ore comandata da un termostato praticamente non serve nel nostro caso affrontare questa spesa saluti.

Francesco Tatoli link
11/6/2022 12:03:57 am

Io sono sempre fuori all'estero e vengo 1 settimane all'anno e le valvole li tengo sempre chiuse A parte del 40 %del fisso che pago alla fine dell'anno o sempre da pagare su dai 800 ai 1000 euro all'anno e giusto tutto questo come si può verificare se l'amministratore fa il furbo?. Grazzie

cristina cirimelli
13/10/2016 05:53:54 am

Reply
fulvio
7/11/2016 08:47:03 am

A Piè:...te devi montà 'na tastiera che funzionaaaaa!! Con punto, virgola, apostrofo, e altri segni vari che non sono "optionals"!

Andrea link
23/11/2016 07:25:40 am

esistono comandi termostatici in cui è possibile impostare orari, giorni e temperatura che deve rispettare il singolo radiatore.
nel suo caso io imposterei 20° (o quanti li desidera) dalle 6 alle 8 e dalle 16 alle 22, mentre dalle 8 alle 17 può impostare una temperatura ridotta magari sui 19°.

Andrea

Reply
Massimo
25/1/2017 01:07:41 am

Questa contabilizzazione è una boiata, sol per far spendere i soldi alla povera gente e non serve a niente.... Un escamotage per dare lavoro.... sulle spalle della povera gente.. che ha dovuto pagare una media di 2500/3000 Euro .... si paga il consumo ma non c'è nessun controllo per vierificare le letture .... io sono come S. Tommaso .... verifico anche le letture della luce del gas.... Poi comunque visto che da quando ci sono queste valvole non ci si scalda più io cmq accundo una stufetta e portro la temporatura come voglio io.... E nessuno mi convincerà che questo sia valida come soluzione..... Lo stato usurpatore a colpito ancora una volta ... poi sempre a scapito delle persone deboli.... disoccupati come me ..... perche non paga lo stato.....

Reply
clati17
14/5/2017 03:10:27 am

ottimo per scaldare la stanza ma, il contabilizzatore misura la temperatura del locale, che si è alzata, e ti fa pagare due volte.

Simona
23/11/2017 05:34:22 am

Buongiorno io sono inquilina in un condominio dove sono stati messi questi misuratori sui termosifoni ,io vorrei sapere perché prima dell’arrivo del tecnico per rilevare le misurazioni di energia consumata i miei misuratori segnavano un parametro di energia e dopo alcuni termosifoni segnavano il doppio di prima !io ho fatto le foto prima del suo arrivo e dopo i consumi di energia ad ogni termosifone è lievitato !!il tecnico mi ha confermato di averli modificati è che era giusto così !!!ma a voi sembra normale !!a me proprio no !!!

Serafini adriano link
4/4/2017 03:08:18 pm

Reply
Maria link
21/1/2018 12:17:20 pm

Se il termosifone resta sempre spento in una stanza perche il piccolo registratore del consumo continua a registrare?

Reply
daniela olimpo
1/11/2018 02:34:00 am

come faccio per vedere sul display il consumo del calore,non vedo numeri e da quando comincio a controllare il consumo sul display per poi poter controllare il consumo con quello dell'anno precedente alla fine dell'accensione e quando si spengono i caloriferi ad aprile su quale numero tengo posizionata la valvova ? grazie

Reply
daniela olimpo
1/11/2018 02:46:35 am

come faccio per vedere sul display il consumo del calore,non vedo numeri e da quando comincio a controllare il consumo sul display per poi poter controllare il consumo con quello dell'anno precedente alla fine dell'accensione e quando si spengono i caloriferi ad aprile su quale numero tengo posizionata la valvola ? grazie

Martino
31/3/2023 03:53:45 am

Secondo la legge regionale Emilia Romagna tra proprietario e inquilino chi assume la responsabilità di pagare per cambiare valvole di termosifone quando c'è un guasto?

Reply
Luca
26/10/2012 01:51:35 am

Salve. Nel mio appartamento (sono in affitto) sono state installate le valvole. Il problema è il seguente: regolando la valvola su 0, la temperatura resta ugualmente oltre i 20 gradi. Perchè? Cosa fare? L'idraulico che ha fatto il lavoro mi ha risposto "meglio, risparmia". Ma la cosa mi sembra strana.

Reply
roelloaded link
27/10/2012 03:44:47 am

Salve,
chiaramente la risposta dell'idraulico non solo è scorretta ma denota anche la completa ignoranza del funzionamento del sistema; infatti se la valvola non chiude, il radiatore sarà sempre caldo ed il contabilizzatore alla fine dell'anno avrà contabilizzato molta più energia che si tramuterà in una spesa maggiore.
La causa del trafilamento della valvola può essere ricercato o nello sporcamento dell'otturatore interno alla valvola oppure ad una eccessiva pressione della pompa dell'impianto che dovrebbe essere stata sostituita con un modello a flusso e pressione variabile.

Reply
Luca
28/10/2012 08:10:56 pm

La ringrazio per la risposta. Aggiungo altri due elementi.
Da quando si sono accesi i riscaldamenti sento un rumore provenire dal muro (ove è collocato uno dei caloriferi). Viene proprio dal muro, non dal calorifero: è un sorta di fischio/sibilo. Questo rumore può portare a propendere per un problema di pressione eccessiva? (E' escluso che possa essere aria nel mio termosifone perchè è già stata fatta uscire tutta).
Inoltre ho notato che la temperatura non cambia modificando la regolazione della valvola: sia che la metta a 0, a 1, a 2, a 3, a 4 o a 5 c'è sempre la stessa temperatura.

aristotile
25/5/2015 02:41:42 am

forse trattasi di valvole preregolate e quindi un minimo passa sempre prova ad intercettare il termosifone se vedi che la temperatura diminuisce significa che la termostatica è incrostata e lascia passare egualmente l'acqua .fammi sapere ,in ogni caso sostituiscila costa poco 40- 50 euro.

Reply
rosetta
31/5/2016 11:57:46 am

Volevo sapere perché avendo messo le valvole e avendo le 3 esposizione e il salario essendo all'ultimo piano mi anno cambiato i millesimi grazie

Giancarlo Gelmetti
9/10/2015 12:31:36 am

Reply
baku
4/11/2016 09:12:19 am

Il contabilizzatore ha 2 sonde una che misura la temperatura dell'aria e una interna x il radiatore , (ė quella che serve a contabilizzatore la tua spesa) se hai 20 gradi ma il radiatore ė freddo non spendi niente

Reply
roelloaded link
29/10/2012 03:42:06 am

Direi che il rumore è l'ennesimo indizio del fatto che la circolazione all'interno dell'impianto non è regolata a dovere; quando il circolatore continua a spingere a pieni giri tutta la pressione che normalmente si sfogherebbe nei termosifoni aperti, viene convogliata, (essendo la maggiorparte degli altri termosifoni chiusi o parzialmente chiusi) in alcune colonne preferenziali provocando innalzamento della velocità del liquido e rumorosità.

Reply
Luca
30/10/2012 08:45:37 pm

Buongiorno.
Il problema del rumore sembra risolto(credo con intervento sulla caldaia).Resta quello del cattivo funzionamento delle valvole.
L'idraulico(lo stesso di cui ho parlato sopra) della ditta che le ha installate sostiene che:
-i caloriferi sono spenti e che gli oltre 20 gradi "sono dovuti al calore degli altri appartamenti"
-non pagherò di più
-non è vero che non cambia la temperatura modificando la regolazione (non si capisce in base a cosa affermi ciò)
Ora.. Tenuto conto che:
-mi sembra impossibile avere oltre 20 gradi solo grazie agli altri appartamenti. Tra l'altro sono al penultimo piano, ho un appartamento sotto ed uno di fianco e l'appartamento sopra è sfitto e quindi in teoria dovrebbe essere senza riscaldamento(ma le valvole sono state installate dalla stessa ditta, quindi non ci giurerei...)
-mi sembra impossibile avere il riscaldamento così alto senza pagare o pagando poco.
-ho personalmente verificato con ausilio di termometro la non variazione di temperatura lasciando per 24 ore la valvola a 0 e per altre 24 a 5. L'ho fatto presente e mi è stato detto "riferirò", ma dall'atteggiamento supponente ed arrogante dubito che lo farà.
Considerato tutto ciò, Le chiedo se, al fine di mettermi al riparo da eventuali sanzioni e da costi eccessivi, sia possibile richiedere una perizia per verificare il funzionamento corretto o meno delle valvole ed, eventualmente, a chi rivolgermi e quale sarebbe orientativamente il costo.

La ringrazio infinitamente per la Sua disponibilità e mi scuso per l'insistenza, ma trovo assurdo dover stare in pantaloncini e maglietta ad ottobre con 8 gradi all'esterno: al di là dei costi, è uno spreco di energia inconcepibile.

Reply
Mario
11/12/2015 03:57:11 am

Se hai 20 gradi in casa e i termosifoni sono sullo 0 (freddi) vuol dire che nn stai consumando ma vieni scaldato dai altri apartamenti

Roberto
22/11/2017 06:09:21 am

Anche nel mio condominio ci sono situazioni analoghe,abbiamo impianto a monotubo ciò significa che anche se l'acqua calda non passa nei termosifoni ,disperde calore attraverso i tubi collocati sotto i pavimenti
Bisogna modificate l'aliquota del consumo volontario

eugenio link
15/1/2015 04:19:50 pm

Ciao a tutti. Ho una casa libera sui 4 lati anni 60, doppi vetri paraspifferi tendoni spessi.....ho le valvole a 3 . Quest'anno ho aggiunto 2 radiatori in ghisa (strapagati usati) sotto in tavernetta, ed ho razionalizzato le valvole da 5 a 3....si sta bene senza vestaglia. Ho notatop anche io solo quest'anno un sibilo....non sapendo da dove arrivasse.....sono andato alla ricerca ....Dopo aver contattato il sig BUDERUS DEL PIEMONTE, MI HA ILLUMINATO. Ho scoperto che il sibilo proveniva dalla valvola che da 5 e' passata a 3. HO aperto la valvola a 5 e sfiatato il radiatore.....e dovro' fare cosi' di volta in volta per gli altri radiatori....QUINDI STE VALVOLE EMETTONO DEGLI ULTRASUONI FASTIDIOSISSIMI!!!!!! CIAO A TUTTI. N.B. I SIBILI ARRIVANO DALLE VALVOLE POCO APERTE.

Reply
Salvatore
1/2/2015 06:57:23 pm

Buongiorno io ho comprato un immobile al 2 piano di uno stabile anni 60-70 ho un problema con il termosifone della camera da letto.
ho un radiatore solo per la stanza da letto, solo che mettendo la termo valvola a 4ho sempre freddo da dormire con piumone o tre coperte il termo a meta e freddo e non llo sento caldo?

Maurizio
19/10/2015 11:20:12 am

Ciao, uno dei problemi del sibilo può essere dovuto alla pressione del circuito della acqua..... Infatti con le valvole termostatiche Si dovrebbe mo tare una pompaggio ad inverte che regola la pressione in base alle regolazioni sui termosifoni

Roelloaded link
31/10/2012 05:56:25 pm

Il problema non è la temperatura dell'ambiente, od almeno lo è solo in ultima analisi; il test da fare è quello di verificare che la valvola chiuda alla temperatura corretta: quindi se la valvola è sullo zero il radiatore deve essere completamente freddo, se invece la valvola è sul 3 ed in ambiente ci sono 19 gradi il radiatore dovrà essere solo caldo nella parte alta, mentre sempre nella stessa condizione se lo tarate sul 4 dovrà scaldarsi completamente. Tutte le altre valutazioni sulla temperatura ambiente posso dipendere da parametri diversi come la taratura dell'impianto centralizzato, oppure la quantità di elementi dei radiatori.

Reply
beppe link
28/11/2012 04:00:11 am

buona sera,
ho letto che il contabilizzatore conteggia sia le calorie del calorifero sia quelle dell'ambiente.
avendo un appartamento molto soleggiato, la temperatura in casa sale di molto anche se tengo la valvola chiusa o al minimo.
vorrei sapere se pago anche il calore del sole...
un ultima cosa...mi hanno messo il contabilizzatore tra il primo ed il secondo elemento del calorifero, di modo che appena entra l'acqua comincia a contabilizzare. purtroppo però a volte il calorifero rimane metà freddo per via dell'aria ( sono all'ultimo piano) che se non sono in casa non riesco a spurgare.
pago come se il calorifero fosse tutto caldo, visto che i due elementi dove si trova il contabilizzatore sono bollenti?
grazie e scusate per la lunghezza del messaggio
beppe

Reply
Renato
30/9/2014 04:42:18 am

Salve,
avendo gli stessi quesiti di beppe, volevo chiedere se poteva rispondere.
Grazie

Reply
Roelloaded link
30/9/2014 05:49:45 am

Salve, il contabilizzatore conteggia la differenza di temperatura tra radiatore ed ambiente quindi se l'ambiente è più caldo del radiatore, la differenza sarà negativa e il contabilizzatore non conterà alcun consumo. Se i radiatori hanno problemi di aria invece, la contabilizzazione potrebbe essere sfalsata e quindi va risolto il problema con valvole di sfiato automatiche o igroscopiche sui radiatori

Laura
3/12/2012 07:24:29 pm

Buon giorno, come faccio a sfiatare i caloriferi?! Sono completamente freddi! Grazoe

Reply
adriana sgaravato
14/1/2013 12:22:58 am

vorrei sapere se per il risparmio energetico e la detrazione queste valvole termostatiche sono obbligatorie ai fini della detrazione.Grazie

Reply
roelloaded link
14/1/2013 03:50:33 pm

Salve,
se in abbinamento ad una caldaia a condensazione, le valvole termostatiche permettevano di accedere alla detrazione del 55%;
siccome fino a giugno 2013 la quota di detrazione è stata portata al 50%, identica a quella per le manutenzioni e ristrutturazioni (ex 36%) il mio consiglio è di utilizzare quest'ultima detrazione in modo da poter scalare anche i singoli interventi (solo caldaia o solo valvole)

Reply
Monica
2/2/2013 09:50:46 pm

Buongiorno,chiedo un'informazione: esistono dispositivi in grado di bloccare l'emissione di calore nel momento in cui la temperatura raggiunga il valore desiderato,una sorta di termostato programmabile collegato con la valvola termostatica? In caso positivo, può essere unico per tutti i caloriferi?
Il mio problema è che dovranno essere installate le valvole termostatiche in un appartamento affittato a studenti, che per esperienza utilizzerebbero senza criterio il riscaldamento,se portassero reolarlo da soli e le spese relative sono al momento incluse nel canone di locazione,essendo il riscaldamento centralizzato.

Reply
roelloaded link
2/2/2013 11:16:58 pm

Esistono sistemi con valvole per radiatori radio-controllate da un termostato centrale (credo ne possa controllare una decina); tale sistema può controllare la temperatura ma anche gli orari di funzionamento. Un sistema più semplice è quello di utilizzare valvole termostatiche con blocco di temperatura, regolabile tra un min e un max, e una piombatura di sicurezza.

Reply
Claudio Giordani
18/2/2013 11:19:31 pm

Nel mio condominio ci accingiamo ad adeguarci per quanto riguarda valvole e contabilizzatori.
La mia domanda riguarda lo studio che, è stato detto, un termotecnico dovrà fare per bilanciare i consumi dei vari alloggi in base all'esposizione, al piano e non so cos'altro. Questo studio serve per tarare i singoli contabilizzatori prima della loro installazione, oppure serve a stabilire dei coefficienti da utilizzare in sede di lettura a consuntivo?
Mi permetto aggiungere una domanda non tecnica: è vero che si trovano in commercio valvola + contabilizzatore a soli 80 euro per calorifero?
Grazie

Reply
roelloaded link
18/2/2013 11:36:37 pm

Salve,
per l'installazione non serve certo un termotecnico visto che è sufficiente rilevare le caratteristiche dei radiatori per poi o creare delle tabelle di calcolo oppure configurare direttamente i singoli contabilizzatori (io preferisco la seconda soluzione); è vero però che in molti casi si sceglie di introdurre dei coefficienti di ripartizione che tengano conto delle varie dispersioni dei singoli alloggi (che a mio avviso è cosa buona e giusta) ed in tal caso può servire un termotecnico od un professionista del settore.
Nella mia zona il prezzo più basso che ho visto è di 110 euro+IVA ma le assicuro che i materiali utilizzati sono di scarsissima qualità (soprattutto le valvole dei termo sulle quali non farei molte speculazioni)

Reply
EUGENIO AMATO link
15/1/2015 04:33:22 pm

SALVE A TUTTI MI RISPONDA QUALCUNO DAVVERO BRAVO, I PARERI DEGLI IDRAULICI (6 CONTATTAI) SONO DISCORDANTI.
SE IN TAVERNETTA HO MESSO 2 RADIATORI,E CI SONO DEGLI ORRIBILI TUBI INGUANINATI PER NON FAR DISPERDERE IL CALORE....SECONDO VOI SE ELIMINO QUELLA GUAINA RISPARMIO ? LA CALDAIA GIRA DI PIU' POICHE' HO ELIMINATO LA GUAINA? DITEMI UN PO...GRAZIE N.B. IL PIANO DI SOPRA E' NORMALMENTE RISCALDATO.

Bianca Laura Mattoni
27/2/2017 05:43:32 pm

Perché i coefficienti di ripartizione spese, che tengano conto dell'esposizione disagiata di alcuni appartamenti, non sono stati introdotti per legge come ad esempio avviene in Svizzera, dove si applica il "meccanismo della riduzione"? E' uno schifo affidare tale decisione (che ha pesanti ripercussioni economiche) alla generosità dei condomini "termicamente privilegiati". Abito in un 6° ed ultimo piano e da tre anni lotto per avere giustizia, visto che copro e pago a caro prezzo gli appartamenti sottostanti. Ma solo spendendo altri soldi per fare una causa riuscirei, forse, ad averla vinta. Come al solito l'Italia si sottomette servilmente ai dictat di un'Europa pretenziosa e autoritaria, e non è in grado di evitare ai suoi cittadini le conseguenze negative che ne derivano. Grazie per la cortese attenzione.

falvo
18/3/2013 06:41:28 am

buongirno vorrei sapere quato e la cifra fissa mettendo le valvole termostatiche in una casa di sei alloggi fatta nel 1970 grazie

Reply
roelloaded link
18/3/2013 04:44:47 pm

Se per cifra fissa intende la quota percentuale che viene normalmente suddivisa in millesimi, mediamente ad un edificio di 40 anni, con quindi molte dispersioni, si applica una quota 40% fissa ed 60% a consumo:
in ogni caso si tratta di una decisione da prendere in assemblea con tutti i condomini anche perché non esiste una regola fissa (ho anche visto applicare 50% di fisso)

Reply
flavio medica link
24/9/2016 03:03:03 am

Ho un appartamento al primo piano in un condominio dove sono stati installati i contabilizzatori, avendo sotto i garage quindi non ricevo calore dal basso, vorrei sapere come vengono fatti i conteggi.

Reply
Claudio
11/5/2013 05:35:55 pm

Salve,sono proprietario di una alloggio al mare, viene utilizzato solo nel periodo estivo,in assemblea condominiale e stato deliberato la sostituzione della caldaia a gasolio con una nuova sempre gasolio più montaggio delle valvole nei termosifoni, non hanno deliberato contabilizzatore. Io per legge posso montare sui miei

Reply
roelloaded link
11/5/2013 06:08:05 pm

Salve Claudio,
purtroppo i contabilizzatori per avere un utilità devono essere installati su tutti i radiatori di tutti gli alloggi: infatti vengono anche definiti ripartitori perchè servono a ripartire la spesa e se non si sa quanto ha consumato ogni alloggio, come si può ripartire?
Inoltre se l'assemblea non ha deliberato l'uso di contabilizzatori immagino che non sia stata approvata la procedura di calcolo a consumo. Quello che invece Lei può fare è di richiedere, previa piombatura dei suoi radiatori, una riduzione della spesa del riscaldamento ance del 50%.

Reply
Fabrizio link
27/5/2013 02:46:39 pm

Abito al primo piano e sotto ho l'andronr di entrata, quidi freddo. Non è stato fatto nessun isolamento nonostante le mie richieste. Ora il condominio vuolre installare le valvole termostatiche ma sono convinto che la mia spesa aumenterà, anche se ipoteticamente venisse creato un isolamento dell'androne. In un caso o nell'altro sono in torto?

Reply
roelloaded link
30/5/2013 03:29:00 am

Ciao Fabrizio,
in realtà non puoi sapere se spenderai di più ed è molto raro che accada: sicuramente però sarai, insieme agli ultimi piani, svantaggiato rispetto agli altri (lo saresti cmq anche se avessi una caldaia autonoma). In casi simili è consigliabile introdurre dei coefficienti correttivi che tengano conto in fase di ripartizione degli alloggi con più pareti disperdenti e degli orientamenti verso nord.

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roelloaded link
30/5/2013 03:26:46 am

Ciao Fabrizio,
in realtà non puoi sapere se spenderai di più ed è molto raro che accada: sicuramente però sarai, insieme agli ultimi piani, svantaggiato rispetto agli altri (lo saresti cmq anche se avessi una caldaia autonoma). In casi simili è consigliabile introdurre dei coefficienti correttivi che tengano conto in fase di ripartizione degli alloggi con più pareti disperdenti e degli orientamenti verso nord.

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paola
11/6/2013 02:31:59 am

quali sono i coefficienti correttivi che tengano conto in fase di ripartizione chi è esposto a nord e ha più pareti disperdenti?
Dobbiamo ancora installare valvole termostatiche con contabilizzatore e piombatura, come facciamo a scegliere le più sicure e certe del
consumo che andremo a pagare? serve un consiglio,per un condominio di sette piani con ha una caldaia centralizzata con sonda , palazzo degli anni 50 non coibentato.

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roelloaded link
11/6/2013 02:50:08 am

Ciao Paola,
i correttivi vanno calcolati proporzionalmente alle superfici disperdenti;
ad esempio se il coefficiente è 1 per l'alloggio più avvantaggiato perché ha la maggior parte di pareti confinati con altri alloggi scaldati, allora magari l'ultimo piano avrà un coefficiente 0,7.
Il mio consiglio è di farvi fare i calcoli da un professionista in modo che non nascano contestazioni. Saluti

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Giancarlo S
17/6/2013 06:09:15 pm

Buongiorno, nel condominio dove abito si sta discutendo se installare le valvole termostatiche e i misuratori di calore. Il condominio è costituito da due scale con appartamenti esposti su versanti differenti. Una unica caldaia a metano. L'annoso problema riguarda i costi e comunque le differenti temperature raggiunte. Appartamenti esposti a nord che hanno più freddo e quelli a sud che hanno sempre caldo. Il dubbio da risolvere è: dopo l'installazione delle valvole gli appartamenti peggio esposti rischiano di pagare di più rispetto a prima ? Ringrazio anticipatamente per la risposta

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roelloaded link
17/6/2013 09:32:25 pm

Salve Giancarlo, il sistema di contabilizzazione nasce per far pagare il consumo ai singoli utilizzatori in modo da disincentivare gli sprechi; se abitasse in un alloggio con riscaldamento autonomo non si chiederebbe se gli altri consumano di più o di meno bensì come riuscire a contenere i propri di consumi di gas o altro. Quindi è chiaro che, chi vive in alloggi meno isolati o peggio esposti o che vogliono avere temperature maggiori, avranno in proporzione dei consumi superiori agli altri; essendo però presente una forte quota (di solito 30-40%) fissa, legata solo ai propri millesimi e non ai consumi, le differenze vengono di solito attenuate e nel peggiore dei casi qualcuno continua a pagare all'incirca ciò che già pagava prima (aumenti delle bollette energetiche permettendo)

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giovanni
28/6/2013 10:56:29 pm

Buongiorno.
In applicazione alla legge nei grossi condomini devono essere applicate le valvole termostatiche. Dopo discussione scarsa la maggioranza dell'assemblea condominiale ha deciso per la valvola PERRY. Alcuni di noi contrari e favorevoli alla valvola tradizionale con contabilizzatore per regolare temperatura manuale in ogni stanza.
Quale sistema effettivamente è meglio? esistono vari tipi di valvole per ognuno dei due sistemi? A me pare di si. Ed i costi finali?
Grazie

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roelloaded link
29/6/2013 03:04:32 am

Salve Giovanni,
onestamente non ho mai visto in funzione il sistema della Perry e quindi difficile dare un giudizio; in ogni caso funziona in modo diverso dai sistemi di contabilizzazione tradizionali che, come spiego nel articolo, sono composti da 2 componenti separati, termovalvola (o elettrovalvola) e contabilizzatore del calore.
Il fatto che i due componenti siano separati e possano essere di marche diverse, da più libertà nella scelta dei prodotti migliori e più affidabili, mentre vincolarsi ad un unico apparecchio che fa entrambe le cose magari costa meno, ma vi lega mani e gambe a quel fornitore. Es. tra 10 anni si rompe una valvola, la faranno ancora?

Reply
Fabio
15/7/2013 12:48:56 pm

Buongiorno,
nel condominio in cui vivo stiamo passando da un sistema centralizzato ad una nuova caldaia a condensazione con applicazione di contabilizzatori Siemens su ogni radiatore. Per quanto riguarda la termoregolazione la ditta che eseguirà i lavori ha dato ad ogni condomino la possibilità di scegliere tra 5 opzioni, ovvero applicare valvole termostatiche radiocontrollate su ogni radiatore (save energy o honeywell) oppure modificare, sostituire o aggiungere la cassetta del collettore in cui installare una valvola di zona da comandare con cronotermostato. Vorrei chiedere qual è la soluzione migliore e se nel caso di montaggio della valvola di zona si debbano stendere delle canaline a vista tra il cronotermostato e la valvola (cosa che vorrei evitare). Grazie

Reply
roelloaded link
15/7/2013 09:36:59 pm

Salve Fabio,
io opterei per le valvole radio-controllate sui singoli radiatori perché si dovrebbe avere la possibilità (almeno i sistemi che conosco io) di dividere l'impianto in zone diverse, per esempio giorno e notte e comunque impostare temperature diverse per le diverse stanze. Per la valvola di zona centralizzata esistono sistemi di comando via radio e quindi non conviene fare nuovi cablaggi a meno che non esistano già delle predisposizioni.

Reply
Giovanni
12/8/2013 01:21:22 am

Salve, sto ristrutturando l alloggio di mia proprietà sito al quarto piano di un condominio di sei piani.(il mio alloggio è poco soleggiato) L idraulico dovrà sostituire i radiatori (perchè attualmente ci sono termoconvettori) ed installare le valvole termostatiche. Le mie domande sono queste: Quale radiatore è meglio installare tra quello in ghisa, acciaio e alluminio al fine di aver un minor consumo? Ha importanza agli effetti del consumo che il radiatore sia a minor quantità di acqua circolante e più superficie radiante (alluminio) oppure con maggiore quantità di acqua circolante (acciaio-ghisa)? Fra le tre qualità di radiatori (alluminio, acciaio, ghisa) quale è preferibile come durata nel tempo?

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roelloaded link
12/8/2013 01:49:17 am

Salve Giovanni,
la superficie radiante non dipende dal materiale ma dalla forma ed estensione del radiatore; se fosse un impianto autonomo le consiglierei di dimensionare i radiatori ( a mio avviso tubolari in acciaio) per un funzionamento a basse temperature (40-50 °C).
Se si tratta di un impianto centralizzato però bisogna fare attenzione perché una sproporzione nelle dimensioni dei radiatori potrebbe portare ad una spesa maggiore a causa delle calorie installate.

Reply
mauro
18/12/2016 05:50:01 am

rimetti fancoil Termoconvettori !

Reply
vito
30/12/2016 12:19:09 am

Reply
Giovanni
12/8/2013 02:40:46 am

La ringrazio per la risposta. Le domando ancora una cosa: visto che nell appartamento l impianto di riscaldamento non funziona a bassa temperatura potrebbe gentilmente dirmi quale tipo di radiatore sarebbe meglio installare nel mio alloggio?

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roelloaded link
12/8/2013 04:16:25 pm

A mio avviso, tenendo conto delle esigenze di durata, di resa ed estetiche, ad oggi i migliori sono quelli in acciaio; anche la ghisa è un buon materiale ma la scelta è relegata a poche misure, mentre escluderei l'alluminio. Buona fortuna

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Fabrizio
17/8/2013 06:05:54 pm

Il mio condominio, costruito all'inizio degli anni '70, ha in procinto l'uso delle valvole termoregolatrici e contatore di calore.Abitando al primo piano ed avendo sotto il vuoto per gran parte della superficie dell'appartamento e per il resto box il tutto completamente privo di isolamento, posso pretendere che prima delle valvole venga effettuato un isolamento termico del soffitto di androne e box? esiste una normativa precisa (quale?) a tale riguardo su cui basare la mia richiesta? A mie spese ho già provveduto a cambio dei serramenti con vetri camera di ultima generazione. Sono dubbioso che anche ev. coefficienti ripartiscano equamente le spese.Grazie.

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Fabrizio link
17/8/2013 06:17:57 pm

Abito in un condominio costruito all'inizio degli anni '70 in procinto di installare le valvole termostatiche e relativo contabilizzatore. Poichè il mio appartamento è al primo piano ha sotto per gran parte un androne aperto e per il resto box entrambi privi di qualunque isolamento termico.Posso pretendere che prima delle valvole venga effettuato l'isolamento dell'androne e dei box per mettermi nelle stesse condizioni degli altri condomini? Esiste una precisa normativa a riguardo su cui basare la mia richiesta? Ho anche forti dubbi che un coefficiente possa consentire un uguale risparmio a tutti gli appartamenti indipendentemente da piano ed esposizione. Grazie.

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roelloaded link
17/8/2013 06:55:02 pm

Salve Fabrizio,
purtroppo non esistono norme che obblighino ad interventi simili: solo in Piemonte è (in teoria) previsto che nel caso di lavori di tinteggiatura o ristrutturazione di una parete, si completino le opere con interventi di isolamento. In ogni caso si può proporre l'intervento all'assemblea, spiegando che l'opera sarà utile a tutti in quanto la quota comune comunque risulterà inferiore se l'involucro avrà meno dispersioni (anche il tetto è importante). In caso contrario, visti i pochi isolamenti, si dovrà introdurre una quota comune molto elevata, per esempio 50% delle spese.

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giovanni monfermoso link
13/11/2014 08:06:11 pm

salve, mi chiedevo se lo stesso principio della valvola sui caloriferi ,dovessi applicarlo ad un autovettura cosa succederebbe avrei il radiatore che si raffredda a meta, ho il motore fuso, penso che lo scambio termico su autovettura serve a mantenere il motore ad una temperatura ottimale di esercizio, e il calorifero ad avere un calore ottimale di esercizio, ma la valvola nel calorifero viene messa sul tubo di mandata dell'acqua calda, quini la valvola viene infuenzata da due forze una - acqua calda in arrivo----- due-calore emanato dal radiatore.,due forze che si equivalgono nel funzionamento della valvola stessa, se fosse invertita la sequenza si avrebbe il lavoro della valvola solo sulla chiusura tramite caldo emanato da calorifero,non il doppio fattore. grazie a chi sapra' darmi una risposta esaustiva

mario
25/11/2016 09:39:24 am

una palazzina anni settanta in discrete condizioni quale potrebbe essere la quota fissa per il consumo di gas

Antonia
3/11/2014 10:54:42 pm

Niente
Niente

















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Danilo
19/8/2013 10:10:16 pm

Ho acquistato un appartamento e ho sostituito i vecchi termoconvettori con dei classici radiatori. Adesso devo acquistare e installare nuovi contabilizzatori e nuove valvole. In tutti i nuovi radiatori la valvola è stata posizionata in basso anzichè in alto (cioè a circa 10 cm di altezza dal pavimento anzichè 70 cm), quindi l'artigiano che gestisce l'impianto condominiale mi ha consigliato delle valvole col capillare e il termometro esterno da posizionare più in alto per migliorare la rilevazione, soluzione che però non mi convince, nè dal punto di vista estetico, nè dal punto di vista tecnico perchè credo che 60 cm di differenza non comportino grosse differenze di temperatura, come mi conferma il geometra che ha eseguito i lavori di ristrutturazione.

Reply
roelloaded link
19/8/2013 10:22:57 pm

Come avrai letto nel post di istruzioni delle valvole le testine termostatiche hanno la sola funzione di regolare la temperatura quindi la loro posizione incide semplicemente sulla regolazione da effettuare per trovare il punto giusto sulla scala graduata della testina. In generale direi che funzionano meglio le testine installate in basso perché sono meno influenzate dalla temperatura del termosifone e più vicine alla temperatura dell'aria fredda che ritorna in basso al radiatore.

Reply
Marco
9/9/2013 10:17:39 pm

Vivo all'ultimo piano e confino, oltre che con il sottotetto anche con un terrazzo al piano per il tramite di grandi vetrate scorrevoli. Sono in procinto di installare le valvole e i contabilizzatori e ho i seguenti dubbi:
1) La Ditta installatrice mi ha detto che il programma di contabilizzazione non prevede nessun correttivo che tenga conto dell'effettiva dispersione e dell'esposizione di ogni singolo appartamento perchè a loro non è pervenuta nessuna diagnosi energetica dell'edificio effettuata da parte di un termotecnico abilitato. Domanda: la diagnosi energetica è obbligatoria per legge o facoltativa? nel secondo caso ho la possibilità di oppormi al montaggio delle valvole e dei contabilizzatori in virtù della forte penalizzazione che riceverei e continuare a pagare come prima?
2) Ho diversi caloriferi in nicchia coperti da copricalorifero. Domanda: se non applico al di fuori della nicchia le sonde che rilevano la temperatura dell'ambiente, rischio di pagare di più perchè il contabilizzatore rileverà la temperatura della nicchia (superiore) e non quella effettiva della stanza(inferiore)? consiglia quindi di mettere le sonde esterne per evitare questo inconveniente?
Grazie

Reply
roelloaded link
9/9/2013 11:22:52 pm

Salve,

1) La diagnosi energetica non è obbligatoria perché non è obbligatorio inserire i coefficienti correttivi: è una decisione che va assunta in assemblea come miglioria al sistema di contabilizzazione. In ogni caso non ci si può rifiutare all'installazione e comunque sarebbe ulteriormente penalizzato perché non avendo contabilizzatori le verrebbe conteggiata una cifra forfettaria molto alta.
2) I copricaloriferi sono un elemento di forte penalizzazione nel funzionamento corretto del radiatore che non ha sufficiente ventilazione per scambiare calore con l'aria della stanza. I contabilizzatori non hanno problemi mentre le valvole termostatiche non possono funzionare se chiuse in uno spazio in cui non vi è circolazione d'aria e bisogna dotarle di sonde remote.

Reply
Marco
10/9/2013 12:48:18 am

Grazie per la rapida risposta
Due ultimi chiarimenti:
1) Se decidessi quindi di non mettere le sonde remote (sono antiestetiche quelle con il filo o care quelle che lavorano in bluetooth/wifi) sarei penalizzato in termini di errata contabilizzazione o avrei solo un non corretto funzionamento delle valvole? in quest'ultimo caso non basterebbe alzare il numero della valvola (esempio da 3 a 5) sapendo che per avere 20 gradi nella stanza devo avere 25 gradi nella nicchia/copricalorifero
Nel caso lei mi suggerisse vivamente di mettere le sonde remote, quelle che lavorano in bluetooh sono affidabili?
2) Essendo all'ultimo piano ed avendo parecchi elementi verticali, come può immaginare ho sempre problemi di pressione e creazione di bolle d'aria, di conseguenza spesso la metà degli elementi rimangono freddi. C'è qualche accorgimento nel posizionamento del contabilizzatore per evitare eventuali distorsioni nella misurazione?
Grazie

roelloaded link
10/9/2013 02:43:37 am

1) Se decidesse di installare normali testine termostatiche sicuramente dovrà tenerle molto alte se non al massimo e nonostante ciò potrebbe non essere sufficiente ad avere i gradi voluti nell'ambiente. Il contabilizzatore invece non avrebbe problemi e contabilizzerebbe in modo corretto.
2) La posizione dei contabilizzatori è fissa e soprattutto deve essere omogenea per tutti i radiatori del condominio: infatti il punto di installazione tiene conto della temperatura media del radiatore e di solito è a 2/3 dell'altezza ed a metà della larghezza (con variazioni da marca a marca). Se ha problemi hai radiatori vanno corretti i problemi e non la posizione dei contabilizzatori (le consiglio vi fare installare valvole di sfiato igroscopiche sui radiatori e di far controllare i vasi di espansione in centrale termica).
Saluti

loris
19/9/2013 01:07:42 am

Buongiorno ho preso una casa in montagna con riscaldamento a contaore , non riesco a capire come funziona questo sistema ,se io tengo il riscaldamento x 10 ore a 22 gradi, oppure x 10 ore a 19 gradi , o addirittura x10 ore a 25 gradi , se mi fanno pagare le 10 ore di utilizzo in che maniera io posso avere una differenza economica con le temperature diverse? Grazie

Reply
Marco
19/9/2013 01:15:59 am

Grazie

Reply
LORIS link
19/9/2013 01:19:18 am

Ciao, ho preso una casa in montagna mi anno detto che il riscaldamento è a contaore (pago le ore consumate) non capisco ,se io uso x 10 ore il riscaldamento a 19 gradi ,oppure x 10 ore a 22 gradi o addirittura x 10 ore a 25 gradi ,se io devo pagare il consumo di 10 ore ,dove è la differenza economica x me se lo imposto nei vari modi di temperatura? grazie

Reply
roelloaded link
19/9/2013 02:39:32 am

Ciao, i contaore non fanno niente altro che conteggiare le ore di funzionamento del tuo circuito (pompa o valvola che sia).
Ciò significa che è completamente ininfluente la temperatura dell'acqua che arriva al tuo impianto e la temperatura che imposti sul termostato:
rimane comunque vero che più alti gradi imposti sul termostato e più le ore aumenteranno e più spenderai di riscaldamento.

Reply
ROBERTA link
6/10/2013 11:13:51 pm

Buongiorno, ho acquistato di recente un appartamento di 60 mq con riscaldamento a ore.
Dai precedenti bilanci ho visto che c'è una quota fissa e una variabile, volevo a quanto regolare la temperatura e se è inifluente sul costo complessivo. Grazie

Reply
roelloaded link
7/10/2013 02:56:36 am

Salve, cosa intende per riscaldamento ad ore?
Avete i misuratori sui termosifoni oppure un unico conta-ore per tutto l'alloggio? In ogni caso i conta-ore non sono molto affidabili per i conteggi perché non tengono conto dell'energia effettiva consumata.
Sicuramente più tenete una temperatura ambiente elevata e più ore girerà la pompa impianto e quindi più consumerete.

Reply
LUCIANA
8/10/2013 12:09:14 pm

Salve, posseggo un negozio che a partire dal mese di maggio 2013 è sfitto.I termosifoni sono dotati di valvole termostatiche, l'amministratore mi ha appena mandato la rateizzazione del riscaldamento che è pari a quello della scorsa gestione,quando il negozio era affittato.Non dovrebbe richiedere solo il 40% della spesa dello scorso anno, visto che i termosifoni sono chiusi?
Grazie

Reply
roelloaded link
8/10/2013 03:49:48 pm

Buongiorno, si la quota potrebbe essere del 40% ma dipende se lei ha dato comunicazione ufficiale del fatto che i radiatori sarebbero stati chiusi. Inoltre non siete dotati di contabilizzatori?

Reply
Max
12/10/2013 08:08:45 pm

Salve, nel mio condominio hanno installato valvole e contabilizzatori. Ho pero' le idee confuse. Siccome sono solo e abito solo parte del mese in quell'appartamento, ho la necessita' di chiudere il riscaldamento in modo da non pagare quando ci sono. L'idraulico che ha montato l'impianto mi ha detto che basta che metta le valvole a zero, i termosifoni saranno freddi e io non paghero' nulla e che la contabilizzazione avviene in base alle kilocalorie che i contabilizzatori rilevano sui termosifoni medesimi e che se questi sono freddi non paghero' nulla se non la quota fissa (che nel nostro condominio e' del 30 per cento). Leggendo qui mi sono un po' preoccupato? E' vero quello che mi e' stato detto? Tra l'altro e' stata sostituita anche un'altra valvola, quella in basso che credo che sia quella generale che fa passare l'acqua al termosifone. Potrei chiudere anche quella per essere certo che quando parto la casa sia fredda e non ci sia alcun tipo di contabilizzazione da parte dei contabilizzatori? Grazie

Reply
Roelloaded link
12/10/2013 11:39:31 pm

Salve, radiatori freddi corrispondono a contabilizzatori fermi ed a nessun consumo: rimane comunque il costo della quota fissa che può variare in ogni condominio. Conviene cmq lasciare le valvole su posizione antigelo per ogni evenienza.

Reply
Max
13/10/2013 12:08:24 am

Geazie per la pronta risposta. Ma valvola a zero significa veramente nessun consumo come ha detto il nostro idraulico? Qui avevo letto con terrore di persone con valvola zero e 20 gradi in camera. Probabilmente allora ho letto male o capito male io. Inoltr ace il nosteo idraulico mi ha detto di adoperare la modalita' antigelo. Esattamente di cosa si tratta e che consumo comporta? Ultima cosa: cosa comporta la chiusura della valvoletta in basso tramite brugola? Va a interferire anche con l'impianto centralizzato o solo con il mio calorifero, tra l'altro io sono al non e ultimo piano del condomio. Grazie per le eventuali risposte.

Reply
Roelloaded
13/10/2013 04:28:29 am

La chiusura del detentore in basso al radiatore é una operazione che si può effettuare ma di solito serve per la manutenzione dello stesso. L'antigelo normalmente non comporta alcuna spesa visto che mantiene la temperatura ambiente intorno ai 5 gradi ma anche ci fosse un piccolo consumo sarebbe meglio di un grande danno. Una volta lasciati i radiatori su antigelo si assicuri qualche giorno dopo che siano tutti freddi e poi dorma tranquillo.

Reply
Max
13/10/2013 06:58:03 am

Ancora molte grazie per la sua consulenza. Direi che anche quando abitero' nell'appartamento dunque dovrei trarre un deciso risparmio sul costo del riscaldamento, che era di circa 1.200 euro a stagione per 100 Mq di appartamento ultimo piano (nono). Spesso specie quando l'inverno non era ancora arrivato (diciamo novembre inoltrato) e negli anticipi di primavera (diciamo dopo la meta' di febbraio) avevo temperature spesso supeiori ai 22 gradi, davvero fastidiose specie nella canera da letto. Cosi' dovrei riuscire a risparmiare parecchio e a migliorare la mia personale qualita' della vita. Questo e' un condominio con molti anziani sempre pronto a reclamare riscaldamento anche solo se si vede all'orizzonte un temporale, con i costi del caso. Devo dunque dire tutto sommato l'impresa che ha sostituito valvole e installato contabilizzatori e detentori ha svolto un lavoro accettabile e mi ha fondamentalmente risposto in modo corretto, anche se non ha saputo darmi alcuna delle spiegazioni tecniche che ho letto sul suo blog. E di questo sono soddisfatto. Ultima cosa: oggi hanno acceso e le valvole a zero hanno fatto il loro dovere: i miei vicini di sotto avevano i termosifoni decisamente caldi con la valvola a 5 e io decisamente freddi con la valcola a zero. Ma i contabilizzatori, li hanno installati ieri e sono gia' operativi mi e' stato detto, sono a zero, ma talvolta passano su tutte llineette e per qualche microsecondo su una cifra tra 8750 e 8770 poi torna immediatamente a zero, non so con quale criterio e per quale ragione. E' normale o devo chiamare l'assistenza? I contabilizzatori portano il marchio Techem.

Reply
roelloaded link
14/10/2013 03:03:10 am

Non conosco il prodotto specifico ma è tipico dei contabilizzatori visualizzare in modo alternato parametri vari e consumi, quindi non mi preoccuperei troppo. Saluti

Reply
maris
13/10/2013 10:33:07 pm

Buongiorno,
abito in piemonte e da tre anni sono state posizionate le valvole e i relativi contabilizzatori. Il secondo anno ho pagato uno sproposito di riscaldamento perchè non mi era stato spiegato che restavano accesi anche di notte ( pur essendo scritto sulla porta della caldaia le ore di accensione). Ho letto la normativa Regionale ma non mi è chiara. Per quanto riguarda l'uso delle valvole: consuma di più un termosifone grande o uno piccolo? Grazie per la risposta, Maris

Reply
roelloaded link
14/10/2013 03:07:51 am

Buongiorno, a parità di temperature chiaramente consuma di più un radiatore grande, ma attenzione perché incidono molto anche i gradi mantenuti nella stanza e le relative dispersioni (pareti verso esterno, infissi, etc...). Le ore di riscaldamento sono regolamentate da una legge che divide i Comuni per fasce climatiche e quindi bisogna attenersi a tali indicazioni.

Reply
daniele
14/10/2013 06:20:47 am

Salve. Ho da poco acquistato un appartamento all'ultimo piano con esposizione est-nord-ovest e dotato di riscaldamento condominiale con elettrovalvole e contabilizzatore.
domanda: in sala/cucina, ambiente di circa 20 mq, esposto a nord-ovest vi è un unico termosifone in ghisa, ma, per problemi legati al nostro vecchio arredamento, il termosifone è nascosto dal divano. Abbiamo lasciato uno spazio di circa 20 cm tra termosifone e divano, ma come regolarci per un corretto utilizzo della valvola e del contatore? ci saranno e di che tipo ripercussioni sulla loro funzione? Grazie

Reply
roelloaded link
15/10/2013 09:31:00 pm

Salve, per il contabilizzatore non ci sono problemi; la testina termostatica invece sarà mediamente più calda rispetto alla temperatura reale della stanza, visto che rimarrà un po' più di aria "stagnante" nei pressi del radiatore. Il risultato sarà semplicemente che non corrisponderanno esattamente i gradi impostati con quelli reali e basterà tenere la manopola leggermente più alta rispetto a quanto indicato sulla tabella del produttore (es. n.3 = 20 gradi in realtà saranno solo 18)

Reply
Paolo
16/10/2013 04:12:58 am

Scusi non capisco una cosa. Lei scrive che più è calda una stanza, più gira veloce il contabilizzatore. Questo vuol dire che se io per esempio scaldo il salone con il camino, il contabilizzatore gira come se consumasse più gas per effetto del calore prodotto dal camino? Se la casa è calda di suo o comunque per fonti di calore diverse da quelle dell'impianto di riscaldamento, il contabilizzatore gira ugualmente veloce e mi addebita consumo di calore? Mi scusi se ho scritto qualche megafesseria, ma vorrei capire meglio. GRazie

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16/10/2013 05:22:42 am

Forse non mi sono espresso bene:
Più scaldo la stanza col radiatore e più il contabilizzatore conterà energia consumata. Come già detto, lo strumento calcola l'energia ceduta dal radiatore all'ambiente quindi se il radiatore é più freddo dell'ambiente l'energia contabilizzate sarà pari a zero.

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Marc
19/10/2013 03:23:53 am

Buonasera. Non ho capito: ma dunque se la valvola e' progettata per un obiettivo di temperatura ambientale che va dai 22 gradi della posizione 5 ai 14 gradi della posizione 1, per poter ottenere questo risultato, significa dunque che non solo il contabilizzatore, ma anche la valvola medesima dispone di una sonda che misura la temperatura. E' corretto? Grazie.

Reply
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19/10/2013 03:51:43 am

Salve, la testina termostatica é un elemento termosensibile che risponde meccanicamente alla temperatura dell'aria che la circonda quindi é come se fosse una sonda di temperatura. La scala sulla testina normalmente va da zero (chiusa) a 5 (28 gradi) passando per il 3 che corrisponde a 20 gradi.

Reply
Marc
19/10/2013 09:13:00 pm

Sul manuale delle mie valvole c'e' scritto:

1 = 12 gradi
2 = 16
3 = 18
4 = 18/20
5 = apertura massima

La marca delle valvole e' Caleppi.

Ora chiedo: ma dunque non esiste uno standard di temperature visto che quelle da lei indicate sono diverse? E cosa ne dice delle valvole da me installate?

roelloaded link
20/10/2013 09:18:46 pm

Salve Marc,
purtroppo non esiste uno standard vero e proprio ma solo una tacita convenzione che normalmente fa corrispondere la posizione 3 con i 20 gradi ambiente; ne deriva poi che se lo zero è valvola chiusa, tutte le posizioni intermedie saranno gradazioni comprese.
Caleffi è un ottimo prodotto.

Reply
Dan
19/10/2013 08:52:44 pm

Nel nostro condominio hanno deciso che nessuno può regolare la valvola sotto il 2... io già prima di montare le valvole lasciavo spenti i termosifoni nelle camere da letto perchè con il caldo non riesco a dormire... secondo voi una cosa del genere si può fare?? perchè rischiamo di consumare molto più di prima quando questa legge è indirizzata al risparmio energetico!

Reply
Max
19/10/2013 09:25:05 pm

Salve, se una cosa del genere e' stata deliberata in assemblea condominiale (perche' lei non si e' opposto se fosse andata cosi'?) ci sarebbero ancora gli estremi per opporla davanti al giudice di pace. Una clausola del genere viola palesemente la liberta' individuale di utilizzo della proprieta' personale. Inoltre, come dice lei, nel caso lei non ne necessiti, non vedo perche' lei debba essere costretto a tenere acceso il riscaldamento anche quando non lo utilizza. E se lei, per esempio come nel mio caso, non abitasse permanentemente oppure disponesse di un appartamento vuoto, non dovrebbe essere in alcun caso obbligato a consumare riscaldamento che andrebbe a fondo perduto e sciupato. Visto che su queste tematiche ambientali c'e' una certa sensibilizzazione, il giudice potrebbe a mio avviso annullare la delibera, anche perche' esiste gia' una quota comune (in genere pari al 25/30 per cento) al quale il condomino e' in ogni caso obbligato a far fronte.

Reply
Dan
21/10/2013 04:01:31 am

Grazie mille per la risposta, farò sicuramente così! In assemblea ho protestato e votato contro questa soluzione, ma purtroppo la maggioranza (di anziani) ha votato a favore... 35% di quota fissa e l'obbligo di tenere accesi i termosifoni mi sembra veramente troppo!

Roelloaded link
19/10/2013 10:19:38 pm

La posizione 2 corrisponde a circa 16 gradi ambiente quindi il problema non sussiste in quanto raramente in una stanza chiusa la temperatura scende sotto tale gradazione. Il fatto è che in ambienti troppo freddi e poco isolati si possono creare fenomeni di condensa con conseguenti formazioni di muffe sui muri; quindi non è errato il principio per cui si possa tenere una temperatura minima nelle stanze

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Giulio
5/11/2016 08:34:46 am

Se è una casa in alta montagna la temperatura può tranquillamente andare sotto i 16 gradi. Penso che siano affari del proprietario se i muri fanno la muffa, il condominio non può imporre una temperatura minima se la casa resta disabitata tutto l'inverno. Eventualmente si può tenere tra lo zero e uno per evitare il gelo dell'acqua, anche se credo ci sia l'antigelo

Lucia
22/10/2013 08:25:49 pm

Buongiorno, innanzitutto desidero spendere una parola per ringraziarla delle sue risposte: sempre veloci, chiare ed esaustive. Leggo il suo blog da più di un anno e ho ricevuto numerosi suggerimenti preziosissimi nonché diversi utili chiarimenti.
Le scrivo oggi per avere un consiglio sul prossimo odg della nostra assemblea condominiale. Siamo chiamati a votare per il distacco di un appartamento dal riscaldamento condominiale. La nostra palazzina è composta da 12 appartamenti, e già uno aveva provveduto in passato a staccarsi. Siamo attualmente serviti dal teleriscaldamento e abbiamo montato valvole termostatiche su tutti i caloriferi. Quello che vorrei sapere è se il distacco di questo secondo appartamento danneggerebbe gli altri condomini dal punto di vista del calore ricevuto e soprattutto della spesa. Grazie mille e buona giornata!

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Lucia
22/10/2013 08:27:57 pm

Buongiorno, innanzitutto desidero spendere una parola per ringraziarla delle sue risposte: sempre veloci, chiare ed esaustive. Leggo il suo blog da più di un anno e ho ricevuto numerosi suggerimenti preziosissimi nonché diversi utili chiarimenti.
Le scrivo oggi per avere un consiglio sul prossimo odg della nostra assemblea condominiale. Siamo chiamati a votare per il distacco di un appartamento dal riscaldamento condominiale. La nostra palazzina è composta da 12 appartamenti, e già uno aveva provveduto in passato a staccarsi. Siamo attualmente serviti dal teleriscaldamento e abbiamo montato valvole termostatiche su tutti i caloriferi. Quello che vorrei sapere è se il distacco di questo secondo appartamento danneggerebbe gli altri condomini dal punto di vista del calore ricevuto e soprattutto della spesa. Grazie mille e buona giornata!

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22/10/2013 09:29:55 pm

Grazie, i complimenti fanno sempre piacere. La sua domanda questa volta richiede una risposta abbastanza complessa: difficile a priori stabilire un possibile danno economico a seguito di un distaccamento, perché ciò dipende dalla posizione dell'alloggio, dagli isolamenti della struttura e soprattutto dagli isolamenti dei tubi dell'impianto. In ogni caso la grande differenza nasce tra alloggi utilizzati e scaldati e quelli freddi e sfitti: in questo ultimo caso sicuramente ci sarà un piccolo sarà consumo dell'impianto centrizzato legato al mancato riscaldamento dei locali.

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Lucia
22/10/2013 10:33:27 pm

Complimenti più che doverosi. Grazie anche per la risposta: ora voterò con maggiore serenità.

max
22/10/2013 10:38:45 pm

Sempre fatto salvo che dal punto di vista legale il vostro voto e' ininfluente poiche' nessuno puo' impedirgli di staccarsi...

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23/10/2013 04:01:11 am

Solo in parte vero: il condomino che vuole staccarsi deve presentare una relazione di un tecnico abilitato che dichiari proprio che tale modifica non recherà danni agli altri. Tale dichiarazione deve essere supportata da argomenti validi e quindi gli altri condomini possono leggere le motivazioni ed al limite chiedere consulenza a terzi

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alessandra
27/10/2013 01:52:15 am

Salve, vorrei sapere se tenendo la termovalvola ad uno vi si un consumo o meno!!??grazie

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27/10/2013 06:15:34 am

Certo, la posizione 1 corrisponde a circa 12 gradi; dovrà coprirsi molto però :-)

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luigino
30/10/2013 12:35:34 am

Abito da poco in un palazzo che utilizza i contacalorie e ho un dubbio che spero tu possa chiarire.Specilmente in questa stagione apro la valvola termostatica nelle stanze più vissute magari per un'ora, quindi la chiudo e il termo rimane bolllente ancora parecchio.Ora non mi sembra giusto che si continui a pagare anche dopo la chiusura dell'acqua.E' come continuare a pagare il gas dopo che ho fatto bollire una pentola d'acqua dopo che l'ho spento?








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roelloaded link
30/10/2013 04:11:29 am

Salve, l'inerzia termica o meglio la proprietà di accumulare calore e di rilasciarlo lentamente che hanno tutti gli impianti di riscaldamento (e ciò è molto legato alla quantità di acqua che i radiatori contengono), è solo un effetto di ritardo: se lei scalda dell'acqua con un fornello a gas, il calore che l'acqua calda cederà una volta spento il fuoco, non è mica calore gratuito! Quel calore è stato "prodotto in anticipo e ceduto in ritardo" ma è sempre della stessa quantità di calore che parliamo. Per il radiatore è lo stesso: se chiude la valvola il calore che verrà ancora ceduto all'ambiente è calore che è stato "prodotto in anticipo e ceduto in ritardo", ma è un consumo effettivo di energia (anche se tale energia è stata prodotta prima di essere consumata).

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Daniela
1/11/2013 05:33:58 pm

Buongiorno,
volevo togliermi una curiosità . Ho un sistema di riscaldamento con valvole Giacomini sui termo . Posso utilizzare il riscaldamento sia in manuale , utilizzando i numeri sulla manopola , o in automatico utilizzando un TM400 impostando la temperatura desiderata . In questo caso mi hanno consigliato di tenere la manopola al massimo cioè 5. Capita che ogni tanto la valvola termostatica emetta un ..suono similare ad un fischio che scompare girando leggermente la manopola di regolazione . Da cosa dipende ?
Grazie in anticipo di una sua gradita risposta .

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1/11/2013 09:30:06 pm

Buongiorno,
il rumore è dovuto alla eccessiva pressione e velocità del liquido all'interno della valvola, questo perché la pompa della sua caldaia spinge alla stessa velocità indifferentemente alla posizione di apertura o chiusura delle valvole: il problema si risolve o con un bypass differenziale o con una pompa a giri variabili. Può fare anche il tentativo di diminuire manualmente la velocità della pompa (sempre che quest'ultima abbia la possibilità di farlo).
Riguardo all'uso delle termovalvole con il termostato ambiente io le consiglio di fare esattamente il contrario di ciò che le è stato indicato: tenere il termostato ad una temperatura maggiore del valore di taratura della termovalvola più alta (es. in salone termovalvola tarata su 20 gradi, di conseguenza TM400 impostato su 22 gradi)

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vincenzo scotto
6/11/2013 03:28:09 pm

Salve, domandina semplice. Ma la capsula all'interno della valvola che si espande a seconda della temperatura dell'ambiente, non risente della vicinanza al radiatore? La temperatura ambiente non è certo quella misurata a pochi centimetri dal termosifone! Illuminatemi e soccorretemi ( in italiano!). Grazie.
VS

Reply
vincenzo scotto
6/11/2013 03:37:22 pm

Salve,
domanda complementare a quella di prima. Anche la sonda del ripartitore, quella verso l'esterno per misurare la temperatura della stanza, risentirà della prossimità del radiatore. Col vecchio sistema mi sembra di ricordare che una corretta misurazione della temperatura prevedeva un termometro appeso al centro della stanza a due metri d'altezza. Non è la stessa cosa...
Ri- grazie
VS

Reply
vincenzo scotto
6/11/2013 03:37:52 pm

Salve,
domanda complementare a quella di prima. Anche la sonda del ripartitore, quella verso l'esterno per misurare la temperatura della stanza, risentirà della prossimità del radiatore. Col vecchio sistema mi sembra di ricordare che una corretta misurazione della temperatura prevedeva un termometro appeso al centro della stanza a due metri d'altezza. Non è la stessa cosa...
Ri- grazie
VS

Reply
vincenzo scotto
6/11/2013 03:38:03 pm

Salve,
domanda complementare a quella di prima. Anche la sonda del ripartitore, quella verso l'esterno per misurare la temperatura della stanza, risentirà della prossimità del radiatore. Col vecchio sistema mi sembra di ricordare che una corretta misurazione della temperatura prevedeva un termometro appeso al centro della stanza a due metri d'altezza. Non è la stessa cosa...
Ri- grazie
VS

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Roelloaded link
6/11/2013 03:56:28 pm

Salve,
i suoi dubbi si potrebbero dipanare semplicemente mostrandole una termografia di un radiatore installato correttamente (dovrebbe trovarne alcune sul mio sito); in realtà se c'è un buon afflusso di aria la temperatura della testina termostatica è del contabilizzatore frontale, sono praticamente identiche a quelle dell'aria nella stanza.
Il problema sussiste quando la posizione del radiatore o eventuali ostacoli non permettono tale circolazione.

Reply
giancarla
6/11/2013 10:38:40 pm

buongiorno, ho installato le valvole termostatiche collegate ad un termostato centrale, vorrei sapere come escludere e se possibile farlo alcuni caloriferi x esempio in camera da letto - Grazie mille

Reply
roelloaded link
7/11/2013 01:42:31 am

Buongiorno,
dovrebbe almeno dirmi marca e modello di questo termostato centrale e delle valvole. In ogni caso per escludere un singolo radiatore è sufficiente chiudere il detentore (la valvola in basso).

Reply
giancarla
10/11/2013 11:49:45 pm

buongiorno, la marca è PERRY valvola elettronica con attacco DIN sistema 1PE- cronotermostato PERRY mod. 1TX CRTX05
Grazie mille per le risposte

roelloaded link
11/11/2013 02:35:04 am

Eccomi: dai dati tecnici sembra che il suo cronotermostato wireless possa comandare più zone. Bisognerebbe capire se è possibile creare una zona composta da un singolo radiatore e poi impostarla sullo spento. Più semplicemente come le avevo anticipato è sufficiente chiudere il radiatore dalla valvola in basso (detentore).

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marco
8/11/2013 01:52:33 pm

Buongiorno volevo farle una domanda.anke io nel mio appartamento ho questi specie di contatori su ogni termosifone. Ma se io gli metto dietro ogni contatore un qualcosa per isolare un po il calore il contatore dovrebbe consumare di meno? Perché non sente il calore effettivo? Grazie

Reply
Gianca
9/11/2013 09:11:34 am

Salve, cortesemente potrebbe darmi una spiegazione del fatto che da quando abbiamo installato valvole e contabilizzatori sono passato da 900 euro per stagione a 1350 euro? Più il costo degli strumenti !! Tenga presente che l'alloggio è vuoto per 5 giorni dalle 7 alle 18 quindi con le valvole quasi al minimo e la temperatura in casa nelle giornate fredde e con le valvole al massimo non arriva a 19 gradi.Pensavo di risparmiare invece....Approfitto per chiedere un parere sull'efficienza ed i coefficienti dei radiatori in polipropilene.
Grazie e buon lavoro.

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roelloaded link
10/11/2013 03:04:22 am

Salve, l'ottica del risparmio è legata al sistema edificio/impianto: bisognerebbe verificare se a livello condominiale ci sia stato un risparmio (sui consumi in combustibile e non sul costo dell'energia che è aumentato a dismisura). In seconda battuta bisognerebbe verificare che scelte sono state adottate per la ripartizione (% quota consumo e % quota fissa) ed in ultimo il fatto che magari la quota di consumo attuale è quella corretta mentre in precedenza (senza ripartitori e col vecchio metodo di ripartizione) la sua quota fosse inferiore ai consumi reali del suo appartamento.
I radiatori in polipropilene sono una novità e per ora non ho riscontri diretti ma sicuramente a parità di energia ceduta bisognerà installare molti più elementi (a causa della inferiore trasmissione termica del polimero)

Reply
GIanca
11/11/2013 04:42:24 am

Gentilissimo, per completare l'argomento le dico che la ripartizione è 60% consumi e 40% fisso. Inoltre l'edificio è collegato al teleriscaldamento. Ma le anomalie le riscontro soppratutto confrontandomi con altri condomini. Io ho 4 radiatori (3 ghisa+1 acciaio), altri ne hanno 7, altri hanno quasi il doppio di consumo ed altri ancora stanno in casa tutto il giorno eppure, alcuni di questi, pagano 200/300 euro in meno di me (tutto documentato). Considerato quello che le ho detto nel precedente post mi sembra almeno singolare. Se ero un anziano pensionato che con il freddo stava molto in alloggio quanto pagavo??? Mi sbaglierò ma penso che ci siano dei parametri da riguardare in questa normativa.
Grazie ancora e scusi lo sfogo.

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roelloaded link
12/11/2013 02:49:52 pm

Salve, dobbiamo distinguere:
1) la cifra che pagate potrebbe essere in assoluto elevata a causa dell'elevato costo del teleriscaldamento (almeno dalle mie parti è carissimo)
2) supponendo che i contabilizzatori siano stati parametrizzati correttamente, ogni alloggio paga per il calore che è stato ceduto dai radiatori ma tale calore è molto diverso da un alloggio all'ultimo piano, da uno tra due piani scaldati, da uno con i doppi vetri, e soprattutto da un alloggio in cui gli inquilini si accontentino di 18 gradi invece che di 21 (e le assicuro che ho visto io persone in casa con i radiatori spenti a dicembre per risparmiare)

Reply
ada
12/11/2013 07:02:46 pm

ciao un informazione
ma la percentuale della quota di consumo e la percentuale della quota fissa cosa sarebbero perchè io sto comprando la casa e voglio mettere le valvole.

Reply
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12/11/2013 08:06:30 pm

Salve, in pratica nei condomini con i contabilizzatori, solo una parte del consumo viene ripartita in base appunto al consumo reale (quota consumo) mentre una restante parte viene ripartita in base ai millesimi degli appartamenti (quota fissa)

Reply
ada
12/11/2013 10:55:13 pm

salve, scusi mi servirebbe un altra info. io ho visto che le valvole si possono montare da sole, invece per il contabilazzatore bisogna per forza kiamare l'idraulico oppure anche qui posso cavarmela io?? sa +/- il prezzo dei contabilizzatori, perche so che le valvole costano un € 20/25 a coppia??
un altra info.che lei sappia i contabilizzatori si possono anche comprare tipo da leroy merlin oppure solo gli idraulici sanno dove trovarli.
grazie mille e scusa il disagio

ada
12/11/2013 08:44:18 pm

Reply
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13/11/2013 01:47:34 am

Salve,
i contabilizzatori vanno installati e programmati da personale qualificato e devono essere uguali per tutti gli alloggi del condominio e quindi è impossibile acquistare autonomamente tali apparecchi.

Reply
ada
13/11/2013 03:59:04 pm

mi scusi non credo di aver capito. quindi io non posso farlo se sono l'unica del condominio che lo voglio fare??

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13/11/2013 08:44:17 pm

Salve Ada,
i contabilizzatori hanno senso di esistere solo se installati presso tutti gli alloggi e su TUTTI i radiatori, perché la loro funzione è di ripartizione delle spese!! Invece le valvole termostatiche può installarle comunque perché servono alla sola regolazione del calore nel suo alloggio

Gianca
14/11/2013 04:41:00 am

IL mio dubbio è proprio sui parametri dei contabilizzatori ed i coefficienti dei radiatori.
Poi il costo del teleriscaldamento è elevato per tutto il palazzo. Inoltre se il tutto doveva servire per il risparmio energetico (anche economico) e la riduzione dell'inquinamento mi spiega perchè (ripeto) pago di più di chi ha un consumo più alto, di chi sfrutta maggiormente il riscaldamento in termine di ore e di chi ha un alloggio più grande? E' un controsenso ed una presa in giro che costringe, come da lei costatato, molta povera gente a vivere al freddo illusa di risparmiare danneggiando anche i vicini.
IL mio consiglio è di NON passare al teleriscaldamento e NON installare le valvole fino a che non siate obbligati.
Buona fortuna.

Reply
Roelloaded link
14/11/2013 05:02:15 am

Se ha dei dubbi sui coefficienti chieda un controllo ed una verifica. In ogni caso nella mia esperienza (circa 15 anni) in media i consumi generali dei condomini si abbattono del 20-30% dopo l'installazione delle valvole termostatiche ma è anche vero che spesso tale risparmio non si spalma in modo omogeneo su tutti gli appartamenti. D'altronde se aveste un riscaldamento autonomo con caldaietta le cose non cambierebbero perché ogni alloggio ha dispersioni e consumi diversi.

Reply
ada
14/11/2013 03:52:06 pm

mi scusi un altra info
quindi se io installo le valvole (senza i contabilizzatori ) non risparmio niente, cioè pago come se non gli avessi installati. anche perchè se io installo le valvole e le metto sempre a 0 pagherò sempre lo stesso perchè anche se consumo di meno non si può verificare visto che non ci sono i contabilizzatori. ho capito bene?

Reply
Giacomo
14/11/2013 05:00:50 pm

Buongiorno
Vorrei un'info per chiarire una situazione condominiale.
Esiste un minimo a cui lasciare la testina termostatica? Nel condominio in cui mi sono trasferito da poco hanno deliberato in assemblea di lasciare le testine minimo sul 2 per non "raffreddare" troppo gli alloggi, compresi quelli sfitti

Reply
roelloaded link
14/11/2013 07:07:55 pm

Salve,
la legge non impone temperature minime ma effettivamente, visti i pochi isolamenti di molti alloggi, lasciare raffreddare troppo gli ambienti potrebbe essere controproducente per tutti, soprattutto per questioni di umidità.

Reply
ROBERTA
24/11/2013 07:51:50 pm

Buongiorno, ringraziandola per la risposta datami in precedenza, volevo confermare che l'appartamento acquistato di 60 mq ha un unico conta-ore, che posizionado la temperatura a 19 gradi dopo poco (10/15 minuti) la lucina rossa si spegne, mentre sui 20 gradi impiega di più a spegnersi (circa una mezz'ora) in questo periodo che è molto freddo fuori, sicuramente perchè rimane acceso per il raggiungimento dei gradi. Chiedo, se una volta spenta la lucina e mantenendo i 20 gradi c'è un consumo e il conta-ore gira ugualmente o si sblocca per ripartire se c'è un abbassamento di calore? Grazie per la vs attenzione.

Reply
roelloaded link
24/11/2013 08:50:28 pm

Salve,
l'impianto dovrebbe essere fatto così:
il termostato ambiente comanda una valvola di ingresso che fa passare l'acqua calda nel suo impianto ed in concomitanza alla apertura il contaore o contabilizzatore (spero il secondo) inizia a conteggiare. Quindi bisogna solo verificare ogni quanto tempo scende la temperatura e fa ripartire la valvola, perchè in caso contrario con la valvola chiusa il consumo è pari a zero.

Reply
ROBERTA
24/11/2013 07:54:05 pm

Buongiorno, ringraziandola per la risposta datami in precedenza, volevo confermare che l'appartamento acquistato di 60 mq ha un unico conta-ore, che posizionado la temperatura a 19 gradi dopo poco (10/15 minuti) la lucina rossa si spegne, mentre sui 20 gradi impiega di più a spegnersi (circa una mezz'ora) in questo periodo che è molto freddo fuori, sicuramente perchè rimane acceso per il raggiungimento dei gradi. Chiedo, se una volta spenta la lucina e mantenendo i 20 gradi c'è un consumo e il conta-ore gira ugualmente o si sblocca per ripartire se c'è un abbassamento di calore? Grazie per la vs attenzione

Reply
FRANCESCA
24/11/2013 10:26:23 pm

Buongiorno,
nel nostro condominio (credo della fine anni '50/inizi '60) si sta proponendo l'installazione delle valvole termostatiche.
Posso chiederle la cortesia di riassumermi e descrivermi brevemente gli interventi che dovrebbero essere fatti sulla caldaia e sui singoli caloriferi negli appartamenti?
Vorrei capirne un po' di più e farmi un'idea su eventuali obiezioni/domande da sottoporre all'assemblea condominiale.

Grazie tantissimo, cordiali saluti

Reply
roelloaded link
25/11/2013 12:49:05 am

Buongiorno,
gli interventi sono:
- installazione valvola termostatica su ogni radiatore
- installazione contabilizzatore su ogni radiatore
- installazione di una o più antenne per acquisire le letture
- installazione di pompa a flusso variabile su caldaia od in alternativa bypass differenziale.

Reply
roelloaded link
25/11/2013 12:49:17 am

Buongiorno,
gli interventi sono:
- installazione valvola termostatica su ogni radiatore
- installazione contabilizzatore su ogni radiatore
- installazione di una o più antenne per acquisire le letture
- installazione di pompa a flusso variabile su caldaia od in alternativa bypass differenziale.

Reply
roelloaded link
25/11/2013 12:49:29 am

Buongiorno,
gli interventi sono:
- installazione valvola termostatica su ogni radiatore
- installazione contabilizzatore su ogni radiatore
- installazione di una o più antenne per acquisire le letture
- installazione di pompa a flusso variabile su caldaia od in alternativa bypass differenziale.

Reply
roelloaded link
25/11/2013 12:49:45 am

Buongiorno,
gli interventi sono:
- installazione valvola termostatica su ogni radiatore
- installazione contabilizzatore su ogni radiatore
- installazione di una o più antenne per acquisire le letture
- installazione di pompa a flusso variabile su caldaia od in alternativa bypass differenziale.

Reply
Laura
25/11/2013 12:01:58 am

buongiorno, abito in un palazzo di 5 piani in lombardia, dallo scorso anno abbiamo installato le termovalvole e da allora sono cominciati i problemi.Nel nostro palazzo viene effettuata una sospensione del riscaldamento dalle13.30 alle 15,30 e dalle 22.30 alle 6.30.
Chi quindi volesse usufruire del riscaldamento in questi orari non ha alcuna possibilità di agire sulle manopole. E' vero che si tratta di una norma di legge in quanto trattasi di caldaia centralizzata? Grazie

Reply
roelloaded link
25/11/2013 12:57:10 am

Salve,
ci sono delle limitazioni per gli orari nei condomini centralizzati ma è pur vero che con l'installazione delle termovalvole tali limitazioni sono meno restrittive e permettono di eliminare le pause durante l'arco della giornata; rimane comunque valida la tempistica di riferimento con accensione alle ore 6 e spegnimento alle 22.
Esiste anche la possibilità di utilizzare una attenuazione notturna per non spegnere completamente l'impianto ma è difficile mettere tutti d'accordo ed utilizzare tale strategia di regolazione.

Reply
Adriano link
25/11/2013 06:33:18 am

Buonasera. pongo una domanda - nel caso di un appartamento posto in un condomnio ad un piano intermedio, se per lunghi periodi, sia al piano sottostante che al piano superiore o solo al piano sottostante o solo al superiore, i caloriferi vengono tenuti a 0, c'è una legge che intima ai proprietari di tenere gli ambienti scaldati ad almento 14-15 gradi. Se non c'è una legge si può far pagare una certa quota ai proprietari che se ne fregano e non scaldano gli appartamenti ?. Grazie e buon lavoro

Reply
roelloaded link
25/11/2013 02:33:18 pm

Salve,
non esiste nessun limite minimo di temperatura previsto per legge (mentre esiste il limite massimo di 20 gradi);
proprio per questo nella ripartizione si utilizza una quota comune che di solito è del 30-40% (calcolata a millesimi) proprio per far pagare le dispersioni anche a quelli che utilizzano poco o per nulla l'impianto.

Reply
Marco
25/11/2013 07:49:20 pm

Salve,
ho i caloriferi sempre spenti perché riscaldo la casa con una stufa a pellet. Le valvole sono impostate a 0 ed i caloriferi freddi, tuttavia la temperatura delle stanze arriva a 23 o 24 gradi. Leggo dal Suo articolo che il contabilizzatore rileva anche la temperatura della stanza con il sensore "esterno". A tal proposito vorrei capire se in qualche maniera può "sfalsare" il conteggio dei consumi in qualche maniera... Grazie anticipatamente per la risposta.

Reply
roelloaded link
25/11/2013 08:57:40 pm

Buongiorno,
la sonda rivolta verso l'ambiente serve proprio ad evitare false misurazioni o meglio a calcolare la differenza di temperatura tra radiatore ed aria ambiente: se il radiatore è più freddo dell'ambiente la contabilizzazione sarà pari a zero.

Reply
Massimo
25/11/2013 09:00:15 pm

Salve,
un idraulico mi ha detto che non si possono mettere le valvole termostatiche sui radiatori del mio alloggio perchè la pompa del riscaldamento non è a velocità variabile, e quindi sovraccaricherebbe l'impianto.
Il mio condominio si compone di soli 4 alloggi ed a mio parere se 2 di questi 4 alloggi avessero le valvole aumenteremmo il confort e con un comportamento virtuoso risparmieremmo sui consumi (tutti quanti, anche chi è senza valvole, ma pazienza).
Un'altra cosa anomala del nostro impianto sono queste "pompe", una per l'acqua calda e l'altra per il riscaldamento, che consumano un sacco di energia elettrica (circa 100 € a bimestre di soli consumi).
Cosa ne pensa di tutto ciò?

Grazie

Reply
nikoshima
26/11/2013 01:58:39 am

Buongiorno e complimenti per il prezioso blog.
Nel condominio milanese dove abito abbiamo adottato le valvole + ripartitori dal 2012. Casualmente, a maggio di quest'anno, a caldaia ormai spenta e a lettura ultimata, con valvole aperte al massimo come consigliato nel libretto consegnatoci dai tecnici, mi sono accorta che due ripartitori, tutti e 2 con radiatore esposto al sole pomeridiano, non coperti da muro ma da vetro, contabilizzavano come se ci fosse la caldaia accesa, anche se a basso ritmo.
Gli stessi, messa la valvola a 0, cessavano la contabilizzazione.
I ripartitori sono TECHEM. Ho chiamato il tecnico, me li ha cambiati dopo aver insistito, ha detto di non aver mai verificato una tale situazione.
Ho allertato i condomini personalmente dato che l'amministratore non ne ha voluto sapere dicendo che non spettava a lui.
Morale: a settembre almeno una decina di appartamenti, su 40, ha riscontrato la stessa anomalia e tutti a radiatori posti sullo stesso fronte strada. Uno dei miei due già cambiati ha ripreso a contabilizzare, ma essendo ormai settembre temo non c'entri il calore esterno.
Ora la TECHEM ha richiesto un elenco dettagliato delle disfunzioni e dicono ne terranno conto facendo detrazioni alla lettura finale.
Quello che le chiedo è: con la sua esperienza, ha mai sentito una tale anomalia ?
E chi mi garantisce che questi ripartitori quando contabilizzano durante la stagione attiva stiano contabilizzando correttamente ?
Grazie mille per la sua attenzione.

Reply
Roelloaded link
26/11/2013 03:22:12 am

Salve,
Premetto che non conosco il prodotto in questione ma il problema riscontrato é di facile spiegazione : il sole scalda il retro del radiatore ingannando la sonda che misura la temperatura del radiatore stesso. Normalmente tale disfunzione viene risolta dalla disabilitazione della contabilizzazione nel periodo estivo, di solito da maggio a settembre, ma é possibile che anche di inverno, in alloggi particolarmente esposti e con valvole chiuse, si verifichi una piccola misurazione; se invece i radiatori sono in funzione l'influenza della radiazione solare é pressoché nulla.

Reply
Renata
26/11/2013 07:57:04 pm

Buongiorno, scrivo da Genova e avrei bisogno di un chiarimento :
nel condominio dove abito è stata installata la nuova caldaia a gas metano e sono state installate le valvole termostatiche sui caloriferi, negli appartamenti (42).
Il mio appartamento è posizionato al 6° piano, esposizione sud-est.
Se negli anni scorsi ero costretta chiudere i termosifoni per il troppo caldo quest’anno con l’installazione delle valvole ho avuto un notevole peggioramento.
Infatti per avere una temperatura ottimale di circa 20° sono costretta a tenere le valvole termostatiche (Honeywell) aperte completamente (n.6)
Alla mia richiesta di chiarimento, il tecnico mi ha comunicato che essendo i caloriferi posizionati sotto le finestre (3) e altrettanti posizionati negli angoli delle stanze con sopra le piane di marmo/ardesia molto sottili e che non sporgono oltre i radiatori, fa sì che essendoci poco spazio tra valvola e piana non appena raggiunta la temperatura il calorifero si raffredda nella parte inferiore .
Ora io mi chiedo ma non era meglio considerare la posizione dei radiatori prima di installare le valvole ?
Tanto per fare un esempio domenica scorsa alle 20:00 circa avevo in cucina una temperatura di 21 °dopo aver avuto oltre al calorifero con valvola aperta al massimo , il forno elettrico acceso per oltre due ore……
Questo inconveniente succede con una temperatura esterna di circa 7-8°, se nel prossimo periodo com’è naturale scenderà a valori più bassi, come posso pensare di poter stare in casa con i caloriferi che si raffreddano ??
Ho avuto modo di leggere le sue risposte molto chiare ed esaurienti
Ringraziandola per eventuale suggerimento, cordiali saluti


Reply
Renata
26/11/2013 08:03:15 pm

Aggiungo alla richiesta già inviata, un consiglio che le richiedo dopo aver letto nel suo blog quanto sottoriportato. Grazie
"la valvola è posizionata in un angolo e/o sotto un davanzale e quindi sente più caldo di quello che c'è effettivamente nella stanza (contattare l'assistenza tecnica)"
Il tecnico contattato mi ha parlato di una valvola con un sensore diverso e che oltrepassi il radiatore e che faccia sì che la temperatura riscontrata si più reale. Che cosa ne pensa ?
Grazie !

Reply
roelloaded link
26/11/2013 08:42:43 pm

Salve,
il problema è proprio quello della posizione delle valvole e la soluzione più efficace è proprio quella della installazione di valvole dotate di sensore remoto, in pratica un piccolo filo che permette di rilevare la temperatura qualche decimetro di distanza dal radiatore.
In passato, per casi di emergenza ho anche utilizzato piccolo distanziali di gomma da inserire tra la testina termostatica e la valvola in modo da aumentare il passaggio dell'acqua.

Reply
Renata
26/11/2013 08:47:37 pm

Grazie !
Gentilissimo ed esauriente nella risposta !

Cordiali saluti

Renata
26/11/2013 08:03:21 pm

Aggiungo alla richiesta già inviata, un consiglio che le richiedo dopo aver letto nel suo blog quanto sottoriportato. Grazie
"la valvola è posizionata in un angolo e/o sotto un davanzale e quindi sente più caldo di quello che c'è effettivamente nella stanza (contattare l'assistenza tecnica)"
Il tecnico contattato mi ha parlato di una valvola con un sensore diverso e che oltrepassi il radiatore e che faccia sì che la temperatura riscontrata si più reale. Che cosa ne pensa ?
Grazie !

Reply
nikoshima
27/11/2013 12:53:27 am

La ringrazio moltissimo per la risposta + che esauriente.
Ne approfitto per porle un ulteriore quesito, che esula però dall'argomento valvole.
Oggi ho voluto provare a costruire un pannello isolante molto "casereccio" per cercare di isolare il radiatore posto direttamente sotto la finestra e a contatto con una lastra di vetro che rimane sempre molto fredda risentendo della temperatura esterna.
Ho impiegato un pannello di polistirolo spesso 5mm e l'ho ricoperto con alluminio tipo domopack.
Secondo lei può ragionevolmente fare anche una qual si voglia minima differenza ?
Grazie in anticipo per la sua cortesia.

Reply
nikoshima
27/11/2013 12:55:20 am

La ringrazio moltissimo per la risposta + che esauriente.
Ne approfitto per porle un ulteriore quesito, che esula però dall'argomento valvole.
Oggi ho voluto provare a costruire un pannello isolante molto "casereccio" per cercare di isolare il radiatore posto direttamente sotto la finestra e a contatto con una lastra di vetro che rimane sempre molto fredda risentendo della temperatura esterna.
Ho impiegato un pannello di polistirolo spesso 5mm e l'ho ricoperto con alluminio tipo domopack.
Secondo lei può ragionevolmente fare anche una qual si voglia minima differenza ?
Grazie in anticipo per la sua cortesia.

Reply
roelloaded link
27/11/2013 01:48:00 am

Certo, ogni strato di isolamento verso pareti fredde rappresenta un contributo alla diminuzione delle dispersioni verso l'esterno!!
Saluti

Reply
nikoshima
27/11/2013 02:34:22 am

Ancora 1000 grazie per la cortesia e la velocità del riscontro.
Buona serata.

Federica
27/11/2013 01:12:17 pm

Buongiorno, abitiamo da pochissimi mesi all'ultimo piano (6°,unici al piano ) di una palazzina costruita a fine anni '50 a Torino.Poichè è la prima volta che ci "confrontiamo" con le valvole termostatiche, avrei da porle qualche domanda:
- essendo Torino in fascia E, il riscaldamento è consentito per 14 ore al giorno ( anche consecutive visto che siamo provvisti di centralizzato con termovalvole,no?) ma nel nostro condominio vengono spenti dalle 13.30 alle 15,30 ,accesi alle 6 del mattino e spenti alle 22. Il decreto non parla di 5 e 23 rispettivamente?
- in camera da letto,nonostante i doppi vetri appena installati e valvola posta tutto il giorno a 5, e tetto rifatto e coibentato due anni fa,la sera si muore di freddo causa, credo ,una grossa dispersione dei muri( la casa è fatta a ferro di cavallo e la stanza è posta proprio in un angolo,non abbiamo quindi vicini se non i condomini del piano di sotto).Stiamo pensando di aggiungere un termoconvettore elettrico per supplire al problema (almeno un oretta dopo le 22)che però sappiamo aumenterà di molto i consumi dell'elettricità.Ha qualche consiglio da darci?
Grazie infinite

Reply
roelloaded link
27/11/2013 02:46:45 pm

Salve,
per gli orari io consiglio sempre di non fare interruzioni inutili perché si raffreddano solo gli ambienti ed è costoso riportarli in temperatura (in termini energetici); non so a Torino, ma anche in fascia E vedo spesso impostati orari dalle 6 alle 22 continuativi.

Per la camera fredda, se i gradi minimi non vengono raggiunti (20 gradi +/-2) potete richiedere un intervento per aumentare la temperatura dalla centrale termica; se volete integrare di qualche grado (e magari condizionare nel periodo estivo) vi consiglio una piccola pompa di calore i cui consumi non sono certo paragonabili ad una stufetta elettrica (circa la metà od anche meno), oppure una lampada ad irraggiamento per scaldare solo l'area interessata (tipo quelle nei deors)

Reply
Federica
27/11/2013 03:52:12 pm

Grazie infinite per la pronta risposta.
Il problema della camera da letto più che altro è che i gradi vengono raggiunti fino alle 22- ma appena il termosifone si raffredda ( 15 minuti dopo) ,la temperatura scende precipitosamente, ergo a meno di andare a letto alle 21.. chiederemo di spegnere almeno alle 23 se non è contra legem.
grazie comunque dei suoi preziosi consigli e complimenti per il blog

sabine
28/11/2013 05:13:17 pm

Buongiorno,
noi in casa abbiamo sia le valvole termostatica che i contabilizzatori su ogni radiatore e non sono sicura di avere capito l'utilizzo alla perfezione.
Alla mattina prima di uscire tutti di casa spegnamo tutti i radiatori mettendoli a zero,quando torniamo di pomeriggio alziamo quelli delle stanze che ci interessano mettendoli a tre.
Non ho capito se si consuma di piu' in questo modo o tenendo la temperatura costante tutto il giorno anche non essendo in casa.
I radiatori per arrivare alla temperatura pompano di piu'(come se fosse riscaldamento autonomo)o essendo collegati ad una caldaia sempre in funzione semplicemente si scaldano?
Siccome la casa e' fredda ma noi facciamo sacrifici per risparmiare vorrei cercare di farlo nel modo giusto.
Grazie mille

Reply
roelloaded link
28/11/2013 08:14:05 pm

Buongiorno,
il consumo è direttamente proporzionale alla temperatura ambiente e quindi se riuscite durante il giorno a tenere temperature più basse i consumi saranno certamente inferiori; il problema semmai è, una volta riaperte le valvole, se si riesca ad ottenere la temperatura desiderata nelle varie stanze. Il mio consiglio è di non spegnere completamente le valvole ma di impostarle ad una temperatura che vada dai 16 ai 18 gradi (tra il 2 ed il 3) anche perché è inutile stare troppo al freddo quando in ogni caso dovrete pagare una quota fissa (magari anche del 40%).

Reply
antonio
29/11/2013 04:56:18 pm

Nel nostro condominio sono state installate le valvole termostatiche ed i contabilizzatoti di calore. Alcuni condomini, come risulta dai coefficienti K diffusi a suo tempo, hanno aumentato considerevolmente le rispettivi superfici radianti. La ripartizione dei costi è attualmente del 40% a millesimi e del 60% a consumi.
Le chiedo: i condomini che hanno aumentato le superfici radianti dovrebbero pagare di più? E in quale misura? In altri termini conviene avere dei radiatori più piccoli che restano accesi più tempo o dei radiatori più grandi che si spengono prima? Ovviamente a parità di temperatura raggiunta.

Reply
roelloaded link
29/11/2013 05:53:43 pm

Salve Antonio,
dobbiamo dividere l'argomento in tre aspetti:

1) il consumo contabilizzato dai misuratori dovrebbe essere identico in tutti i casi perché l'energia ceduta all'ambiente è sempre la stessa per alzare di un grado una certa quantità di aria.

2) il rendimento dell'impianto centralizzato invece dipende dalla temperatura dell'acqua prodotta dalla caldaia (discorso diverso per chi ha teleriscaldamento) quindi più i radiatori sono grandi, più si può abbassare la temperatura di mandata, globalmente meno consumo ci sarà

3) Tutti i contatori o strumenti di misurazione commettono un errore nella misura, errore che può essere maggiore o minore a seconda delle condizioni di lavoro dello strumento. Probabilmente a temperature più basse il contabilizzatore avrà una accuratezza maggiore nella misura ma questa è una mia supposizione e comunque parliamo di pochi punti percentuali di scostamento.

Reply
Angelo
29/11/2013 07:41:25 pm

Buongiorno, anche io ho le valvole termostatiche.
Volevo sapere se durante l'arco della giornata conviene tenere le valvole su una posizione di 2 o 3 oppure spegnerle del tutto e riaccenderle solo la sera prima di andare a letto…in poche parole si risparmia di più tenendo le valvole a una posizione costante?

Reply
angelo
29/11/2013 07:53:40 pm

altra domanda--- se il calorifero è tiepido nella parte inferiore e caldo in quella superiore si sta consumando di meno o di più?

Reply
roelloaded link
29/11/2013 09:57:48 pm

Ripeto per l'ultima volta: il consumo è direttamente proporzionale alla temperatura ambiente!! Quindi più gradi in casa e più consumo.
Se riesce a tenere tutto spento e poi a scaldare solo accendendo poche ore fortunato lei, ma normalmente le cose stanno diversamente...
Se il calorifero si sta raffreddando, ed incomincia sempre dalla parte bassa, chiaramente il consumo starà calando.

Mauro
30/11/2013 10:52:53 am

Salve, Le porgo una domanda e mi scuso se per caso l'argomento è già stato esposto nelle precedenti, purtroppo non sono riuscito a leggerle tutte. Ho un appartamento con riscaldamento a radiatori su ognuno dei quali sono state recentemente montate le valvole termostatiche. Considerato che grazie a queste ultime è possibile regolare la temperatura indipendente in ognuna di esse e conseguentemente indipendente in ogni stanza, che utilità assume la presenza del'unico cronotermostato ambiente preesistente e situato in salotto ?? Chiedo questo in quanto secondo alcune correnti di pensiero, relativamente ai consumi ed al risparmio, potrebbe essere più vantaggioso tenere sempre in funzione l'impianto, magari senza esagerare, piuttosto che fare diversi cicli giornalieri di on/off che concidono con il riscaldare l'ambiente partendo sempre da zero. Oppure secondo il Suo parere da esperto ha comunque sempre più senso interrompere completamente il funzionamento della caldaia tramite il timer qundo non si è presenti all'interno dell'abitazione per diverse ore ???...ringrazio cordialmente se vorrà darmi una risposta.

Reply
roelloaded link
30/11/2013 04:00:23 pm

Salve Mauro,
la questione è complessa perché un impianto non è solo costituito dal suo impianto interno ed ogni regolazione si ripercuote sul sistema caldaia/impianto in modo diverso (caldaia autonoma, impianto centralizzato, teleriscaldamento?).
Per semplificare al massimo introduciamo due soli parametri:
1) temperatura ambiente
2) temperatura di mandata della caldaia

Più si riescono a tenere bassi questi due parametri e meno si consuma. Poi però subentrano tutte le limitazioni dei vari casi:
- se tengo l'acqua di caldaia troppo bassa non riesco a raggiungere la temperatura ambiente desiderata
- se accendo troppe poche ore al giorno devo tenere l'acqua di caldaia più alta per raggiungere la temp ambiente desiderata
- se faccio raffreddare troppo le pareti dovrò tenere una temp ambiente più elevata per avere una percezione di comfort
- e molti altri casi

In definitiva vi suggerisco questo motto: tiepido è meglio (sia del freddo che del caldo)

Reply
Max
30/11/2013 06:26:23 pm

Salve, lei fa spesso distinzione tra impianti collegati a centrale di teleriscaldamento o normale caldaia condominiale. Quali sono queste differenze e quali gli accorgimenti per l'uno e l'altro tipo di impianti? E quali i vantaggi e gli svantaggi dell'una e dell'altra soluzione in rapporto all'utilizzo di valvole e contabilizzatori? Grazie per l'eventuale risposta.

Reply
roelloaded link
30/11/2013 07:23:51 pm

Il teleriscaldamento è un sistema di trasporto di acqua ad alta temperatura (90 gradi o anche più) che viene consegnata e contabilizzata all'ingresso del condominio: che il condominio prelevi acqua più o meno calda ed a quale temperatura la restituisca non fa alcuna differenza a livello di energia contabilizzata (e quindi di spesa).
Una caldaia centralizzata a condensazione ha un rendimento proporzionale alla temperatura di lavoro ed inoltre aumenta la sua resa se l'acqua di ritorno è sotto i 50 gradi: quindi le termovalvole sono proprio l'ideale abbinate ad una caldaia di questo tipo perché diminuendo le portate sui radiatori i ritorni si raffreddano notevolmente. Inoltre con una caldaia a condensazione può avere senso tenere molte più ore accesso ma con temp di caldaia più bassa (regolazione climatica) mentre col teleriscaldamento non fa nessuna differenza (a meno di contratti particolari)

Reply
Max
30/11/2013 11:43:13 pm

Salve e grazie per il chiarimento. Quindi come dovrebbe differerire il comportamento dell'utente in base al tipo di fonte di calore (caldaia o tele riscaldamento) per garantirsi il miglior rapporto prezzo-prestazioni?

roelloaded link
1/12/2013 12:07:40 am

Purtroppo col teleriscaldamento l'utente non può fare grandi strategie e quindi conviene accendere solo quando serve e cercare di tenere al minimo quando non si è a casa.
Con una caldaia a condensazione conviene invece abbassare al minimo la temperatura di caldaia e cercare di mantenere la temperatura ambiente più costante possibile: vale comunque sempre la regola che più gradi si tengono in casa e più sarà cara la bolletta.

Tania
30/11/2013 07:56:18 pm

Buongiorno
Prima di tutto la ringrazio per questo blog perché l'ho trovato utilissimo. Ho letto tutte le sue risposte e sono arrivata a una conclusione che vorrei chiedere a lei se è corretta. Abito in un edificio degli anni 60 con riscaldamento centralizzato, vecchi serramenti e senza doppi vetri e fino all'anno scorso non avevamo le valvole termostatiche ed io d'inverno avevo 20 “bellissimi” gradi in casa (un appartamento di 45m2). Con l'installazione delle valvole quest'anno, ho regolato tutti i miei 4 caloriferi al massimo (5) e ho 16 gradi in casa. Ho messo vicino al calorifero un termometro (che ho sempre avuto nella stanza) e mi segnala 21 gradi e a 2mt di distanza dal calorifero mi segnala 16 gradi. Dal momento che le valvole percepiscono il calore solo vicino a loro, questo vuole dire che non avrò mai più i miei “belissimi” 20 gradi in casa e tanto vale lasciare la regolazione della valvola al 3, perché in teoria, la temperatura in una casa non dovrebbe scendere al di sotto dei 15 gradi?
Grazie infinite.
Tania

Reply
roelloaded link
1/12/2013 12:16:07 am

Salve Tania,
sono felice di essere utile in qualche modo...
Domanda: i suoi caloriferi sono completamente caldi oppure anche
sul 5 sono caldi sopra e freddi sotto?
In questo caso significa che le valvole non lavorano bene e probabilmente vanno installate valvole con sonda remota.
Se invece i radiatori sono caldi dalla cima al fondo allora significa che sono sottodimensionati, o meglio lo sono ora che i vicini di casa probabilmente abbassano le temperature e le pareti sono più fredde.
Io chiamerei in ogni caso i responsabili visto che per legge l'impianto deve erogare almeno 20 gradi

Reply
Mauro
1/12/2013 09:49:07 am

Rileggendo varie esperienze di utenti che hanno costantemente (quasi maniacalmente) monitorato i vari comportamenti tenuti nel tempo pare che la soluzione che da il maggior risultato confort/risparmio sia regolare il cronotermostato per avere sempre 20 gradi o 19, comunque tempertura costante ) e contestualmente ridurre la temperatura dell'acqua di mandata della caldaia intorno a 50 gradi circa, Per chi ha macchine di nuova generazione addirittura meglio farle lavorare in climatica 24 ore al giorno ( cioè se non ho inteso male con la temperatura di mandata della caldaia che si autoregola in base alla temperatura esterna )
Per dare un'idea, con T esterna a 10 gradi, l'acqua hai termosifoni viene inviata a circa 30 gradi.
A 0 gradi esterni , l'acqua viene inviata a 45 gradi. Risultato, casa sempre accoglienete, risparmi ridotti e altri benefici, se vogliamo più trascurabili, tipo non si sporcano più i muri a causa dell'eccessivo riscaldamento dei termosifoni.
Poi chiaramente ogni caso fa storia a se.
Saluti.

Reply
Mauro
1/12/2013 09:49:37 am

Rileggendo varie esperienze di utenti che hanno costantemente (quasi maniacalmente) monitorato i vari comportamenti tenuti nel tempo pare che la soluzione che da il maggior risultato confort/risparmio sia regolare il cronotermostato per avere sempre 20 gradi o 19, comunque tempertura costante ) e contestualmente ridurre la temperatura dell'acqua di mandata della caldaia intorno a 50 gradi circa, Per chi ha macchine di nuova generazione addirittura meglio farle lavorare in climatica 24 ore al giorno ( cioè se non ho inteso male con la temperatura di mandata della caldaia che si autoregola in base alla temperatura esterna )
Per dare un'idea, con T esterna a 10 gradi, l'acqua hai termosifoni viene inviata a circa 30 gradi.
A 0 gradi esterni , l'acqua viene inviata a 45 gradi. Risultato, casa sempre accoglienete, risparmi ridotti e altri benefici, se vogliamo più trascurabili, tipo non si sporcano più i muri a causa dell'eccessivo riscaldamento dei termosifoni.
Poi chiaramente ogni caso fa storia a se.
Saluti.

Reply
mina armentano
3/12/2013 07:57:01 pm

buongiorno,
sono proprietaria di un appartamento sito in uno stabile condominiale con riscaldamento centralizzato.
Vorrei installare le valvole termostatiche. E' possibile farlo singolarmente oppure è un lavoro che richiede la totalità delle adesioni da parte dei condomini?

grazie
saluti
Mina

Reply
roelloaded link
5/12/2013 01:49:50 am

Salve Mina,
le valvole termostatiche possono essere installate anche in un singolo alloggio, soprattutto se si hanno problemi di temperature troppo elevate in casa; unica pecca è che senza contabilizzatori (questi si devono essere installati a livello condominiale) non avrà benefici economici diretti.

Reply
maurizio
7/12/2013 10:37:02 pm

Bongiorno,

Ho letto l'articolo, mi sembra molto interessante.

Pero' ho una domanda, e' possibile mettere le valvole termostatiche in una stanza dove c'e' il termostato centrale della casa (connesso alla caldaia)?

Ho visto un video su youtube, dove il tecnico dice di non mettere le valvole termostatiche nella stanza dove c'e' il termostato.

http://www.youtube.com/watch?v=2aLBOzqvosE&list=PL87128148F6A33BA3

Grazie,
maurizio

Reply
roelloaded link
8/12/2013 02:48:49 pm

Buongiorno,
il problema non è tanto quello di avere il termostato in una stanza con termovalvola ma quello di vedere cosa può servire un termostato in un impianto dotato di termovalvole: infatti se vogliamo che l'impianto lavori in modo corretto e che si raggiungano le temperature richieste in ogni stanza bisognerà impostare il termostato su di una gradazione più elevata di quella impostata sulla termovalvola; in pratica fungerà da limitatore massimo (in caso per esempio di giornata di sole) oppure nella sua funzione di orologio (se è un cronotermostato)

Reply
lucia
11/12/2013 07:44:39 pm

salve ho l'appartamento di mia mamma vuoto, purtroppo è stato deliberato dall'assemblea che le valvole non si possono regolare al di sotto del 2, punto in cui sono state bloccate. Mi sapete dire se c'è una legge che mi vieta di abbassare la temperatura visto che l'appartamento è vuoto. Grazie

Reply
roelloaded link
12/12/2013 02:44:49 pm

Salve,
argomento dibattuto più volte: non ci sono leggi sulla temperatura minima ma solo un utilizzo legato al buon senso.
Tenendo le valvole sul 2 il consumo sarà minimo e l'appartamento non avrà problemi di condensa o simili: in ogni caso anche tenendole più basse dovrà pagare la quota comune quindi la differenza sarà minima.

Reply
ANGELA
13/12/2013 08:31:32 am

salve,
siamo passati dal riscaldamento centralizzato a gasolio al riscaldamento autonomo a metano con termovalvole. In assemblea si è deciso di pagare il 50% in quote millesimali e 50% al consumo. Il mio appartamento è vuoto e quest'anno ho speso 900 € di riscaldamento. Essendo per me una cifra insostenibile vorrei chiedere se posso far sigillare i miei termosifoni anche con il parere sfavorevole degli altri condomini. Grazie

Reply
roelloaded link
14/12/2013 04:34:58 pm

Salve,
può anche chiudere i radiatori completamente ma ciò non implica che la quota comune del 50% non venga pagata!
Alla fine, che li tenga spenti oppure su circa 16 gradi non le cambierà di molto la spesa...

Reply
Mauro
22/12/2013 03:32:33 am

Salve, ho un quesito sul riscaldamento su un impianto di nuova genereazione. L'impianto è condominiale e funziona con una pompa di calore. Ogni appartamento ha un proprio contabilizzatore.

Il punto è che il mio contabilizzatore è l'unico che non si trova in prossimità dell'appartamento. Si trova infatti a 20-25 metri dal mio appartamento.

In questa situazione mi trovo ad avere consumi più elevati a causa di una disperzione di calore? oppure la distanza del contabilizzatore è ininfluente sui consumi?

Grazie.

Reply
roelloaded link
22/12/2013 03:17:34 pm

Salve Mauro,
la dispersione dipende dal grado di isolamento delle tubazioni;
se sono state seguite le indicazioni di legge, il tubo dovrebbe avere uno spessore di isolante tale da non permettere dispersioni sensibili per un tratto di quella lunghezza.
Se invece non sono stati rispettati gli spessori, dipenderà molto da dove passano le tubazioni, se in locali scaldati, se sottotraccia, se esterni, etc...

Reply
Giovanna
29/12/2013 11:18:04 pm

Buongiorno! Abito in un condominio a riscaldamento centralizzato e abbiamo installato due anni fa le valvole termo-regolatrici, una per termosifone. Io le ho sempre sul 3, ma succede, in questi giorni spessissimo, che in alcuni locali emettono un fischio "fastidiosissimo". L'anno scorso bastava aumentare un po' il numero e il fischio passava, adesso non funziona più! E' possibile rimediare in qualche modo? Sono valvole Caleffi " 205-Comando termostatico per valvole termostatizzabili HIGH STYLE per termoarredi con sensore incorporato, guscio antimanomissione e chiave - finitura bianca" (dal catalogo).
Un'altra domanda:
nell'ultima riunione condominiale si è detto che si debbano per legge installare anche i contabilizzatori di consumo; secondo l'amministratore probabilmente dovremo cambiare anche tutte le valvole, è vero?
Ringrazio anticipatamente

Reply
roelloaded link
30/12/2013 12:45:16 am

Salve Giovanna,
il rumore prodotto dalle valvole non dipende da quest'ultime ma dalla eccessiva pressione che l'acqua spinta dalla pompa condominiale produce su di esse; la soluzione è una pompa a flusso variabile oppure un bypass differenziale installato in centrale termica.
Se installerete dei contabilizzatori di calore sui radiatori, le valvole attualmente in uso andranno benissimo anche perché i due componenti non hanno nulla a che spartire l'uno con l'altro (a meno che non vengano presi in considerazione sistemi particolari in cui la valvola stessa contiene il contabilizzatore)

Reply
eugenio
6/1/2014 05:55:11 am

Buonasera signor Piero,abbiamo cambiato caldaia e messo valvole alcuni anni fa ed ho pagato molto più di prima (1/3).Abito all' ultimo piano e non ho doppi vetri e solaio non isolato.Avevo copri termosifoni e li ho tolti su consiglio di ditta che si occupa di manutenzione ma mi sono rimaste le sonde esterne messe quando vi erano i suddetti ,le devo far togliere o no?se li sposto da sotto ai termo e li metto ad altezza valvole che succede?l'impianto inoltre fà un fastidioso sibilo in una stanza che si diffonde alla stanza adiacente,sparisce se metto valvola a 2,80 quasi 3 ma così non scalda molto, mi han detto che è a causa di una strozzatura e di una biforcazione dell' impianto a valle tubi stretti boh!!.Non c' è modo di rimediare?In ultimo ci sono stanze con i termo caldi con temperatura sopra i 20° (22 ) e stanze con i termo freddi con temp.re di 19/20 mistero, ma stè valvole è meglio lasciare che lavorino da sole mettendole magari su 3 o manovrarle a mano??
Non è facile addomesticarle e capire il loro modo di lavorare, comunque io non l' ho ancora messo a fuoco.Grazie e buon anno e buonasera.Eugenio .

Reply
Roelloaded link
6/1/2014 08:27:30 pm

Salve,
tanti problemi per un solo impianto!

1) il costo del riscaldamento non significa molto visto i continui rincari dei prezzi: l'unico modo per capire i consumi è tirare fuori le bollette degli ultimi 3/4 anni e fare i calcoli con i metri cubi di gas

2) Le valvole vanno bene anche se hanno la sonda: il posto più indicato per collocare la sonda è di solito sulla parete adiacente il termosifone ma va bene anche in basso od in alto (sopra il davanzale), l'importante è che non siano troppo vicine al radiatore.

3) Il sibilo è dovuto alla pressione differenziale che può essere legata alla marca stessa di valvole oppure alla eccessiva pressione della pompa (hanno provato ad impostare una velocità più bassa?); una soluzione immediata può essere quella di togliere la testina termostatica dal radiatore rumoroso anche perché, in assenza di bypass differenziale, conviene tenere un radiatore sempre aperto

4) Le testine vanno impostate una volta sulla temperatura desiderata dopodiché si autoregolano per mantenere i gradi richiesti (il 3 corrisponde a 20 gradi circa); quindi è inutile maneggiarle oltre il loro normale utilizzo.

Reply
eugenio
8/1/2014 06:46:58 am

Grazie per le esaudienti risposte.Eugenio.

mario
8/1/2014 07:13:45 pm

Serve applicare le valvole termostatiche quando i tubi di mandata e di ritorno sono posizionati sotto il calorifero (in un impianto bitubo senza valvole a tre vie)? Poichè l'aria calda sale, non c'è il rischio che in questo caso si misuri sempre una temperatura più bassa di quella ambiente e pertanto la valvola sia sempre aperta indipendentemente dalla regolazione? Grazie della risposta

Reply
roelloaded link
9/1/2014 12:30:04 am

Certo Mario, anzi per esperienza le dirò che essendo più lontane dalle parte alta del radiatore, le testine sono più sensibili; sicuramente la gradazione da impostare sarà più bassa confrontata a valvole installate nella parte alta.

Reply
Ernesto
8/1/2014 09:35:32 pm

Salve a tutti. Volevo fare una domanda. Se in un termosifone regolo la valvola a metà, facendo in modo che il termosifone rimanga freddo nella parte bassa, risparmio oppure l'acqua calda che non entra in quel termosifone và in circolo negli altri?

Reply
roelladed link
9/1/2014 12:41:11 am

Salve Ernesto, la invito a leggere l'articolo qui sopra perché credo non lo abbia ancora fatto... In ogni caso l'acqua calda se non entra nel radiatore non può andare da nessuna altra parte, semplicemente circola più lentamente.

Reply
Ernesto
9/1/2014 12:50:33 am

Grazie. Quindi circolando più lentamente si risparmia un pò o il consumo è sempre lo stesso?

Francesco
14/1/2014 02:21:53 am

Se lo stabile nella sua struttura muraria presenta una notevole dispersione di calore dovuto alla mancata coibentazione, come si misura la percentuale di base da applicare nella ripartizione del
riscaldamento avendo tutti i condomini le valvole termostatiche?

Reply
roelloaded link
15/1/2014 12:34:36 am

Salve,
non esiste una normativa precisa ma il buonsenso suggerisce:

- condominio con poche dispersioni: quota comune 20%
- condominio con medie dispersioni: quota comune 30%
- condominio con alte dispersioni: quota comune 40%

Nella realtà ho già visto condomini con una quota comune del 50%
ma bisogna tenere conto che più si eleva tale quota e meno si incentiva in risparmio dei singoli utenti.

Reply
Francesco
14/1/2014 02:23:29 am

Grazie per una risposta e cordiali saluti.

Reply
Francesco
16/1/2014 12:51:08 am

Ringrazio per la gentile risposta.
Un cappotto termico per elevate dispersioni porterebbe una quota comune al 20%? Grazie per la risposta.

Reply
roelloaded link
16/1/2014 03:10:34 pm

Esattamente, un ottimo isolamento delle pareti e del tetto permetterebbe di considerare equa una quota del comune del 20%

Reply
Sara
16/1/2014 10:08:16 am

Salve,ho letto con interesse tutti i commenti ma purtroppo non ho trovato la risposta che cercavo.vado presto al dunque sto per affittare una casa con terno valvole installate,una caldaia a metano e dei proprietari unitari per l'intero stabile che continuano a sostenere che impossibile calciolare in maniera anche approssimative il consumo per unità abitativa...questo è possibile?che documenti dovrei richiedere per avere un'idea della spesa? Cosa dovrei fare per estrarre un consumo medio ? Tenendo comunque ben chiaro in testa che se uno pretende i tropici e ovvio che la bolletta sia cara! Grazie anticipatamente delle risposte!

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Francesco
17/1/2014 05:14:38 pm

Grazie per risposte chiare. Più volte capita che per ottenere la temperatura di 20+2 nell'alloggio nord devo posizionare la valvola termostatica al nr. 5. Questo fenomeno succede perchè alcuni alloggi centrali, pur avendo una temperatura sopra i 22, sprecano. Sbaglio oppure ho ragione? Grazie della Vostra pazienza.

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roelloaded link
17/1/2014 07:01:00 pm

In realtà il problema è nella taratura dell'impianto: infatti sia la portata (la quantità d'acqua che attraversa le vostre tubazioni) e sia la temperatura deve essere sufficiente a soddisfare anche l'alloggio più sfavorito. Anche la tipologia di valvole e la loro posizione possono determinare problemi di erogazione del calore

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Francesco
20/1/2014 02:47:55 am

Quindi, bisogna intervenire creando una linea diretta di tubazioni dalla centrale termica alla scala dove ci sono gli alloggi sfavoriti?

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roelloaded link
20/1/2014 02:42:33 pm

Di solito è sufficiente tarare la pompa od il bypass differenziale in modo adeguato ed infine modificare le impostazioni della centralina climatica; in caso di problemi di circolazione invece è possibile provare ad effettuare un lavaggio degli impianti con appositi liquidi che lavano e ripristinano le portate d'acqua.

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Enrico
22/1/2014 06:08:30 pm

Abito in un fabbricato bifamiliare degli anni '70, il mio è quello a piano terra di circa 100-120 mq di cui su 4 stanze + 1 bagno e lavanderia muniti di caloriferi di ferro di grande dimensione (solo quelli del bagno e della lavanderia sono piccoli), 2 di queste stanze, oltretutto grandi, vengono usate poco; inoltre non c'è nessuno scarico che porta sul tetto, nemmeno quello del piano cottura. La cucina-sala avendo anche il fuoco di legna hanno obbligato il precedente proprietario, 15 anni fa quando venne installata una caldaia Beretta stagna normale (con scarico a parete) all'interno della cucina vicino alla finesta, a fare 2 fori in basso a circa 20 cm da terra sulle pareti parallele entrambe con finestre di grandi dimensioni e coi vetri fini, che permettessero alle stanze di prendere aria. Ora avrei internzione di cambiare prima la caldaia, che inizia a fare problemi più con l'acqua calda della doccia che con il riscaldamento (il tecnico autorizzato ha detto che ci vogliono euro 500,00 alla riparazione), anche se usiamo l'acqua non molto infatti abitiamo in 2, valutando se data l'età del fabbricato e dei relativi impianti idrici, l'obbligo dello scarico sul tetto infatti sopra c'è un altro appartamento+mansanrda, quindi bisogna salire con lo scarico almeno di 6 ml se conviene o meno installarne una a condensazione con le relative valvola termostatica e i contabilizzatorie per ogni calorifero, ma volevo sapere se valeva la pena dato perchè per 8 ore al giorno circa l'appartamento è vuoto. Più avanti verranno anche cambiati i serramenti perchè la spesa annuale del gas è di euro 2.027,14 per un totale di mc 2.279 confrontata a quella di un appartamento in condominio della stessa superficie, della stessa età, ma dove c'è il riscaldamento centralizzato la spesa annua è di circa euro 1.860,11 e mc 1.705 ma la caldaia è esterna (in un locale apposito) e quindi non c'è nessun obbligo di presa d'aria da fuori per l'appartamento come attualmente ho io. Grazie e salve

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roelloaded link
22/1/2014 08:53:42 pm

Buongiorno,
il primo consiglio è di cambiare caldaia e mettere valvole termostatiche in modo da abbassare gli sprechi nelle stanze che non usi e poter chiudere uno dei due grossi fori (la caldaia deve essere installata in modo stagno); in una proiezione già con il primo intervento si potrebbero risparmiare 400/500 mc di gas od anche più.
Se poi cambiate anche gli infissi avrete decisamente un comfort maggiore e le spese con entrambi gli interventi saranno dimezzate.

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IVO BORDONI link
2/2/2014 06:02:15 pm

Buongiorno
Da quando abbiamo le valvole termostatiche ho un locale (sala che raggiunge i 19° pur avendo il regolatore su 4.5. Ho chiamato il tecnico che mi ha aperto un poco il detentore e promesso di alzare la temperatura dell'acqua della caldaia; inizialmente ho avuto un miglioramento di un grado ma che il successivo abbassamento della temperatura esterna ha subito vanificato. Come posso fare per ottenere un poco di calore?.
Ho inoltre verificato la posizione del contabilizzatore che risulta NON a 2/3 del calorifero:questa posizione è regolata da una legge o è una consuetudine?
Aprendo il detentore ho un aumento di consumo pur non modificando la posizione del regolatore?
Grazie
ivo

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roelloaded link
2/2/2014 06:30:26 pm

Buongiorno,
innanzi tutto deve verificare la temperatura del radiatore: tenendo la valvola tutta aperta (posizione 5) il radiatore deve avere una temperatura abbastanza omogenea; se così non fosse il problema è nella valvola, nella posizione della testina o comunque legato al radiatore. Se invece la temperatura è costante dalla cima al fondo significa che c'è una buona circolazione e che quindi il problema è nella regolazione dell'acqua dalla centrale termica o comunque nelle impostazioni dell'impianto.
La posizione del contabilizzatore va calcolata al centro del medesimo e dipende fondamentalmente dal prodotto e dal costruttore: in ogni caso è fondamentale il criterio di omogeneità e cioè che tutti i contabilizzatori siano alla stessa altezza relativa.
Il consumo aumenta solo se il radiatore scalda di più e quindi se pur aprendo il detentore (che non capisco perché fosse chiuso) il radiatore non ha aumentato la sua resa, anche il consumo non sarà aumentato

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Sergio Cioffi
5/2/2014 12:29:37 am

Ho una caldaia autonoma di 24 kW ed abito in un appartamento di 60 metri quadrati: sono obbligato a montare le valvole termostatiche

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roelloaded link
5/2/2014 01:02:49 am

Salve,
obbligato non direi, a meno di interpretazioni "integraliste" della normativa, ma quello che ci tengo a precisare è che le valvole termostatiche prima di essere un obbligo sono un utile strumento di risparmio energetico e quindi vanno installate quando è necessario e per evitare degli sprechi: se il suo impianto funziona già bene e riesce ad ottenere esattamente le temperature che desidera in ogni ambiente allora le valvole non le servono a nulla.

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Francesco
5/2/2014 06:52:05 pm

Cortesemente su un corpo di elementi radianti, il contabilizzatore di calore va installato al centro oppure in qualsiasi parte? Le disposizioni cosa dicono? Grazie

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roelloaded link
6/2/2014 01:24:10 am

Salve, i vari costruttori danno indicazioni sulla posizione corretta che normalmente si trova a metà della larghezza ed a tre quarti dell'altezza;
ripeto che però la cosa fondamentale è il criterio di omogeneità e cioè che siano installati in modo identico su tutti i radiatori del condominio.
In caso fosse impossibile seguire il criterio di omogeneità si dovrà tenere conto delle diverse posizioni di installazione con dei coefficienti correttivi.

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Franco
8/2/2014 06:26:14 pm

Buon giorno in seguito ad una ristrutturazione del mio impianto di riscaldamento autonomo ho fatto installare ai termosifoni e termoarredi le valvole e testine termostatiche. Sentito che ogni 4 anni devo sostituire il liquido interno. Le chiedo cortesemente se quanto è vero se è una operazione di semplice o necessita il professionista e /o in alternativa alla regolazione della temperatura al singolo termosifone cosa posso usare in alternativa? Grazie

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Roelloaded link
8/2/2014 07:18:58 pm

Questa è bella: dovrebbe cambiare il liquido nelle valvole o nei radiatori? In ogni caso non hi mai sentito niente di così insensato. Le valvole non sono ricaricabili e l'acqua nei termo non va mai sostituita

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Nico link
12/2/2014 01:17:26 am

Buonasera, avrei bisogno di un suo parere. Abito in mansarda con impianto di riscaldamento a metano autonomo. La temperatura delle camere da letto rimane sempre molto più fredda rispetto alla zona giorno dove sono stati chiusi i termosifoni ed è stata installata una stufa a pellets il cui calore non fa partire il termostato che è stato oltretutto spostato nel vestibolo della zona notte. Lei pensa che possa essere una soluzione tecnicamente valida e utile applicare delle valvole termostatiche ai termosifoni delle camere per avere una temperatura gradevole e costante. In caso affermativo devo rivolgermi ad un semplice idraulico o ad un perito termotecnico? Grazie

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roelloaded link
12/2/2014 01:24:03 am

Salve Nico,
direi proprio che il suo è il classico caso in cui le valvole termostatiche possono essere di grande aiuto: installando le valvole su tutti i termo ed utilizzando il termostato solo più come programmatore orario, potrà regolarsi la temperatura più gradevole per ogni ambiente. Normalmente è sufficiente l'intervento di un idraulico con sufficiente esperienza.

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claudio
12/2/2014 02:39:08 am

bUONASERA, PER QUANTO RIGUARDA L'ALTEZZA DI INSTALLAZIONE DEI CONTABILIZZATORI, (2/3) ESISTE UNA TOLLERANZA FRA LE ALTEZZE ADOTTATE NEI VARI APPARTAMENTI? GRAZIE

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roelloaded link
12/2/2014 02:53:03 pm

Salve,
non so cosa intende per tolleranza: se parliamo di qualche millimetro sopra o sotto allora non ci sono problemi ma se spostiamo il contabilizzatore di vari centimetri allora è chiaro che iniziamo a commettere degli errori proporzionalmente agli spostamenti.
Esiste la possibilità di correggere tali errori in fase di conteggio usando alcuni parametri di calcolo ma in questi casi conviene chiedere al costruttore degli apparecchi

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stefano
12/2/2014 07:06:16 pm

Nella camera in cui dormo la valvola è in posizione di 0 (va da 0 a 5 modello vecchio). Va bene o per l'impianto conviene mettere sul minimo e cioè 1. Se in posizione 1 perchè?

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roelloaded link
13/2/2014 01:29:17 am

Salve,
la valvola la può essere posizionata a piacimento: tenga presente che comunque la posizione 1 corrisponde a circa 12 gradi e quindi il radiatore sarà comunque quasi sempre freddo.

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Fabrizio
19/2/2014 09:27:38 am

Salve,
Io vorrei sapere se è possibile far "fesso" il contabilizzatore e far rilevare un consumo minore di quello effettivamente richiesto.
La ripartizione del termotecnico è obbligatoria o sarebbe solo corretta?
Grazie

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roelloaded link
19/2/2014 03:20:09 pm

Buongiorno,
chiaramente ogni oggetto tecnologico può essere manomesso da persone esperte ma è anche vero che ogni manomissione lascia traccia e può essere smascherata. In particolare i contabilzzatori sono dotati di un contatto antismontaggio, da un sigillo di chiusura e di vari algoritmi che verificano il corretto funzionamento.

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Francesco
24/2/2014 07:06:58 pm

Muri sprovvisti da isolante.
Qual'è il materiale sicuro per una buona coibentazione?
Quello naturale o chimico?
Grazie per la risposta.

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Roelloaded link
25/2/2014 01:45:21 am

Salve Francesco,
se intende isolante da mettere in intercapedine (muri di due strati di mattoni con aria in mezzo) attualmente il miglior rapporto qualità/prezzo dovrebbe averlo i fiocchi di carta reciclata.
Se invece parliamo di un cappotto esterno direi che i sistemi più validi sono le classiche lastre di polistirolo estruso, posate e create per l'apposito scopo.
In ultima analisi se volessi fare un cappotto interno invece preferirei materiali biocompatibili come il sughero.

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saverio
3/3/2014 04:02:20 am

Salve ho una domanda.
ho il riscaldamento autonomo ed ho montato le elettrovalvole. L ho fatto poiché ho una casa a due piani di cui uno seminterrato. Dunque per scaldare l inferiore al superiore si bolliva. Da quando abbiamo messo le valvole la situazione è migliorata nettamente. Mi chiedo però per diminuire i consumi conviene spegnere quando ppossibile la caldaia o abbassare al minimo (1) tutte le manopole? Tenga presente che su un termosifone il tecnico non ha istallato la valvola sostenendo che uno deve rimanere sempre acceso per evitare sovraccarichi.

Grazie

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roelloaded link
3/3/2014 03:15:15 pm

Per ottimizzare la resa dell'impianto deve abbassare il più possibile la temperatura della caldaia e regolare le valvole in modo da avere le temperature ottimali nei vari locali; facendo ciò si eviterà il continuo accendere e spegnere del bruciatore che è motivo di consumi elevati. Inoltre più la temperatura di caldaia è bassa e più è elevata la resa della stessa.

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saverio
3/3/2014 03:52:41 pm

Ottimo provvedo subito. In effetti la caldaia si accende e spegne di continuo tanto che pensavo fosse guasta.
Provo e le dico. Mille grazie

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Luigino
5/3/2014 10:44:52 pm

Salve.
Abito in un condominio provvisto di contabilizzatori,quindi pago le quote fisse piu' il consumo,quest'ultimo calcolato sul coeff.energetico
fisso x tutti i termo e il coeff.globale di trasmissione che varia in base alla dimensione del termo.
la mia domanda è come calcolo il variabile dopo che ho preso tutte le misure dato che credo vi siano degli errori in quelli che mi vengono addebitati?

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roelloaded link
6/3/2014 01:41:05 am

Salve, quello che chiama coefficiente globale è legato alla tipologia di radiatore (ghisa, a colonne, sagoma, etc...), mentre l'altro coefficiente non è altro che un numero proporzionale alla potenza del radiatore.
Quindi per un controllo dovrebbe risalire da apposite tabelle alla potenza in Watt dei suoi radiatori (e magari anche a quella di qualche altro condomino) e verificare che i coefficienti siano proporzionali alle suddette potenze

Reply
Luigino
6/3/2014 03:12:46 pm

Grazie x la sua gentilezza, ma a questo punto credo che non riuscirò
mai a fare un controllo dato che l'unica cosa che sò è che sono di ghisa x il resto è notte fonda.grazie comunque.

Monica
6/3/2014 11:48:22 pm

Buongiorno,
abito in Piemonte, in un condominio formato da 4 appartamenti con sistema di riscaldamento centralizzato. E' necessaria l'installazione delle valvole termostatiche anche nel caso di un immobile con così poche unità abitative? Grazie sin da ora per la risposta.

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Roelloaded link
7/3/2014 04:20:07 am

Salve monica,
La norma prevede l'installazione delle valvole e dei contabilizzatori anche per condomini di piccole dimensioni come il suo. Non dimentichiamo però che la spesa è detraibile fiscalmente e che i vantaggi di gestione ed ambientali sono notevoli

Reply
Maria
16/3/2014 02:26:14 am

Gentilissimo Signore.Avrei bisogno del suo aiuto e Le sarei molto grata se potesse darmelo.Divido le spese per il gasolio con mia sorella che è proprietaria di 2 piccoli appartamenti ,mentre io ne ho uno di più ampie dimensioni.Abbiamo in comune un deposito per il gasolio e la caldaia.Abbiamo sempre diviso le spese in base ai mq dei radiatori (in base ai calcoli fattaci a suo tempo dal tecnico esecutore dei lavori),molto bonariamente visti i nostri ottimi rapporti.Quest'anno abbiamo modificato l'impianto rendendo indipendente il riscaldamento dei 3 appartamenti fermo restante la comunione del deposito gasolio e della caldaia.Sono stati installati 3 contaore (leggendo ora le sue risposte capisco che Lei li avrebbe sconsigliati ma noi da ignoranti ci siamo affidate al tecnico...).Ora ho un dubbio.Come si calcola la spesa di ciascuno?
1)In base al numero delle ore
2)In base al numero delle ore e ai mq dei radiatori come dice qualcuno? In questo 2 caso come si procede per il conteggio delle spese sapendo il costo per 1 ora di funzionamento?
Non Le sarò mai abbastanza grata per il suo valido aiuto.Cordiali saluti Maria

Reply
roelloaded link
16/3/2014 03:34:02 am

Buonasera,
al di là della scarsa affidabilità dei contaore, la ripartizione consigliata è quella comprensiva di quota fissa: in pratica se spendete 10000 euro di gasolio 4000 (40%) li dividete in millesimi di riscaldamenti (metriquadri, elementi radiatori, o volumetria riscaldata) mentre i restanti 6000 euro (60%) li dividete secondo i contaore.
Nulla vi impedisce di cambiare le percentuali precedenti se non il buon senso

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domenico modica link
21/3/2014 08:22:50 pm

dopo aver installato il termoregolatore, si puo' coprire il termosifone con il copricalorifero? grazie.

Reply
roelloaded link
21/3/2014 08:58:35 pm

Salve Domenico,
se per copricalorifero intende una struttura che nasconde completamente il termosifone, inclusa la valvola termostatica, è fortemente sconsigliata la copertura; in effetti esistono valvole apposite dotate di sonda remota che permettono di utilizzare copritermo, rimanendo la sonda al di fuori dello spazio rinchiuso dalla copertura (che comunque ricordiamo fa perdere anche buona parte della resa del calorifero)

Reply
Fernando
22/3/2014 02:44:09 pm

Se i termosifoni di notte scendono di temperatura, ma io devo tenere una stufetta elettrica nella cameretta del bambino che non sta bene, pago 2 volte? ( la corrente elettrica e il caldo che il sensore sul termo rileva ?)
grazie

Reply
roelloaded link
22/3/2014 07:13:08 pm

Salve,
il contabilizzatore rileva la temperatura a contatto con il radiatore oltre che la temperatura ambiente; se la temperatura del radiatore non aumenta il contabilizzatore non inizia nemmeno a conteggiare.
Unica attenzione, non metta la stufetta che butta proprio contro il radiatore

Reply
sabrina
23/3/2014 08:13:24 pm

Buongiorno. Ho letto tutte le riposte e ringrazio veramente, perché mi sono state molto utili per capire un po' l'argomento.
Però non ho trovato casi analoghi al mio, sul quale non ho tutt'ora le idee molto chiare
In sintesi: appartamento al primo piano con portico sotto, reparto notte chiuso da porta in legno; camera da letto col calorifero spento da anni, dormo anche l'inverno con il vetro aperto per motivi respiratori.
Ora, mettendo le valvole, posso lasciare tutto completamente spento? se non riesco ad azzerarlo, il vetro aperto fa sì che il calorifero continui a pompare invano, e i costi mi aumenterebbero in maniera assurda (oltre allo spreco, che attualmente è evitato).
Oppure mi conviene chiedere di chiudere del tutto il calorifero (premesso che la casa in collina è senza riscaldamento quindi sono abituata a temperature basse)?
Grazie

Reply
roelloaded link
23/3/2014 11:54:34 pm

Salve,
con le valvole può fare ciò che le è più utile:
- lasciare il radiatore spento (posizione zero)
- lasciare il radiatore su antigelo (posizione fiocco di neve)
- lasciare il radiatore al minimo (posizione uno)

Quindi non si preoccupi, non cambia nulla rispetto alla situazione attuale, se non che ora è più libero di impostare le cose a sua comodità.

Reply
Fernando
24/3/2014 06:06:27 am

Grazie per la risposta sulla stufetta.
Avrei un altro quesito.
In montagna il condominio in cui ho un alloggio ha deciso di mettere il sistema di rilevazione del calore, come da legge della regione piemonte.Tuttavia alcuni condomini hanno posto il tema di non far gelare i tubi dell' acqua che in parte passano all'esterno del fabbricato, in quanto tutti gli alloggi sono 2° case e se contemporaneamente i condomini non abitano, situazione abbastanza frequente, e chiudono tutte le valvole termostatiche,
la casa puo gelare, almeno in via teorica.
Inoltre l' inerzia termica è tale che se teniamo chiuso per risparmiare, ci vuole almeno una giornata per arrivare a 18/20 C°.
L' impianto è ovviamente centralizzato senza alcun termostato interno.
Domanda: esistono sistemi con valvole termoregolatrici con il minimo regolabile che colloquino via bluetooth con una centralina con termostato regolabile via GSM?
Grazie per la sua gentilezza.

Reply
roelloaded link
24/3/2014 05:48:51 pm

Buongiorno,
innanzi tutto vorrei precisare che anche le testine termostatiche sono dotate di posizione antigelo: chiaramente spetta all'utilizzatore ricordarsi di lasciarle su tale posizione piuttosto che chiudere completamente il radiatore.
In ogni caso esistono moltissimi sistemi con valvole elettroniche comandate tramite termostato radio, il quale a sua volta può essere attivato a distanza (GSM, o internet).
I maggiori produttori sono Siemens, Honeywell, Caleffi, etc...

Reply
Marra78
26/3/2014 11:09:05 am

Salve io sono in procinto di cambiare casa(in affitto)nella casa dove vorrei andare (casa di recentissima costruzione massimo 4 anni) hanno il centralizzato di nuova generazione con valvole contacalorie,io però vorrei usare la mia stufa a pellet quindi mi hanno detto che se io tengo i termosifoni chiusi e uso la stufa pagherei solo il fisso della caldaia,é vero?Mi potrebbe consigliare una soluzione per risparmiare usando il pellet?

Reply
roelloaded link
26/3/2014 07:06:06 pm

Salve,
è esatto: tenendo radiatori chiusi pagherà solo la quota fissa.
Si informi però a quanto ammonta tale quota per non avere brutte sorprese, ed attento alla stufa a pellet: deve essere dotata di canna fumaria a norma e soprattutto il locali nei quali viene installata devono essere opportunamente areati (il rischio è la mancanza di ossigeno)

Reply
Marra78
26/3/2014 07:16:33 pm

Grazie mille per l'informazione e per la velocità col quale mi ha risposta,è buono sapere che esistono persone che si prodigano ad aiutare chi ne capisce decisamente meno su questi argomenti...

Francesco
28/3/2014 08:38:52 pm

Gent.mo, non ricordo se ho fatto già questa domanda.
Gli elementi radianti in un alloggio devono trovare la loro
collocazione obbligatoria sotto le finestre del bagno, cucina,
soggiorno e stanze da letto? Grazie

Reply
roelloaded link
28/3/2014 11:36:25 pm

Buongiorno,
non esiste una posizione "obbligatoria" per i radiatori; nella edilizia anni 60 sembrava logico ricavare nicchie sotto finestra per incassare i radiatori in modo da non portare via altro spazio alle pareti, ma tale scelta comportava un assottigliamento della parete proprio in corrispondenza della nicchia stessa con notevoli aumenti di dispersioni.

Reply
Giorgio
1/4/2014 10:49:32 pm

Buongiorno. Nel condominio di mia madre dovrebbero approvare l'installazione delle valvole e relativi contabilizzatori. E' preoccupata del maggior consumo perché essendo all'ultimo piano di un condominio del '58, i suoi termosifoni (in ghisa) sono con maggior numero di elementi rispetto agli altri condomini.
E' realistico il suo pensiero oppure no?

Reply
roelloaded link
2/4/2014 01:52:32 am

Buongiorno,
il problema potrebbe sussistere nel senso che sicuramente ci sarà un risparmio globale a livelli di condominio ma non è assolutamente detto che i singoli alloggi abbiano tutti gli stessi vantaggi. In particolare chi ha vecchi infissi, ultimi piani o piani terra e freddolosi in genere, si trovano a non ottenere risparmi e magari anche ad avere qualche rincaro. D'altronde il principio che si instaura con l'installazione dei contabilizzatori è quello di far pagare l'energia a chi la consuma e di conseguenza incentivare i singoli ad essere parsimoniosi ed ad investire in soluzioni per il risparmio energetico.

Reply
Claudio Valsecchi
2/4/2014 04:24:44 am

Buongiorno, questa volta il nostro dubbio non riguarda i contabilizzatori ma l'addolcitore installato nel locale caldaia.
Purtroppo il conduttore ci ha lasciato a piedi causa fallimento e non sappiamo come gestirlo.
Abbiamo acquistato il sale e vorremmo sapere (se l'argomento è pertinente):
Quanto sale bisogna mettere nel bidone?
Bisogna riempirlo?
Dentro il bidone c'è dell'acqua. Il sale deve arrivare fin sopra l'acqua o deve stare sotto?
Grazie per il vostro prezioso contributo.
Claudio Valsecchi

Reply
roelloaded link
2/4/2014 04:03:18 pm

Buongiorno,
le rispondo velocemente nonostante il tema sia poco inerente:
il bidone può essere riempito di sale anche fino all'orlo perché in realtà è la salamoia che si crea sul fondo ad essere utilizzata dall'addolcitore per fare i lavaggi. Il problema nella gestione del'addolcitore è che periodicamente è necessario testare la durezza dell'acqua in uscita per poi decidere e tarare il numero di lavaggi settimanali.

Reply
Luigino
25/4/2014 07:19:58 pm

Buongiorno,
Possiedo 2 appartamenti:1 vuoto e 1 ci abito e da quest'anno siamo passati ai contabilizzatori.la mia domanda è sulle quote fisse.suddivise tra:IMPEGNO DI POTENZA e CONSUMO MINIMO X IMPEGNO CALDAIA.non discuto nulla x quanto riguarda l'appartamento vuoto e tenuto con i termo chiusi.ma dove abito perchè devo pagare un consumo minimo quando il riscaldamento viene regolarmente usato.non dovrebbe a fine stagione essere sottratto dal consumo totale. Grazie anticipatamente

Reply
roelloaded link
27/4/2014 12:17:13 am

Buongiorno,
la cosiddetta quota fissa (o a millesimi) si applica per evitare troppe sperequazioni tra gli appartamenti (quelli più esposti, quelli meno riparati e via dicendo) oltre che per tenere conto delle dispersioni dell'impianto. In ogni caso la quota da applicare in percentuale non dovrebbe superare il 40% ed è uno svantaggio nel caso di alloggi vuoti: in pratica più è alta la quota fissa più si svantaggiano quelli che consumano poco o niente, più è bassa e più si svantaggiano quelli che consumano molto.

Reply
Luisa
12/10/2014 07:48:55 am

Nel mio condominio dopo il primo anno di riscaldamento con valvole termostatiche e contabilizzatori viene proposta la variazione della quota fissa dal 30 al 50 % che viene applicata ai metri cubi dell'appartamento,mentre prima era in base alla potenza dei radiatori. Lei invece parla sempre di quota fissa in millesimi: cosa ne pensa? Ovviamente i cambiamenti sono dovuti al fatto che la maggioranza dei condomini ha speso di più non avendo apportato nessuna miglioria. Io ho sostituito i vecchi termoconvettori con radiatori in acciaio e ho risparmiato.

roelloaded link
12/10/2014 04:43:25 pm

Buongiorno Luisa,
le due cose molte volte coincidono: le tabelle millesimali per il riscaldamento sono costruite od a partire dai metri cubi riscaldati oppure dal numero di elementi scaldanti installati. A mio avviso la soluzione più corretta è la seconda perché tiene conto dell'impegno di potenza che a parità di volume potrebbe essere minore per appartamenti ristrutturati e quindi con meno dispersioni (e quindi meno elementi installati)

pietro
26/4/2014 10:42:56 pm

Buongiorno, volevo chiederLe se, data la delibera assembleare che ha deciso l installazione di queste valvole, posso incaricare una ditta di mia fiducia per l installazione ovviamente accertandomi presso l amministratore del tipo di valvole che saranno installate presso gli a
tri condomini.
posso poi evitare di installarle su due termosifoni, su un toale di 6, in quanto li tengo sempre chiusi perche' vicini a mobili antichi ?
grazie mille
pietro

Reply
roelloaded link
27/4/2014 12:08:53 am

Buongiorno,
per quanto riguarda le termovalvole non credo vi siano problemi, sempre inteso che in ogni caso vadano applicati i contabilizzatori:
a mio avviso però converrebbe sostituire le vecchie valvole (sempre che lo siano) con quelle nuove, proprio per evitare in futuro inconvenienti quali perdite, valvole bloccate, e non in ultimo la sicurezza di poterle chiudere

Reply
pietro
27/4/2014 10:43:17 pm

Grazie mille, si le valvole sono vecchie, palazzo anni 70.
certamente farei installare valvole e contabilizzatore dopo aver accertato tipo e marca delle valvole che saranno intallate presso gli altri condomini.

Reply
pietro
27/4/2014 10:43:31 pm

Grazie mille, si le valvole sono vecchie, palazzo anni 70.
certamente farei installare valvole e contabilizzatore dopo aver accertato tipo e marca delle valvole che saranno intallate presso gli altri condomini.

Reply
pietro
27/4/2014 10:44:01 pm

Grazie mille, si le valvole sono vecchie, palazzo anni 70.
certamente farei installare valvole e contabilizzatore dopo aver accertato tipo e marca delle valvole che saranno intallate presso gli altri condomini.

Reply
gino
28/4/2014 06:00:36 pm

Buongiorno.
Abito al 6° e ultimo piano,ed essendo le spese di riscaldamento esorbitanti ho deciso di staccarmi dal centralizzato(a colonne)e
installare una stufa a pellet con camino a tetto.Abito in piemonte e alcuni mi hanno detto che questa regione non lo permette al di là dell'assenso condominiale.su internet però ho trovato addirittura un pdf della reg. piemonte che dice il contrario.mi può fare chiarezza lei?


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roelloaded link
28/4/2014 09:44:40 pm

Salve,
purtroppo la normativa piemontese si scontra effettivamente con quella nazionale, la quale prevede il distacco dall'impianto centralizzato previo presentazione di una relazione di un termotecnico che attesti che tale distacco non comporti un danno per gli altri alloggi. In Piemonte la cosa non è prevista, ed anzi osteggiata, anche se vedo grosse incongruenze con altre leggi nazionali come quelle sulla concorrenza ed il libero mercato; quindi mi preoccuperei di più di non avere grane coi vicini per canne fumarie e cose simili ma della "polizia regionale" mi preoccuperei meno. In ogni caso potrebbe sempre mantenersi attaccato all'impianto e pagare la quota fissa.

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gino
28/4/2014 10:16:46 pm

Grazie per la sua risposta,ma il problema è la quota fissa 1200 euro x appartamento di 149 mq e l'azienda che gestisce tutto il discorso riscaldamento che se non legale non mi darà sicuramente il consenso al distacco, essendo molto famosa dalle nostre parti in molti uffici legali x contratti chiamiamoli "CAPESTRO"...

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roelloaded link
29/4/2014 12:31:07 am

Capisco, ma in ogni caso il consenso lo deve dare l'assemblea condominiale e non l'azienda che gestisce l'impianto.

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marriussc
1/5/2014 06:04:00 am

salve ..provate a ckiudera la valvola ke e uscita dell aqua dall termosifone, togliete il tappo poi con la caciavite..

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Alfio
5/5/2014 03:38:43 pm

Salve... volevo solo chiederLe: in estate le valvole devono essere messe su zero?

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roelloaded link
5/5/2014 04:33:35 pm

Salve, essendo l'impianto centrale spento non dovrebbe fare alcuna differenza ma per esperienza le garantisco che conviene tenerle tutte aperte sulla posizione massima: in questo modo si evita il rischio che rimangano bloccate in posizione di chiusura.

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Marina
19/6/2016 07:17:21 am

Anche i tecnici che vennero a casa dissero così, di lasciare le valvole al massimo. Ancora però non riesco a capirne il motivo (verrebbe logico fare il contrario, no?)... Perché sullo 0 dovrebbero bloccarsi?

pietro
10/5/2014 09:35:35 pm

Volevo chiedere ancora un chiarimento.
L'assemblea ha deliberato una ripartizione di questo tipo: 20%in base ai millesimi e 80 in base ai consumi.
Le sembra una decisione corretta o ci sono dei criteri minimi da rispettare imposti dalla legge che non possono essere derogati ?
Grazie.

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roelloaded link
11/5/2014 04:05:43 am

Salve,
non esiste, per ora, una normativa precisa: esiste però il buonsenso
e per un condominio nuovo potrebbe essere corretta la suddivisione 20%-80% ma sicuramente per un vecchio immobile non ristrutturato sarebbe meglio alzare la percentuale a millesimi anche fino al 40%

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peter
11/5/2014 03:15:40 pm

Grazie ancora per la solerzia e la cortesia con cui risponde: l'edificio e' del 1970.
Mi scuso se approfitto ancora della Sua pazienza ma Le chiedo per quale motivo sarebbe meglio una ripartizione come quella da Lei suggerita?
Grazie.
Pietro

roelloaded link
11/5/2014 03:34:03 pm

Il problema di ripartire i costi utilizzando una quota a millesimi nasce dal fatto che l'impianto centralizzato a dei costi fissi (perdite di calore dalle tubazioni, etc..) ed anche perché tra gli appartamenti non ci sono isolamenti; quindi se anche un alloggio tenesse le valvole chiuse tutto l'inverno ci sarebbe comunque un consumo che si dovrebbero pagare i condomini vicini e lontani. La quota fissa rappresenta questo consumo, che è molto difficile da calcolare a priori, ma che sicuramente è più elevato per i vecchi impianti e condomini

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Marco
19/5/2014 07:05:55 pm

Buon giorno. Scrivo dalla provincia di Torino. A seguito dell'obbligo di installare le termovalvole imposto dalla regione Piemonte, ci stiamo accingendo ad adeguare i nostri condomìni alla normativa. Si tratta appunto di 3 palazzi separati (più di 100 alloggi) con un'unica centrale termica per un totale di oltre 500 termosifoni. I nostri dubbi sono i seguenti:
1) con tutti questi caloriferi, l'impianto potrebbe avere dei problemi di corretto funzionamento? C'è un limite oltre il quale è sconsigliabile l'utilizzo delle termovalvole?
2) Sarebbe possibile installare le valvole e contestualmente anche dei cronotermostati per una miglior regolazione della temperatura nell'arco della giornata?
Grazie mille e complimenti per il sito.

Saluti

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roelloaded link
21/5/2014 12:02:33 pm

Salve, vista l'estensione dell'impianto immagino che questo sia suddiviso in modo che ci siano diverse mandate e quindi con più circolatori: se così fosse sarebbe sufficiente installare circolatori a flusso variabile al posto di quelli esistenti; in ogni caso si può richiedere un rilievo di un termotecnico per fugare eventuali dubbi.
Se le esigenze lo richiedono invece che le normali termovalvole si possono installare valvole elettroniche con cronotermostati radio, e ciò si può fare anche parzialmente, per esempio per uffici e negozi se presenti.

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Rita
23/5/2014 11:01:56 pm

ho letto che il contabilizzatore conteggia sia le calorie del calorifero sia quelle dell'ambiente.
avendo un appartamento scarsamente soleggiato,(a nord, piano terreno con montagna di fronte lato ovest, Zero sole) io chiudo la valvola per risparmiare tanto non scaldano più di 15° quando fa troppo freddo tipo meno di 2° al esterno, e ascendo il condizionatore che mi scalda di più, quindi caloriferi spenti ho un bimbo piccolo e devo tenere una certa temperatura dentro casa.
vorrei sapere se pago anche il calore del condicionatore?
gradirei tantissimo la tua risposta ...... Noi siamo stuffi di questi contatori hanno creato una marea di problemi termici e spendiamo molto di più che prima ......
Grazie.-

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roelloaded link
24/5/2014 05:26:37 pm

Salve Rita,
il contabilizzatore (parliamo di quelli con doppia sonda integrata) calcola la DIFFERENZA tra temperatura ambiente e quella del calorifero, e la maggior parte dei modelli inizia a conteggiare solo se il calorifero raggiunge una temperatura minima; quindi se tiene i caloriferi chiusi non dovrebbe mai accadere che i contabilizzatori inizino a conteggiare alcun consumo.

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matteo
27/5/2014 05:29:53 am

Buonasera.
Volevo chiedere questo: nel mio palazzo hanno deciso di mettere la contabilizzazzione con le valvole...ma se io voglio mettere solo i contabilizzatori senza valvole posso ? e se metto solo i contabilizzatori, con un calcolo 30 per 100 fisso e 70 consumo il mio conto finale raddoppia rispetto all anno passato ?
grazie e complimenti per il forum

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roelloaded link
28/5/2014 02:38:43 am

Salve,
se installa solo i contabilizzatori (che a mio avviso è possibile),
la spesa sarà calcolata come a tutti gli altri utenti e cioè la quota fissa secondo i millesimi, e siccome i suoi radiatori saranno sempre molto più caldi di quelli dotati di termovalvole, con molta probabilità la quota variabile sarà molto più alta degli altri condomini (ma è impossibile ipotizzare di quanto)

Reply
matteo
28/5/2014 03:28:52 am

ok grazie.
e grazie per il servizio che svolgete.

angelo
31/5/2014 03:03:52 am

ho un monolocale di 25 mq. in valle Susa,quest'anno cambiano la caldaia da gasolio a metano,sono costretto a mettere valvole termostatiche e contabilizzatore? abbiamo una ripartizione 50% contaore. grazie

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roelloaded link
31/5/2014 03:45:26 pm

Salve,
essendo in Piemonte esiste l'obbligo di installazione delle valvole al di là della sostituzione della caldaia, ma è solo combinando la nuova caldaia con le nuove valvole e contabilizzatori è possibile accedere alla detrazione fiscale del 65%

Reply
angelo
2/6/2014 05:18:23 pm

grazie e complimenti

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paolo
2/6/2014 08:18:31 pm

Buongiorno, abito in un appartamento a Bologna servito dal teleriscaldamento (circa 1500 appartamenti). Abbiamo già predisposto la contabilizzazione per le sottocentrali che servono il primario (cioè siamo in grado di contabilizzare tramite tariffa binomia (60-40 che calerà al 70-30 i vari gruppi di condomini) ed ora i vari condomini sono liberi di installare o meno i ripartitori e le valvole. Le chiedevo:
1) e' necessario effettuare il lavaggio dei termosifoni? Credo li debbano smontare e lavare all'interno uno per uno.
2) Alcuni consigliano dove possibile installare dei contatori di calore, non ripartitori, nei sottoscala in modo da affinare per gruppi sempre più piccoli (7-14 appartamenti) la contabilizzazione del calore. Che in questo modo sarà diretta e non una stima come nei ripartitori e poi successivamente passare alla installazione dei ripartitori. Cosa ne pensa?
3) Per quanto riguarda l'affitto dei ripartitori valvole per 10 anni è conveniente o pensa che legarsi ad una ditta non sia consigliabile?
grazie in anticipo
Paolo

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roelloaded link
2/6/2014 10:27:34 pm

Buongiorno Paolo,

1) il lavaggio dell'impianto è consigliabile quando si sia verificata la presenza di scorie all'interno dello stesso; tale lavaggio può essere effettuato facendo circolare nell'impianto un liquido apposito, dopo il quale va risciacquato ed addizionata la nuova acqua con liquidi inibitori della corrosione.

2) Il fatto di poter contabilizzare l'energia in gruppi ristretti di utenti può essere utile per calcolare le dispersioni tra centrale e sottocentrali ma al fine di effettuare una ripartizione potrebbe risultare completamente inutile in quanto se il regolamento condominiale fissa come quota comune quella calcolata al contatore "principale" allora i contatori "secondari" diventano superflui.
Inoltre chi la pagherebbe la differenza tra ciò che contabilizza il contatore principale e la somma di quelli secondari? Al fine invece di una migliore comprensione del funzionamento dell'impianto può risultare utile un monitoraggio più capillare.

3) Onestamente il cosiddetto affitto delle valvole e contabilizzatori è molto spesso un leasing mascherato (e quasi sempre molto caro) che serve a far pagare parte dell'investimento agli inquilini, scaricando in parte i proprietari dall'onere della spesa. Purtroppo spesso in tal modo gli inquilini vedono sfumare in parte o del tutto il risparmio conseguente all'installazione delle valvole

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adriana
2/6/2014 09:42:08 pm

Buongiorno, io abito in un Condominio di 5 piani e 16 appartamenti e non abbiamo ancora installato le valvole termostatiche e contabilizzatore. Ma quest’anno ci tocca. E io ho un problema, le attuali valvole dei miei 3 termosifoni sono posizionate proprio quasi a contatto con la parete, ovvero, c’erano i tubi a vista e io avevo fatto fare dei cassonetti(20 anni fa) per coprirli, e le valvole dei termosifoni(di modello piccolo) sono rimaste quasi a contatto della parete dei cassonetti, i quali sono anche tutti rivestiti in formica lavorata nera(cassonetti) e verniciati di nero valvola e termosifoni di camera e cucina, e rivestito con piastrelle azzurre(cassonetto) e verniciato di azzurro valvola e termosifone del bagno. Per cui, le valvole termostatiche sono di dimensioni superiori e non ci stanno, e non intendo certo spaccare tutto e rovinare tutto per 3 valvole. Chiedo quindi se in assemblea posso dire all’Amministratore di non farmele metterle, e se posso dire che mi venga fatto pagare solo i 3 contabilizzatori, il mio idraulico mi ha detto che sono obbligatori solo i contabilizzatori, non le valvole termostatiche, ma io non ho ancora letto da nessuna parte delle indicazioni precise che mi confermino questi due punti dolenti. Provo quindi chiedere a lei le due risposte. Grazie.

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roelloaded link
2/6/2014 10:11:03 pm

Buongiorno,
il problema può essere risolto con l'installazione di valvole con testina remota (ne avevo viste della Siemens e Honeywell) e cioè valvole con un capillare ed ingombro ridotto visto che il comando termostatico può essere messo ad una certa distanza: https://products.ecc.emea.honeywell.com/italyhc/ecatdata/pg_remotethermostat.html
In ogni caso anche decidendo di mettere solo i contabilizzatori (cosa possibilissima), rischia di andare incontro ad una spesa di riscaldamento molto elevata a meno di non tenere chiusi i radiatori suddetti.

Reply
adriana
3/6/2014 03:38:13 am

grazie intanto per la risposta, ma, mi sembra di capire che, anche le valvole con testina ridotta sono comunque da mettere in sostituzione di quelle attuali, e non è possibile svitare i dadi che si trovano nel tubo che và al termosifone ai lati delle valvole (non conosco il nome tecnico) se non rompendo i cassonetti. Ho preso atto che è possibile far mettere solo i contabilizzatori (sarebbe utile anche sapere dov’è scritto), ma perché mi dice che spenderei così tanto che dovrei tenere chiusi i termosifoni? Cosa per altro impossibile visto che ci abito tutto il giorno? Non posso regolare solo un po’ le mie attuali valvole? Non sono solo i contabilizzatori che ripartono il calore tra tutti gli alloggi? Le ore di calore non saranno sempre le stesse che sono state messe in atto fino a quest’anno? Non riesco a capire la differenza che avverrebbe nel contabilizzatore tra avere quelle valvole o non averle. Se può ancora chiarirmi questo enigma le sarei proprio grata.

Reply
adriana
3/6/2014 03:47:38 am

Grazie intanto per la risposta, ma, mi sembra di capire che, anche le valvole con testina ridotta sono comunque da mettere in sostituzione di quelle attuali, e non è possibile svitare i dadi che si trovano nel tubo che và al termosifone ai lati delle valvole (non conosco il nome tecnico) se non rompendo i cassonetti. Ho preso atto che è possibile far mettere solo i contabilizzatori (sarebbe utile anche sapere dov’è scritto), ma perché mi dice che spenderei così tanto che dovrei tenere chiusi i termosifoni? Cosa per altro impossibile visto che ci abito tutto il giorno? Non posso regolare solo un po’ le mie attuali valvole? Non sono i contabilizzatori che ripartono il calore tra tutti gli alloggi? E le ore di calore non saranno sempre le stesse che sono state messe in atto fino a quest’anno? Non riesco a capire la differenza che avverrebbe nel contabilizzatore tra avere quelle valvole o non averle. Se può ancora chiarirmi questo enigma le sarei proprio grata.

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roelloaded link
3/6/2014 04:56:23 pm

Capisco, ma tenga presente che potrebbe accadere che una di quelle valvole cominci a perdere o si buchi il radiatore o ci sia bisogno di manutenzionarlo e quindi avere degli impedimenti su di un impianto non è mai una cosa positiva.

Per i contabilizzatori non troverà scritto da nessuna parte che sono i soli ad essere obbligatori perché non è così: sono obbligatorie anche le valvole ma in caso di impossibilità tecniche l'impianto può funzionare anche senza valvole (nel senso che scalda comunque) mentre senza contabilizzatori non si potrebbe ripartire la spesa.

Per la regolazione, è vero che in qualche modo può regolare le valvole attuali, ma se hanno 20 anni ed inizia ad aprirle e chiuderle di continuo è garantito che inizino a perdere: le vecchie valvole non nascevano per essere continuamente maneggiate ed ora che il tempo ha fatto il suo lavoro direi che è un azzardo.
Inoltre, mentre senza valvole termostatiche il condominio veniva regolato per avere calore appena sufficiente negli alloggi più svantaggiati, il che corrispondeva magari ad avere molto caldo in alcuni alloggi centrali, dopo l'intervento credo verrà regolato in modo da dare calore in modo un po' più abbondante, visto che comunque ognuno può regolarselo in modo autonomo.

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adriana
3/6/2014 10:47:25 pm

Grazie di nuovo per quanto indicatomi, intanto prendo atto che l’obbligatorietà è per tutti e due i dispositivi e che posso anche non mettere le valvole ma a mio solo rischio presente e futuro, spero solo di non avere dei problemi con gli altri condomini quando dovrò dirlo in assemblea, avrei preferito essere tutelata da qualche “scritto” al riguardo. E per quanto riguarda le regolazione delle mie valvole che ho attualmente, prendo atto di quanto mia ha detto sulla regolazione delle stesse rapportato alla regolazione condominiale del calore che sarà sicuramente più abbondante, che in effetti ha anche una sua logica dopo la sua spiegazione, e quindi farò in modo di chiuderle un po’, ma solo una volta all’inizio(o magari due, se vedo che con la prima volta non và bene) e poi basta, di certo non mi metterei a chiudere e ad aprire quel genere di valvole, spero di aver capito bene e che sia possibile e attuabile quest’ultima soluzione, se non mi dice più niente per me vuol dire che và bene così. Grazie ancora per la disponibilità e rinnovo i miei saluti.

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Riccardo
4/6/2014 05:23:38 pm

Buongiorno, io abito al 1° piano in un condominio di 45 unità. Dal prossimo anno 2014/2015 l'assemblea ha deciso di installare nuova caldaia tradizionale, con valvole termostatiche e contabilizzazione del calore su ogni radiatore delle unità abitative. la mia domanda è la seguente: se per assurdo sono l'unico a tenere acceso i caloriferi con valvole impostate al massimo consentito, a parità di stesse ore di riscaldamento e costi del gas, rischio di pagare più di quanto ho pagato l'anno precedente, quando la spesa era ripartita a millesimi?

Grazie Riccardo.

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roelloaded link
4/6/2014 09:40:40 pm

Buongiorno, cosa intende per nuova caldaia tradizionale? Vuole dire che non sarà a condensazione?
In ogni caso è difficile calcolare cosa accadrà quando le valvole saranno installate: sicuramente però nella situazione che lei immagina di 44 alloggi spenti e solo il suo acceso, deve tenere presente che i 44 pagheranno la quota fissa nonostante siano stati al freddo. Supponiamo che ora consumiate 45000 mc di gas e gli alloggi siano tutti identici e paghino per 1000 mc ognuno: se solo il suo alloggio scaldasse immagino un consumo anche molto elevato di 4000 mc di gas. Con i ripartitori il calcolo sarebbe fatto così: 40% a millesimi e cioè 1600 mc da dividere per 44 alloggi e gli altri 2400 (60%) tutti a suo carico; quindi in una situazione estrema le cose potrebbero essere molto svantaggiose anche se non credo che possa sussistere un caso del genere soprattutto perché ci sarebbero comunque consumi negli alloggi almeno per evitare il gelo degli impianti

Reply
Riccardo
4/6/2014 11:55:44 pm

Buongiorno, la ringrazio per la tempestiva risposta. La caldaia proposta è a condensazione (con valvole e contatori su ogni radiatore). La parte di spese che verranno ripartite a millesimi saranno calcolate sul 25% del costo consumo totale, mentre il resto cioè il 75% sarà ripartita a consumo. Prendendo in esame il costo consumo Totale anno precedente che è stato pari a Euro 50.131,00 e la parte a me addebitata secondo il sistema di ripartizione totale a millesimi è risultata pari a euro 961,63 (il mio appartamento ha 19 millesimi su un totale di 990,5 millesimi), ora con il nuovo sistema di ripartizione sopra esposto e sempre nella situazione estrema di tutti i condomini (44 su 45) che tengono chiusi i caloriferi (che è ovvio che non potrà mai accadere, anche per i motivi che mi ha esposto) e solo io li tengo accesi, a parità di costo totale (Euro 50.131,00, stesse ore riscaldamento centrale e stesso comfort), e ammettendo che sicuramente ci sarebbe un costo totale inferiore perchè tutti i condomini eccetto me chiudono i termosifoni, non è proprio possibile sapere se pagherei di più di Euro 961,63 e se si potesse sapere, quanto sarebbe di più? In via teorica se una caldaia a condensazione dimensionata per un condominio di 45 alloggi funzionasse per un solo alloggio, non considerando tutte le tubazioni che dalla caldaia raggiungono gli alloggi (che corrispondono agli sprechi e che sono da addebitare per millesimi a tutti) potrebbe consumare pari ad un costo simile di euro 961 (oppure arrotondato a 1000) che è quanto mi è stato addebitato per l'anno precedente?

Grazie Riccardo

roelloaded link
5/6/2014 03:48:38 pm

Salve Riccardo,
il problema è che come faccio a quantificare le dispersioni del vostro impianto? Inoltre la caldaia a condensazione è modulante ma non riuscirà mai a modulare al minimo solo per la potenza del suo alloggio e quindi farà molti cicli di accensione e spegnimento con relativi consumi aggiuntivi. Quindi una cosa è sicura: con solo il suo alloggio acceso e le quote comuni al 25% la sua spesa sarebbe molto più alta.

Reply
Gian gian
6/6/2014 06:15:01 pm

Reply
Adriana
13/6/2014 05:10:39 pm

Buongiorno, devo riprendere un momento quanto già concluso il 4 giugno. Prima di cambiare quanto detto all'Amministratore per far mettere solo i contabilizzatori sui 3 radiatori sulla base di quanto si era poi concluso il 4 giugno, chiedo a lei, nel caso potessi far mettere anche la valvola termostatica ad uno solo dei 3 radiatori(uno ha uno spazio leggermente più grande) mi converrebbe farlo oppure a quel punto non mi cambierebbe nulla (o peggiorerebbe) dell'eventuale maggiorazione di spesa che lei mi aveva ipotizzato spiegandomene anche i motivi? Grazie ancora.

Reply
roelloaded link
13/6/2014 07:31:24 pm

Buongiorno,
sicuramente avere una valvola nuova e funzionante non può che essere un vantaggio sia per il risparmio sia per il buon funzionamento;
Un problema potrebbe esserci per la testina termostatica (se decidesse di installarla) che se troppo incassata o chiusa nel copritermo, sicuramente non lavorerebbe al meglio, facendola si risparmiare, ma mantenendo il termosifone più freddo del dovuto.

Reply
Adriana
14/6/2014 09:18:13 pm

Grazie per la risposta. Anche se forse non mi sono spiegata bene, perché, se mettessi quella valvola è perché avrei già fatto valutare se lo spazio è veramente sufficiente oppure no. Per cui, il dubbio era solo se, con 3 radiatori, averne 2 senza valvola e 1 con valvola, era comunque conveniente oppure non cambiava nulla di quanto mi aveva già spiegato sulla maggiorazione della spesa se non ci sono le valvole? Nel senso, o ci sono tutte e tre, o, per averne solo una su tre non cambia nulla. Ma mi sembra di capire che conviene comunque metterne anche solo una su tre. Giusto? Se non vedo più nessuna risposta per me significa che è giusto. Ringrazio sempre per cortesia nel rispondere ai vari dubbi e le mando i miei saluti.

Reply
alessandro
15/6/2014 05:32:56 pm

Buongiorno.
L'assemblea del mio condominio ha deliberato la sostituzione della vecchia caldaia a gasolio con una caldaia a metano a condensazione. Contestualmente ha altresì deliberato l'installazione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori di calore.
Il tipo e la marca delle valvole può essere decisa individualmente? ovviamente i contabilizzatori credo debbano essere tutti uguali per motivi di omogeneità di dati, ma siccome avrei intenzione di installare delle valvole radiocontrollate (avendo 11 radiatori non avrei nessun beneficio da quelle manuali) non vorrei essere obbligato ad installare quelle tradizionali.
Un ultima cosa: lei conosce o ha mai visto in funzione il termostato Nest? Sa se esistono valvole compatibili?
Grazie mille per l'aiuto!

Reply
roelloaded link
15/6/2014 09:28:07 pm

Buongiorno,
partendo dal cronotermostato:
il nest è un prodotto nuovo ed interessante ma specifico per il mercato americano ed inoltre non comanda valvole wireless.
La soluzione a mio avviso più interessante è quella di Honeywell
http://www.evohome.info/it/
ma ci sono molte altre aziende ed anche sistemi domotici come quello che uso nel mio ufficio con valvole Danfoss con protocollo zwave (ma non vorrei confonderle troppo le idee).
Per fortuna quasi tutti questi prodotti possono essere montati sulle valvole "standard" (es. Caleffi, Giacomini, etc...) quindi è sufficiente richiedere che le valvole che le verranno installate abbiano tali caratteristiche.
Inoltre potrebbe creare un sistema misto in modo da avere alcune valvole manuali ed altre elettroniche senza alcun limite.

Reply
Manuela
20/6/2014 01:32:33 am

Buonasera, ho acquistato un appartamento con riscaldamento centralizzato dove avevano già installato le termovalvole.
Con i lavori di ristrutturazione i muratori hanno tolto i contabilizzatori dai termosifoni mischiandoli tra di loro. C'è un metodo per poterli identificare e ricollocare nel giusto termosifone?

Reply
roelloaded link
20/6/2014 10:04:48 pm

Salve,
purtroppo i contabilizzatori non dovevano essere staccati senza preavviso alla azienda che gestisce l'impianto, questo perché automaticamente ora segnaleranno l'errore alla centrale ed andranno resettati.
In ogni caso l'azienda che ha installato gli apparecchi ha la tabella con le matricole ed i radiatori corrispondenti e quindi dovendo venire a reinstallarli, ci penseranno i tecnici a posizionarli opportunamente.

Reply
Alessandra
21/6/2014 01:40:43 am

Salve, nel mio condominio sono state installate da due anni le valvole e i contatori per ogni termosifone in ogni appartamento. L'impianto di riscaldamento è molto vecchio e centralizzato. I condomini sono stati costruiti negli anni '60 quindi emergono evidenti punti di dispersione di calore, tranne per chi ha ristrutturato. Io vivo al terzo piano, ho le finestre in legno e i termo in alluminio, in più l'appartamento sopra di me è vuoto da anni e il vicino del piano di sotto non essendo mai a casa non accende quasi mail il riscaldamento. Ne consegue che, da quando sono state installate le valvole io, come altri, abbiamo pagato centinaia di euro di riscaldamento in più all'anno, per avere molto più freddo di prima (oltre al leasing dei contatori a noleggio) tanto che la sera sono costretta ad accendere la stufetta elettrica in bagno e in sala nonostante il termosifone sia al massimo L'amministratore al contrario è contento perché dice che abbiamo consumato molto meno gasolio e promette grandi risparmi terminati i 5 anni di pagamento del contatore in leasing piazzato su ogni termosifone. Io all'inizio ero entusiasta di questo cambiamento, ma alla luce di oggi vedo che spendo molto di più ed ho più freddo pur tenendo sempre una temperatura costante nei termo, anche quando non sono a casa e cercando di chiudere sempre le porte di ogni stanza (dato che ho un lungo corridoio in casa). Il primo anno ho provato a spegnere i termo alla mattina e a riaccenderli alla sera ma il risultato è stato il gemo notturno, oltre al consumo notevole. Forse prima di installare queste valvolve bisognerebbe informare realmente dei costi sulla base delle probabilità di dispersione che si hanno in un condominio così datato e per chi non ha la possibilità di ristrutturare.Sono la prima a sostenere l'importanza del rispetto dell'ambiente consumando meno gasolio ma devo constatare che in questo caso mi costa molto caro.

Reply
roelloaded link
21/6/2014 07:29:21 pm

Salve,
capisco la sua amarezza nel trovare una bolletta più cara, ma il punto nel suo caso mi sembra che sia commerciale più che tecnico: quando si stipula un contratto di leasing o si attinge ad un prestito deve essere chiaro per tutti che il costo sarà molto maggiore che se il prodotto venisse acquistato direttamente (ciò vale per auto, tv, case , etc..). Inoltre bisogna che l'assemblea di condominio capisca che essendo stabili vecchi la quota comune deve essere molto elevata (a mio avviso anche 50%) per tenere conto delle dispersioni.
In ultima analisi però vorrei far notare come l'individuazione degli alloggi con consumi maggiori, come il suo, può essere di stimolo per apportare migliorie come la sostituzione degli infissi

Reply
Adriana
21/6/2014 02:24:03 am

Buongiorno, è sopraggiunta un’altra necessità di richiesta, nel mio condominio c’è un alloggio che, per morosità, è all’asta da anni, e non abbiamo mai potuto far chiudere il riscaldamento di quell’alloggio perché l’Amministratore ha detto che non si poteva. Ora dovranno essere installate anche in quell’alloggio le valvole termostatiche e i contabilizzatori, in questo caso, sarà poi possibile una volta finite le installazioni, chiedere che vengano poi tenute chiuse le valvole fino alla vendita di quell’alloggio? Ringrazio anticipatamente e la saluto cordialmente.

Reply
roelloaded link
21/6/2014 07:31:54 pm

Immagino che se è all'asta l'alloggio sia anche vuoto:
se così fosse è naturale che conviene tenere i radiatori chiusi,
sia che ci siano le termovalvole sia che non ci siano (non capisco perché l'amministratore dicesse il contrario)

Reply
Alessandra
21/6/2014 08:33:39 pm

La ringrazio. Lo stimolo per cambiare le finestre e i termosifoni ce l'ho da quando abbiamo montato le valvole, mancano " solo" le risorse economiche. Purtroppo i condomini come il mio ad oggi costano molto e rendono poco. Le valvole ci sono state presentate dall'amministratore con grande entusiasmo da parte di quasi tutti i condomini, a mio parere però sono state sperimentate in un modo non proprio ottimale trascurando appunto i fattori di dispersione del calore per ogni appartamento e la presenza di appartamenti sfitti. Il risultato è che io per riscaldare il mio appartamento mi ritrovo a pagare centinaia di euro in più tra noleggio, lavoro di montaggio e leasing del contatore compreso e pago il funzionamento della caldaia anche per i proprietari dell'appartamento vuoto sopra di me. Insomma c'è chi si ritrova ad avere freddo come me pagando quasi il doppio rispetto a prima e chi invece gode di calore pagando la metà e riferisce che non accende quasi mai i termo dal caldo che ha in casa. Scrivo qui per far capire che questi sono aspetti che per chi si appresta a fare queste innovazioni non sono e non devono essere trascurabili né da parte dei condomini né da parte dell'amministratore che ne sperimenta il funzionamento a nostre spese. Purtroppo sono particolari che arrivano a determinare costi di utilizzo che per chi ha difficoltà economiche su un bilancio mensile pesano enormemente. Ma leggendo altri commenti vedo che chi per un motivo e chi per un altro le difficoltà sono simili. Grazie della risposta.

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Adriana
21/6/2014 08:37:34 pm

Come sempre la ringrazio per la risposta. Eppure si, era stato detto così, comunque parlando ora della situazione attuale con le termo-valvole, la domanda era SE SI PUO’ chiedere di tenerle chiuse, non tanto se conviene, perché che convenga è ovvio, ma ho fatto questa richiesta a lei per sapere SE LO SI PUO’ CHIEDERE e OTTENERE in quanto richiesta legale. Grazie di nuovo per questa sua ulteriore cortese risposta.

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Max
24/6/2014 04:38:29 am

Buonasera, vorrei sapere se esistono in commercio delle valvole termostatiche per termosifoni che permettono di bloccare il valore della temperatura desiderato per far si che i condomini non manomettano la regolazione della valvola. Grazie.

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Roelloaded link
24/6/2014 02:43:47 pm

Salve, credo che tutte le marche abbiano come optional un guscio per il bloccaggio e la piombatura della valvola: sicuramente i produttori principali come Caleffi, Giacomini, Far, hanno delle soluzioni in tal senso

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Edoardo
28/6/2014 01:21:38 am

Stiamo adottando per i condomini del ns. condomino (fine anni 70) le valvole termostatiche per i ns. radiatori. Stiamo installando anche una nuova caladaia a condensazione. Ora parecchi di noi condomini, hanno i caloriferi racchiusi in nicchie e coperti da copricaloriferi. Potrebbe dirmi se esistono delle valvole termostatiche di dimensioni ridotte che possono essere installate al posto delle attuali senza dover rifare gli esistenti copricalifori? E per quanto riguarda i contabilizzatori ne esistono di dimensioni ridotte? Quelle proposti hanno uno spessore di 3 mm. e sembrano troppi. Potrebbe anche dirmi dove collocare bene il sensore remoto delle valvole termostatiche, come va collocato fuori dal copricalorifero ed in che modo? Potrebbe lo stesso essere collocato dentro in copricalorifero in basso (vicino al pavimento), dove la temperatura è forse più bassa? La ringrazio della ripsposta.

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roelloaded link
28/6/2014 06:10:35 pm

Buongiorno,

1) le valvole termostatiche con comando remoto (non con sonda remota) sono le più compatte ma anche le più costose

2) A volte è sufficiente modificare il copritermo aprendo delle feritoie per permettere alla testina ed al contabilizzatore di fuoriuscire

3) contabilizzatori sono già un miracolo della miniaturizzazione e di più piccoli non ne fanno

4) il sensore remoto può essere installato sul muro laterale fuori dal copritermo, oppure in basso, dove dovrebbe affluire l'aria fredda dal pavimento

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Edoardo
28/6/2014 01:29:47 am

Preciso che lo spessore dei contabilizzartori è di 3 cm e non di 3 mm.
Grazie ancora deela risposta.

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Edoardo
28/6/2014 02:24:20 am

I contabilizzatori possono essere racchiusi dentro i copricaloriferi? La contabilizzazione non viene alterata dal fatto di avere comunque un'aria "esterna più calda dentro il copricalorifero? In pratica a differenza della valvola termostatica con sonda esterna, ci sono errori di contabilizzazione?
Grazie per la risposta!!

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roelloaded link
28/6/2014 06:16:05 pm

Chiaramente i contabilizzatori sono tarati e certificati per lavorare nelle condizioni di esercizio standard e più ci si discosta da tali condizioni e più l'errore di misura aumenta. Tra l'altro anche i radiatori stessi non funzionano bene dietro un copritermo, perdendo potenza ed il potere di irraggiamento, ma ciò non ha fermato la loro diffusione. In ogni caso per esperienza posso dire che i contabilizzatori funzionano correttamente anche dietro un copritermo.

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FRANCESCA
29/6/2014 08:50:29 am

Buongiorno, stiamo per installare le valvole termostatiche.
La società che installerà ci chiede se desideriamo i temporeggiatori/timer per programmare gli orari di accensione e spegnimento do ogni termosifone:
1. Ha senso una cosa del genere? Significherebbe che mancando da casa, potrei far sí che i termosifoni restino spenti durante tutto il giorno e si accendano ad esempio alle 18:00, cosí per le 20:00 la casa sarebbe calda?
2. Non riesco né dalla società che installerà, né dall'amministratore del condominio avere una risposta sui costi di questi timer/temporeggiatori (sí, è assurdo, ma tanté...): mi riesce a dare, per cortesia, un'idea dei costi?
Grazie tantissimo e complimenti per il blog, è utilissimo!

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roelloaded link
29/6/2014 04:08:34 pm

Buongiorno,

1) la gestione con valvole elettroniche può essere molto utile perchè non si tratta solo di poter spegnere ed accendere ma anche di poter mantenere l'ambiente a temperature ridotte in orari specifici: chiaramente per chi è in casa durante la giornata l'utilità è ridotta mentre è molto efficace per uffici ed attività in genere

2) I costi sono molto variabili: esistono testine che costano 30 euro cadauna, ma sul mercato ci sono sistemi di testine radiocontrollate che costano 100 euro a radiatore. Normalmente, siccome non è d'obbligo avere tali sistemi, si lascia libero il cliente di decidere per la soluzione con testine "tradizionali" oppure con quelle elettroniche

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Edoardo
2/7/2014 12:47:09 am

La ringrazio per le risposte che precedentemente mi ha fornito. Sono state preziose e tempestive. Oggi sono state installe, nel mio appartamento, le valvole termostatiche con sonda remota collocata internamente al copritemo ed in basso (a 8 cm. dal pavimento). Noto però che il filo metallico che collega la sonda remota alla valvola termostatica è così lungo che il filo ha bisogno di essere accorciato avvolgendolo in più spire (legando poi le stesse congiuntamente). Inoltre il filo (non essendo steso) finisce anche a contatto di qualche altra parte del copritermo o di altro. Le chiedo, sulla questione, un suo parere in merito. E' vero che l'installazione del filo metallico (spire congiunte ed altre parti del filo metallico che possono toccare il calorifero nel corpo centrale) non è importante, come dice il mio installatore, oppure, come io penso, questo finisce per modificare il valore letto dalla sonda termica e parimenti dare cattive informazioni alla valvola termostatica facendola lavorare scorrettamente? La ringrazio della risposta. Tenga presente che ci sono altri 40 condomini nelle mie stesse condizioni e che quasi tutti hanno questo problema.
Grazie ancora per il suo aiuto.
Buon pomeriggio.

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roelloaded link
2/7/2014 05:06:21 pm

Premettendo che ogni prodotto andrebbe installato seguendo le istruzioni allegate nelle quali sono sicuramente indicati i modi corretti e scorretti per la messa in opera, nel caso di valvole dotate di capillare (quel tubicino che collega la sonda alla valvola) la quantità di liquido/gas contenuta in quest'ultimo rispetto a quella contenuta nella sonda, dovrebbe essere ininfluente e quindi eventuali contatti con temperature diverse da parte del capillare non variano in modo significativo la regolazione. Siccome però il capillare è molto delicato sicuramente conviene fissarlo in modo che non possa essere inavvertitamente schiacciato o tirato.

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franca
4/7/2014 12:21:12 am

buongiorno, avrei alcune domande da porle, nel mio condominio, con riscaldamento centralizzato,ogni appartamento ha uno sportellino e da li parte la diramazione per il riscaldamento di ogni appartamento. Tempo addietro in occasione della ristrutturazione del mio appartamento ho inserito delle chiavarde per isolare in caso di necessità di lavori all'impianto termico il mio appartamento oppure escludere l'impianto centralizzato e riscaldarmi autonomamante. Se decidessimo di istallare le valvole e i relativi contabilizzatori, è possibile inserirli in corrispondenza delle chiavarde? a quel punto, qualora volessi per assurdo riscaldarmi anche autonomamente, il calore da me prodotto verrebbe contabilizzato?

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roelloaded link
4/7/2014 07:48:46 pm

Buongiorno,
è possibile installare un unico contabilizzatore volumetrico in ingresso all'impianto, visto che esiste questo "sportellino", sperando che lo spazio sia sufficiente; in ogni caso sarebbe opportuno che tutti gli alloggi facessero lo stesso tipo di intervento.
In ogni caso è sufficiente mettere la diramazione all'eventuale impianto autonomo al punto giusto, in modo che l'energia "privata" non venga contabilizzata

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angelo
4/7/2014 05:50:49 pm

buongiorno,ho un monolocale in alta Valle diSusa; nell,assemblea della settimana scorsa, abbiamo appurato e stabilito, in quanto la casa è costituita da soli monolocali tutti uguali che non è necessario mettere la valvola termostatica. L'amministratore insiste per mettere il contabilizzatore per ottenere la detrazione fiscale del 65% (sostituiremo la caldaia da gasolio a metano) nessuno dei condomini è d,accordo. I monolocali sono dotati di contaore e termostato antigelo. La sostituzione della sola caldaia quale detrazione ha? Grazie cordiali saluti.

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roelloaded link
4/7/2014 07:52:11 pm

Buongiorno,
la sola sostituzione della caldaia vi da diritto alla detrazione del 50%;
in ogni caso i contaore che utilizzate non sono a norma per il calcolo della ripartizione del riscaldamento in quanto molto poco precisi.
Se avete un termosifone per monolocale il costo di un ripartitore è ridicolo rispetto al vantaggio di avere una contabilizzazione corretta; se invece avete altro tipo di impianto bisogna verificare i costi.

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Andrea link
9/7/2014 02:29:14 am

Buona sera volevo chiedere informazioni sulla ripartizione delle spese per il riscaldamento in un condominio ....... Con termoriscaldamento con tanti di valvole in ogni termosifone .... Qui si divide il 60 per cento ogni alloggio e però il 40 tra tutti ......... E giusto oppure la legge dice che è il contrario ?? Grazie x la risposta

Reply
roelloaded link
9/7/2014 03:50:34 pm

La ripartizione del 40% quota a millesimi e 60% quota a consumo è corretta e direi che è la più corretta per i condomini costruiti prima degli anni 80.

Reply
sonia forte
9/7/2014 04:12:14 am

Buonasera
abito all'ultimo piano e nei miei termosifoni si forma giornalmente aria nei termosifoni che devo sfiatare giornalmente ,impossibile
mantenere la manopola sul 3 dobbiamo portarla sullo zero sfiatare e riaprire posizionandola ancora sul 3 - l'impianto centralizzato è a gasolio domanda : come gestire il risparmio quando l'impianto ( sfiati ) presenta queste problematiche.

Reply
roelloaded link
9/7/2014 03:55:28 pm

Buongiorno,
il fatto è che l'aria non dovrebbe essere un problema in un impianto gestito correttamente: dovete segnalare il problema che deve essere assolutamente risolto. Le cause possono essere:
- vasi di espansione non caricati correttamente
- perdite sull'impianto
- sfiati sull'impianto non funzionanti

In ogni caso esistono delle valvoline di sfiato igroscopiche da mettere sui radiatori al posto di quelle manuali, in modo che l'aria fuoriesca automaticamente.

Reply
luis nieves
10/7/2014 04:44:45 am

Salve! Abbiamo dei dispositivi sul termosifone che misura il consumo da poi pagare al amministrazione. Avrei bisogno di vedere i dati dei ultimi 4 anni (amministratore nuovo . Il precedente e scappato) perché mi vogliono addebitare dei consumi mai fatte) c'è un modo sul dispositivo stesso di controllare? AIUTO!

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roelloaded link
10/7/2014 04:15:29 pm

Salve,
dipende dalla marca del contabilizzatore, ma la maggior parte hanno la possibilità di leggere sul display il consumo totale da quando è stato installato l'apparecchio (la somma di tutti i consumi annuali).
Inoltre l'antenna che riceve i dati dovrebbe avere una memoria di tutti gli anni precedenti, ed è quindi sufficiente chiedere alla ditta incaricata di fare una lettura totale.

Reply
aldo
14/7/2014 08:58:53 pm

Salve, vorrei sapere con quale criterio si stabiliscono le spese fisse e le spese di consumo per il riscaldamento condominiale

Reply
roelloaded link
14/7/2014 09:47:16 pm

Salve,
c'è una normativa di riferimento, la UNI10200, ma i calcoli sono complessi ed a volte inapplicabili. La cosa migliore è scegliere una
quota con l'assemblea condominiale che tenga conto dell'età e dello stao degli impianti: più vecchi sono è più alte sono le dispersioni e quindi maggiore deve essere la quota comune (normalmente un massimodel 50%)

Reply
alessandra
15/7/2014 01:52:31 am

Salve.
Da 4 anni abbiamo installato i contabilizzatori nel condominio dove risiedo. Il consumo tuttavia è lievitato di parecchio, nonostante molti apparecchi restino sempre spenti. Finalmente siamo riusciti ad avere le specifiche dei consumi (ovvero quanto applicato per ogni termosifone: costo del consumo registrato dall'apparecchio per il "moltiplicatore" che, mi hanno spiegato, varia a seconda delle dimensioni e del materiale). Da queste è risultato che i consumi di termosifoni identici in dimensioni e materiali avevano diverso "moltiplicatore" (uno 24, uno 32 e uno 59). Chiedendo a più persone mi hanno confermato che questi dovrebbero essere invece uguali. C'è stato un errore o qualcosa mi sfugge?

Reply
roelloaded link
15/7/2014 04:58:49 am

Salve, direi proprio che è il caso di chiedere spiegazioni alla ditta che gestisce la contabilizzazione; a meno che non siano stati inseriti dei correttivi per ragioni a voi ignote, direi che non ci sono apparenti ragioni che spieghino tali discordanze. Attenti però che radiatori a prima vista simili, si differenziano per spessore e quindi controllate anche quello.

Reply
Alessandra
15/7/2014 05:50:44 pm

Grazie per la risposta.
La verifica l'abbiamo fatta anche per spessore nella misurazione, oltre che per materiali.
Approfitto per chiederle se per contattare l'Azienda possiamo procedere direttamente noi, oppure dobbiamo passare per il condominio. Il dubbio ci viene per via del fatto che non sappiamo se è un problema di ripartizioni dei costi totali (ovvero noi magari abbiamo coef. più alti rispetto ad appartamenti che li hanno più bassi, a parità di apparecchi) oppure è possibile vi sia un costo finale (condominiale) più alto?

Grazie ancora per il supporto.

Alessandra
15/7/2014 05:59:30 pm

Grazie per la risposta.
La verifica l'abbiamo fatta anche per spessore nella misurazione, oltre che per materiali.
Approfitto per chiederle se per contattare l'Azienda possiamo procedere direttamente noi, oppure dobbiamo passare per il condominio. Il dubbio ci viene per via del fatto che non sappiamo se è un problema di ripartizioni dei costi totali (ovvero noi magari abbiamo coef. più alti rispetto ad appartamenti che li hanno più bassi, a parità di apparecchi) oppure è possibile vi sia anche un costo finale (condominiale) più alto?

Grazie ancora per il supporto.

Alessandra
15/7/2014 05:59:39 pm

Grazie per la risposta.
La verifica l'abbiamo fatta anche per spessore nella misurazione, oltre che per materiali.
Approfitto per chiederle se per contattare l'Azienda possiamo procedere direttamente noi, oppure dobbiamo passare per il condominio. Il dubbio ci viene per via del fatto che non sappiamo se è un problema di ripartizioni dei costi totali (ovvero noi magari abbiamo coef. più alti rispetto ad appartamenti che li hanno più bassi, a parità di apparecchi) oppure è possibile vi sia anche un costo finale (condominiale) più alto?

Grazie ancora per il supporto.

Alessandra
15/7/2014 06:00:16 pm

Grazie per la risposta.
La verifica l'abbiamo fatta anche per spessore nella misurazione, oltre che per materiali.
Approfitto per chiederle se per contattare l'Azienda possiamo procedere direttamente noi, oppure dobbiamo passare per il condominio. Il dubbio ci viene per via del fatto che non sappiamo se è un problema di ripartizioni dei costi totali (ovvero noi magari abbiamo coef. più alti rispetto ad appartamenti che li hanno più bassi, a parità di apparecchi) oppure è possibile vi sia anche un costo finale (condominiale) più alto?

Grazie ancora per il supporto.

Reply
MarcoB
16/7/2014 11:00:05 pm

A che altezza vanno installati i contabilizzatori del calore?
Immagino che se sono montati più in alto, contino un pochino di più che verso il basso.
Mi sbaglio?

Reply
roelloaded link
17/7/2014 12:59:27 am

Ogni marca può dare indicazioni diverse sull'altezza e la posizione,
ma in generale quella corretta è al 75% dell'altezza del radiatore.
Chiaramente più è in alto e più la temperatura sarà maggiore e quindi più consumo.

Reply
piero
22/7/2014 04:40:03 am

ripartitori Honeywell E43205W se sposto e tale ripartitore come e dove si deve intervenire per eliminare l'errore che risultera

Reply
roelloaded link
22/7/2014 03:34:41 pm

Bisogna possedere apposito cavo e software per reinizializzare l'apparecchio, oltre il sigillo di sicurezza che eventualmente viene rotto durante l'apertura.

Reply
Greta R. P. link
24/7/2014 12:08:42 am

Abito al 1° piano in un condominio di 4 piani con tot 8 appartamenti tutti di eguale metratura cioè 80m2. Purtroppo solo sotto al mio appartamento c'è uno scantinato (sempre di 80m2) sempre aperto. Sopra al mio l'appartamento è sfitto. Domando: cosa dovrò fare x avere i miei 20°C?esiste una regolamentazione x casi del genere? Pagherò lo stesso come gli altri? Sono preoccupata.

Reply
Roelloaded link
24/7/2014 06:40:48 am

Salve,
i 20 gradi dovranno esserle assicurati da una corretta regolazione dell'impianto da parte della ditta che gestisce la caldaia. Purtroppo è difficile stabilire a priori quale sarà la spesa del suo appartamento che avendo maggiori dispersioni probabilmente avrà maggiori consumi; forse è il caso di capire se non sia possibile coibentare la cantina con pannelli isolanti. In ogni caso anche gli ultimi piani dovrebbero avere la stessa preoccupazione per le dispersioni verso il tetto: mal comune mezzo gaudio

Reply
fabrizio
24/7/2014 05:56:19 am

Buonasera , volevo esporre cosa sta succedendo nel nostro condominio,l'anno scorso si e' deciso di dividere le spese di riscaldamento al 38% quota fissa 62 % variabile ( perizia fatta da tecnico ) adesso invece l'amministratore vorrebbe dividere all'84 % quota fissa e solo 16 % variabile perche' la ditta caleffi Dai dati del contacalore ha stabilito questo! (questo e' quello che sostiene Lui) La Mia quota fissa sarebbe 1476 euro anche se non accendo un termosifone ma vi sembra Una cosa normale????

Reply
Roelloaded link
24/7/2014 06:32:22 am

Buonasera,
la decisione della quota fissa va presa dall'assemblea condominiale e se supportata da perizia non vedo perché si debba decidere diversamente. Inoltre una quota fissa così alta è inusuale e direi che dalla presa dei dati dei soli contabilizzatori sia difficile risalire ad una quota esatta. Chiederei di capire da quali calcoli risulta quel 84%

Reply
Stefy
26/7/2014 05:44:13 pm

Buongiorno,
nel condominio dove abito devono installare le vostre valvole l' installatore consiglia di lavare l'impianto per evitare che si fermi dello sporco nel otturatore della valvole, l'amministratore invece dice che non serve con le vostre valvole perche non sono a contatto diretto con l'acqua . Cosa consigliate di fare ?

Reply
roelloaded link
26/7/2014 06:13:10 pm

Buongiorno,
premettendo che io non posseggo ne vendo le "vostre valvole", direi che non esiste una regola per il lavaggio dell'impianto; bisognerebbe verificare l'età, lo stato dei tubi e dell'acqua che circola all'interno.
In ogni caso un lavaggio ben fatto può essere comunque utile per ripristinare un migliore scambio termico ed evitare intasamenti.
In definitiva direi che bisogna fidarsi dell'idraulico che farà i lavori.

Reply
andrea
30/7/2014 09:09:54 pm

Buongiorno, sono un Condomino e avrei bisogno di sapere se si può deliberare subito in Assemblea le PERCENTUALI della la suddivisione del pagamento riscaldamento su base millesimale e su consumo calore individuale (es: 40% e 60%) senza aspettare che siano state fatte le verifiche dell’impianto o verifiche se ci sono delle dispersioni ecc...ecc..., perché c’è chi dice che si può perché sono due cose distinte e chi invece dice che è la Ditta che fa le verifiche che poi stabilisce le percentuali su millesimali e su consumo calore individuale da deliberare in assemblea. Grazie.

Reply
roelloaded link
30/7/2014 10:28:33 pm

La delibera la potete fare anche subito, ma nulla vieta all'assemblea di deliberare in futuro su ripartizioni diverse, quindi non credo sia sufficiente per tutelarsi (onestamente non so da cosa). Il mio consiglio è di vedere cosa viene proposto e di decidere di conseguenza.

Reply
andrea
31/7/2014 05:21:43 am

Mi scusi ma, sa che non ho capito? .....sufficiente per tutelarsi? ....vedere cosa viene proposto da chi? Parto quindi dalla prima affermazione e dico che, per le percentuali, noi Condomini che sosteniamo che siamo noi che dobbiamo decidere le percentuali sul pagamento del riscaldamento e non la Ditta che fà le verifiche impianto in base alle norme ed accertamenti su eventuali dispersioni ecc...ecc... perché sono due cose distinte, siamo già d’accordo per un 40% su base millesimale e 60% su consumo individuale e con nessuna intenzione di fare delle modifiche future, ma c’è invece chi dice che non siamo noi Condomini che possiamo decidere le percentuali sul pagamento del riscaldamento, ma è la Ditta che ce lo comunicherà dopo aver fatto le necessarie verifiche impianto in base alle norme ed accertamenti su eventuali dispersioni ecc...ecc... Per cui la domanda è questa: è vero ciò che sosteniamo noi che diciamo che la scelta della percentuale e la sistemazione dell’impianto secondo le norme ed accertamenti su dispersioni ecc...ecc... sono due cose distinte, o ciò che sostengono gli altri Condomini che dicono che bisogna aspettare che ci vengano poi comunicate le percentuali dopo la sistemazione impianto secondo le norme ed accertamenti su eventuali dispersioni ecc...ecc...? Grazie per l’ulteriore risposta.

Reply
roelloaded link
31/7/2014 09:25:53 pm

La ditta che installa i contabilizzatori chiaramente non deve avere interessi con le ripartizioni che devono essere gestite dall'amministratore (a meno che non abbiate stipulato qualche contratto particolare). Normalmente si può, ed è utile, chiedere un parere alla ditta o ad un professionista per la quota di ripartizione, ma è comunque l'assemblea che poi deve decidere: ma una decisione preventiva non serve a nulla, innanzi tutto perché non avete un parere tecnico al riguardo, ed in secondo luogo perché tale delibera può essere modifica dall'assemblea in futuro; supponiamo che ora deliberiate per 40%/60% ma successivamente la ditta consigli una ripartizione 30%/70%, se la maggioranza dell'assemblea sarà convinta da tale parere, voterà nuovamente e cambierà le quote.

Reply
andrea
1/8/2014 07:20:14 pm

Intanto grazie molte. Considerato quindi che, sia che le percentuali di ripartizione vengano deliberate da subito o che si aspettino quelle consigliate dalla Ditta di controllo, è comunque sempre la maggioranza dell’Assemblea a decidere le percentuali di ripartizione, allora le chiedo: premesso che il mio Condominio e degli anni 50, è più conveniente per noi Condòmini optare per una percentuale 40% per millesimi e 60% su consumo individuale o, come il suo esempio, 30% e 70%? E, detto anche in altro modo: visto che con i Condomini vecchi si può alzare la percentuale per millesimi fino al 40%(e vorrei la conferma di questo limite massimo), è meglio usufruire di questa possibilità e quindi optare per la percentuale per millesimi più alta possibile o è più conveniente invece che la percentuale per millesimi sia più bassa possibile?

Reply
roelloaded link
1/8/2014 09:40:50 pm

L'argomento è complesso ma provo a riassumere con una estremizzazione;
Proprietario 1: alloggio sfitto e quindi radiatori spenti (o comunque in antigelo). In questo caso il proprietario vorrebbe pagare la quota a millesimi più bassa possibile.
Proprietario 2: vive in alloggio ed è in pensione quindi riscaldamento sempre acceso e qualche grado in più rispetto ai vicini. In questo caso il proprietario è avvantaggiato se la quota comune è molto alta.

Quindi dipende dai punti di vista ma con uno sguardo esterno si capisce subito che più la quota a consumo è alta e più gli inquilini sono incentivati a risparmiare, e di conseguenza anche a fare investimenti per ridurre il consumo del proprio appartamento (infissi, isolamenti, etc).
Non mi risulta che esistano dei limiti percentuali sulle quote ma il buonsenso dice che se la quota comune supera un certo limite si rischia di vanificare l'intervento, nel senso che rischiamo di diventare tutti come il Proprietario 2

Reply
tony
1/8/2014 08:54:32 pm

ciao da ignorante vorrei sapere quali problemi principali si possono riscontrare con le valvole termostatiche tra cui elementi del radiatore freddi,otturatori,valvole stesse e altre casistiche che possono succedere sia per ignoranza in materia che per problema tecnico reale
grazie ciao

Reply
roelloaded link
1/8/2014 09:30:35 pm

Ecco qui di seguito l'articolo che parla dell'argomento:
http://www.rceenergia.com/blog/quando-le-valvole-termostatiche-non-funzionano

Reply
Carlo
20/8/2014 06:50:06 pm

Buon giorno,io sono propietario di due alloggi in montagna sullo stesso piano,da 2 anni abbiamo installato sia le valvole termostatiche che i rilevatori sui radiatori,ogni alloggio e' provvisto di termostato che per tutto l'anno e' fissato sui 5 gradi (gli alloggi sono abitati solo in estate),quest'anno in un alloggio ho avuto consumo zero nell'altro (tutte le valvole dei due alloggi sono regolate tra l'1 e il fiocco di neve) 2 radiatori hanno marcato per un totale di circa 800 euro e uno zero,l'alloggio e' un monolocale con un cucinino e il bagno hanno marcato cucinino e bagno,il locale piu' grande zero,a me sembra che ci sia qualcosa che non va ,non era mai successo con vavole normali e contaore.....Grazie

Reply
roelloaded link
20/8/2014 07:24:52 pm

Buongiorno, supponendo che i contabilizzatori siano funzionanti e che le letture siano state fatte senza errori, l'unico motivo per cui i radiatori si possano essere scaldati è che le valvole termostatiche siano bloccate e quindi lascino trafilare dell'acqua calda nel radiatore nonostante siano chiuse. Per verificare ciò bisogna però accendere l'impianto e provare

Reply
Carlo
20/8/2014 08:17:03 pm

Grazie per il rapido riscontro

sabrina
20/8/2014 08:46:25 pm

Buongiorno e complimenti per questo sito ben fatto e ben gestito. Abito in Lombardia in un appartamento all'ottavo e ultimo piano di un condominio costruito nel '60 non coibentato, con riscaldamento centralizzato a metano. L'assemblea ha recentemente deliberato di montare valvole e contacalorie in ottemperanza agli obblighi di legge. Noi condòmini dell'ultimo piano del piano terra abbiamo proposto di procedere anche alla coibentazione di solai e cantine, alla quale l'assemblea si è opposta per motivi di spesa. Ne è nata una vivace discussione relativa ai criteri di ripartizione delle spese di riscaldamento (quota fissa e a consumo), in presenza di un professionista che è stato incaricato di effettuare una diagnosi energetica sui singoli appartamenti proprio allo scopo di stabilire tali criteri. Da quanto esposto in assemblea dal professionista è emerso, con mio grande sconcerto, che sarebbe obbligatoria per legge, o prevista dalla norma UNI10200, la rideterminazione dei millesimi di riscaldamento penalizzante per gli appartamenti che per collocazione risultano più energivori. Quindi non solo continuerò ad avere gli eterni problemi del riscaldamento all'ultimo piano (bolle d'arie nei radiatori, difficoltà a scaldare l'appartamento perchè l'acqua calda ci mette una vita a salire e quando è arrivata la caldaia magari si spegne) ma mi verranno aumentati i millesimi perchè con i miei termosifoni (che naturalmente risulteranno sottodimensionati e mi verrà richiesto di potenziare) dovrò scaldare i solai non isolati dei miei condomini! In attesa che il professionista incaricato formuli la sua diagnosi da proporre alla prossima assemblea di condominio vorrei qualche delucidazione in merito a questo presunto obbligo di rideterminazione dei millesimi di riscaldamento. Grazie per l'attenzione

Reply
roelloaded link
20/8/2014 11:49:19 pm

Buongiorno, è frustrante che i condomini non capiscano che i lavori di coibentazione sono non solo necessari, ma visti gli incentivi, sono un vero e proprio "affare"; poi quelli che abitano in appartamenti più riparati comunque finiranno per pagare una quota comune che includerà anche le dispersioni da solaio e cantina.
La Norma Uni10200 indica i criteri di ripartizione ma difficilmente viene seguita alla lettera a causa delle eterogeneità delle situazioni: in effetti al punto A.1 si specifica che la ripartizione millesimale, se non è di recente approvazione, va ricontrollata e se necessario ricalcolata seguendo il criterio della potenza installata. Questo non significa che vi verrà chiesto di aumentare i radiatori ma semplicemente che verranno contati gli elementi e la loro dimensione per calcolare i millesimi tenendo conto di eventuali modifiche che nel corso degli anni possono essere state fatte.
Per quanto riguarda i problemi tecnici direi che sono risolvibili con l'installazione di valvole di sfiato igroscopiche e con una taratura corretta dell'impianto, ma non conoscendo l'impianto magari la faccio più semplice di ciò che è.
In ultima analisi, visto che in Lombardia non credo vi siano restrizioni, avete sempre la possibilità del distacco unilaterale dall'impianto, chiaramente comunicando con relazione tecnica all'amministratore, la vostra separazione

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sabrina
21/8/2014 02:09:58 am

Grazie per la sollecita risposta. Anche io pensavo che coibentare solai e cantine dividendo la spesa su ben otto piani di condominio e con una detrazione del 65% potesse essere una buona opportunità per riequilibrare gli svantaggi legati alla posizione. Cercherò di raccogliere altre informazioni per comprendere meglio la validità delle proposte di ripartizione che ci farà il tecnico. Poi magari le scrivo ancora.

Claudio
26/8/2014 03:06:35 am

Buongiorno, io abito in un condominio con 30 appartamenti degli anni 30 e l'anno scorso abbiamo applicato tutti le valvole termostatiche. per non avere polemiche sul coefficiente di ripartizione dei consumi energetici individuali abbiamo chiesto l'intervento di uno specialista.
Per il mio appartamento al 3° piano esposto al sole dalle ore 11 alle 16, mi è stato applicato il coefficiente 1,30.
Ho capito bene?. E' vero che la lettura dei contabilizzatori del mio appartamento verranno aumentati del 30%?.
E' vero che solo l'Italia applica questi coefficienti e che l'Europa ci ha già richiamato per essere uniformata con gli altri stati membri dell'UE? .
Grazie anticipatamente.

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roelloaded link
26/8/2014 04:52:21 pm

Buongiorno, non mi risultano richiami da parte dell'Europa ai condomini italiani ;-)
I coefficienti vengono introdotti non per l'esposizione al sole (almeno non solo per quello) ma per le pareti confinanti con l'esterno: se il suo alloggio si trova tra due piani scaldati e magari confina lateralmente con altri alloggi, avrà delle dispersioni minime rispetto ad altri alloggi più esposti. In ogni caso è l'assemblea che deve decidere a maggioranza, sia sull'applicazione dei coefficienti sia sulle quote di ripartizione

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Claudio
26/8/2014 05:28:53 pm

Grazie per la Sua pronta risposta.
Per favore mi può chiarire la Sua frase " In ogni caso è l'assemblea che deve decidere a maggioranza, sia sull'applicazione dei coefficienti sia sulle quote di ripartizione" perché.
Non mi è chiaro se il coefficiente di 1,30 deve essere applicato sul mio consumo energetico (70%) o sulla quota fissa del 30%.
Inoltre, in caso di appartamento sfitto si possono chiudere totalmente le valvole termostatiche?.
Grazie.

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roelloaded link
26/8/2014 06:47:30 pm

L'assemblea deve approvare il sistema di ripartizione proposto dal tecnico; è chiaro che se la proposta non appare convincente si dovrà sentire un altro consulente.
Il coefficiente viene applicato alla sola quota consumo mentre la quota fissa non viene modificata.
Le valvole possono essere tenute sulla posizione antigelo ma in alcuni condomini si può decidere anche di non scendere sotto certe temperature (esempio 16 gradi) negli alloggi vuoti

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moretta link
8/9/2014 12:10:46 am

salve, anche nel nostro condominio stanno installando valvole termostatiche e contabilizzatori di calore. Poichè in bagno dispongo di uno scaldasalviette ad uso misto (ovvero sia con calore generato dalla caldaia a condensazione,sia elettrico per eventuali emergenze in periodi in cui l'impianto è fermo o guasto) vorrei sapere se il calore generato con corrente elettrica influirà sul consumo rilevato dal contabilizzatore. Inoltre secondo i tecnici installatori, avrei problemi se dovessi appoggiarvi l'accappatoio o le salviette. Ma allora a che serve lo scaldasalviette se non posso appoggiarvi nulla? La ringrazio in anticipo

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roelloaded link
8/9/2014 01:17:41 am

Salve, purtroppo scaldando elettricamente il radiatore del bagno il contabilizzatore, non potendo discernere l'origine del calore, finirà per contabilizzare anche l'energia prodotta dalla resistenza.
Per quanto riguarda l'utilizzo come scaldasalviette io consiglio solo di non coprire la testina termostatica (che altrimenti non può regolare correttamente) e di non coprire il contabilizzatore con salviette inzuppate di acqua. Per il resto non ho mai riscontrato problemi.

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Georg
8/9/2014 06:16:16 am

Buonasera.
A seguito della delibera dell’assemblea condominiale, tra pochi giorni dovrò comunicare all’amministratore se optare per le valvole termostatiche manuali o per quelle elettroniche(cronotermostato): al di là dei costi, non ho ancora compreso bene il vantaggio e lo svantaggio delle une rispetto alle altre. Il mio appartamento di 100 mq, facente parte di un caseggiato di 40 abitazioni, è posto al penultimo piano, con tre pareti esposte, vetri delle finestre e della porta finestra con doppia camera, termosifoni in ghisa.
Quale consiglio mi suggerisce?
Grazie, anche per le altre precise ed esaurienti risposte ai quesiti sul blog.

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roelloaded link
8/9/2014 03:53:10 pm

Salve, il vantaggio principale e forse anche l'unico delle valvole elettroniche è la gestione degli orari; se in casa durante il giorno non rimane nessuno è ovvio che conviene tenere una temperatura più bassa ed è possibile programmare le valvole perché al vostro rientro vi siano i gradi desiderati. Se invece in casa c'è sempre qualcuno che va e che viene non credo convenga avere ulteriori complicazioni e le valvole "manuali" andranno benissimo.

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Vincenzo
13/9/2014 09:29:41 am

Buongiorno,
siccome sto per iniziare la ristrutturazione dell'appartamento appena comprato ho pensato che potrebbe essere utile istallare anche le valvole termostatiche visto che anche nella mia regione Liguria saranno obbligatorie dal 2016 e nel contesto della ristrutturazione potrei beneficiare della detrazione del 50%.
Tuttavia un amico che fa l' amministratore mi consiglia di aspettare che il condominio deliberi in assemblea su quali valvole si vogliono acquistare visto che le stesse devono essere uguali per tutti i condomini e se quindi io acquistassi delle valvole poi non uguali sarei costretto a ricambiarle. Ha ragione il mio amico?i condomini devono avere tutti le stesse valvole per ragioni di lettura? e chi le ha già istallate deve ricambiarle?
Saluti

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roelloaded link
14/9/2014 12:46:26 am

Buongiorno,
sarebbe un enorme spreco se lei non potesse cambiare le valvole ora e dovesse farlo successivamente visto che l'alloggio va ristrutturato ora; le valvole non devono per forza essere uguali in tutti gli alloggi mentre i contabilizzatori si (ma quelli non avrebbe senso metterli ora). In ogni caso le consiglio di installare delle valvole di marca nota come Caleffi o Giacomini.

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Vincenzo
21/9/2014 12:40:06 am

Quindi l'assemblea delibera sui contabilizzatori ma non puo obbligare tutti i condomini a mettere le stesse valvole? perché su questo tema cè molta ignoranza da parte degli amministratori. Inoltre anche alcuni rivenditori mi hanno consigliato di aspettare cosa decide il condominio perché in ogni caso usufruirei della detrazione tramite il condominio. Perché secondo lei è meglio che acquisti ora le termovalvole durante la ristrutturazione del mio appartamento? Grazie per i suoi suggerimenti

roelloaded link
21/9/2014 04:40:58 pm

Salve Vincenzo, il condominio può deliberare su molte cose ma ci sono dei limiti di legge e di buonsenso: se lei ha già le termostatiche che sono compatibili con il funzionamento del sistema che senso avrebbe sostituirle? Il discorso della ristrutturazione è relativo ai disagi che si devono affrontare quando si fanno lavori in una casa; se pur un lavoro abbastanza veloce, la sostituzione delle valvole comporta la rimozione dei radiatori con carrelli e personale che possono rigare pavimenti, scheggiare vernice dei radiatori, etc...

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VINCENZO
20/9/2014 06:31:18 pm

Buongiorno, ho appena acquistato un appartamento in condominio nel quale vi hanno installato questa estate termovalvole e relativi contabilizzatori...facendo lavori ho staccato i contabilizzatori dai radiatori per poterli verniciare...considerando che la stagione invernale non è ancora partita cosa comporta quello che ho fatto? devo avvisare amministratore o non c'è bisogno?
Grazie in anticipo per la risposta

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roelloaded link
20/9/2014 06:55:08 pm

Buongiorno, deve al più presto contattare l'amministratore e/o l'azienda che gestisce l'impianto perché i contabilizzatori una volta staccati segnalano un anomalia all'antenna centrale, e quindi potrebbero pensare che li ha staccati per non pagare il riscaldamento.
Di solito conviene avvisare prima, così come avrebbe dovuto avvisare per lo svuotamento dell'impianto, etc...

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VINCENZO
20/9/2014 07:06:54 pm

Grazie per la info...pensavo che non essendo partita ancora la stagione non risultasse anomalia in quanto non c'è ancora riscaldamento...comunque sia domani glielo comunico...grazie ancora e buona domenica

Lo conti nicolo'
1/10/2014 09:59:25 pm

Buongiorno,avrei bisogno di sapere se e' normale che in un termosifone a colonna vengano posizionati 2 ,contabilizzatori e che vengano sommati i consumi di entrambe!grazie mille

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roelloaed link
2/10/2014 02:15:15 am

Buongiorno,
può succedere per radiatori con molti elementi che il contabilizzatore non abbia la portata di calorie sufficienti al calcolo dell'intero radiatore e quindi se ne installano 2, il che è anche utile perché su una superficie così vasta le temperature sono molto diverse dal primo elemento fino ad arrivare all'ultimo e con due apparecchi la misura è più precisa

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Max
2/10/2014 11:07:49 pm

Voglio lasciare il parere molto positivo dell'utilizzo di valvole e contabilizzatori in condominio alla luce del notevole risparmio da me ottenuto nella prima stagione in cui i consumi sono stati fatturati con la nuova tecnologia. Abito all'ultimo piano, il nono, di un condominio di una grande città del nord e ho realizzato un risparmio dei consumi, come da ultimo consuntivo condominiale, di oltre il 70 per cento nonostante la posizione disagiata del mio appartamento poiché l'ultimo piano è in genere il più freddo.

L'obiettivo che mi ero posto era quello di raggiungere un risparmio considerevole senza troppo sacrificare il confort. Ho dunque scelto di non superare mai i 18 gradi in casa escludendo il funzionamento di locali come cucina e ingresso che quella temperatura la raggiungevano anche solo con il calore indotto dall'utilizzo della cucina e dagli altri ambienti.

Una posizione di 2 su 5 per le altre valvole sugli altri quattro calorifici è stata sempre sufficiente per non scendere mai sotto i 18 gradi.

La casa è solo parzialmente ristrutturata e sono ancora presenti i solidi infissi originali dei tardi anni 50 solo in parte ristrutturati, i muri sono spesso, le dispersioni sono minime e tutto questo mi ha portato da una spesa annuale intorno ai millequattrocento euro a stagione all'attuale spesa di 450.

Va detto che come da rendiconto condominiale TUTTI i condomini hanno avuto un risparmio tra il 10 e il mio 60 ad eccezione di due degli ultimi piani che hanno invece speso un 20 per cento in più'. La ripartizione dei consumi prevedeva come divisore per la quota comune 30 e visto buoni risultati tenteremo di portarla al 25 per cento alla prossima assemblea tra pochi giorni.

Ancora da dire che il condominio in se ha ridotto i consumi del 50 per cento netto quindi direi che l'obiettivo è stato perfettamente raggiunto.

Le valvole e i contabilizzatori utilizzati sono di marca Caleffi e l'impianto termico è di teleriscaldamento. Il mio appartamento supera di poco i 100 mq disposti su sette locali di cui sei riscaldati da termosifoni di varie dimensioni.

Reply
roelloaded link
3/10/2014 03:37:40 am

Buongiorno Max,
grazie della sua preziosa testimonianza che mette in luce diversi aspetti della questione:
1) se chiedessimo una valutazione ai condomini dell'ultimo piano direbbero peste e corna del sistema installato visto che ne hanno avuto una perdita
2) il risparmio è proporzionale all'attenzione che si pone alla regolazione ed al contenimento delle temperature: ci eravamo abituati ad avere temperature tropicali negli alloggi quando solo due generazioni fa non c'erano quasi i riscaldamenti nelle case
3) gli sprechi negli impianti sono del 50% od anche più e se si potessero rifare anche le tubazioni e gli isolamenti si otterrebbero risultati stupefacenti
4) bisognerebbe introdurre un coefficiente per tenere conto delle pareti disperdenti per alleviare la disparità tra gli alloggi più interni e quelli più esposti perché a volte sono proprio le esperienze negative di pochi che, messe in risalto, creano preoccupazione e malinformazione

Reply
nunzio
3/10/2014 07:58:59 pm

Salve, ho messo le valvole termostatiche nell'intero appartamento e mansarda (giacomini) con l'intento di guadagnare un grado di temperatura in mansarda dato che sopra è la parte più fredda è una buona soluzione oppure non serve a niente .la ringrazio per la risposta. Nunzio

Reply
roelloaded link
4/10/2014 12:29:55 am

Salve,
potenzialmente è un ottima soluzione; bisogna solo capire dove è posizionato il termostato della caldaia ed a quanto regolarlo.
Se il termostato è al piano basso bisognerà impostarlo di un paio di gradi in più rispetto a quanto regolato sulle testine dei radiatori adiacenti.

Reply
Sole
6/10/2014 12:20:27 am

Buongiorno, vorrei un'informazione, noi nel nostro condominio non abbiamo ancora messo le valvole termostatiche (sarà il prossimo lavoro che faremo), La mia domanda è questa, mio marito è idraulico, potrebbe lui istallarle nel nostro appartamento e non partecipare alla spesa generale del condominio? Ovviamente potrebbe certificare il lavoro fatto in casa.

Reply
roelloaded link
6/10/2014 04:45:14 pm

Buongiorno, a mio avviso le valvole termostatiche possono essere installate da suo marito (sempre che vengano utilizzate valvole certificate) mentre i contabilizzatori devono essere installati tutti dalla stessa ditta. in ogni caso è sempre meglio comunicare la vostra intenzione all'amministratore per chiedere che non vi siano altri problemi (che io chiaramente non posso conoscere)

Reply
sole
7/10/2014 08:38:48 pm

grazie della risposta

sole
7/10/2014 08:38:59 pm

grazie della risposta

nina
7/10/2014 07:56:16 pm

Buongiorno, ho letto con molta attenzione tutto quanto scritto sopra.
Il nostro problema è questo:
abbiamo un laboratorio artigianale nel seminterrato di un condominio di circa 30/40 anni.
E' un ambiente di 170 mq openspace dove in tutto ci sono 3 caloriferi + uno piccolo in bagno.
tutte le pareti confinano o con garage e cantine o con la terra o con un altro ambiente/magazzino dove tengono completamente spenti i caloriferi.
Anche al piano superiore c'è un appartamento attualmente vuoto, quindi penso spento o al minimo.
Ora 2 anni fa hanno installato valvole e contabilizzatori e la nostra spesa è aumentata del 50% ma non avendo mai più di 17 gradi (quindi freddo) e tenendo le valvole sul 3 i caloriferi continuano andare in quanto non registrano mai i necessari 20 gradi. Tengo a precisare che prima non abbiamo mai avuto freddo (20° regolari).
Visto che contestiamo all'amministratore la ripartizione dei costi in che misura devo chiedere l'applicazione dei coefficienti correttivi?
Grazie

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roelloaded link
7/10/2014 11:05:15 pm

Buongiorno, il problema è complesso perché prima di tutto dovreste contestare la scarsa temperatura (al di sotto della soglia prevista per legge di 20 gradi+/-2). Il fatto è che i coefficienti correttivi possono essere introdotti solo se l'assemblea li approva e se siete gli unici ad avere il problema credo sarà difficile avere credito.
Visto l'utilizzo diverso e la impossibilità dell'impianto a servirvi in modo corretto, punterei piuttosto sul distacco totale dall'impianto centralizzato (soprattutto considerando gli orari di utilizzo diversi) e penderei all'installazione di caldaia o pompa di calore.

Reply
nina
8/10/2014 01:07:36 am

grazie mi sono dimenticata di specificare che siamo in affitto e che qualche altro condomino dei primi piani con sotto scale e garage si sono lamentati.

Gianni
8/10/2014 07:40:46 pm

Buongiorno. Le chiedo gentilmente di fornirmi alcune spiegazioni riguardo i contabilizzatori.
Nel condominio dove io vivo alcuni inquilini, all'epoca dell'installazione di valvole e contabilizzatori, hanno deciso di fare di testa loro ed esulando dalle decisioni condominiali hanno fatto installare nei loro alloggi valvole e contabilizzatori di altra marca e da una diversa impresa di idraulici. Tutto ciò può comportare qualcosa ai fini della contabilizzazione complessiva? Come hanno fatto ad interfacciare il flusso di dati con quelli degli altri condomini pur montando apparati differenti?
Inoltre Le chiedo di darmi una breve spiegazione di come i contabilizzatori inviano dati alla centrale. Ho sentito parlare che vengono montati dei gateway come nelle reti Ethernet, ma io nel mio palazzo non ne ho trovato traccia.
La ringrazio vivamente e le porgo i più cordiali saluti.

Reply
roelloaded link
8/10/2014 09:38:42 pm

Buongiorno, a mio avviso non può essere gestito un impianto con contabilizzatori di marche diverse ma soprattutto, visto che deve esistere una mappatura di tutti i radiatori e delle loro caratteristiche, come si sono messe d'accordo le due ditte installatrici per scambiarsi i dati? Da qualche parte ci devono essere delle antenne riceventi che raccolgono le letture che vengono inviate dai contabilizzatori in momenti diversi della giornata, ma alcune marche prevedono di andare sul posto con una antenna portatile e leggere tutti i contabilizzatori solo in quella occasione. In pratica non esiste uno standard anche se alcuni marchi in realtà hanno identici apparecchi perché si forniscono alla fonte da un unico produttore, ed in quel caso anche un unica antenna potrebbe ricevere anche da dispositivi apparentemente diversi.

Reply
giada
9/10/2014 10:58:10 pm

Buongiorno,
alla prossima assemblea di condominio ci verranno presentati dei preventivi per l'istallazione di valvole e contabilizzatori.
Vorrei sapere quali sono i criteri che devono essere utilizzati per la ripartizione delle spese di sostituzione della caldaia (obbligatoria?) e dell'applicazione delle valvole &C..
Il riscaldamento ad oggi viene pagato sulla base di due diverse tabelle millesimali: una per le spese di manutenzione e una per le spese legate al consumo, entrambe diverse dalla tabella dei millesimi di proprietà.
Come ci si dovrà regolare per i prossimi lavori? è necessario rifare le tabelle millesimali?
Grazie

Reply
roelloaded link
10/10/2014 08:56:42 pm

Buongiorno,
ua quota manutenzione sempre legata alla attuale tabella, una quota comune (solitamente dal 20 al 40%) ripartita secondo la tabella millesimi consumo, ed una quota a consumo legata alle letture dei contabilizzatori

Reply
Fulvio
10/10/2014 05:43:07 am

Una domanda, mi chiedo se il termosifone è caldo ed io decido di mettere la valvola su zero, mentre raffredda lentamente il conteggio va avanti?
Grazie.

Reply
roelloaded link
10/10/2014 08:59:48 pm

Risposta: certo, va avanti fino a quando del calore viene ceduto all'ambiente, infatti il contabilizzatore deve misurare il calore che dal radiatore viene trasferito all'aria dell'ambiente; per tale motivo i contabilizzatori moderni sono dotati anche di una sonda ambiente, per calcolare la differenza effettiva di temperatura.

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Roberto
13/10/2014 02:21:35 am

Buongiorno.Nel condominio dove abito partiamo quest'anno con le valvole termostatiche e relativi contabilizzatori.Abito all'ultimo piano con solo un lato esposto all'aria (in realtà sarebbero due,ma in uno ho la veranda).In due radiatori ho i copritermosifoni,con relativa sonda esterna,per cui ho messo dietro i caloriferi il telo argentato per riflettere il calore.Può bastare,inoltre,aprire le porte dei copritermo,oppure sarebbe meglio levarle per scaldare adeguatamente e non consumare troppo a causa dei copritermo stessi?
Inoltre,leggendo i consumi sul ripartitore,è possibile avere un'idea di quanto si starebbe pagando,giusto per regolarsi?

Reply
roelloaded link
14/10/2014 04:04:58 pm

Buongiorno, sicuramente i copritermo fanno perdere una parte della resa del radiatore ed tenerli aperti potrebbe alleviarne l'effetto negativo mentre il telo argentato ha un effetto quasi impercettibile sulla diffusione del calore.
Purtroppo è difficile tradurre i numeri contabilizzati in euro ma per il primo anno potreste chiedere di effettuare una lettura intermedia dell'intero stabile in modo da avere una idea di come stanno procedendo i consumi.

Reply
Roberto
16/10/2014 06:30:57 am

Grazie mille per la risposta.

Franco
13/10/2014 07:34:26 am

Buonasera. Nel mio condominio (riscaldamento centralizzato, anno di costruzione 1974) si sta per decidere la installazione di valvole termostatiche e ripartitori di calore. Leggendo i numerosi problemi inerenti il ripartitore, le chiedo se non esiste un sistema che preveda di misurare il flusso di acqua e la temperatura a livello della valvola termostatica su ogni calorifero, così come avviene per gli appartamenti più recenti (che posseggono un solo ingresso di acqua per tutti i caloriferi della casa), Mi sembra che la quantificazione del calore utilizzato sarebbe molto più precisa. Grazie.

Reply
roelloaded link
14/10/2014 03:59:29 pm

Salve franco,
esistono sistemi di ogni tipo ma l'affidabilità e la possibilità di installazione hanno reso la contabilizzazione indiretta quella più diffusa. Inoltre gli errori di misurazione sono molto contenuti (entro il 5%) e quindi risulta alla stregua di altri sistemi (tutti i sistemi commettono un errore nella misurazione). Poi c'è il problema dei costi perchè installare dei contalitri sulla tubazione di ogni singolo radiatore, sempre che fosse possibile, costerebbe molto di più.

Reply
Antonella
14/10/2014 03:36:54 am

Salve, vorrei sapere gentilmente, le valvole si possono installare anche con impianto già in funzione? Grazie

Reply
roelloaded link
14/10/2014 03:54:12 pm

Salve,
le valvole assolutamente no (bisogna scaricare l'impianto), i contabilizzatori si (vengono fissati esternamente al radiatore)

Reply
Massimo Falcone
15/10/2014 05:30:04 pm

buongiorno
ho un termosifone all'interno dei un copritermosifone, come si comporta il contabilizzatore in questo caso dal momento che la temperatura all'interno del mobiletto copritermosifone è sicuramente maggiore della temperatura media all'interno della stanza, a prescindere della regolazione della valvola termostatica e della temperatura del termosifone. Questo potrà indurre il contabilizzatore in errore e contabilizzare un consumo maggiore con conseguente aggravio dei costi? In questo caso è preferibile rimuovere del tutto i copritermosifoni?
La ringrazio in anticipo per l'eventuale risposta

Reply
Mario
15/10/2014 09:32:02 pm

Salve, avendo un'appartamento metà caldo e metà fredino, volevo sapere se potevo montare le termovalvole solo nella parte più calda e no su quella più fredda grazie

Reply
roelloaded link
17/10/2014 02:17:16 am

Salve,
sicuramente può essere una soluzione ma se si trova in un condominio le consiglio vivamente di installare le valvole su tutti i termo per non avere sorprese con i consumi

Reply
Roberto
16/10/2014 11:31:48 pm

Buongiorno.Abito a Torino in un condominio dove abbiamo appena installato le valvole termostatiche.Io abito all'ultimo piano,per cui ho fatto montare le valvole di sfiato sui radiatori.Da quando,il 15 Ottobre,hanno iniziato ad accendere,puntualmente ad ogni spegnimento della caldaia due termosifoni,su quattro che ho,si riempiono di aria,e devo sfiatarli alla seguente riaccensione.Ho chiamato la ditta che si occupa della gestione del riscaldamento,che mi ha detto che,essendo il primo anno di valvole termostatiche, e che l'impianto non è ancora a pieno regime perchè non fa ancora freddo,non ce la fa ad espellere in automatico l'aria residua,ma che ciò avverrà fra un non precisato tot di tempo,quando la caldaia pomperà di più.Volevo sapere se corrisponde al vero ciò che mi è stato detto,anche perchè io,anche se è un rompimento ogni volta,l'aria la faccio uscire,ma altri condomini dell'ultimo piano,che non hanno gli sfiati,si stanno tenendo i termosifoni freddi.Dimenticavo di aggiungere che la Ditta mi ha precisato che anche dagli sfiati del sottotetto l'aria è stata fatta uscire,e che,tecnicamente,aria nell'impianto non ce ne doveva più essere.

Reply
roelloaded link
17/10/2014 02:25:40 am

Buongiorno,
purtroppo in parte è vero: quando si ricarica un impianto che è stato completamente svuotato, l'aria diventa un problema fastidioso:
prima di tutto è vero che l'aria tende a salire verso l'alto ma è anche vero che in alcuni tratti orizzontali oppure in alcuni radiatori dei piani inferiori di possono fermare delle bolle d'aria che man mano vengono liberate durante il funzionamento;
poi c'è il problema dell'aria disciolta nell'acqua in microbolle che mano a mano che l'impianto si scalda vengono liberate per formare bolle più grosse che vanno alla fine ai piani superiori.
Una bella seccatura insomma che durerà qualche settimana ma che si potrebbe ovviare con filtri disareatori e valvole igroscopiche sui radiatori

Reply
Roberto
17/10/2014 03:30:42 am

Grazie per la risposta,mi sarà utile.

maria
17/10/2014 08:34:08 pm

Buongiorno , quest'anno siamo passati al teleriscaldamento e abbiamo installato le valvole termostatiche, i costi sono stati stabiliti 35% il fisso e 65% in base al consumo, la mia domanda e' il fisso come viene calcolato? grazie attendo risposta

Reply
roelloaded link
17/10/2014 09:02:12 pm

Buongiorno, la quota fissa viene calcolata con le tabelle millesimali esistenti che normalmente si basano sulla volumetria dell'appartamento o sulla potenza dei radiatori installati.

Reply
maria
17/10/2014 10:09:03 pm

le spiego quello che e' successo nello stabile in cui vivo, l'amministratrice ha stabilito in questi giorni visto la temperatura esterna l'accensione di tre ore al mattino e tre ore alla sera, invece delle 18 ore stabilite dal contratto, in modo che pagavamo meno di fisso. La mia domanda e' iI fisso viene pagato solo sulle 6 ore stabilite dall'amministratrice oppure sulle ore stabilite da contratto.

roelloaded link
18/10/2014 02:48:31 am

Cara Maria, ogni contratto è una storia a se: innanzi tutto non ho capito se avete un contratto che comprende l'installazione o cos'altro, poi non so sulla base di quale parametro potrebbero abbassare la quota fissa abbassando le ore di riscaldamento. A sensazione direi che pagherete la cifra stabilita nel contratto, a prescindere dalle ore utilizzate.

Reply
maria
18/10/2014 06:46:27 am

Noi abbiamo l'installazione dello scambiatore gratuito, mentre le valvole e le pompe sono a carico dei proprietari. il contratto dice che l'erogazione del calore e' dalle ore 5 alle ore 23. riporto cosa dice il contratto sul prezzo di vendita: la tariffa di vendita, differenziata secondo l'uso e secondo la potenzialità, e' costituita da una tariffa "binomia" a cui e' applicata una tariffa variabile individuata e riferita alla potenza dello scambiatore (fascia di potenza impegnata , fino a 300kw/prezzo 0,081.
e una tariffa fissa annua applicata per ogni unita' di potenza impegnata dal condominio pari a: (E/kw installato + iva di legge 27,34 e inoltre dice che la potenza commerciale impegnata kw del condominio e' 195. Spero che in base a questo puo' darmi una risposta, cmq lunedi chiedero' informazioni piu' dettagliate all'amministratrice. la ringrazio molto.

roelloaded link
18/10/2014 05:27:08 pm

Perfetto, ora è più chiaro: l'impegno di potenza non ha nulla a che vedere con le ore di accensione, anzi più ore scaldate e meno potenza istantanea utilizzate e quindi al massimo la strategia dovrebbe essere quella di tenere sempre acceso, giorno e notte, per evitare i picchi di potenza.

Reply
maria
18/10/2014 06:41:10 pm

Grazie mi e' stato molto utile. a fine anno faro' sapere se con le valvole termostatiche ho avuto un risparmio . buona giornata. Maria

Agoroma
22/10/2014 11:26:43 pm

Abito a Roma in un condominio servito da sistema a contabilizzazione. L'orario di accensione definito per legge e' di 18 ore max, dalle 5 alle 23. Puo' l'Assemblea ridure tale orario a 14/16 ore? L'Amministratore afferma che basta una sola persona contraria e lui e' costretto a garantire l'orario di accensione deciso dalla legge (5-23). E' possibile ciò?
grazie

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roelloaded link
23/10/2014 09:29:43 pm

Salve,
temo che abbia ragione l'amministratore, inoltre non credo che avreste dei benefici riducendo gli orari perché raffreddando l'impianto dovreste consumare molta energia per ripristinare le temperature. Al contrario se qualcuno ha esigenze particolari può installare sui radiatori valvole elettroniche o wireless, programmabili ad orari

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Elisa Guidobono
23/10/2014 05:52:14 pm

Nel mio condominio (2 palazzine di 3 piani) sono state installate qualche mese fa le VALVOLE TERMOSTATICHE SIEMENS a 5 tacche con "centralina" SUL PIANEROTTOLO SCALA.
Non ci è stata fornita alcuna spiegazione dagli installatori e per questo mi rivolgo a Lei.
In questi giorni è stato acceso il riscaldamento . Per avere la temperatura consentita di 20° a che tacca devo impostare le valvole?
E' giusto che ,avendo impostato le valvole sul 3, in alcune stanze i radiatori siano tiepidi e in altre no?
Nei mesi scorsi ho ristrutturato il mio appartamento. Rifacendo il bagno ho sostituito il termosifone preesistente con uno SCALDASALVIETTE a MURO.
Dagli installatori mi è stato messo il rilevatore CIRCA a META' di questo scaldasalviette sul quale ovviamente appoggio gli asciugamani da bagno. Il fatto che questi coprano il rilevatore porta a degli errori per la misurazione o per l'avvio del termosifone?
La ringrazio anticipatamente se vorrà rispondermi e Le invio cordiali saluti.
Elisa Guidobono

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mauro
25/10/2014 09:54:00 pm

NEL MIO PALAZZO SONO 10 ANNI CHE ESISTE LA CONTABILIZZAZIONE,2/3 CONDOMINI NON L'HANNO FATTI METTERE PERCHE' 2 HANNO L'AUTONOMO E 1 DICE CHE NON AVEVA I SOLDI E QUINDI LI TIENE SPENTI (?).IO PRIMA DELLA CONTABILIZZAZIONESPENDEVO 297,00€ AL MESE PER I 5 MESI.ORA SPENDO 597,00€ AL MESE PER 5 MESI,TENENDO 2/3 TERMOSIFONI CHIUSI PERCHE' I FIGLI SI SONO SPOSATI E L'INGRESSO SEMPRE CHIUSO.PREMETTO CHE GLI ORARI DI ACCENSIONE E SPEGNIMENTO SONO GLI STESSI.COME E' POSSIBILE TUTTI I MESI E TUTTI GLI ANNI SPENDERE UN FISSO E MAI VARIABILE.NON DEVONO AVERE TUTTI I CONTABILIZZATORI NEI LORO APPARTAMENTI.ESISTE UNA LEGGE CHE POSSO PORTARE ALL'AMMINISTRATORE?

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roelloaded link
25/10/2014 11:26:23 pm

Salve, quelli che hanno il riscaldamento autonomo non sono chiaramente inclusi nel calcolo del riscaldamento mentre l'appartamento che non ha voluto installarli dovrebbe pagare un fisso molto alto in modo da incentivare la immediata installazione.
Le rate fisse credo che siano legate ad un preventivo di spesa totale dal quale a fine anno si dovrebbe fare l'eventuale conguaglio relativo ai consumi reali ma per questo deve chiedere delucidazioni all'amministratore. In generale è importante imparare a leggere i consuntivi delle spese condominiali o farsi aiutare da qualcuno a verificare che i conteggi siano corretti e non vi siano errori

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Roberto
26/10/2014 05:12:09 am

Scusi signor Mauro;ma quindi lei con la contabilizzazione spende il doppio di prima?Glielo chiedo perchè io parto quest'anno con i contabilizzatori e volevo sapermi regolare.

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Bruno
27/10/2014 01:32:04 am

Nel mio appartamento c'è un unico cronotermostato "centreale" più le valvole termostatiche manuali su ogni radiatore: non riesco a capire come si integrino i due sistemi. Durante il giorno, quando non sono in casa, il cronotermostato è impostato sui 18 gradi, ma se le termovalvole restano girate tra 3 e 4, avrò una temperatura superiore ai 18 gradi? Per evitarlo devo regolare manualmente le termovalvole ogni volta che entro ed esco di casa? Se sì, allora a che serve il cronotermostato? Sono un po' confuso...

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roelloaded link
27/10/2014 06:18:36 pm

Caro Bruno, infatti non si integrano in modo naturale.
bisogna scindere le funzioni in crono e termostato perché il crono può servire mentre il termostato non più. Quindi conviene regolare le temperature molto alte sul termostato in modo che non intervenga quasi mai, mentre può continuare ad utilizzare la funzione crono per programmare gli orari come le è più comodo.

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Maria
27/10/2014 02:07:56 am

Buongiorno, per caso sa indicarmi una tabella dove posso capire come ricavano l'importo effettivo espresso in euro consumato dal termosifone, visto che al momento dell'installazione delle valvole termostatiche hanno registrato che tipo di termosifone è (allumnio o ghisa), e di quanti elementi e' composto.

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roelloaded link
27/10/2014 06:22:10 pm

Buongiorno, purtroppo non esiste un calcolo diretto per capire quale sarà il costo di una singola unità contabilizzata.
Bisogna sapere quanto è il consumo globale e dividerlo per la somma di tutte le unità contabilizzate da tutti i radiatori del palazzo (per questo vengono chiamati ripartitori). Conviene il primo anno richiedere una lettura a metà stagione in modo da avere un raffronto sul quale poi poter indicativamente fare dei calcoli.

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Maria
28/10/2014 08:29:16 am

Buonasera, stasera abbiamo fatto un'assemblea con l'amministratore e un consulente che ha montato le valvole e i contabilizzatori, ho posto la domanda come vengono conteggiati i costi e mi hanno detto che ogni tipo di termosifone (ghisa/alluminio /thermoarredo, ecc) hanno un coefficente che poi viene calcolato in base agli elementi e la larghezza e l'altezza del termosifone e alla fine moltiplicato per il conteggio effettivo sul contabilizzatore. Volevo farlo presente visto la domanda che gli avevo posto e potrebbe interessare ad altre persone che leggono su questo forum. la ringrazio e se ho ancora bisogno la contattero'.

roelloaded link
28/10/2014 05:53:08 pm

Buonasera, le informazioni che vi hanno dato sono corrette:
le unità conteggiate dai contabilizzatori vanno moltiplicate per il coefficiente del radiatore stesso, in modo che i numeri ottenuti tengano conto delle caratteristiche dei singoli termosifoni. Detto ciò, le cifre che si ottengono sono proporzionali al consumo ma non possono essere trasformate direttamente in euro, perché la spesa dipenderà dal consumo totale del condominio (che dipende da tipo di combustibile, efficienza della caldaia, dispersioni dell'impianto, etc...)

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Riccardo
29/10/2014 09:25:35 pm

Buongiorno, nel mio condominio di 45 unità hanno installato nuova caldaia a condensazione con applicazione valvole termostatiche e contabilizzatori di calore su ogni radiatore. I lavori sono quasi praticamente finiti, la Ditta dopo aver riempito l'impianto sta controllando in ogni appartamento che tutti i radiatori siano a posto e non ci siano perdite, per essere pronti quando accenderanno i caloriferi per la stagione 2014/2015. Ora siccome da quello che ho sentito, qualche condomino sembra che ha rinunciato a 1/2 termosifoni, cioè non ha fatto installare nella propria abitazione sia le valvole termostatiche che i contabilizzatori per quelli a cui rinunciava, 1/2 caloriferi. E vengo alla mia domanda: se questi pochi condomini che avevano rinunciato ai caloriferi sopra citati, successivamente, perchè in grado di farlo, installassero i termosifoni mancanti da soli all'insaputa di tutti gli altri condomini e soprattutto non avvertendo l’amministratore (senza inserire ne le valvole termostatiche, ma soprattutto senza contabilizzatori) come gli verrà addebitato il consumo? Esempio: abitazione che ha 6 caloriferi, ma solo 4 con valvole termostatiche e contabilizzatori (almeno così risulta all’amministratore informato dalla Ditta). E’ possibile che gli verrà addebitato solo il consumo dei 4 caloriferi, ma in realtà si è scaldato con 6 perché i 2 a cui aveva rinunciato se gli è installati successivamente non avvisando nessuno, in poche parole può fare il furbetto?
Ricordo che l'Assemblea ha deliberato per spese riscaldamento le seguenti percentuali: 25% a millesimi e il resto a consumo.

Grazie Riccardo

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roelloaded link
29/10/2014 10:44:39 pm

Buongiorno, purtroppo i furbi ci sono sempre, ma spetta alla ditta installatrice a non permettere che questi abbaino la meglio:
innanzitutto i contabilizzatori vanno installati su tutti i radiatori collegati all'impianto. Se ci sono dei radiatori che non verranno più utilizzati vanno staccati fisicamente o piombati in modo da non poter essere messi in funzione; prese queste precauzioni diventa molto difficile fare i furbi....

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Mariuxi
30/10/2014 08:01:05 am

Buongiorno. Io voglio chiedere. Da pochi giorni hanno installato le valvole e i contatori de riscaldamento. Sono con un dubbio si non si accendono tutti i riscaldamenti cosa succede?. Sono due camere che in genere non ci siamo. Quelle le lascio spente. Sto risparmiando. O pure no??. Grazie per la risposta

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roelloaded link
31/10/2014 06:00:07 pm

Buongiorno,
sicuramente con 2 radiatori spenti sta risparmiando!!!

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massimo75
30/10/2014 06:24:40 pm

buongiorno,ho acquistato una casa con taverna,in taverna ho un termoventilatore con le ventole da accedere manualmente e dentro ci passa l'acqua del riscaldamento dell'appartamento,mi piacerebbe sapere se esistono delle valvole che quando arriva l'acqua calda mi attaccano corrente per le ventole e quando si raffredda la temperatura dell'acqua staccano il contatto,questo mi consentirebbe di tenere una temperatura gradevole in taverna senza dover accendere e spegnere(che spesso mi dimentico di fare)le ventole grazie ciao

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roelloaded link
31/10/2014 06:04:49 pm

Buongiorno, se non ho capito male a lei servirebbe solo che la ventola si fermasse quando l'acqua nei tubi diventi fredda: per fare ciò è sufficiente un normale termostato a contatto installato sul tubo, che senta il calore (circa 40 gradi) e faccia partire la ventola.

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sara
31/10/2014 12:05:24 am

buongiorno.
io abito al terzo piano di un condominio con i doppi vetri. la temperatura normale delle mie stanze è di 22/23 gradi. ho impostato le valvole su 3 ma i termosifoni sono sempre spenti. fa giusto un po' freddo la sera ma questi restano sempre spenti. cosa significa? grazie

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roelloaded link
31/10/2014 01:42:57 am

Buongiorno, significa che funziona tutto perfettamente:
infatti le valvole sul 3 corrispondono ad una temperatura desiderata di 20 gradi circa. Se nell'ambiente ci sono già 22 gradi chiaramente il radiatore non inizierà nemmeno a scaldare. Per verificare è sufficiente alzare la valvola sul 4 (circa 24 gradi) e vedere se si scalda

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Maria
31/10/2014 05:31:23 pm

Buongiorno, abito al sesto piano di un condominio e da circa una settimana hanno acceso il riscaldamento, siccome ho notato che posizionando sul 3 la valvola é troppo caldo (circa 23-24gradi) l'ho posizionata sul 2, ma in questo casio i termosifoni si spengono completamente, come mai?
Inoltre quando ho cambiato i termosifoni purtroppo mi hanno messo degli elementi in più, che avrei dovuto togliere, però l'idea ulivo mi ha detto che mettendo i contabilizza tori di calore non era necessario, però leggendo i consumi ho notato che in una stanza più piccola consuma molto di più che in quella più grande, cosa devo fare? Spero di essere stata chiara, grazie

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roelloaded link
31/10/2014 05:58:41 pm

Buongiorno,
esistono anche tutte le posizioni intermedie tra il 2 ed il 3 !!
Provi ad impostare a metà strada e vedrà che le cose andranno meglio.
Per i consumi non so come siano stati impostati i contabilizzatori e quindi non saprei: se un radiatore è più grande tende a consumare di più ma è anche vero che se la stanza è piccola dovrebbe spegnersi molto prima: a meno che quella stanza sia comunque più fredda perché meno isolata e quindi il consumo maggiore sia legato alle maggiori dispersioni

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Maria
31/10/2014 06:12:00 pm

La ringrazio per i chiarimenti, proverò a impostare a metà tra 2 e 3. Per quanto riguarda la stanza in cui il termosifone consuma di più ha comunque una temperatura di 23 gradi, e non ha dispersione. Scusi la mia ignoranza,ma non ho capito una cosa lei ha detto che i radiatori dovrebbero spegnersi quando arrivano a temperatura? Perché ha me sono sempre bollenti. Grazieeeee

Maria
1/11/2014 06:01:48 pm

Buongiorno, ho posizionato le valvole dei su 2,5 e sono tutti spenti, quindi non capisco se li tengo sul 3 ho 23-24 gradi, appena abbasso un po' si spengono!!!!

nicol
1/11/2014 04:27:12 am

Salve nel mio condominio a luglio hanno messo i contabilizzatori, da una settimana accendo i termo,ma mi e sorto un dubbio, i contabilizzatori devono segnare il consumo attraverso dei numeri come per il contatore dell energia elettrica?perche nei miei non compare niente.

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roelloaded link
1/11/2014 06:50:27 pm

Salve, alcuni produttori preferiscono tenere il display spento per aumentare la durata delle batterie, ma di solito premendo un pulsante o toccando il contabilizzatore in qualche punto, compare la lettura

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Emma
3/11/2014 07:00:48 pm

Buongiorno, sono in affitto in un appartamento al terzo piano, soleggiato durante la mattina e quindi più caldo, nel pomeriggio e la sera/notte invece fa più freddo. È di recente costruzione per cui presumo abbia il sistema descritto da voi nell'articolo con i metodi di misurazione della temperatura (difatti se imposto 20 gradi il termosifone si accende se la temperatura della stanza è inferiore, altrimenti no). Il mio quesito è: se io metto la temperatura a 19 gradi sia per il giorno che per la notte (con le impostazioni di accensione automatica per poche ore durante le 24 ore) ma chiudo le manopole laterali di tutti i termi che ho ed anche il rubinetto del gas per i fornelli, e non uso l'acqua calda poiché sono fuori casa, è possibile che il contatore del gas che alimenta appunto la caldaia autonoma che possiedo, giri da 1927.438 a 1928.169 in quasi quattro giorni? Grazie, cordiali saluti.

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roelloaded link
6/11/2014 03:58:30 pm

Buongiorno, direi che il consumo di 1 metro cubo ogni quattro giorni per tenere la casa in temperatura di 19 gradi è veramente poco. In soldoni significa circa 1 euro ogni quattro giorni, e mi sembra anche troppo poco

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Elena
5/11/2014 10:18:19 pm

Salve, vivo in un condominio di 7 piani dei primi anni 60. Abbiamo installato le valvole sui termosifoni, ma ho un problema. Ho 7 caloriferi in casa. Durante la notte, mentre tutti gli altri sei sono freddi, uno si scalda. Specifico che in posizione 0 quello stesso termosifone rimane freddo, inoltre la pompa cessa il suo funzionamento alle 22, come spiegatomi dall'amministratore. L'idraulico mi ha spiegato inoltre che siccome il condominio ha 3 appartamenti vuoti, con riscaldamento spento, il calore si concentra dove trova la valvola aperta. Che ne pensa?

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roelloaded link
15/11/2014 07:25:13 pm

Salve, il problema è l'errata taratura della pompa a giri variabili oppure del bypass differenziale, sempre che li abbiano installati

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claudio
6/11/2014 05:03:37 am

Salve,avrei bisogno di alcune delucidazioni, vorrei installare le valvole sui miei caloriferi, abito in un condominio con riscaldamento non centralizzato, vorrei installarle perché quando il termostato raggiunge la temperatura in una stanza rimane freddo perché esposta a nord e secondo me poco coibentata.
Saprebbe dirmi se è la soluzione ottimale e come dovrei impostare il tutto per favore

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roelloaded link
6/11/2014 04:01:21 pm

Salve, per distribuire il calore in modo ottimale le valvole termostatiche sono la soluzione migliore. Dovrà poi impostare il termostato esistente ad una gradazione più alta in modo che intervenga solo quando tutte le stanze sono in temperatura

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claudio
6/11/2014 05:24:35 pm

Grazie per l'aiuto e il lavoro che fa qui su questo sito,vorrei chiederle anche per avere 19\20 gradi nelle stanze e 22 nell'altra a che valore deve impostare le teste termostatiche

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roelloaded link
8/11/2014 04:45:36 pm

Grazie a Lei per l'attenzione nei confronti del tema di risparmio energetico!
La scala rappresentata sulle teste termostatiche è abbastanza standard ma bisogna comunque tararle avendo la cura di misurare la temperatura nelle stanze perché ci possono essere degli scostamenti:

valore sulla manopola 0 => radiatore chiuso
valore sulla manopola 1 => circa 12 gradi nella stanza
valore sulla manopola 2 => circa 16 gradi nella stanza
valore sulla manopola 3 => circa 20 gradi nella stanza
valore sulla manopola 4 => circa 24 gradi nella stanza
valore sulla manopola 5 => circa 28 gradi (non raggiungibili)

Viene da se che tra la posizione 2 e 3 ci dovrebbero essere 18 gradi mentre tra la 3 e 4 si raggiungono circa 22 gradi

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alessandro farina
8/11/2014 05:15:42 am

La ringrazio per l`ottimo blog, ho letto quasi tutti i commenti ma non ho trovato niente inerente al mio problema.
Mi sono da poco trasferita in un appartamentino in affitto,nel quale sono installati contabilizzatori e valvole termostatche su ogni calorifero, ma sui contabilizzatori non appare MAI alcun numero, su nessuna stanza.
Vorrei sapere se é giusto cosi o meno?
Ho chiesto all'amministratore e mi ha detto di non saperlo, ho chiesto all'idraulico che installo tutto, ed annche lui mi ha detto di non saperlo, ma di stare tranquillo che é un impianto wi.fi.

A questo punto chiedo a lei, se è a conoscenza di contabilizzatori che non visualizzano nulla?

La ringrazio in anticipo per ogni informazione.
Saluti

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roelloaded link
8/11/2014 04:52:43 pm

Salve, molte marche scelgono di non visualizzare nulla sul display per risparmiare al massimo le batterie. In ogni caso dovrebbe sempre esserci la possibilità, premendo qualche pulsante, di visualizzare temporaneamente la lettura. Se mi dice la marca posso controllare.

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Romano
10/11/2014 10:45:49 pm

Buongiorno possiedo queste valvole sui termosifoni da ormai 25 anni e ogni anno all'accensione della caldaia qualche termosifone rimane freddo, smonto la valvola muovo il pernino che rimane bloccato e riprende a funzionare. Domenica scorsa ho chiuso il termosifone in cantina (messo a 0 la valvola) e l'ho riaperta in serata ma da allora il termosifone è freddo,ho già smontato la valvola, mosso il pernino, l'ho anche tolto ed è uscita acqua calda,poi rimontato il tutto ma non scalda. Cosa può essere successo? Grazie.

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roelloaded link
11/11/2014 03:36:43 pm

Buongiorno, premesso che fare diagnosi a distanza è praticamente impossibile, se il problema non è nelle valvole allora sicuramente sarà nelle tubazioni. Potrebbe essersi formata una bolla d'aria od una ostruzione su uno dei due tubi del radiatore. In ogni caso chiamerei l'idraulico

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Daniela
13/11/2014 05:38:21 am

Salve..anch'io mi sono ritrovata a gestire queste valvole termostatiche senza che la ditta manutentrice o il costruttore, visto che l'appartamento è nuovo, mi abbiano delucidata. Il problema che riscontro è che ho notato che le valvole mi annullano completamente l'utilizzo del cronotermostato. Con le temperature (min e max) a zero i termosifoni entrano in funzione ugualmente..come posso gestire l'impianto dal cronotermostato (Cewal 2.0) senza essere costretta per spegnere il riscaldamento a passare il generatore all'utilizzo di sola acqua sanitaria??..Grazie

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roelloaded link
13/11/2014 04:57:30 pm

Salve, evidentemente ci sono dei problemi sul suo impianto.
Se alcune valvole sono chiuse (spero non tutte perchè non avrebbe senso) ed il termostato da l'impulso alla caldaia di funzionare, devo scaldarsi solo i termosifoni "aperti". Un problema potrebbe essere la regolazione della pompa della caldaia oppure l'assenza di un bypass differenziale

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Daniela
13/11/2014 07:52:58 pm

Se le valvole sono aperte funzionano regolarmente, l'ho verificato portandone a zero qualcuna, ma se voglio spegnere il riscaldamento non riesco a farlo dal termostato e sono costretta ad intervenire sulla caldaia.

roelloaded link
14/11/2014 04:16:29 pm

Se lei abbassa la temperatura sul termostato Cewal e la caldaia continua a girare significa soltanto che il termostato non funziona!
Per prima cosa provi a cambiare le pile al termostato e se continua a non fermare la caldaia chiami l'elettricista

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Gianni Cicchetti
15/11/2014 04:58:46 pm

Salve, nel mio condominio sono state appena installate le valvole termostatiche. In posizione da 1 a 2 tutto ok, da 3 compreso a 5 si sente un bel rumore di acqua che scorre (come se all'interno del radiatore vi fosse un rubinetto aperto). Sapreste dirmi da cosa potrebbe dipendere? Grazie per la cortese collaborazione.

Reply
roelloaded link
15/11/2014 07:22:45 pm

Salve, il rumore è sintomo di una pressione troppo elevata sulla valvola dovuta alla errata taratura della pompa variabile oppure del bypass differenziale: in alcuni casi addirittura questi due apparecchi non sono stati installati e quindi bisogna provvedere

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RENATO
16/11/2014 07:26:08 pm

Buongiorno, ho un locale del mio appartamento con due termosifoni, uno è molto piccolo, dovendo adesso montare le valvole termostatiche
ho più convenienza a eliminare il piccolo e sostituire l'altro con uno più
grande?

grazie, per la disponibilità.

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roelloaded link
17/11/2014 02:23:49 pm

Buongiorno, dal punto di vista economico, sia per l'investimento sia per il consumo, non vedo come la sostituzione con un radiatore più grande possa essere vantaggiosa. Se il totale della potenza degli elementi rimane sempre quello ai fini della contabilizzazione non cambia nulla.
Se poi è una questione di ottimizzazione degli spazi allora subentrano altri ragionamenti...

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Salvatore
16/11/2014 11:06:16 pm

Buongiorno, vorrei sapere a che altezza del termosifone vanno montati i contabilizzatori e se ciò influisce sul consumo. Chiedo questo perchè nel nostro condominio sono stati montati tutti ad altezza differente e in alcuni appartamenti addirittura a metà del termosifone anzichè in alto come la maggior parte di essi. Esiste una legge in proposito oppure rimane a discrezione del tecnico? Ringrazio in anticipo per la risposta, saluti.

Reply
roelloaded link
17/11/2014 02:26:51 pm

Buongiorno, l'altezza dei contabilizzatori deve essere uguale per tutti e va misurata in percentuale dell'altezza totale del radiatore (ad es. 75% dell'altezza del radiatore). Chiaramente la contabilizzazione dipende dalla posizione ed è la ditta costruttrice che indica le altezze corrette.
Se l'installatore ha fatto di testa sua credo che abbia combinato un bel pasticcio

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Luigino
19/11/2014 09:27:29 pm

Buongiorno,vorrei sapere se i prezzi stabiliti per il riscaldamento nel palazzo in cui abito sono in linea con altri o superiori alla media.
Impegno di potenza:€4,47moltiplicato x la cubatura
Consumo minimo:€4,82 moltiplicato x la cubatura
Reale consumo:€0,1031 moltiplicato x i kwh realmente consumati.
Grazie per la sua disponibilita' e competenza.

Reply
roelloaded link
21/11/2014 09:55:31 pm

Buongiorno, premettendo che non è consuetudine calcolare il costo del riscaldamento in modo così articolato (almeno nei dintorni a dove vivo), il costo di 0,1 euro al kWh mi sembra congruo rispetto al costo medio dell'energia attuale. Per la quota fissa se supponiamo di avere un alloggio di 100 mq (circa 270 mc) allora viene:
euro 1207+ euro 1301 = 2500 euro di quota fissa !?
Credo proprio che ci sia qualcosa di errato; non è per caso che erano 0,447 e 0,482 euro? Così sarebbero 250 euro di quota fissa

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Maria
20/11/2014 10:55:11 pm

Buongiorno, volevo chiederle gentilmente una cosa, ho un termosifone con 8 elementi e montato valovola termostatica a distanza di 30 cm ho un armadio che in teoria 5 elementi copre l'uscita diretta del calore nella stanza, se io metto la sonda cosa cambia? attualmente ho 20 gradi giusti con la valvola a 4, grazie per la risposta che mi dara'. cordiali saluti

Reply
roelloaded link
21/11/2014 09:49:11 pm

Buongiorno, sostanzialmente con la sonda avrà 20 gradi nella stanza mantenendo la valvola sul 3 invece che sul 4

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Maria
22/11/2014 06:35:35 pm

E il consumo e' uguale a fine giornata oppure e' diverso? valvola a 3 e valvola a 4 grazie Buona domenica

Daniele
22/11/2014 01:58:03 am

Buongiorno,
sui miei termosifoni ho sostituito le normali valvole manuali RBM con delle termostatiche sempre RBM.
Impostando l valvola sul 3, i termosifoni restano freddi spostando sul 4 pure, mettendo invece sul 5 cominciano a scaldarsi.
Smontando la valvola ho notato che sul 5, serrando si sente che valvola parzialmente già chiude. Ne deduco che portandola sul 3, automaticamente è chiusa e per questo motivo non succede nulla.
E' corretto il mio ragionamento?
Se sì, quale è la causa e la relativa soluzione.
RIschio di utilizzare le valvole in manuale, cioè spesa inutile.
Grazie.
Cordiali saluti.

Reply
roelloaded link
22/11/2014 04:27:49 pm

Buongiorno, sembrerebbe che le valvole non funzionino correttamente:
quanti gradi ci sono nella stanza? Dove sono posizionate le valvole (radiatori incassati dietro mobili o sotto davanzali)?

Reply
roelloaded link
23/11/2014 01:43:56 am

Il consumo è proporzionale alla temperatura del radiatore e della stanza e non al numero indicato sulla valvola: potresti avere la valvola sul 5 ed il termo bloccato, per esempio per l'aria, ed il contabilizzatore non segnerebbe alcun consumo.

Daniele
24/11/2014 03:26:02 pm

Buongiorno, grazie innanzitutto per la risposta. La temperatura della stanza è tendenzialmente sui 20-21°. I termosifoni sono liberi non coperti da nulla.
Ho fatto altri tentativi, non serrando a fondo la valvola qualcosa succede, ma non funziona correttamente, almeno sembra.
Le valvole installate sono 7 e ho il problema con tutte.
Ringrazio ancora per la disponibilità.
Saluti.
Daniele

Sergio
23/11/2014 01:50:07 am

Vivo in un condominio di 7 piani e sono state installate le valvole termostatiche, è giusto che siano state installate le valvole e non i ripartitori anche in una sala comune? Era proprio obbligatorio installarle? Come faccio a sapere quale è il mio dovuto?

Reply
roelloaded link
23/11/2014 04:02:48 am

Salve, oltre che obbligatorio mi sembra molto sensato visto che essendo uno spazio ad uso discontinuo spero il radiatore non sia sempre acceso; anche l'assenza del contabilizzatore è sensanta perché la spesa di quel radiatore viene spalmata sulla quota comune che tiene già conto delle dispersioni non contabilzzate

Reply
Lino
23/11/2014 06:29:13 pm

Volevo sapere se manca una sufficiente coibentazione tra appartamenti che per la legge deve essere inferiore a 0,8 W/mq K non si può applicare la contabilizzazione del calore. La mia domanda è vero o falso. grazie di una risposta

Reply
roelloaded link
24/11/2014 01:30:09 am

Molto falso. Il 95% dei condomini non ha pareti con tali caratteristiche.

Reply
Bruno link
24/11/2014 01:22:50 am

Buongiorno, mi sono stati recentemente installate vavole termostatiche in casama un dubbio per quanto riguarda la cucina. Il calorifero è installato a circa 10 cm. dalla cucina a gas che altera il valore della temperatura nell'ambiente soprattutto quando si usa il forno. Inoltre la sera accendiamo anche un termoconvettore quando si sente più freddo in casa. Per uniformare meglio il riscaldamento dell'ambiente mi è stato inserito un sensore remoto.é corretto questo intervento e cosa comporta visto che spesso qundo non si usa la cucina il calorifero è freddo o poco caldo mentre negli altri ambienti a parità di impostazione sono più caldi. Grazie

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roelloaded link
24/11/2014 01:33:07 am

La sonda è utile ma se la cucina rimane comunque il locale più caldo, il radiatore tenderà a raffreddarsi prima comunque (ed è giusto così).
Dovete prendere l'abitudine a misurare le temperature: se regolate la valvola sul 3 e nella stanza ci sono 20 gradi è chiaro che il radiatore si spegne da solo! Ed ogni stanza è una storia a se

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Benedetta
24/11/2014 11:32:55 pm

Salve ho una domanda da farle io e mio ragazzo abitiamo in una casa di sole tre stanze dove abbiamo Montato le valvole termostatiche collecandoci alla caldaia dei miei genitori!accanto ci abitano i miei genitori che hanno 100mq ! Come facciamo per calcolare i nostri consumi in modo facile ?visto che nn abbiamo l amministratore dobbiamo farlo noi.ci hanno consigliato il conta calorie ma è facile? Grazie mille

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roelloaded link
25/11/2014 01:07:02 am

Salve, innanzitutto per gestire la temperatura come farete?
La soluzione più semplice e mettere delle valvole termostatiche ed a quel punto se installate anche i contabilizzatori potete dividere le spese: si tratta di prendere i numeri una volta all'anno e fare una addizione e qualche divisione; al limite vi fate aiutare da qualcuno.

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Luigino
25/11/2014 12:26:55 am

Buongiorno,in merito alla sua risposta del 22/11 ho sbagliato io:
€4,47 e €4,82 vanno moltiplicati x i millesimi e cioè 97,58.quindi a parte il consumo la quota fissa è di circa 807 € più iva.calcoli che è un appartamento di circa 150 mq.Cordiali saluti.

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roelloaded link
25/11/2014 01:03:32 am

Buongiorno,
quindi circa 1000 euro di quota fissa più altri circa 1000 di consumo (stima ad esperienza di 10000 kWh/anno):
totale di 2000 euro all'anno per un alloggio di 150 mq, mi sembra in linea, purtroppo, con i costi attuali

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andrea
25/11/2014 04:23:44 pm

ma non sarebbe meglio l'obbligo di installare valvole
termostatiche tarate per un massimo di 20-21 gradi?
si eviterebbero molti contenziosi e discussioni

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roelloaded link
25/11/2014 08:41:16 pm

L'obbligo esiste già, dal lontano 1993!! Temperatura massima ammessa negli ambienti 20 gradi (con una tolleranza di 2 gradi).
L'inserimento delle termovalvole è servito proprio ad ottemperare a quella legge; se poi impostano le valvole sul 5, non è che nella stanza la temperatura possa arrivare a 30 gradi, ed in ogni caso il calore viene pagato da chi ha voluto avere più gradi (penso a tanti anziani malati che sono fermi a casa)

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andrea
27/11/2014 02:30:53 pm

l'obbligo esiste ma di fatto nel mio appartamento ed in molti altri
di diversi condominii ve ne sono 24 - 25
cominciamo a tarare la posizione 5 a 20 gradi sulle termovalvole
senza contabilizzatori cosi' piu' di tanto non scaldano

anch'io ho una mamma anziana e dove vive è penalizzata dai confinanti destra sinistra sopra e sotto che con i contabilizzatori
lasciano al freddo gli appartamenti per risparmiare (loro diritto)

roelloaded link
27/11/2014 07:21:58 pm

Con la crisi e gli aumenti dei prezzi dei combustibili la tendenza è quella di tenere temperature sempre più basse; io giro molto nelle case e le assicuro che è molto raro trovare temperature elevate.
In ogni caso i dati del ministero dello sviluppo economico e delle rete snam sono inequivocabili http://www.sostariffe.it/news/crolla-il-consumo-di-gas-naturale-in-italia-79326/

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luigino
25/11/2014 09:17:17 pm

Buongiorno, in risposta alla sua del 25/11.purtroppo i miei 150mq sono all'ultimo piano sottotetto di uno stabile degli anni 60.L'anno scorso primo inverno i kwh consumati sono stati quasi 20000.(con un inverno mite e patendo anche un pò il freddo)quindi la spesa è stata di circa 1000 di fisso e circa 2000 di consumo.Grazie

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Maria
29/11/2014 02:03:07 am

Buongiorno ogni tanto la contatto per avere dei chiarimenti, visto la sua disponibilità spero che riesce a chiarirmi qualche dubbio. Come le ho già' detto in precedenza da quest'anno siamo passati al teleriscaldamento con le valvole termostatiche. io abito all'ultimo piano con un sottotetto non coibentato, in casa per avere 20 gradi sono obbligata a tenere le valvole a 4, 4 e 1/2 (ho anche un papa' disabile ) .
1)volevo sapere se richiedendo la certificazione e la diagnosi energetica il condominio e' costretto a fare la coibentazione nel sottotetto e se deve essere deliberato in assemblea con la maggioranza.
2) se chi abita all'ultimo piano o lato frontespizio o piano terra con dispersioni puo' richiedere la riduzione della bolletta, e se si in che percentuale ?
3) volevo sapere gentilmente se esiste una tabella nazionale e dove posso trovarla per poter elaborare tramite i coefficenti i dati dei miei termosifoni e poi ricavare il mio consumo con i dati del contabilizzatore.
La ringrazio aspetto sua risposta. grazie Maria

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roelloaded link
29/11/2014 04:19:28 pm

Provo a risponderle:

1) Assolutamente no: la certificazione serve per capire quale sia la situazione dell'edificio, ma non può obbligare nessuno, solo consigliare e far capire quanto potrebbe essere conveniente l'intervento.
In Piemonte vige l'obbligo, raramente applicato, di fare opere di coibentazione qualora si debba eseguire un lavoro su di una struttura (es. tinteggiare una facciata).

2) Chiedere è lecito ma sperare che la richiesta abbia effetto positivo è altra cosa: la decisione di inserire dei coefficienti per tenere conto degli alloggi svantaggiati, andrebbe presa prima di eseguire i lavori, quando ancora la maggioranza non ha idea di come verranno suddivise le spese. Purtroppo vedrà che quando capiranno che ad una sua riduzione di spesa corrisponderà un aumento per gli altri, seppur modesto, non ci sarà modo di convincere la maggioranza

3) Non esiste una tabella nazionale perché i coefficienti dipendono dalla marca del contabilizzatore: le tabelle con la mappatura dei radiatori ed i relativi parametri deve essere comunque consultabile dall'utente presso l'amministratore o presso il gestore dell'impianto; da quelle tabelle si può capire esattamente come sono stati calcolati i coefficienti

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paolo
4/12/2014 04:34:02 am

Buongiorno Nel mio condominio del 1960 sono stati installati valvole termostatiche e contabilizzatori Su una colonna le valvole vanno tutte in vibrazione e si è riscontrato che l'acqua entra calda dal basso ed esce dalla valvola.L'amministratore ci ha comunicato che è impossibile modificare l'allacciamento dei tubi e ci ha proposto di invertire il detentore con la valvola. A parte la scomodità di avere la valvola in basso, a quali inconvenienti andiamo incontro? Esiste qualche altra soluzione?

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4/12/2014 08:11:39 pm

Buongiorno, mi sembra molto strano che un unica colonna abbia i tubi invertiti: quando sarebbero stati invertiti? Da sempre? E nessuno se ne mai accorto?
In ogni caso le valvole vanno in vibrazione per altre ragioni, esempio troppa pressione differenziale a causa di un errata taratura della pompa.

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paolo
6/12/2014 02:57:18 am

I tubi sono invertiti da sempre e nessuno se n'è mai accorto. Nel condominio vibrano solo le 6 valvole montate su quella colonna .Sull'impianto è montata una pompa a flusso e pressione variabile.

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6/12/2014 04:59:27 pm

E' proprio questo che mi stupisce: un radiatore che funziona con i tubi invertiti scalda molto meno... In ogni caso le valvole termostatiche si possono spostare anche in basso, tanto è vero che negli impianti con valvole monotubo le testine lavorano benissimo anche se sono in basso, anzi secondo me sentono ancora meglio la temperatura che in basso, vicino al pavimento, è di solito più fredda

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Augusto
12/12/2014 05:45:36 pm

Buongiorno nel mio condominio di 5 piani del 1979 da due anni abbiamo installato le valvole e abbiamo riscontrato un risparmio di circa il 15% diviso in millesimi. Nell'assemblea del dicembre 2012, si decide di interpellare un ingegnere termotecnico per ripartire il consumo del gas secondo la legge ( fattore k con correzioni piano per piano). Nell'ultima assemblea ( nel frattempo abbiamo cambiato amministratore) di pochi giorni fa, alcuni condomini e l'amministratore hanno sollevato l'illegittimità di tale coefficiente in base alla legge Uni 10200 del giugno 2014 . Vorrei sapere ,per cortesia, da che parte è la ragione e se essendo stata approvata dall'assemblea precedente la suddetta ripartizione può essere annullata, grazie

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12/12/2014 08:37:25 pm

Buongiorno. Per Norma UNI, si intende un documento prodotto mediante consenso e approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole, linee guida o caratteristiche relative a determinate attività o ai loro risultati, al fine di ottenere il miglior ordine in un determinato contesto.
Quindi, seppur un riferimento fondamentale, la norma UNI 10200 non è una legge. A mio avviso, ma non sono un esperto legale, l'assemblea condominiale può decidere a maggioranza il metodo di ripartizione; il problema semmai è che la maggioranza sia d'accordo ad introdurre i coefficienti.

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Roberto
3/3/2015 10:32:24 pm

Il Dlgs 102/14 cita la UNI 10200 quale metodo per la ripartizione delle spese, pertanto la norma (fino a luglio volontaria) è diventata cogente.

roelloaded link
4/3/2015 12:47:05 am

In effetti si dovrebbe già utilizzare la UNI 10200 ma siccome il primo passo è quello della verifica energetica per fissare il "consumo involontario" credo che ci vorrà diverso tempo prima che diventi applicabile su tutti i condomini (sempre che tutti i condomini nel frattempo si dotino di valvole e contabilizzatori)

Maria
13/12/2014 12:11:59 am

Buongiorno sono riuscita ad avere i coefficenti, nella tabella ci sono scritto 1) la sigla del termosifone (ipotesi ghisa), 2) dimensioni,3) rendimento termico, 4) coefficenti, poi le sigle con i numeri del contabilizzatore. Non so come abbiano tirato fuori i corefficenti, adesso vorrei capire dalla cifra totale viene tolto il fisso da dividere in millesimi, il variabile come lo conteggiano?, Poi io essendo all'ultimo piano con dispersione dal tetto nei coefficenti come hanno fatto a tenerne conto visto che non e' stata fatta la diagnosi energetica? grazie .

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13/12/2014 04:29:29 am

Buongiorno, ora può controllare che i dati della tabella corrispondano alla realtà dei suoi radiatori ed in linea di massima, che i coefficienti siano proporzionali alla potenza del radiatore. La quota fissa, calcolata in base ai millesimi, viene votata dall'assemblea del condominio; la quota variabile non sempre viene aggiustata con i coefficienti di dispersione (da non confondere con i coefficienti dei radiatori) perchè anche questa scelta deve essere fatta dall'assemblea, e come può leggere nel messaggio precedente, non c'è alcuna legge ne che obblighi ne che neghi l'utilizzo di tali coefficienti

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Giorgio
13/12/2014 01:33:15 am

Buon giorno! Ho letto il suo altro articolo che metteva in guardia dall'installazione errata delle valvole termostatiche e guardacaso nel mio appartamento le ho trovate tutte montate in maniera sbagliata. Ho rimosso le valvole e ho seguito le istruzioni della ditta costruttrice (Giacomelli) per il corretto montaggio. Come posso verificare che tutto sia a posto? La precedente installazione sbagliata può aver causato danni alle valvole? Grazie.

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Giorgio
13/12/2014 01:37:30 am

Ho scritto male, intendevo le testine termostatiche montate scorrettamente.

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roelloaded link
13/12/2014 04:20:23 am

Buongiorno, nessun danno, solo che quando non sono montate correttamente non agiscono nel modo giusto, o meglio non regolano la temperatura come dovrebbero. Se le temperature negli ambienti corrispondono a quelle impostate sulle valvole direi che è tutto a posto

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Olivier
14/12/2014 02:38:13 am

Buona sera,

Avrei due domande,

1.Da luglio sono in affitto, in un casa bifamiliare. La proprietaria, ( vicina ) , pretende che per legge, le valvole termostatiche vanno messe solo al 50% della totalità dei termosifoni. …. Ha quindi fatto montare su un totale di 18 termosifoni, solo 8 valvole termostatiche. … 3 termosifoni hanno ancora le vecchie valvole ( non termostatiche ) e 7 termosifoni con impianto predisposto per le valvole, ma con i tappi di protezione …. Pretende che con quelli, si possa chiudere ed aprire i termosifoni …. Esiste quella legge che pretende ?
2. Con tutte le valvole del tutto aperte, e caldaia accesa dalle 03.45 alle 23.00, supero difficilmente le 18 gradi dentro casa. Che ne pensa ?
Cordialmente, Olivier

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roelloaded link
14/12/2014 03:36:46 am

Salve,
non mi risulta esistano leggi che parlano del 50% delle valvole ed onestamente non ne vedrei la logica. Io conosco bene la normativa in Piemonte e dice chiaramente che ogni locale deve essere dotato di un regolatore i temperatura.
Se poi non raggiunge la temperatura nei locali il problema sarà probabilmente nella regolazione della caldaia o del termostato generale.

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Federica68
16/12/2014 09:14:02 pm

In altre parole cos'è che mi fa aumentare i consumi sul contabilizzatore?

Sono esclusivamente due i fattori che fanno aumentare i consumi:

la temperatura della stanza (più è alta più il contabilizzatore "va veloce")

le dispersioni della stanza (spifferi, finestre aperte, mancanza di isolamento, ecc...)

Ho riportato quanto da lei scritto, per chiederle questa cosa:
la valvola del termosifone in bagno (termosifone attaccato alla doccia) misura anche il calore di quando uno fa una doccia molto calda (il bagno è molto piccolo e si appanna lo specchio)?
Perchè a me è arrivato un consumo del bagno esagerato e non compatibile con l'utilizzo del termosifone, spesso sullo 0 -1.
In camera da letto, valvola quasi sempre sullo 0, il fatto che tengo aperte le finestre al mattino più di 5/10 minuti può anche questo incidere sui consumi?
Perchè rispetto ad altre misure (appartamento di 45m2) questi due sono proprio fuori linea.
Spero di essere stata chiara
fede
Grazie per la sua eventuale risposta

Reply
roelloaded link
17/12/2014 01:43:46 am

Il contabilizzatore del bagno se pur in situazione non ottimale, non vedo come potrebbe "sballare" per qualche grado ambiente in più (non credo che nel locale la temperatura superi i 30 gradi) quando il radiatore di per se raggiunge i 50-60 gradi senza problema; inoltre non penso che faccia più di una doccia al giorno e quindi quei pochi minuti non possono cambiare una media di 24 ore.
Invece il tenere aperte le finestre può incidere molto sui consumi perché il veloce raffreddamento dell'aria e successivamente quello delle pareti richiede poi diverse ore di lavoro a pieno regime della valvola e del radiatore.
Quando gli appartamenti hanno ambienti ridotti poi può capitare che essendo tutti comunicanti si comportano quasi come un ambiente unico perché l'aria circola in tutte le stanze e quindi è difficile fare una sostanziale divisione tra i consumi dei singoli radiatori; mi preoccuperei più che altro che il consumo totale sia proporzionato all'utilizzo

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stefano
17/12/2014 08:34:48 am

Salve.volevo un informazione sui numeri che mi compaiono nei lettori.vedo che,giustamente,aumentano ogni giorno, per l utilizzo del radiatore.volevo sapere questi numeri tramutati in euro quanto sono.cioe ogni cento scatti,quanti euro spendo?grazie anticipatamente

Reply
roelloaded link
17/12/2014 03:31:26 pm

Salve, purtroppo non c'è una correlazione diretta tra numeri ed euro, almeno per il primo anno che non sono ancora stai fatti dei conteggi.
I numeri indicano una quantità proporzionale al consumo ma non conoscendo la spesa totale del condominio non si può fare un calcolo preliminare: bisogna aspettare di avere tutti i consumi e fare i conteggi.

Reply
stefano
17/12/2014 04:21:28 pm

Grazie ancora.

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mauro valentini
18/12/2014 05:41:28 pm

Ho letto dell'obbligatorietà delle valvole termostatiche sui radiatori, ma
è possibile installarle anche sui termoconvettori ? In non fosse possibile è obbligatorio sostituirli con termosifoni ? Grazie

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roelloaded link
18/12/2014 08:40:52 pm

I ventilconvettori possono essere controllati direttamente con valvole elettriche (installando quelle della marca del ventil oppure valvole elettriche generiche). In ogni caso è sempre possibile sostituire i ventil con radiatori anche se bisogna sicuramente verificare come è fatto l'impianto.

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angelo
20/12/2014 05:05:42 pm

Salve, nel mio condominio sono state montate valvole termostatiche e contabilizzatori, sono sempre fuori casa e rientro la sera dopo le 20. tengo costantemente le manopole a 2. Metto a 5 solo alle 20 qnd. rientro e solo nelle stanze che mi interessano. L'impianto centralizzato di teleriscaldamento si spegne alle 23.00. Mi sono inventato il posizionamento di 1 ventilatore diam. 40 sul termosifone (consumo 70 watt) in modo da avere + caldo possibile nelle 3 ore in cui sono a casa. E' scorretto? Il termosifone con il ventilatore consuma di + ?

Reply
roelloaded link
20/12/2014 05:50:17 pm

Salve, nel suo caso sarebbe ideale avere le valvole elettroniche programmabili... In ogni caso aver messo un ventilatore ha trasformato il radiatore in un ventilconvettore e se funziona direi che è un ottima idea anche se terrei la ventola al minimo sia per consumare poca energia elettrica che per non smuovere troppa aria e polvere, il che produrrebbe un confort non ottimale

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Angelo
24/12/2014 07:23:56 am

Grazie x la gentile e sensata risposta Un ultimo quesito, se mi permette. Un giorno raro, che mi trovavo a casa, ho provato a mettere la valvola a 5 e ho acceso il ventilatore, morale dopo poche ore la stanza è diventata una sauna. Il contabilizzatore, se non ho capito male dalle risposte da lei fornite ad altre persone, dovrebbe aver registrato questo picco di calore e quindi, in quel caso, dovrei avere consumato di + e quindi dovrò pagare di +. ....o mi sbaglio. Grazie

Reply
roelloaded link
24/12/2014 03:47:40 pm

Chiaramente più calore viene ceduto all'ambiente e più alto sarà il consumo, quindi ci vada piano con il ventilatore...

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Nunzia
28/12/2014 07:07:51 pm

Buongiorno. Volevo porre questo quesito: abbiamo installato valvole e ripartitori lo scorso anno e pochi giorni fa ho avuto una bella batosta relativamente ai costi di riscaldamento da me sostenuti. Quindi praticamente ho avuto più freddo, ho speso per denaro per i lavori sulla centrale e sui contabilizzatori e spendo molto di più. Sulla parte fissa è stata applicata una tabella sui millessimi di potenza installata che a me risulano doppi di quelli di un condomino con l'appartamento doppio del mio e anche i contabilizzatori sono stati tarati sulla base della potenza installata. Fatta salva la possibilità di errori per cui sto richiedendo verifiche chiedo se è normale tener conto due volte della postenza installata. Grazie mille.

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roelloaded link
29/12/2014 03:44:30 am

Salve, la quota fissa viene normalmente calcolata sulla tabella millesimale preesistente la quale può tenere conto della potenza installata oppure della volumetria; di solito le due cose sono strettamente correlate come è logico, ma in ogni caso non è raro trovare errori nel conteggio delle potenze mentre è più difficile sbagliare le volumetrie. Il principio di base comunque è che la quota fissa tenga conto della potenza impegnata ed è quindi corretto utilizzarla, mentre la potenza utilizzata per il calcolo della quota variabile (consumo) è solo un parametro che viene utilizzato per calcolare il calore ceduto all'ambiente ed è quindi indispensabile utilizzarlo per avere un equo confronto tra i diversi radiatori.

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stefano link
29/12/2014 08:21:39 pm

Salve, ho un appartamento del 1960 circa, 80mq posto al primo piano, tra poco dovrei montare le valvole termostatiche sui radiatori (4 in ghisa e 1 termoarredo) quindi vorrei porle 2 domande,
1) non so quale siano le migliori in circolazione, sia per il materiale al suo interno (liquido, ceramico o gas), sia per il rumorein fase di apertura e chiusura della valvola.
2) avevo in mente di montare le valvole termostatiche a filo comandate tutte da un unico termostato posizionato nel reparto notte. Come soluzione è buona oppure mi consiglia le valvole meccaniche senza filo e senza wifi?
Grazie.

Reply
roelloaded link
31/12/2014 11:44:41 pm

Salve, i marchi principali sono tutti ottimi prodotti: Caleffi, Giacomini, Far... Io preferisco le Caleffi perché hanno l'attacco per le testine molto standard ed è quindi facile montare qualsiasi marca di testine.
Per il tipo di regolazione dipende molto dall'uso della casa: se durante il giorno c'è sempre qualcuno direi che sufficiente la normale testina termostatica meccanica, mentre se avete orari prolungati di assenza può essere utile la testina radiocomandata:
a me piace molto la soluzione Evohone http://getconnected.honeywell.com/en/thermostats/evohome

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Max
1/1/2015 01:26:28 am

Salve spettacolare il sistema della honeywell, proprio ciò che mi poacerebbe avere a casa. Ma io vivo inun condominio con teleriscaldamento con valvole e contabilizzatori Caleffi dove tutto funziona perfettamente, ma mi piacerebbe disporre diun controllo così sofisticato come quello da lei proposto evohome. Sarebbe possibile inserirlo nel mio impianto e se si' avrebbbe dei costi molto elevati? Geazie per questo splendido blog da cui ho imparato quasi tutto quello che so sul teleriscaldamento.

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1/1/2015 03:40:31 pm

Grazie innanzitutto e buon anno nuovo!!
Il sistema Evohome è installabile senza problemi ed in pochi minuti al posto delle testine caleffi; il kit base con 4 testine elettroniche il comando touch screen e il gateway da collegare ad internet, costa intorno ai 600 euro. Se però non ha l'esigenza di controllare via telefono l'impianto si possono comprare i singoli componenti

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Alberto
10/1/2015 03:49:54 pm

Buongiorno, volevo chiedere se mettendo dei pannelli riflettenti in alluminio sul retro del termosifone questi falsino la contabilizzazione dei consumi. Grazie

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10/1/2015 05:24:49 pm

Buongiorno, non influiscono sulla contabilizzazione ma influiscono molto poco anche sul comfort quindi ne può fare tranquillamente a meno

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fabio
13/1/2015 06:55:10 am

salve, volevo domandarle se in un condominio centralizzato di 9 alloggi il mio all ultimo piano con riscaldamento a gasolio e aime' le valvole fosse possibile utilizzare una stufa a pellet in maniera da scaldare buona parte dell appartamento dato che udite udite la mia spesa x "scaldare" 100mq ammonta a 2600 euro annui e inoltre fatico a raggiungere i 20 gradi.in questa maniera pagherei il mio fisso del 40%. la mia domanda riguarda proprio questo, il 40 fisso viene conteggiato sui miei 2600 o sulla media del condominio? e inoltre se tengo aperti alcuni termosifoni il loro consumo andrebbe ad aggiungersi al 40% oppure sarebbe compreso nel 40% se riesco a starci dentro. grazie

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roelloaded link
13/1/2015 03:34:34 pm

Salve, al di là delle difficoltà tecniche relative all'installazione di una stufa a pellet in un alloggio che non abbia già canne fumarie predisposte, purtroppo la scelta di andare a gasolio direi che ad oggi è una follia (magari poi la caldaia è pure vetusta).
Il 40% viene calcolato in base ai millesimi della sua abitazione: quindi ogni consumo conteggiato dai contabilizzatori le verrà fatto pagare a parte (oltre quindi il fisso). Es. spesa totale condominio 10000 euro, 4000 euro verranno suddivisi in base ai millesimi e 6000 in base ai contabilizzatori

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Giacomo
18/1/2015 10:28:04 pm

Buongiorno e complimenti innanzitutto.
Espongo la mia questione: il sistema di riscaldamento nel mio condominio è "particolare"; cioè ogni colonna di termosifoni è collegata in serie. In altre parole l'acqua calda che circola nel mio termosifone è quella che ha circolato nel termosifone del piano sopra di me (quindi più fredda di quella fornita ai piani superiori).
Tutto ciò è un vincolo che impedirebbe l'installazione e il corretto funzionamento delle valvole+contabilizzatori?
Grazie per la disponibilità.

Reply
roelloaded link
19/1/2015 06:02:57 pm

Buongiorno, in pratica mi sta descrivendo un impianto monotubo ma con distribuzione verticale (invece che orizzontale come nella maggior parte dei casi). Quello che le chiedo però è: che tipo di valvole avete attualmente sui radiatori? Un monoblocco sul fondo del termo oppure una valvola alta ed una in basso? E se il suo vicino di sopra chiude il suo termosifone la colonna continua a scaldare? Potrebbe trattarsi di un impianto con tubi venturi ma senza un sopralluogo è difficile da capire....

Reply
Giacomo
20/1/2015 07:29:43 pm

Esattamente. Ha compreso il tipo di impianto: monotubo con monoblocco sul fondo del termo. L'unica precisazione è che (per fortuna!) chiudendo un rubinetto-valvola non si blocca il flusso, perchè in quel caso (cioè solo se viene chiuso completamente un termosifone) questo viene "bypassato" e il flusso passa integralmente al piano sottostante.
Il quesito quindi è: come si potrebbe applicare il sistema di conteggio calorie a questo impianto così ...intrinsecamente vincolato?
Grazie ancora.

roelloaded link
20/1/2015 08:04:00 pm

Quindi trattandosi di un impianto a monotubo con valvole monotubo, si può tranquillamente installare le apposite valvole termostatiche: credo che tutte le marche le producano ma le mie preferite sono le monotubo Giacomini termostatizzabili (http://it.giacomini.com/prodotti/r304t), perché hanno la possibilità di diverse tarature e la testina orientabile

Reply
Luigino
19/1/2015 09:46:29 pm

Buongiorno
So che recentemente sono cambiate alcune cose inerenti il riscaldamento a livello condominiale ma dato che sento e leggo pareri contrastanti avrei piacere di sapere il suo di parere.vorrei staccarmi dal centralizzato x mettere una stufa a pellet.So che è possibile farlo senza autorizzazioni condominiali ( abito in Piemonte e x quento alcuni dicono di no)La mia domanda è : A parte il
consumo devo pagare le spese fisse ?

Reply
roelloaded link
20/1/2015 12:23:15 am

Buongiorno, purtroppo le cose sono complesse perché la Regione Piemonte ha espressamente vietato il distacco dagli impianti centralizzati, in contrasto aperto alla nuova norma che invece semplifica tale procedura. In ogni caso serve un parere di un tecnico abilitato che certifichi che il distacco non comporta danni tecnici ed economici agli altri inquilini ed a quel punto si deve partecipare solo alle spese di manutenzione (sia ordinaria che straordinaria). Inoltre verifichi la possibilità di scaricare i fumi di una stufa a pellet perché fare delle canne fumarie a volte è più complesso di ciò che appare

Reply
luigino
20/1/2015 12:39:46 am

Per quanto riguarda le canne fumarie essendo al 6°ed ultimo piano non ci sono problemi,e anche x questo non credo arrecare danno ad altri. x spese di manutenzione ( ordinaria e straordinaria)non intende le quote fisse?Però la complessità del discorso regione mi frena. cosa posso fare? solo aspettare? Grazie ancora x la sua cortesia....

roelloaded link
20/1/2015 08:06:22 pm

E' un bel problema perché se decide di staccarsi e poi i vicini per invidia la segnalano rischia di incappare in sanzioni, o comunque di dover passare attraverso procedure legali. L'alternativa è tenere i radiatori spenti e pagare solo la quota fissa (che non so come sia quantificata nel vostro condominio).

Reply
Luigino
20/1/2015 11:11:59 pm

E' proprio questo il mio problema.circa 1100 euro di quote fisse che secondo me è tanto x circa 140 mq non ho più convenienza a passare al pellet....Ma al di la dei vicini, l'azienda che gestisce tutto x il riscaldamento e che manda le fatture credo mi provocherebbe diversi fastidi....

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roelloaded link
21/1/2015 03:12:49 pm

ahh, se poi siete nelle grinfie di qualche gestore di calore siete sistemati; non se ne esce facilmente a meno di non avere un buon avvocato e tanto tempo da perdere

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Luigino
21/1/2015 04:28:36 pm

GESTORE che essendo anche lei in piemonte conoscerà sicuramente "R.....ni".contratto capestro ancora x 7 anni con penali da capogiro..

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Antonio
25/1/2015 02:20:52 am

In Primavera, in Milano, nel mio Condominio (2 palazzi del 1969, con 12+10 appartamenti), saranno installate le Termovalvole, con i relativi Ripartitori SAVE ENERGY per tutti.
Nel frattempo, però, 4 appartamenti sono stati ristrutturati, come segue:
- nel 2005, nel mio palazzo, in uno sono state messe 8 Nuove Valvole FAR , nel secondo 7 Nuove Valvole CALEFFI;
- nel 2013, sempre nel mio palazzo, nel terzo appartamento ristrutturato sono state messe 8 Nuove Valvole FAR, nel quarto 4 Nuove Valvole CALEFFI.
L'idraulico interpellato dice che, secondo le ultime normative, in Lombardia le Termovalvole dovranno essere del tipo a "Doppia Regolazione".
All'installazione, come si dovrà procedere con le Termovalvole del 2005 e del 2013 che, salvo errore, non sono a doppia regolazione?
Sarà possibile recuperarle tutte, FAR e CALEFFI, magari con qualche modifica interna, oppure occorrerà sacrificare quelle di numero inferiore (esempio: le 11 della Caleffi) sostituendole totalmente con delle NUOVE della FAR e modificando poi internamente, se possibile, le FAR già installate che sono 16?
Sperando di essere stato chiaro nella spiegazione del problema, ringrazio anticipatamente per una pronta risposta e porgo cordiali saluti.
Antonio

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roelloaded link
25/1/2015 09:12:07 pm

Salve, premesso che nel caso di valvole termostatiche non so cosa intendano per "doppia regolazione", il 90% dei condomini che ho visto e che vedo hanno installate valvole termostatiche FAR, CALEFFI e GIACOMINI. Ora possiamo discutere di eventuali variabili legate alle caratteristiche della valvole (perdite di carico, portate, inerzia, etc...) ma secondo me è un enorme spreco cambiare le valvole esistenti e funzionanti. Inoltre la normativa parla appunto di alcune caratteristiche che devono avere le testine termostatiche ma le marche sopracitate sono tutte certificate per rispettarle e quindi non vedo quale sia il problema

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roelloaded link
1/2/2015 08:16:20 pm

Salvatore mi ha scritto:
Buongiorno io ho comprato un immobile al 2 piano di uno stabile anni 60-70 ho un problema con il termosifone della camera da letto.
ho un radiatore solo per la stanza da letto, solo che mettendo la termo valvola a 4 ho sempre freddo da dormire con piumone o tre coperte il termo a meta e freddo e non lo sento caldo?

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roelloaded link
1/2/2015 08:20:21 pm

Caro Salvatore, al di la del fatto che immagino di notte i radiatori vengano spenti, è evidente che se la valvola sul 4 non permette il riscaldamento completo del termosifone c'è qualcosa che non va:
o la posizione della valvola non è favorevole al ricircolo dell'aria oppure è proprio la valvola che è difettosa (magari è solo bloccata).
Fai la prova e mettila sul 5 per capire se così il radiatore scalda oppure no

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moretta
13/2/2015 06:41:01 am

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Maria
20/2/2015 10:24:16 pm

Salve , le avevo detto che le avrei fatto sapere come sarebbe andata la lettura a meta' stagione dei riscaldamenti con teleriscaldamento e termovalvole. le ricordo che abito all'ultimo piano con il sottotetto NON coibentato, tenuto molto acceso il deumidificatore men muffe verificatesi nell'appartamento. Al 31/12/2014 con 6 termosifoni temperatura in casa di 18 gradi camera da letto, 20 cucina, camera del bambino e entrata. bagno tenuto meta' acceso e meta' spento. ho consumato effettivamente 2592 unita' di calore . ho fatto i conteggi della cifra spesa (totale) dividendo fisso e variabile ecc ecc... il costo e' di 370 euro. adesso a fine anno vedremo visto che gennaio e febbraio e' stato piu' freddo e le mie unita' di calore a oggi sono piu del doppio. Una cosa devo dirla che ci sono condomini che hanno speso poco mentre noi dell'ultimo piano tanto. aggiornero' il tutto a fine anno. salve e grazie per il tempo che ci dedica
MARIA

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roelloaded link
20/2/2015 11:23:55 pm

Grazie a lei per la condivisione della sua esperienza;
comunque se alla fine dell'anno rimanesse una spesa inferiore ai mille euro dovrebbe essere soddisfatta

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Maria
22/2/2015 06:40:52 pm

Volevo solo dirle che la stagione passata senza teleriscaldamento e senza termo valvole avevo in casa 22/23 gradi e si stava veramente bene, confronto a quest'anno, e ho speso 1050 euro.

Maria
23/2/2015 01:12:05 am

Salve volevo chiederle una cosa: a due condomini non e' stato installato il contabilizzatore a due radiatori e hanno calcolato una media in base al consumo degli altri radiatori. all'inizio stagione si era verificato che un altro condomino non aveva messo le termovalvole e contabilizzatori cosi gli hanno messo successivamente i contabilizzatori e poi a fine stagione le installeranno le termovalvole. volevo sapere se e' regolare o dobbiamo fare rifare i calcoli. grazie attendo risposta

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roelloaded link
23/2/2015 03:21:48 pm

Salve, dipende dal motivo che ha portato alla non installazione: se per esempio l'alloggio era vuoto oppure se l'inquilino si rifiutava di far entrare i tecnici, etc... In linea generale direi che utilizzare la media dei consumi è corretto, ma se si dovesse trattare di un condomino che rifiuta l'installazione io calcolerei, nel dubbio, i valori più elevati rilevati, in modo da disincentivare tale comportamento

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Maria
26/2/2015 12:56:01 am

Eccomi qua, ho saputo che i due condomini che non hanno installato il contabilizzatore e' perche' ci sono dei mobili davanti ai radiatori, a oggi dopo 4 mesi siamo venuti a saperlo leggendo la tabella delle letture parziali, l'amministratrice si e' informata con la ditta che li ha installati e gli hanno dato questa risposta. cosa possiamo fare per farli installare i contabilizzatori?.

roelloaded link
26/2/2015 02:36:16 am

Esistono appositi contabilizzatori con sonda remota, oppure si sceglie un altro angolo dove inserire il contabilizzatore, magari su di un lato; non sarà preciso al millesimo ma meglio che non averli affatto.

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Diego
2/3/2015 09:15:42 am

Salve. Nel mio palazzo a riscaldamentoi centralizzato verranno installati contabilizzatori e valvole da un' azienda già scelta. Posso scegliermi le valvole che desidero e se sì vorrei poter controllare liberamente la temperatura in base ai giorni della settimana e alle ore. Quali soluzioni tecniche esistono in alternativa alla centralina + valvole wireless (temo il consumo delle batterie)? Come mi posso documentare sui prodotti disponibili? Può essere valida/fattibile la soluzione di controllare la mandata generale con un termostato programmabile, e poi mettere delle semplici valvole non elettroniche per distribuire il calore in maniera diversa nei diversi ambienti?

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roelloaded link
2/3/2015 03:50:10 pm

Salve, per le valvole (la parte idraulica) ci penserà la ditta; per le testine può chiedere appunto di non avere quelle termostatiche ma quelle elettroniche (pagando la differenza). Le batterie si sostituiscono di solito una volta all'anno ma dipende dall'uso e possono durare anche 2 anni (sono delle normalissime pile stilo). L'alternativa sono testine elettriche con filo che vanno cablate fino termostato centrale. Se l'impianto non è a colonne ma a distribuzione orizzontale, si può pensare di mettere un unica valvola all'ingresso dell'impianto controllata da un cronotermostato ma se l'impianto fosse così, dovrebbe già esserci uno sportello nel suo alloggio dove si vedono arrivare i tubi.

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Diego
2/3/2015 09:24:28 am

Un' ultima domanda: nel mio appartamento sono presenti parecchi termoconvettori. Che svantaggi hanno rispetto ai termosifoni in generale ed in particolare ora con il montagglio di valvole e contabilizzatori. I 2 termosifoni che sono stati montati nei bagni dal precedente proprietario ora creano un calore insopportabile che non riesco a controllare cercando di parzializzare la valvola manuale. La cosa può migliorare con le valvole termostatiche?

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roelloaded link
2/3/2015 03:54:08 pm

Ai termoconvettori non sono applicabili le valvole termostatiche!
Bisogna installare delle elettrovalvole sempre che non ci siano già (nei nuovi ventil è sempre possibile avere la valvola a tre vie per il controllo della temperatura). Il problema è che ventil e radiatori funzionano normalmente a temperature diverse e quindi l'unica soluzione è avere delle valvole di regolazione per sopperire al problema

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Diego
4/3/2015 12:48:04 am

Purtroppo non conosco le caratteristiche delle valvole di regolazione. C'è comunque la possibilità anche con i termoconvettori di controllare la temperatura localmente o meglio ancora da remoto agendo sul termostato collegato via wireless?

anonima
7/3/2015 05:47:28 pm

Ciao io vorrei avere sapere se facendomi installare valvole e catalizzatore di calorie da un amico idraulico per poter risparmiare un po, la lettura chi l'effettua?? O la deve fare l idraulico che monta valvole e catalizzatori??

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roelloaded link
8/3/2015 10:40:12 pm

Salve, come già detto in precedenti discussioni le valvole, con il benestare dell'amministratore, potrebbero anche essere installate da un idraulico (sempre che abbia i requisiti per farlo), mentre i contabilizzatori vanno esclusivamente installati da un unica azienda per tutto il condominio

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Tony
7/3/2015 07:57:05 pm

Buongiorno,
desidero avere i Nuovi Commenti degli utenti e le utilissime Vostre risposte.
Grazie.
Tony

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roelloaded link
8/3/2015 10:47:37 pm

Buongiorno,
l'unico modo di leggere i commenti è quello di aprire il blog e leggere se vi sono novità. Se invece vuole aggiungere il Blog in un lettore di feed, può utilizzare per esempio https://www.blogger.com/ ed aggiungere il l'indirizzo http://www.rceenergia.com/blog.html

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francesco
10/3/2015 10:13:22 pm

salve io volevo chiedere se e obbligo anche per i condomini che hanno l'impianto non centralizzato, il mio appartamento e servito da caldaia a metano che produce acqua sanitari e riscaldamento,noi vorremmo montare le valvole per un risparmio nostro,ma se e obbligo che tutto il palazzo li deve montare le spese relative alla manodopera sarebbero diverse.grazie

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roelloaded link
11/3/2015 04:02:00 am

Salve, l'obbligo è generico ma chiaramente nel caso di riscaldamenti autonomi la questione è più complessa perché lei può già autoregolarsi il calore con il termostato ed inoltre l'amministratore non può obbligare i singoli condomini ad intervenire (al contrario del centralizzato che comprende i contabilizzatori e quindi l'obbligo ad entrare nei singoli appartamenti).
Una valvola termostatica da 1/2" con testina compresa l'installazione non deve costare più di 70-80 euro a radiatore e non credo che si possano ottenere prezzi molto più bassi.

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Michele
12/3/2015 09:32:39 pm

Buongiorno, vivo in un appartamento all'interno di un condominio degli anni 60 con riscaldamento centralizzato (caldaia non a condensazione) a colonne montanti. Quest'anno come previsto dalla legge dovremo montare sui vari termosifoni di ogni appartamento le valvole termostatiche e i contacalorie. Volevo chiederle alcuni consigli:
- avendo ristruttuturato l'appartemento 3 anni fa, avevo già fatto montare delle valvole termostatiche manuali su tutti i termosifoni. Posso tenere quelle e montare solo i contacalorie?
- così facendo però per risparmiare dovrei chiudere o abbassare manualmente le valvole ogni volta che usciamo di casa per andare al lavoro. Non esiste un dispositivo da montare sulla valvola manuale che permetta di gestire una programmazione sulla stessa?
- quando ho ristrutturato ho anche predisposto i tubi sotto il pavimento per l'allacciamento dei caloriferi con una caldaia a condesazione che attulamente uso solo come scaldaacqua. Se cogliessi l'occasione per attacarmi all'impianto autonomo a che costi andrei incontro a livello condominiale? dovrei ancora pagare la quota parte dei consum fissi? E le spese di manutenzione della caldaia centralizzata? Se il condominio decidesse di cambiare caldaia dovrei comunque contribuire all'acquisto?
La ringrazio per una sua eventuale risposta

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roelloaded link
13/3/2015 10:18:13 pm

Buongiorno,

1) se le valvole che ha sono già termostatizzabili avvisi l'amministratore in modo che non calcoli le sue valvole nel
computo del lavoro, perché andranno benissimo
2) esistono molti sistemi per il controllo automatico delle valvole, da quelle controllate via radio, a quelle con cronotermostato incorporato: bisogna solo accertarsi del tipo di valvole che ha attualmente per capire quale tipo di dispositivo ci si può montare sopra
3) il distacco dal impianto centralizzato non è purtroppo una cosa semplice (sempre che sia permesso nella sua regione): in ogni caso si continuano a pagare le spese per manutenzioni e quindi anche per sostituzione caldaia

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carlo
20/3/2015 02:48:03 am

buon giorno,
abito all'ultimo piano di uno stabile con impianto centralizzato che istallerà ripartitore di calore e valvola termostatica.
Nel caso installassi una stufa a legna la nuova fonte di calore in che modo indiderebbe sui consumi e sulle rilevazioni dei ripartitori di calore.
Rischierei di vedermi contabilizzati consumi più elevati per la presenza della stufa?
grazie

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roelloaded link
20/3/2015 03:49:24 am

Salve, in realtà se i radiatori non scaldano i contabilizzatori non conteggiano. Se fossi in lei mi preoccuperei di più dei problemi tecnici e normativi legati all'installazione di una stufa a legna in un appartamento; fare una canna fumaria idonea ed a norma sarà un grosso problema

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luigi
29/3/2015 10:40:31 pm

Buongiorno,
Vivo all'ultimo piano di uno stabile di 24 unità. Nella spesa di "luci scale" (euro 2500 circa) vi è oltre alle luci scale enel x ascensore e x caldaia .non discuto le prime due in cui giustamente devo pagare più di tutti,ma non mi pare giusto che l'energia elettrica della caldaia
la debba pagare più di tutti gli altri solo perché abito in alto.
Grazie in anticipo per un suo parere.

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roelloaded link
30/3/2015 02:37:28 am

Buongiorno, al di là delle normative condominiali relative alle tabelle millesimali di ripartizione, ed a proposito delle quali non posso esserle d'aiuto, c'è un problema tecnico da risolvere e cioè installare dei contatori di energia differenziati per ascensore, luce, caldaia, etc...
Se la cosa può consolarla di quella cifra solo una piccola porzione sarà per la caldaia

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Arse
6/4/2015 08:22:22 pm

Buongiorno,
vorrei porle 2 quesiti:
1 - in un appartamento di montagna (Piemonte - Zona climatica F), in condominio con impianto centralizzato, durante i periodi in cui l'appartamento è disabitato, ho l'obbligo di mantenere le valvole aperte e riscaldare l'appartamento con una una temperatura minima?
2 - E' possibile montare delle valvole termostatiche che posso accendere e regolare con un comando remoto, via sms o altro?

Graze in anticipo e buon lavoro

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roelloaded link
7/4/2015 01:56:54 am

Buongiorno,
1) sicuramente per scongiurare il pericolo del gelo è necessario mantenere una temperatura intorno ai 5 gradi ma a mio avviso per evitare problemi di muffe sulle pareti ad altri problemi di degrado sarebbe bene mantenere una gradazione intorno ai 12/15 gradi.
Bisogna inoltre vedere se il regolamento condominiale non preveda qualche norma interna legata al buon funzionamento dell'impianto centralizzato.
2) Esistono diversi sistemi che permettono di controllare le valvole da remoto: il sistema più semplice è un cronotermostato GSM che può essere usato per controllare delle testine elettriche, ma in questo sistema è necessario cablare tutto. Ci sono sistemi con valvole radio ma normalmente le centraline sono controllabili via internet e quindi bisogna acquistare un router con connessione dati e fare un contratto apposito con i vari Vodafone, Tim , Wind, etc...

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moretta
9/4/2015 01:29:50 am

Buongiorno,
il nostro condominio di 8 piani con ca. 30 appartamenti è provvisto di impianto a condensazione costituito non da un'unica caldaia, ma da più caldaiette. I termosifoni sono i tradizionali in ghisa. Da quest'anno abbiamo le valvole termostatiche e i contacalorie. Ho notato che mentre la valvola in cucina posizionata sul 3 dà una resa ottimale, per raggiungere la medesima resa con il termosifone della camera bisogna impostare il livello 5, mentre lo scaldasalviette del bagno pur impostandolo sul 5 non è mai cosi caldo come gli altri due termosifoni. Preciso che i predetti tre ambienti sono rivolti a nord. Per l restanti locali l'andamento è più regolare. Ultimamente, con l'innalzo della temperatura esterna, il calore che ci giunge nell'appartamento è notevolmente più basso rispetto a quanto avveniva in passato con temperature invernali. Ne consegue che nel mio appartamento per ottenere un minimo di calore - ovvero termosifoni leggermente tiepidi - tutte le valvole devono essere impostate sul 5, mentre lo scaldasalviette sebbene la valvola sia sul 5 è sempre freddo. Le chiedo se sia giusto far funzionare l'impianto in questo modo o se non sia più corretto erogare più calore in modo tale che ogni singolo appartamento si regoli la propria temperatura con l'utilizzo delle valvole.
La ringrazio per la Sua disponibilità e per l'aiuto che ci dà rispondendo ai nostri quesiti.

roelloaded link
9/4/2015 03:01:01 am

Buongiorno Moretta,
al di là del fatto che i consumi non dipendono dalla posizione della valvola ma dalla temperatura dei radiatori, direi che il gestore dell'impianto debba erogare la temperatura minima possibile (più rendimento delle caldaie) senza però andare ad inficiare sul buon funzionamento dell'impianto; per questo direi che sarebbe utile segnalare la disfunzione, sopratutto dello scaldasalviette, cosi che il gestore possa controllare e ritarare le temperature

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Chris
12/4/2015 05:45:02 am

Salve,
Dovrei trasferirmi in un appartamento in affitto nel quale sono installate le valvole termostatiche e i contabilizzatori. Visto che nel mio precedente condominio(non erano presenti) c’erano dei furbetti ed essendo poco informato a riguardo vorrei esporle i miei dubbi:
- i dati rilevati dal contabilizzatori sono inviati a un ulteriore apparecchio, visibile a tutti i condomini, con la somma dei consumi o spetta hai singoli condomini comunicare i loro consumi agli altri?
- i contabilizzatori sono sicuri o c’è la possibilità di manometterli?
- il professionista che determina i coefficienti inerenti al piano terra ed ultimo, esposizione… è obbligatorio, basta un condomino che lo richieda o è una decisione presa dalla maggioranza in assemblea? Se è già stato fatto, ci sarà un certificato rilasciato del tecnico?
- se invece non sono installati, ma solo previsti, la spesa è del condomino o del proprietario? Idem per eventuali riparazioni.

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roelloaded link
14/4/2015 06:21:54 pm

Salve,

1) dipende dal tipo di sistema ma la maggior parte sono dotati di comunicazione radio ad una antenna centrale; da questa poi possono essere prelevati tramite PC oppure inviati tramite connessione dati a qualche ufficio
2) sono molto sicuri ma se si può manomettere un bancomat allora forse bisogna capire se abbiamo a che fare con un hacker professionista.
3) è recentemente entrata in vigore una norma che rende obbligatorio utilizzare un professionista per la progettazione della contabilizzazione e relativi parametri: non credo che però sia retroattiva e quindi sugli impianti esistenti per ora si manterrà il metodo di ripartizione già in uso
4) come tutte le spese straordinarie anche l'installazione dei ripartitori e delle valvole spettano alla proprietà; attenzione quindi a contratti di gestione che spalmano il costo degli apparecchi sui consumi annuali

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Nando
19/4/2015 06:18:44 am

Salve..
Abito in condominio di 6 alloggi tutti uguali (quindi tutti i 6 alloggi hanno gli stessi millesimi) in provincia di Torino. In assemblea abbiamo deliberato l'installazione delle valvole termostatiche sull'impianto di riscaldamento centralizzato. La mia domanda è questa. In questo momento 2 alloggi sono vuoti e quindi i proprietari stanno pagando il 60% della spesa del consumo del riscaldamento. In estate se ne liberano altri due, quindi dei sei alloggi solo due sono abitati. Come sarà la divisione delle spese fisso e consumo? Ai 4 alloggi vuoti quale sarà la loro pencentuale?
Esempio se sinconsumano 5000 euro all'anno, un alloggio vuoto quanto dovrà pagare? Grazie e cordiali saluti

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roelloaded link
19/4/2015 05:19:28 pm

Salve, è recentemente entrata in vigore una normativa la uni10200 che si occupa proprio di definire i criteri per ripartire le spese nei condomini con contabilizzatori; purtroppo la norma è complessa e comunque richiede l'intervento di un termotecnico che calcoli i coefficienti.
In ogni caso per condomini a colonne montanti i coefficienti di riferimento per la quota di consumo involontario (quota fissa) si aggirano intorno al 25% fino al 30% massimo.

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nando
19/4/2015 10:25:31 pm

Salve!!!
Grazie per la risposta, ma a me interessa la percentuale che spetta ai proprietari che non ci abitano, cioè se un alloggio è vuoto dal condomino e/o proprietario, quanto gli spetta pagare, Grazie e cordiali saluti

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roelloaded link
20/4/2015 12:57:06 am

Non c'è alcuna differenza: se ci sono inquilini pagano loro le spese di riscaldamento (anche se tengono i riscaldamenti spenti), se invece non ci sono paga il proprietario, esattamente le stesse quote (per esempio 30% fisso, 70% consumo). Se poi il consumo è uguale a zero si pagherà solo la quota fissa

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ghilardo fabio
23/4/2015 07:49:01 am

salve,torno a scriverle x capire il funzionamento dei contabilizzatori di calore. allora; il confronto e' tra 2 appartamenti con metratura simile(circa 90mq) entrambi con valvole e 6 radiatori x appartamento. allora,il consumo totale e' di circa 7500 sulla somma dei 6 radiatori x entrambi gli appartamenti ma mentre un appartamento ha speso 1200euro l'altro ne ha spesi 2600 di euro!!! l unica differenza sta nel tipo di riscaldamento quello da 1200 a metano l altro da 2600 a gasolio. ps.dimenticavo il 2600 ha serramenti nuovi il 1200 serramenti anni 80. come si spiega tutto cio? GRAZIE Fabio

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roelloaded link
24/4/2015 07:29:23 pm

Salve, la spiegazione sicuramente richiederebbe molti altri dati per essere esaustiva ma comunque partiamo da ciò che sappiamo:
un kiloWatt termico prodotto da una caldaia a tradizionale a gasolio costa circa il doppio di un kiloWatt termico prodotto da una caldaia a condensazione a metano. Questo fatto dovrebbe essere già sufficiente a giustificare la differenza di spesa ma poi ci sono le dispersioni delle tubazioni, la potenza reale dei radiatori, lo stato di manutenzione delle caldaie, etc....

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Diego
21/5/2015 09:20:27 am

Salve. Il mio condominio, dopo una perizia di un tecnico specializzato, ha approvato l' installazione di valvole termostatiche e contabilizzatori (+ adeguamenti alla distribuzione primaria), con importi differenziati nel caso di installazione sugli originari termoconvettori senza ventole (prezzo più alto) o su termosifoni, a causa di prodotti montati diversi e lavori più complessi. Ho pensato alla sostituzione dei termoconvettori con termosifoni che però è molto onerosa ed è compensata solo in minima parte dal minore costo. Ci sono altre motivazioni che consigliano comunque la sostituzione dei vecchi termoconvettori originari di marca Clima, apparentemente in buone condizioni?

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roelloaded link
21/5/2015 04:36:48 pm

Salve, dal punto di vista tecnico i ventil a convezione naturale hanno bisogno di lavorare a temperature e portate abbastanza elevate; per tale ragione non si possono inserire valvole termostatiche tradizionali che essendo modulanti andrebbero a impedire il normale funzionamento. L'altro svantaggio dei ventil è il basso contenuto d'acqua che si raffredda subito non sfruttando l'inerzia e la quota radiante che invece i radiatori hanno

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Riccardo
27/5/2015 09:06:26 pm

Buongiorno, vorrei porle alcune domande relativa ai fattori di conversione che ho ritrovato nella tabella che ho richiesto e mi ha inviato l'amministratore, per capire come sono stati calcolati i consumi dei radiatori di tutti i condomini e quindi i relativi costi. Premetto che è il primo anno che abbiamo adottato i contatori di calore. Ora prima della partenza con caldaia centralizzata a condensazione e con il sistema dei contatori di calore, ho cambiato i radiatori vecchi del mio appartamento con nuovi di alluminio. altri condomini hanno tenuto gli stessi radiatori vecchi di circa 40 anni. Dalla tabella ho notato che alcuni condomini mantenendo i vecchi radiatori, pur rilevando lo stesso numero sul contatori di calore (es. 1500) hanno pagato di meno rispetto a me.
cioè i miei 1500 sono stati moltiplicati x 0,45(fattore di conversione), mentre per altri condomini il n. 1500 del loro contatore è stato moltiplicato x 0,17(fattore di conversione), quindi dai due risultati hanno consumato di meno, pur avendo un radiatore, si vecchio ma di pari dimensioni (sto parlando di altezza e larghezza). pertanto le mie domande sono: ho sbagliato io a cambiare i radiatori? dovevo tenermi quelli vecchi e avrei speso di meno? quelli nuovi non dovrebbero essere più efficienti e quindi far consumare di meno, a parità di dimensioni radiatore e locale? esistono radiatori efficienti, ma con basso fattore di conversione, così da spendere meno il prossimo anno? in ultimo se non corrette le precedenti domande, come si calcola il fattore di conversione?

Grazie e cordiali saluti

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roelloaded link
28/5/2015 03:12:12 am

Salve, tante belle domande:
1) i radiatori non sono caldaie e quindi non si può parlare di efficienza in termini di risparmio: cedono più o meno calore all'ambiente in base alle loro caratteristiche e dimensioni: il contabilizzatore misura quel calore indipendentemente dal fatto che il radiatore sia nuovo o vecchio.
2) con i radiatori vecchi, in teoria avrebbe speso uguale, visto che il calore ceduto all'ambiente (proporzionale alle temperature che ha tenuto nelle stanze) è sempre lo stesso: in realtà con i radiatori nuovi avrebbe dovuto avere un piccolo risparmio a causa della maggiore omogeneità della temperatura negli elementi nuovi.
3) l'efficienza di un radiatore, o meglio la sua capacità di trasmettere calore, non è direttamente coinvolta nel coefficiente di conversione che invece tiene conto della forma del radiatore e della sua potenza: più un radiatore è "inefficiente" più dovrà essere grande per cedere il calore necessario all'ambiente, viceversa più il radiatore cede efficientemente calore e meno grande sarà la taglia necessaria.
4) Parliamo dei coefficienti: sono in realtà 2 ed il primo tiene conto della forma del radiatore (Kc coefficiente di accoppiamento col radiatore) mentre il secondo della sua potenza (Kq in kiloWatt).
Poi vengono moltiplicati e tramite una tabella si trova un K finale che viene diviso per 60 (salto termico radiatore ambiente).
Tutto questo per dire che in questo calcolo l'unico coefficiente che cambia in modo preponderante il K finale è la potenza del radiatore!
Quindi mi sembra molto strano che due radiatori di pari potenza, abbiano K così diversi: bisognerebbe farsi dare i Kc e Kq per rifare il calcolo e controllare

Reply
Riccardo
7/6/2015 08:44:24 pm

Intanto la ringrazio per le risposte alle mie domande.
Vorrei tornare sulla questione radiatori vecchi, radiatori nuovi. Siamo un condominio di costruzione anno 1970, costituito da due caseggiati di 4-5 piani ciascuno , ognuno dei quali ha 2 scale e 2 ascensori, e di un’unica caldaia di ultima generazione a condensazione + valvole termostatiche in tutti i radiatori dei condomini. Quota relativa al combustibile totale a fine esercizio 2014/2015, da calcolare a consumo che nel nostro caso corrisponde a 23.999,61 (75% di euro 31.999,48). Riporto anche il totale complessivo consumi scontato attraverso i fattori di conversione è pari a 106.308,97, fornito da tabella calcolata da Ditta ISTA (da cui si ricava tramite proporzione gli importi di ciascun con condomino). Le riporto a titolo di esempio i dati relativi a 2 condomini, ricavati dalla tabella sopracitata, tenga presente che ci sono molti altri casi simili.
-condomino A (con 5 radiatori vecchi di circa 40 anni fa, penso poco efficienti e forse possono generare consumi maggior, non contribuendo al risparmio totale dell’intero condominio) n. totale dei relativi contabilizzatori: 9.919 in dettaglio riporto il conteggio generato da ciascun radiatore :
1° radiatore 2.031; fattore di conversione 0,125
2° radiatore 2.100; fatt. di conversione 0,325
3° radiatore 2.007; fatt. di conversione 0,175
4° radiatore 1.510; fatt. di conversione 0,175
5° radiatore 2.083; fatt. di conversione 0,125
quindi consumo totale si riduce a 1.796,74 (godendo di uno sconto pari al 81,89% di 9.919) la cui quota da pagare a consumo risulta pari a euro 405,62.
-condomino B (con 6 radiatori nuovi di alluminio di recente installazione, penso più efficienti e quindi possano contribuire al risparmio totale dell’intero condominio) n. totale dei relativi contabilizzatori: 5.877 in dettaglio riporto il conteggio generato da ciascun radiatore :
1° radiatore 450; fattore di conversione 0,825
2° radiatore 1.352; fatt. di conversione 0,925
3° radiatore 1.085; fatt. di conversione 0,425
4° radiatore 1.249; fatt. di conversione 0,650
5° radiatore 1.036; fatt. di conversione 0,650
6° radiatore 705; fatt. di conversione 0,550
quindi consumo totale si riduce a 3.955,98 (godendo di uno sconto pari al 32,69% di 5.877) la cui quota da pagare a consumo risulta pari a euro 893,08.
La differenza è che B paga euro 487 circa più di A (solo relativa al consumo), che a mio avviso mi sembra esagerata, nonostante il suo totale conteggio prima della riduzione abbia girato di circa 4.042 scatti in meno (9.919-5.877) .
Sentito il condomino A, lui ha riferito che ha sostenuto di aver avuto più caldo rispetto all’esercizio precedente 2013/2014 quando pagavamo tutto a millesimi, ed è rimasto contento anche perché ha risparmiato 367 euro rispetto a prima.
Il condomino B ha riferito che è stato un po’ peggio in quanto a caldo rispetto all’esercizio precedente 2013/2014 quando pagavamo tutto a millesimi, è rimasto scontento anche perché ha pagato 159 euro in più rispetto a prima.
Non si generano delle scorrettezze sui consumi addebitati , proprio per via dei radiatori non omogenei (e non mi riferisco solo alla dimensione, ma al materiale), cioè se i radiatori del condomino A e B fossero dello stesso materiale (alluminio, per fare un esempio) i consumi non sarebbero stati più corretti? Se i contatori girano di più non si dovrebbe pagare di più? Con i dati sopra riportati mi sembra proprio il contrario, cioè chi consuma meno paga di più.
Ripeto, a mio avviso, possiamo parlare di consumi addebitati correttamente solo quando tutti i condomini hanno i radiatori della stessa qualità (sono omogenei ,e non mi riferisco alla dimensione)?
In ultimo non dovrebbe essere “premiato” tra virgolette chi ha contribuito al risparmio sul totale dell’intero condominio, e non il contrario?
L’amministratore per porre rimedio a queste differenze, purtroppo in minima parte, vuole proporre in assemblea di riportare la quota a millesimi dal 25% al 40% e ovviamente la quota a consumo dal 75% al 60%, in attesa che tutti i condomini adeguino i loro radiatori con altri di stessa efficienza (stesso materiale, alluminio per esempio).
Mi scuso per la lunghezza di quanto ho esposto, e non so se sono riuscito a spiegarmi in maniera comprensibile, a voce sarebbe stato molto più semplice.

La ringrazio nuovamente
cordiali saluti

Reply
roelloaded link
7/6/2015 09:37:48 pm

Salve, io invece cercherò di essere conciso:
- radiatori nuovi non aumentano l'efficienza globale dell'impianto ma aumentano lo scambio termico nell'alloggio in questione e quindi dovrebbero generare un miglior comfort (sempre se sono stati dimensionati correttamente)
- il problema sono i fattori di correzione che a sensazione mi sembrano sballati o meglio a giudicare dai numeri si sta parlando di radiatori (quelli nuovi) il doppio degli altri (quelli vecchi)
- gli alloggi possono sembrare simili ma si trovano nelle stesse condizioni di dispersione? Un ultimo piano consuma mediamente il 30% in più di un piano intermedio
- bisogna adeguarsi alla nuova norma UNI per la ripartizione dei costi e quindi le percentuali di suddivisione vanno calcolate secondo specifici parametri (sia per la quota comune che per quella a consumo)

Concludo: se i ripartitori sono installati e parametrizzati correttamente ciò che misurano è l'energia termica ceduta all'alloggio. Che possa piacere o meno ci sono alloggi che consumano molto più di altri anche solo per la posizione ed esposizione e quindi ci sarà qualcuno più sfavorito di altri.
E' essenziale però che il lavoro di progettazione dell'impianto di ripartizione sia stato fatto a norma ed i parametri sia corretti sennò si commettono gravi errori

Riccardo
8/6/2015 12:57:11 am

Buongiorno, la ringrazio per le risposte alle mie domande.
A questo punto le pongo un altro esempio inserendo dei dati ulteriori, che riguardano esposizione e tipo di isolamento termico che nel post precedente non avevo inserito, forse meglio chiarificatore della scorrettezza circa addebiti dei consumi.
Non sto a riportare i dati del condominio, perché già esposti nel precedente post.
-condomino A al 3° piano esposto a nord (con 9 radiatori vecchi di circa 40 anni fa) finestre in alluminio doppio vetro + porta blindata con isolamento termico acustico n. totale dei relativi contabilizzatori: 15.488 in dettaglio riporto il conteggio generato da ciascun radiatore :
1° radiatore 370; fattore di conversione 0,125
2° radiatore 2.100; fatt. di conversione 0,175
3° radiatore 2.007; fatt. di conversione 0,325
4° radiatore 1.510; fatt. di conversione 0,175
5° radiatore 2.083; fatt. di conversione 0,225
6° radiatore 1.464; fatt. di conversione 0,150
7° radiatore 2.082; fatt. di conversione 0,175
8° radiatore 1.794; fatt. di conversione 0,325
5° radiatore 2.078; fatt. di conversione 0,125
quindi consumo totale si riduce a 3.225,74 (godendo di uno sconto pari al 79,17% di15.488) la cui quota da pagare a consumo risulta pari a euro 728,21.
-condomino B (stesso esempio del precedente post) al 1° piano esposto anche lui a nord, tutte finestre in alluminio doppio vetro + porta blindata con isolamento termico acustico, (con 6 radiatori nuovi di alluminio di recente installazione) n. totale dei relativi contabilizzatori: 5.877 in dettaglio riporto il conteggio generato da ciascun radiatore :
1° radiatore 450; fattore di conversione 0,825
2° radiatore 1.352; fatt. di conversione 0,925
3° radiatore 1.085; fatt. di conversione 0,425
4° radiatore 1.249; fatt. di conversione 0,650
5° radiatore 1.036; fatt. di conversione 0,650
6° radiatore 705; fatt. di conversione 0,550
quindi consumo totale si riduce a 3.955,98 (godendo di uno sconto pari al 32,69% di 5.877) la cui quota da pagare a consumo risulta pari a euro 893,08.
Aggiungo che il condomino A ha un appartamento pari a circa il doppio del condomino B.

La differenza è che B paga euro 165 circa più di A (solo relativa al consumo), nonostante il totale conteggio prima della riduzione abbia generato circa 9.611 scatti in meno di B rispetto ad A (15.488-5.877) e abbia un appartamento che risulta circa la metà di quello di A.

Come lei ha riportato “bisogna adeguarsi alla norma UNI”e questo non lo metto in discussione, ma a questo secondo esempio, quali spiegazioni si possono dare? e le ripeto ce ne sono molti altri casi con queste grosse differenze.
Da profano, spero di non aver tralasciato, altri dati che potrebbero spiegarne le differenze.
Per me come per altri condomini è una questione di equità.
La ringrazio nuovamente
e le pongo i miei cordiali saluti

Reply
roelloaded link
8/6/2015 02:23:21 am

Premettendo che non i tratta di sconti ma di calcoli termici legati alle caratteristiche dei radiatori, aggiungendo che quei coefficienti potrebbero/dovrebbero essere inseriti direttamente nel ripartitore in modo che l'utente veda solo il risultato, come posso io capire quale può essere il problema senza aver visto nemmeno l'impianto? Quello che sto cercando di suggerirle è che possono esserci degli errori nel calcolo!! A coefficiente doppio dovrebbe corrispondere un radiatore circa grande il doppio (ma potrebbe essere anche il doppio di spessore), ma senza le tabelle di rilievo dalle quali sono stati calcolati i coefficienti come possiamo ragionare? Quei numeri devono rappresentare un radiatore nella sua forma e potenza ma se non vedo il radiatore non rappresentano nulla!!

Reply
Roberto Convalle
9/6/2015 10:33:26 am

Ho letto l'articolo e le risposte che mi sembrano tutte ben ponderate.
L'impianto sul quale dovrei farle delle domande è un impianto centralizzato con colonne singole e, in origine dei convettori passivi, dove il convettore era esso stesso il tubo di salita di PICCOLA sezione (anzi all'inizio di discesa) del riscaldamento. Poi venne la legge sulle temperature in caldaia (per la sicurezza) e l'impianto che in origine era nato per lavorare ad alte temperature si è trovato a lavorare a non più di 90 ° col risultato che qualcuno ha cominciato a bubare per la mancanza di calore. Perfetto: qualcuno iniziò a sostituire (alle prime rotture dei vecchi convettori) con radiatori ordinari (quando in ghisa e quando in alluminio) aumentando in tal modo la quantità di acqua circolante e poi negli utlimi anni su indicazione di un tecnico a inserire valvole termostatiche quando a 2 vie e quando (giustamente visto la struttura dell'impianto) a 3 vie.
Quasi tutti hanno eseguito queste operazioni ai piani più bassi ( edificio di 4 piani più ampio attico).
Ora ai piani alti l'acqua arriva appena a 40 gradi quando tutto va bene e nell'ultimo vero inverno del 2010 alcune stanze scendevano anche a 15 gradi (sto parlando del 4° piano, non ultimo visto la ampia mansarda anch'essa dotata di riscaldamento essendo grande ed usata come un vero appartamento in cui vivere).
In un impianto nato per operare con tubazioni di portata dell'acqua di sezione ridotta e convettori sostituire tutti i radiatori con altri "tradizionali" non comporta un appesantimento di carico sull'impianto difficilmente sormontabile? I due radiatori "tradizionali che la 4° piano ho montato ed 1 al 3° piano sono appena tiepidi e soprattutto sono calduccini solo nella prima e seconda colonnina verticale le altre sono via via fredde e praticamente inutili.
Ora la domanda è: In un edificio di 50 anni tondi tondi è veramente necessario attuare tutte le modifiche per il rispetto normativo o non sarebbe più opportuno passare tutti ad impianti singoli a pompe di calore? In un appartamento in cui vivevo nel appunto 2009 e 2010 tra il periodo invernale dei due anni consecutivi 2008-2009 e 2010-2011 (2 inverni equivalenti e veri inverni) il costo di tutte le energie nel periodo Nov-Mag è passato da 1907 euri a 800 euri, meno della metà.
Non sarà che in fondo non sia più conveniente nei vecchi impianti dove prima o poi si romperà una tubazione, e poi un'altra e poiu un'altra ancora passare alle pompe di calore singole specialmente ora che si potrà beneficiare della tariffa agevolata anche per l'energia elettrica?
La ringrazio per la risposta

Reply
roelloaded link
9/6/2015 04:22:36 pm

Buongiorno,
la mia opinione è anche più drastica della sua:
con le tecnologie attuali il riscaldamento centralizzato non ha più alcun senso, figuriamoci in situazioni disastrose come la vostra.
Il problema è che invece alcune Regioni (vedi Piemonte) stanno precludendo la strada al riscaldamento autonomo in tutti i modi possibili per favorire le lobby del teleriscaldamento.
Ora per quanto concerne le pompe di calore bisogna valutare se la sua zona climatica non sia così rigida perché le pompa di calore ad aria perdono drasticamente rendimento man mano che la temperatura esterna scende sotto lo zero.
In ogni caso credo come lei che la soluzione a tutti i problemi (anche quelli economico-amministrativi) sia il riscaldamento autonomo.

Reply
Roberto Convalle
10/6/2015 10:03:53 am

Le dovrei fare comunque una domanda in vista della prossima riunione di condominio:
Chiarisco subito che sto parlando di un impianto di Firenze dove gli inverni ultimi sono stati tiepidi ma generalmente si hanno periodi di alcuni giorni dove il termometro staziona sotto lo zero con punte tipiche di -5 o -7 per alcuni giorni; poi stazionamenti nell'intorno dello zero per circa venti giorni.
Essendo l'impianto a colonne di sola salita dove in pratica per intendersi il convettore era esso stesso la colonna e il tubo di circa 1 cm di diametro entrava nella griglia e ne riusciva proseguendo verso il suo omologo al piano superiore (un tempo funzionava in discesa) e usando come rientro dell'acqua un unico tubo dopo adeguato collettore, quale tipologia di valvole saranno da usarsi nel caso fossi costretto a montare radiatori tradizionali oppure quali valvole dovrei usare se montassi dei ventilconvettori. Questi ultimi visto che le temperature nelle giornate fredde scendono al di sotto dei 35 gradi sono da preferirsi? In un caso simile il distacco con passaggio alle pompe di calore, che per me sarebbe comunque molto oneroso, può implicare colpa del condominio e quindi permettermi di non pagare ne le spese ordinarie ne quelle straordinarie ne la dispersione presunta (assurdità quest'ultima)?
Il fatto che in quei pochi radiatori tradizionali che ho montato soltanto il primo o anche il secondo elemento ha un minimo di calore e gli altri poi si fanno sempre più tiepidi fino ad avere anche 10 gradi di differenza in un dieci elementi cosa vogliono significare?
Quale manovra dovrebbe fare il condominio per far si che il mio radiatore sia con temperature più uniformi e più alte? Ed essendo l'edificio anni 60 di 5 piani con 14 appartamenti e una decina di negozi al terreno quale potenza calorica dovrebbe avere la caldaia visto che oltre le 100.000 KW deve redigersi un progetto da parte di un termotecnico?
Basta con questo non lo disturbo più e la ringrazio moltissimo

Lorenzo link
10/6/2015 03:57:44 am

Buonasera

abito in un condominio a Bergamo, costruito nel 76, non ci sono doppi vetri, e l'isolamento è quello che veniva utilizzato in quel tempo. Il riscaldamento è centralizzato a colonne verticali, per 30 appartamenti su 6 piani. Da gasolio prima siamo passati a metano e da tre anni siamo collegati al teleriscaldamento.
Le domande sono: ma se noi non emettiamo sostanze inquinanti nell'atmosfera, siamo obbligati a mettere le valvole termostatiche? - Quali sono i criteri per essere esentati dal mettere le valvole e i relativi contabilizzatori? - Chi ci fornisce il servizio di riscaldamento, "deve in qualche maniera contribuire alla spesa"?

Grazie e complimenti

Reply
roelloaded link
10/6/2015 04:19:40 pm

Salve,
chi le ha detto che chi usa il teleriscaldamento non inquina?
In realtà probabilmente, la centrale che produce il calore che vi viene venduto inquina molto di più di una caldaia a condensazione!!
Non esistono condizioni per essere esentati dall'installazione delle valvole nei condomini.
Chi fornisce il teleriscaldamento non ha nessun legame con quello che è il vostro impianto interno, ed a meno di contratti particolari non contribuisce in nessun modo.

Reply
Lorenzo link
10/6/2015 09:12:16 am

Salve, volevo porle una domanda. Da inesperto ho rotto il sigillo per asportare il contabilizzatore con l'intenzione di verniciare i termosifoni. Ora però risulta aperto/manomesso. A cosa vado in contro? Saró sanzionato per manomissione? Abbiamo appena messo le termovalvole con relativo svuotamento del circuito e sostituzione caldaia.

Grazie

Reply
roelloaded link
10/6/2015 04:16:10 pm

Salve, se comunica subito all'amministratore il problema non ci dovrebbero essere ripercussioni, tanto più che il sigillo è stato rotto durante il periodo di spegnimento.

Reply
Luigi
11/6/2015 05:02:48 pm

Salve le riscrivo per una domanda non riguardante l'unità abitata ma un'altra non occupata e di cui pago solo la quota fissa.
leggo tra le sue risposte che questa quota fissa si aggira attorno al 25/30% o.k. Ma di che cosa? A che cosa è riferita questa percentuale? La ringrazio anticipatamente per la sua gentile risposta.

Reply
roelloaded link
12/6/2015 03:58:56 pm

Salve,
la quota fissa (ora denominata "consumo involontario") è una percentuale sul consumo totale. Molto semplicemente se la spesa totale fosse 10 mila euro, il 30% di tale spesa corrisponderebbe a 3000 euro da suddividere tra i condomini in base alle tabelle millesimali.
Siccome è recentemente entrata in vigore la Norma UNI10200 bisognerà presto adeguare sia la quota di consumo involontario sia le tabelle millesimali a questa nuova norma.

Reply
Riccardo
16/6/2015 12:52:42 am

Buongiorno,
domande sui contabilizzatori di calore:
uno dei fattori che fa aumentare i consumi, è la temperatura della stanza (più la temperatura della stanza è alta più va veloce il contabilizzatore). Ora se in quella stanza viene acceso un condizionatore dotato di pompa di calore, quindi si alza la temperatura di quella stanza, il contabilizzatore comincia a girare più veloce? Stessa domanda se il contabilizzatore si trova vicino a un forno (esempio cucina) potrebbe mettersi a girare più velocemente?
Grazie

Reply
roelloaded link
16/6/2015 01:47:14 am

Buongiorno,
ci sono alcuni fattori da considerare:
se il radiatore è spento perché nella stanza sono stati raggiunti i gradi impostati sulla termostatica, il contabilizzatore non conteggia;
se il radiatore è caldo ma nella stanza c'è un altra fonte di calore che innalza di qualche grado la temp allora il contabilizzatore calcola la differenza di temperatura tra radiatore e stanza e quindi potrebbe conteggiare qualcosa in più.
Una fonte di calore molto vicino al contabilizzatore non è decisamente la cosa ottimale

Reply
Riccardo
16/6/2015 08:07:11 pm

Buongiorno,
Sono in condominio, con riscaldamento centralizzato (caldaia a condensazione, valvole termostatiche + contabilizzatori) ripartizione costi riscaldamento così suddivisi : 25% a millesimi e 75 % a consumo.
L’orario della nostra caldaia a condensazione, durante tutta la stagione che va dal 1 nov. al 31 marzo, con proroga di alcuni altri giorni, in genere fino al 10 aprile ha il seguente con orario di riscaldamento: dalle 6 alle 8 riscaldamento a pieno regime, dalle 8 alle 12 riscaldamento a regime ridotto e dalle 12 alle 22 di nuovo a pieno regime.
Possiedo un appartamento di 5 vani al 1 piano esposto a nord, con tutte le finestre in alluminio doppi vetri e porta blindata isolata termicamente.
Sto facendo alcune riflessioni su come poter risparmiare sul riscaldamento (per chi ha i contabilizzatori di calore) pagando però qualche costo in più sulla bolletta elettrica.
Ad esempio, per chi non è a casa dalle 8 alle 17 da lunedì a venerdì per motivi di lavoro, potrebbe impostare le valvole termostatiche su 1 (quindi praticamente i radiatori dovrebbero essere spenti con questa impostazione e i contabilizzatori non dovrebbero girare). Prima di uscire di casa però programmare l’accensione di 2 condizionatori con pompa di calore (essi si trovano in soli due vani, dei 5 che costituiscono il mio appartamento, e che rispetto all'appartamento risultano abbastanza centrali) verso le 15 o 16 (1 o 2 ore prima, di tornare a casa dal lavoro) impostando la temperatura dei condizionatori sui 28 gradi, in modo tale da ripristinare una temperatura ambiente intorno ai 20 gradi (chiaramente tenendo tutte le porte interne aperte, in modo che l'aria calda generata dai condizionatori possa liberamente circolare in tutti i 5 vani), successivamente al ritorno a casa verso le 17 spegnere i condizionatori e reimpostare contemporaneamente tutte le valvole termostatiche sul 3 fino alle 22 circa. Teoricamente si potrebbe risparmiare qualcosa sui termosifoni con questi accorgimenti, stando però attento che quel risparmio, se effettivamente ci fosse, non vada perso sul maggior costo della bolletta elettrica? Sono alla ricerca del giusto compromesso tra costo riscaldamento e elettricità.
Grazie

Reply
roelloaded link
17/6/2015 04:25:31 am

Buongiorno,
nella sua spiegazione manca un dato essenziale per poter fare un ragionamento economico: il prezzo di acquisto dell'energia (nel senso di quanto lei la acquista dal condominio). Prendiamo per buono che sia un condominio anni 70; normalmente, nei casi come il suo, le pompe di calore sono vantaggiose fino a quando la temperatura esterna rimane superiore ai 5 gradi. Quindi nella mezza stagione se riesce ad integrare con le sue pompe avrà sicuramente un risparmio: non si immagini di risparmiare grosse cifre perchè purtroppo in Italia l'energia elettrica è comunque cara, nonostante l'elevata resa delle pompe di calore

Reply
ghilardo fabio
19/6/2015 11:31:37 pm

salve, mi appello a lei in quanto nessuno mi sa spiegare quanto segue.
vivo in un condominio di 9 alloggi e sono al terzo piano (4 piano mansarde non riscaldate) riscaldamento condominiale con quota fissa 40% a gasolio
questo e' stato un inverno mite ed ho pure i serramenti nuovi a risparmio energetico eppure nonostante tutto consumo kw totali 7586 x una spesa di circa 2500 euro.mi pare decisamente troppo considerando che usciamo alle 8 del mattino e rientriamo alle 8 della sera
le porto solo un esempio
l appartamento al piano secondo esattamente sotto di noi con gli inquilini a casa x tutta la giornata ha consumato in totale 865kw noi con il solo calorifero piu' piccolo a cinque elementi abbiamo consumato 1225kw !!! ma le pare spiegabile??? cosa devo fare secondo lei? GRAZIE

Reply
roelloaded link
19/6/2015 11:51:20 pm

Salve,
che gli ultimi piani consumino di più è cosa risaputa, ma nel suo caso le differenze mi sembrano decisamente eccessive.
Bisogna capire alcune cose:
- i contabilizzatori sono stati parametrizzati oppure le letture vengono moltiplicate per dei fattori correttivi?
- sono disponibili le tabelle con i dati relativi alle caratteristiche dei radiatori?
- Se quei numeri fossero davvero kWh i suoi vicini avrebbero scaldato la casa con 86 litri di gasolio (circa 100 euro) il che è decisamente improbabile

Reply
ghilardo fabio
22/6/2015 09:02:50 am

Buonasera,
grazie x la risposta.
provo a dirle punto x punto.
_ i contabilizzatori credo siano parametrizzati
ovvero passano con un dispositivo a rilevare i consumi
dei vari appartamenti.
_ alle tabelle dei radiatori non saprei dove prenderle
(la palazzina e' degli anni 80 io ho acquistato 5 anni or sono)
_x quanto riguarda quei numeri a me pare si chiamino proprio cosi' kwh
e sono quelli x intenderci che sono segnati sui contabilizzatori.
il consumo dei nostri vicini da quello che c e' scitto sul resoconto e' esattamente quello
l unica cosa e' che 865 kwh sono il consumo al 60% da aggiungere poi il restante 40%
di quota fissa.
comunque al di la delle differenze tra un appartamento e l altro che mi interessano
marginalmente (solo non vorrei ci fosse qualche strana cosa e che mi tocchi pagare x 2)
pero' non voglio pensare male e non so neppure se sia tecnicamente possibile (loro
potrebbero anche tenere le valvole sullo 0/1) vorrei un consiglio su come gestire le valvole
x ottimizzare i consumi.
come detto noi in settimana usciamo alle 8 del mattino e mettiamo tutte le valvole sul 2
poi rientriamo la sera alle 19,30 e mettiamo a 4/5 tanto poi alle 10,00 si spengono e in questo
sistema riusciamo a consumare circa 7500 kwh totali (circa 2500 euro).
Se sapesse consigliarmi le sarei grato...
Arrivederci e Grazie

roelloaded link
22/6/2015 11:47:54 pm

Salve,
come ho già spiegato più volte non c'è un "sistema" per risparmiare:
il consumo è proporzionale alla temperatura che avete in casa, quindi se volete consumare meno dovete accontentarvi di meno gradi (come probabilmente fanno i vicini).
Però quello che spesso accade è che vi siano errori nei conteggi ed è per questo che invito sempre tutti a controllare:
- per ogni alloggio deve esserci una tabella con la mappatura dei ripartitori (grandezza radiatori e matricole dei contabilizzatori associati)
- i ripartitori possono essere stati parametrizzati, cioè gli è stato programmato all'interno il coefficiente del radiatore abbinato; oppure i dati letti sui ripartitori sono delle letture "grezze" che devono venire trasformate con una moltiplicazione per un coefficiente (tramite una tabella in dotazione all'amministratore o chi per esso)

Capite che se vengono fatti degli errori di calcolo tutto il sistema diventa incomprensibile, perché quello che deve pagare uno alla fine lo paga un altro; siccome sbagliare è umano un controllo è sempre una buona cosa!!

Reply
Fabrizio link
22/6/2015 05:38:20 am

Buonasera. L'assemblea condominiale ha deciso di effettuare dei lavori di ristrutturazione dell'impianto di riscaldamento, compresa l'istallazione di valvole termostatiche e contabilizzatori. Vorrei sapere se:
- può un proprietario rifiutarsi di montare le valvole se l'appartamento è vuoto riservandosi di farlo in un secondo momento?
- la quota fissa deve essere sempre stabilita dall'assemblea? Da un tecnico?
- può l'assemblea obbligare un proprietario a tenere le valvole al minimo anzichè a zero?
- è obbligatorio che un tecnico stabilisca dei fattori di correzione ( esposizione. piano ecc ecc) oppure l'assemblea può decidere di non considerarli?
Grazie.

Reply
Riccardo
25/6/2015 09:20:23 pm

Buongiorno,
le cito quanto riportato dalla Ditta ISTA a una mia richiesta di spiegazione relativa al numero visualizzato sul contabilizzatore e quello ricavato dalla moltiplicazione con il fattore di conversione: "il valore indicato dal ripartitore dei costi di riscaldamento viene quindi moltiplicato per il fattore di conversione, ricavando il valore di consumo della singola unità". la mia domanda è:
il valore di consumo così definito dalla Ditta sopra citata rappresenta le kcal oppure i mwh delle singole unità oppure cos'altro?
Le chiedo questo perchè dal rendiconto inviato a ciascun condomino dall'amministratore, all'intestazione della colonna relativa alla ripartizione dei consumi (nel nostro caso è pari al 75% della spesa quota combustibile, il resto 25% è suddiviso a millesimi), è indicato mwh. Quindi parrebbero indicati i consumi di ognuno in mwh con a fianco il relativo importo in Euro (mi riferisco sempre alla quota a consumo) alla quale si aggiungerà la quota a millesimi di cui sopra.
Grazie e saluti

Reply
roelloaded link
26/6/2015 03:38:19 pm

Buongiorno,
normalmente i valori ricavati dalle letture vengono espressi in kWh oppure MWh (kilowattora o Megawattora); dipende fondamentalmente dalle unità di misura utilizzate per le potenze dei radiatori.
In ogni caso, per la contabilizzazione indiretta come la vostra, ciò che conta è il valore economico del singolo kWh o MWh e questo è calcolato secondo una ripartizione (ecco perché gli apparecchi vengono chiamati ripartitori): esempio, spesa totale consumo 10000 euro, somma totale misurata dai ripartitori 1000, allora 10000/1000=10 e quindi il valore del singolo "scatto" misurato sarà 10 (e poca importa se sono calorie, kWh, MWh)

Reply
Riccardo
28/6/2015 08:21:24 pm

Buongiorno, e molte grazie per la sua spiegazione.
Ora facendo riferimento alla sua risposta, riprendo il post precedente, indicando altri dettagli che prima ho omesso, per illustrare quanto segue:
Nel rendiconto, amministratore ha indicato anche il consumo totale in caldaia in 308 mwh pari circa a Euro 31.999 (quota combustibile) che nel nostro caso viene ripartito in 75% a consumo e 25% a millesimi.
Ora la somma totale dei ripartitori indicata nel rendiconto è di 106.000 circa. Tale somma è ripartita secondo i consumi di ognuno (quindi 75% di 31.999 è pari a euro 23.999, importo da ripartire secondo i consumi di ciascun condomino). Pertanto 23.999/106.000=0,23 a scatto. E se ad esempio un condomino avesse fatto un totale scatti di 3.000, l’importo a consumo è dato da 0,23 moltiplicato 3.000 e quindi euro 690 a cui si aggiungerebbe la quota a millesimi.
Ora se quei 106.000 fossero kwh, e i 308 mwh che risultano dalla caldaia, si potrebbe supporre 308.000 kwh (trasformazione dei 308 mwh) – 106.000= 202.000 kwh (consumi involontari , dispersioni ecc. da suddividere a millesimi). In questo esempio si ribalterebbe la suddivisione della spesa che sarebbe 65% a millesimi e 35% a consumo.
O forse è un ragionamento che non sta in piedi?
Se ha un qualche valore, questo ragionamento, servirebbe in una prossima assemblea, per proporre di cambiare la suddivisione delle spese, cercando di arrivare quanto più possibile al 50% a millesimi e 50% a consumo. Il nostro condominio è costruito negli anni 70.
Grazie e saluti

Reply
roelloaded link
28/6/2015 09:51:55 pm

Riccardo, il suo ragionamento sarebbe corretto ma la norma uni 10200 che si deve obbligatoriamente utilizzare per il calcolo delle ripartizioni condominiali non dice di procedere in tal senso; a parte eventuali altri consumi come l'acqua calda sanitaria, o si procede ad un calcolo analitico delle dispersioni delle tubazioni (praticamente impossibile sugli impianti vecchi) oppure si adottano i valori riportati sulle tabelle della norma 10200. Nei casi simili al suo la quota fissa si aggira intorno al 30% al di là delle reali dispersioni che l'impianto può avere; inoltre non mi fiderei troppo del valore assoluto calcolato dai ripartitori perché basterebbe un errore su di una costante ed il valore totale sarebbe molto diverso ( essendo comunque efficace ai fini della ripartizione visto che l'errore sarebbe applicato ad ogni ripartitore)

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cris
11/7/2015 08:24:41 pm

Salve, una domanda: ma sono manomettibili i contabilizzatori di calore? nello specifico, se io smonto per 20 gg tutti i contabilizzatori per spendere meno, come fanno a scoprire se ho tenuto spenti i termosifoni o se ho smontato i contabilizzatori ?

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roelloaded link
12/7/2015 04:17:52 pm

Salve, i contabilizzatori sono dotati di diversi sistemi antimanomissione, alcuni meccanici (sigilli) ed altri elettronici (tamper) che rivelano se il contabilizzatore sia stato aperto o spostato, etc...
Per tale ragione se dovesse capitare inavvertitamente di colpire e staccare un apparecchio bisogna subito comunicarlo all'amministratore.

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Cesare
5/8/2015 10:35:21 pm

Buongiorno
Nel mio condominio (6 piani, 18 appartamenti, costruito poco più di trent'anni fa)) sono iniziati i lacvori per adeguarci alle norme:
dato che gli appartamenti erano in origine tutti risvaldati con termoconvettori (senza ventola, marca "Atisa"), alcuni condomini hanno deciso di sostituirli con termosifoni di ghisa "Irsap Tesi"; altri invece hanno optato per la sola installazione delle valvole termostatiche e dei ripartitori per contabilizzazione (indiretta, credo) sui termoconvettori esistenti:
io sto cercando di capire cosa mi convenga: Installare i termosifoni ha costi molto più alti (su 6 termosifoni, circa 4000 EUR invece di poco più di un migliaio), non mi piacciono perché più ingombranti, e perché mi costringono a spostare tutto quello che era sopra o davanti ad essi. D'altra parte l'installatore sostiene che con i termossifoni avrei consumi più bassi perché circola meno acqua, e che se un giorno dovessimo cambiare caldaia - che ormai effetticamente ha una certa età - dovrei comunque fare il lavoro perdendo quanto speso oggi perché i termoconvettori non sarebbero più compatibili.
Una domanda: ma è vero che con i termosifoni calano i consumi? La ripartizione non tiene solo conto di quanto ho scladato, indipendentemente dal fatto che io abbia utilizzato più o meno acqua, l'abbia fattto per irraggiamento o convezione, e ci abbia messo più o meno tempo?

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roelloaded link
5/8/2015 11:48:04 pm

Buongiorno,
i ripartitori misurano delle temperature e poi calcolano, sulla base di parametri caratteristici del corpo scaldante, un consumo; è però vero che tali parametri sono solo una parte di quelli che entrano in gioco nel complesso meccanismo fisico di trasferimento di calore: ciò significa solo che i ripartitori sono più affidabili quando gli impianti sono composti da una tipologia omogenea di corpi scaldanti. Il problema dei termoconvettori invece è legato alle temperature di lavoro: infatti la cessione di energia raggiunge livelli efficaci solo quando sono in gioco alte temperature: questo va a discapito della resa globale dell'impianto. L'altro aspetto è la regolazione della temperatura ambiente che con i termoconvettori risulta a mio parere molto difficile

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Cesare
5/8/2015 10:43:26 pm

(intendo ovviamente a parità di comportamenti, regolazioni delle valvole e temperature ambiente)

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Cesare
6/8/2015 01:59:43 am

Quindi credo di capire che i ctermoconvettori lavorano bene a temperature più alte, e può essere più difficile regolare una temperatura fissa o effettuare misure compatrabili (anche perché indipendentemente da quello che farò io l'impianto condominiale resta misto, dato che non tutti gli altri fanno la stessa cosa).
Ma come consumi, per portare la stessa stanz alla stessa temeratura ci vorrràcomunque la stessa quantità di energia, giusto? Ed è questa che si cerca di misurare?
Quindi se in teoria tutti i sensori fossero regolati bene, a parità di temperature dell'ambiente termoconvettori o termosifoni consunmmano e mi fanno spendere circa uguale?

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roelloaded link
6/8/2015 02:45:07 am

Esatto, il concetto è quello; i ripartitori sono costruiti apposta per fare al meglio possibile il loro lavoro. Mi preoccuperei di più della temperatura ambiente che senza un adeguato controllo rischia di essere più alta di quella desiderata con conseguenti eccessivi consumi.

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Cesare
6/8/2015 04:14:31 am

Grazie ancora - questo ovviamente è il nocciolo della questione: ma questo credo di capire che dipenderà dalle termovalvole, da dove sono posizionate (presumo non dove sono adesso, in basso nel cassonetto subito sopra agli elementi riscaldanti), da quanto sono precise e da come le setterò io in ogni stanza.
Stavo valutando anche l'opportunità di prenderle con un timer, ma tanto se la caldaia è accesa solo in alcune ore della giornata, in quelle ore posso anche far chiudere le valvole e risparmiare, ma se poi si aprono quando non arriva acqua calda il termo scalderà ben poco...

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Cesare
30/8/2015 04:39:58 pm

Una domanda: la società che ci sta installando i contabilizzatori di calore con lettura a distanza via radio dal vano scale chiede per la lettura 4,50 EUR + IVA per ogni contabilizzatore - che si traduce in 30-40 eur per appartamento, e 600 EUR per un immobile di 18 appartamenti su sei piani: Considerato che la lettura si fa dal vano scale senza entrare, e anche immaginando che il tecnico passi mezz'ora in ogni piano (e mi sembra tanto) diventano100 eur all'ora... non è un po' eccessivo? Su quali prezzi si muove il mercato?

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roelloaded link
30/8/2015 09:11:06 pm

Salve, i prezzi di mercato variano molto: in media credo si aggirino sui 3 euro a radiatore. In ogni caso so che molte aziende vendono sottocosto i ripartitori per poi guadagnare sulle letture quindi non mi stupiscono prezzi così elevati. Il tempo necessario ad effettuare la lettura non è però indicativo, perché ci vuole molto più tempo a scaricare ed elaborare i dati per fare le ripartizioni (ma dipende se lo fa la società o l'amministratore)

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Cesare
30/8/2015 05:43:15 pm

(mi correggo: 200 eur all'ora,,, più di un consulto da un medico specialista)

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Cesare
30/8/2015 09:30:06 pm

Tutto giusto, e infatti ho verificato: non fanno anche i conteggi, li farà l'amministratore: E i ripartitori sono venduti a costi di mercato (95 eur quelli per i radiatori, 85 quelli per i termoconvettori). Per cui ritego che si possa e si debba negoziare (cosa che il nostro amministratre fa malvolentieri)...

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Cesare
30/8/2015 10:57:58 pm

correggo ancora (e mi scuso per l'imprecisione): 65 eur per i radiatori, 85 per i termocnvettori; compresa installazione, ma esclusa IVA (e pratiche di progetto, e pratiche UNI10200 che non so neanche cosa siano)

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roelloaded link
31/8/2015 02:35:34 am

O farsi fare un preventivo da qualche altra ditta per fare lo stesso lavoro di lettura!

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Tony
12/9/2015 07:58:29 am

Buon pomeriggio,
nel mio Condominio, sono appena state installate le Valvole Termostatiche DANFOSS (RAS-C2, 013G6040) e, in alcuni appartamenti, applicate le Testine Termostatiche ISTA su valvole termostatizzabili CALEFFI.
In tutti gli appartamenti poi sono stati montati i Ripartitori ISTA.
In un appartamento, però, nell'ingresso, in presenza di un calorifero/termo-arredo (marca BREM, modello CROSS 128-48), i tecnici della ISTA Italia SRL hanno detto che non è possibile mettere il ripartitore, data la particolarità dell'oggetto. Qualunque soluzione proponibile/possibile, per l'installazione del ripartitore, risulterebbe non Certificata dalla ISTA e quindi non accettabile.
Pertanto, per questo termo-arredo sarà fatta una stima annuale del consumo, addirittura PER ECCESSO, dato che la relativa Valvola Reversa Termostatica BREM (Art. TRM) sarebbe senza controllo della ISTA.
Alla luce di quanto sopra detto, chiedo gentilmente un giudizio su:
1) sulle suddette Valvole DANFOSS;
2) sulle suddette Testine ISTA al posto delle Testine CALEFFI;
3) sull'impossibilità assoluta di montare il ripartitore ISTA sul termo-arredo di cui sopra;
4) sull'applicazione di una stima annuale, per eccesso, del consumo.
Ringrazio anticipatamente per la risposta e porgo cordiali saluti.
TONY


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[email protected]
12/9/2015 09:12:25 am

Salve,
1) danfos è un ottimo prodotto
2) ista è uno dei maggiori produttori ma non ho una conoscenza specifica del prodotto; quando era ancora Raab Karcher non aveva una grande reputazione, almeno nella mia zona
3) ci sono testine compatibili con molte marche di valvole e viceversa ma io preferisco proporre dei sistemi monomarca per evitare, in presenza di un problema, di dover identificare se la responsabilità è di quella marca o dell'altra.
4) è possibile che ci siano radiatori particolari non previsti dagli schemi di installazione ma si commette un errore ben più grande nella stima annuale che con una installazione non ortodossa dell'apparecchio.

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Carmen
12/9/2015 11:54:09 am

Salve, vorrei farle una domanda. Ho comprato un appartamento degli anni 60. Vorrei cambiare i vecchi termoconvettori ad aria con dei termosifoni nuovi. L'impianto condominiale è centralizzato e sono già presenti le valvole termostatiche e i contacalorie. Il mio dubbio amletico è: meglio installare i termosifoni in ghisa o quelli in acciaio?? L'idraulico mi ha sconsigliato la ghisa perchè, a suo parere, con i primi pagherei anche una volta spenti i termosifoni perchè, rilevando il contacalorie la temperatura dei radiatori, questi ci mettono molto tempo a raffreddarsi, a differenza di quelli in acciaio. Mi ha detto anche che la ghisa ha bisogno di una temperatura dell'acqua più alta per scaldarsi, e, se il clima esterno non è rigido, avrei i termosifoni non troppo caldi perchè la centrale termica non fa raggiungere all'acqua temperature sufficienti per scaldare adeguatamente i termosifoni in ghisa. Mi può dire se queste riflessioni sono corrette?

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[email protected]
12/9/2015 02:54:24 pm

Dal punto di vista energetico non cambia nulla, mentre cambia leggermente l'inerzia dell'impianto visto che i radiatori in ghisa rilasciano più lentamente il calore (anche se sia per contenuto d'acqua che per materiale non c'è molta differenza). Cambiano sicuramente l'estetica, migliore per l'acciaio, e le dimensioni a parità di potenza resa. Inoltre i radiatori in acciaio permettono una maggiore scelta di dimensioni ma attenzione ad installare una potenza sufficiente alle caratteristiche dei locali.

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Carmen
13/9/2015 02:12:39 am

Grazie per la tempestiva risposta, è stato davvero gentile :) Una cosa però vorrei chiederle ulteriormente. I contacalorie wireless installati su quel tipo di radiatori, da quello che ho capito, misurano non l'acqua calda in entrata e l'acqua freddas in uscita (ossia il consumo effettivo) ma il calore sviluppato dal termosifone e la temperatura dell'ambiente (attraverso calcoli fatti dalla centralina). Con la ghisa corro il rischio di pagare di più a parità di consumi (rilasciando il calore più lentamente) ?? Visto che ancora li devo acquistare, cosa mi conviene installare? La ghisa o l'acciaio?? E (un'altro dubbio mi attanaglia), nel caso accendessi una stufetta elettrica, andrei a pagare sulla bolletta dei termosifoni pure quella, prendendo la centralina come parametro di misurazione anche la temperatura dei locali???

Massimo
16/9/2015 09:37:01 am

Nel mio condominio in questi giorni stanno istallando le valvole termostatiche/contabilizzatori, e mi chiedevo se in qualche modo era possibile poter leggere autonomamente i consumi della propria abitazione.

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18/9/2015 04:42:08 am

Salve,
solitamente è possibile leggere i consumi direttamente dal display del contabilizzatore; difficile invece, soprattutto il primo anno, capire la corrispondenza tra consumo e spesa finale

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Maria
18/9/2015 01:38:59 am

Buongiorno all'inizio della stagione 2014/2015 avevo posto delle domande e ottenuto delle risposte.
Le ricordo che quest'anno siamo passati al teleriscaldamento e termovalvole, abito all'ultimo piano con tetto non coibentato avendo una temperatura di 18 gradi in camera da letto e 20 nelle altre stanze, ho usato il deumidificatore per muffe dovute all'umidita' ho pagato a fine anno 1050 euro. nella stagione passata ho pagato 1400 euro quindi ho ottenuto un risparmio di 350 euro. La prossima stagione spero di avere piu' caldo e spendere meno perche' e' stata eseguita la coibentazione nel tetto. la ringrazio di tutto. buona giornata

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18/9/2015 04:43:59 am

Buongiorno,
vedrà che con la coibentazione del tetto avrà un comfort decisamente superiore ed anche un significativo risparmio. In bocca al lupo!

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Sarina
18/9/2015 01:55:50 am

Buongiorno abito in una palazzina di 6 alloggi alcuni anni fa siamo passati al riscaldamento autonomo, Ho la caldaia per conto mio e un termostato in casa dove imposto i gradi che quando arriva alla temperatura impostata la caldaia si spegne. e poi si riaccende quando la temperatura si abbassa.
Volevo sapere:

1) se mettendo le valvole termostatiche posso impostare la temperatura che voglio in ogni stanza e se bisogna cambiare il termostato. Inoltre la caldaia e' sempre in funzione o si stacca in base al calore che viene erogato in casa ?.
2) Oppure posso lasciare tutto come' e avendo delle testine che si regolano dal minimo al massimo. il consumo della caldaia e' uguale oppure no?. la caldaia si spegne quando la temperatura impostata arriva ai gradi in tutta la casa. Attendo risposta e la ringrazio. Buona giornata

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18/9/2015 04:49:52 am

1) con le termostatiche potrà regolare la temperatura per ogni ambiente, e senza cambiare termostato, basterà impostare su quest'ultimo una temperatura leggermente superiore a quella che ha impostato sulle valvole termostatiche (chiaramente superiore a quella impostata più alta)
2) il consumo sarà inferiore, soprattutto se ha una caldaia a condensazione; la caldaia si spegnerà quando gli orari del termostato saranno impostati su OFF, e comunque la caldaia quando le valvole saranno chiuse avrà un consumo quasi nullo.

Attenzione ad avere una pompa a flusso variabile in caldaia oppure un bypass differenziale oppure lasciare un radiatore (es. bagno) senza testina termostatica

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moretta
23/9/2015 09:59:49 am

Buongiorno,
nel nostro condominio sono stati montati ripartitori e termovalvole sui singoli termosifoni. Il contratto con l' installatore prevedeva anche la dotazione di centraline ai piani per la rilevazione dei dati. A lavori ultimati è stata contestata all'azienda la mancata posa di queste ultime e la risposta è stata che non sono indispensabili in quanto la lettura può essere fatta a distanza. A compensazione di ciò ci è stato offerto un servizio aggiuntivo. Al di là delll'aspetto economico, Le chiedo se effettivamente queste centraline non sono indispensabili. Grazie

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24/9/2015 04:01:15 am

Buongiorno,
dipende dalla marca e modello, comunque esistono sicuramente modelli che possono essere letti direttamente dall'esterno con apposita antenna.

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Elena
24/9/2015 06:15:56 am

Gentile signor Piero,
scrivo la presente perché necessito di informazioni e spiegazioni in relazione al funzionamento delle valvole termostatiche e relativo ripartitore elettrico di consumi (Siemens, modello WHE562-D29).

Ahimè noto che ormai è più di un anno che non passa da queste parti...
Provo ugualmente a scriverLe.

Sarò il più elementare possibile sperando di riuscire a palesare debitamente i miei dubbi, e consentirLe così di darmi risposte mirate, veloci e semplici (anche se ho notato che ad alcune ha già indirettamente risposto in alcuni commenti).

1) Pur avendo installato in ogni appartamento i dispositivi sopra citati, sono rimasti attivi gli orari condominiali per l'accensione e lo spegnimento del riscaldamento. Ciò non comporta un eccessivo uso (e relativa dispersione) di calorie per tornare a temperatura?
Se io ho impostato una temperatura di 20 gradi e - nell'arco della giornata- il calorifero (quindi suppongo la caldaia centrale) viene acceso e spento 6 volte (3 e 3), non brucia più calorie che mantenendo una temperatura il più possibile costante nell'arco delle 24 ore? (Trattandosi tra l'altro di caloriferi molto vecchi, una volta spenti, perdono subito il calore).

2) Sulla valvola termostatica vi è una numerazione che va da 0 a 5. Mi è stato detto che corrisponde alla temperatura che si desidera impostare (1 corrisponde a 16°, 2 a 18°, 3 a 20°...) e che NON è possibile tenere la valvola sullo 0 (chiudendo quindi l'afflusso dell'acqua) perché ciò comporta il blocco della caldaia. Ma tra lo 0 e l'1 vi è un fiocco di neve (o asterisco *): a cosa corrisponde? Se io dovessi stare fuori casa per più giorni e impostassi la valvola sul fiocco, cosa comporterebbe?

3) Ho letto che vi sono due rilevatori di temperatura: uno che rileva la temperatura degli elementi del calorifero, uno quella dell'ambiente. Questo, che cosa comporta?
Stando fuori casa tutto il giorno, se ad esempio in bagno lasciassi la valvola sul minimo (che ad oggi so essere l'1, ovvero 16°) e rincasando la sera alle 21, invece di alzare la temperatura aprendo la valvola (dato che il riscaldamento -da orario condominiale- viene poi spento alle 22),usassi una stufetta elettrica per scaldare la stanza, il caldo che si viene a creare viene letto dal rilevatore della temperatura dell'ambiente come creato dal calorifero (influendo quindi sulla bolletta)?
In pratica, se scaldo una stanza con dispositivi terzi, lasciando al minimo le valvole, il caldo rilevato nell'ambiente viene ugualmente conteggiato come calorie prodotte dal calorifero?

4) Per un miglior utilizzo delle valvole, al fine di sprecare il meno possibile calorie, la temperatura deve essere mantenuta costante?
Sempre restando al fatto che è un impianto vecchissimo che si raffredda in pochi minuti, e che abito all'ultimo piano (so che ahimè questo influisce sulla dispersione di calore dell'acqua che sale), quando si deve arieggiare una stanza, ad esempio, meglio abbassare la valvola o lasciarla in posizione?

Mi pare sia tutto!
La ringrazio sin da ora.
Elena.

Reply
Elena
24/9/2015 06:18:48 am

Ops.....mi ero fermata ai commenti del maggio 2014, non notando che invece il suo blog è ancora attivo. Meglio così...per fortuna :-)

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roelloaded link
24/9/2015 09:20:10 am

Eheh, questo blog è una mia creazione, come potrei abbandonarlo?
Lo lascerò comunque ad un degno erede ;-)

roelloaded link
24/9/2015 09:17:32 am

Buonasera!

1) Quello che sostiene è corretto, soprattutto perché il funzionamento ad intervalli viene accompagnato da una temperatura di caldaia più elevata proprio per sopperire alle pause, con relativa perdita di rendimento
2) Il fiocco di neve è la temperatura di antigelo (circa 4 gradi) e quindi può tranquillamente lasciare le valvole su quella posizione (il consumo sarà pari a zero); in ogni caso non è realistico che la caldaia vada in blocco se si chiudono le valvole sullo zero
3) Perché il contabilizzatore cominci a calcolare un consumo deve rilevare una temperatura minima sul radiatore (circa 40 gradi), quindi se ha l'accortezza di non buttare l'aria calda direttamente sul radiatore, il dispositivo dovrebbe essere abbastanza sofisticato da non rilevare alcun consumo.
4) Al fine del risparmio contano i gradi che si tengono nelle varie stanze: a parità di dispersioni quindi più gradi ceduti dal radiatore nell'ambiente uguale più consumo. Ma se apriamo le finestre per lunghi periodi aumentano le dispersioni ed aumentano i consumi soprattutto con il radiatore accesso: le ricordo che per cambiare completamente aria in una stanza bastano le finestre aperte per 5 minuti....

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Riccardo
25/9/2015 02:40:47 am

Buongiorno,
nella sua risposta, in data 24.09.2015, alla domanda di Elena sempre del 24.09.2015, volevo soffermarmi su quanto da lei affermato nel primo paragrafo al punto 4), quindi riporto tale paragrafo del punto 4) in cui lei risponde: “Al fine del risparmio contano i gradi che si tengono nelle varie stanze: a parità di dispersioni quindi più gradi ceduti dal radiatore nell'ambiente uguale più consumo.”
Sappiamo che il contabilizzatore di un radiatore di un ambiente genera un numero che in seguito attraverso opportuni parametri e calcoli farà conoscere il consumo di tale radiatore.
Ammettiamo di avere due radiatori con relativi contabilzzatori e posti in due ambienti.
Chiameremo A) il primo radiatore e B) il secondo radiatore.
se il numero rilevato nel contabilizzatore del radiatore A) è più grande (ad es. 2700) rispetto al numero rilevato nel contabilizzatore del radiatore B) (ad es. 1300), ciò dovrebbe portare dopo gli opportuni calcoli a un maggior consumo di A) rispetto a B), naturalmente sempre a parità di dispersioni.
Riporto anche uno stralcio della spiegazione del Contabilizzatore di calore in testa al blog e precisamente dove spiega i fattori che fanno aumentare i consumi:
“ Sono esclusivamente due i fattori che fanno aumentare i consumi:
• La temperatura della stanza (più è alta più il contabilizzatore “va veloce”)
• Le dispersioni della stanza (spifferi, finestre aperte, mancanza di isolamento, ecc..)”
Ora vengo alla mia domanda:
a parità delle dispersioni dei due ambienti A e B, citando l’esempio da me riportato, dove si trovano i due radiatori A e B, è corretto dire che A) il quale è andato più veloce di B), ha consumato più di B)?, oppure può esserci il caso che B), nonostante sia andato meno veloce, possa consumare più di A)?
grazie e cordiali saluti
Riccardo

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[email protected]
25/9/2015 10:13:45 pm

Buongiorno, se ho capito la sua domanda, in pratica vuole sapere come i parametri possono modificare le due letture dei radiatori A e B; quando dico che i consumi sono proporzionali alle dispersioni do per scontato che in una stanza più grande e con molte dispersioni sia installato un radiatore di potenza adeguata. Nel suo esempio se (A) ha misurato 2700 ma il radiatore é meno della metà di (B) che ha misurato 1300, il consumo reale dopo la parametrizzazione potrebbe essere uguale per i due radiatori. In pratica il parametro maggiore nel calcolo è quello della potenza del radiatore; di solito due stanze identiche, con stessa pareti disperdenti, stessi infissi, stesso orientamento, hanno radiatori di identiche dimensioni e quindi potenza.

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Claudio
27/9/2015 09:21:28 am

Buonasera, vorrei informazioni sulla durata sia delle valvole termostatiche, sia dei contabilizzatori. Un articolo su Sole 24 Ore si parlava di una durata di dieci anni per i contabilizzatori e sei per le valvole. L'ingegnere dell'amministratore ha confermato i dieci anni per i contabilizzatori, mentre non era a conoscenza della durata delle valvole. Lei ha informazioni più precise?
Perché se le cose stanno così credo che i ventilati risparmi siano molto ipotetici, considerando anche il costo fisso della lettura dei contabilizzatori.
Cordiali saluti.

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roelloaded link
27/9/2015 11:57:25 am

Buonasera, per quanto concerne le valvole la tranquillizzo subito perché ho visto coi miei occhi valvole termostatiche vecchie di 30 anni perfettamente funzionanti. I contabilizzatori invece hanno il problema delle batterie: la durata media è di 10 anni ma a volte arrivano anche a 12 (dipende dalla qualità del prodotto e dalla durata della stagione termica); dovendo poi sostituire le batterie e controllare la taratura dei sensori, bisognerebbe smontare gli apparecchi ed inviarli al produttore per poi, una volta rigenerati, rimontarli sui tutti i radiatori. Si capisce facilmente che tra dieci anni magari ci sarà una tecnologia migliore e magari più conveniente del processo di rigenerazione descritto prima

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anna
28/2/2016 08:25:54 am

qualcuno ha esaminato l'inquinamento elettromagnetico prodotto dai contabilizzatori in un appartamento? installare 9 contabilizzatori in uno spazio limitato, uno magari vicino ad un letto potrebbe non essere il massimo! ai fini dell'ambiente bastano la caldaia a condensazione e le valvole termostatiche. I contabilizzatori , specie in edifici con impianto a colonne montati, provocano più spese e più inquinamento ambientale (anche per lo smaltimento delle batterie)

roelloaded link
28/2/2016 10:19:32 am

Salve Anna, come già spiegato i ripartitori lavorano con potenze di segnale bassissime e su frequenze simili ai segnali radiotelevisivi; per di più la comunicazione si limita a qualche secondo al giorno, il tempo necessario a trasmettere la lettura. Sull'inquinamento dovuto alla rottamazione invece credo che si dovrebbe fare qualche riflessione, anche se attualmente sarei più preoccupato da altri fatti, per esempio che si cambi il cellulare ogni anno, o gli schermi delle tv, etc...

Roberto Convalle
27/9/2015 03:28:22 pm

Salve, dopo tanto tempo e valutazione delle problematiche ulteriormente esposte mi sono deciso a chiedere un parere.
Il mio condominio l'anno prossimo si troverà quasi obbligato a introdurre le valvole ed i contabilizzatori, sempre che i perito non ne dichiari la inutilità a impossibilità senza gravare i condomini a spese eccessive: trattasi di condominio del 1965 con riscaldamento a colonna e convettori dove il convettore è esso stesso parte integrante della colonna (l'acqua vi entra e poi esce e riprende la salita verso il successivo radiatore).
Il punto è che alcuni condomini hanno sostituito col tempo via via che si rompevano gli stessi con radiatori in alluminio o in ghisa con l'uso o no di valvole termostatiche a tre vie e la legge impone di far funzionare l'impianto a basse temperature e non più a quelle di progetto di 100 o 110 ° C.
Sta di fatto che agli ultimi piani e su alcune colonne in particolare il riscaldamento funziona ben poco e in inverno se freddo la temperatura scende sotto i 17 gradi.
Ho provveduto a controfenestrare in esterno tutta la casa con doppi vetri e se non sbaglio questo non ha un peso sul migliorato rendimento energetico del mio appartamento (sono l'unico ad averlo fatto).
Vi abita una persona di 94 anni che come molti anziani ha bisogno di temperature alte tipicamente di 23 o 24 gradi poiché le estremità, soprattutto i piedi rimangono facilmente ghiacci, spesso violacei, ed al tempo stesso non si possono vestire in abbondanza poiché con frequenza va portata in bagno
ECCO PERCHE' LA LEGGE DIMOSTRA LA SUA STUPIDITA'. non si può fare di ogni erba un fascio imponendo per legge dei limiti che, ognuno di voi quando è andato in un ospedale se ne accorge, le temperature di legge non vengono rispettate.
Il punto è che per poter rispettare mia madre devo introdurre un altro sistema di riscaldamento da aggiungere a quello del condominio e con i contabilizzatori mi vedrò addebitato un consumo di energia del tutto falso mentre invece mi pagherò personalmente questa aggiunta di riscaldamento. Cosa posso fare in questa situazione?

Reply
[email protected]
27/9/2015 10:29:42 pm

Salve, capisco il suo disagio però:
- cosa c'entra la legge se lei ha già il problema prima che questa venga applicata?
- è sicuro che invece con l'inserimento delle termovalvole nel condominio non migliorerà la situazione?
- quanto sperate possa durare l'impianto termico dell'edificio visto che parliamo di 50 anni?

A mio parere la soluzione migliore sarebbe il distacco totale dall'impianto centralizzato ma dipende dalle normative della sua regione e dalla possibilità tecnica di effettuarlo. In ogni caso non è detto che l'inserimento dei contatori la penalizzi rispetto ad altri ed anzi auspicabile che usando meno energia la sua bolletta diventi più congrua

Reply
Roberto Convalle
28/9/2015 04:29:25 pm

Però il mio problema è di capire una cosa semplice:
Se il mio condominio mi fornisce una temperatura di 18° ed io ne necessito invece di 22° per mia madre sarò costretto ad intervenire con mezzi propri. in questo caso le termovalvole si chiuderanno ed io sarò costretto a fornirmi di calore totalmente per mio conto.
Il problema è: i vari contabilizzatori del mio appartamento (ben 7) per 4 vani più servizi, mi faranno addebitare dal condominio anche l'energia che già pagherò al mio fornitore oppure quel calore che io andrò a produrre in più rispetto a quello fornitomi dal condominio mi verrà riaddebitato di nuovo, cosicché pagherò quella differenza di calorie 2 volte al mio fornitore ed al condominio. E' così o mi sbaglio. Già ora io spendo ogni anno 1500 € in più per tenere un po' più calda mia madre con stufette (che, visto che abito a Firenze, voglio sostituire con pompe di calore per le quali non potrò tuttavia usufruire delle agevolazioni a causa della concomitanza del riscaldamento condominiale). insomma mi sembra di essere tra l' incudine e il martello.

Nicola
6/10/2015 06:29:48 am




Salve,

ma se per esempio in cucina ho la valvola termostatica regolata su 1, il termo quindi al minimo e piuttosto freddino e uso molto il forno e tutto l’ambiente si scalda….il contabilizzatore di calore registra un consumo pazzesco ?

o è in grado di capire che il calore dell’ambiente non proviene dal termo?

( idem in bagno dopo una doccia calda)

Grazie mille

Reply
roelloaded link
7/10/2015 10:05:36 am

Salve,
la risposta è proprio nel messaggio qui sotto

Reply
Nic
6/10/2015 06:43:25 am


La formula per il consumo oltre alla potenza del termo ed un coefficiente di correzione prevede il seguente paramento:

[(T_radiatore – T_ambiente)/60]^1,3



Giusto?



Di conseguenza, a parità di T_radiatore, maggiore è la T_ambiente maggiore è il risparmio.



Se in una stanza, per dire, tengo la pompa di calore accesa al massimo e il termo a 5 il contabilizzatore registrerà comunque un basso consumo da parte del radiatore perché capisce che il calore proviene da un’altra fonte (anche perché a un certo punto la valvola termostatica chiuderà il passaggio di acqua del termo), giusto?

Reply
roelloaded link
7/10/2015 10:26:20 am

Molto bene! Ma completiamo il ragionamento:
se la T_rad è 50 e la T_amb 20 la differenza è 30 gradi, se la T_amb è 22 la differenza è 28 gradi. Ma se la T_rad aumenta a 60 nel primo caso abbiamo una differenza di 40 mentre nel secondo di 38.
Tutto ciò solo per dire che la temperatura del radiatore influisce molto di più di quella ambiente che di solito varia solo di qualche grado; ma il concetto è esattamente quello che ci insegna la fisica:
più c'è differenza di temperatura tra due corpi (o tra il corpo e l'aria di cui è circondato) e più è alto il flusso di energia tra il corpo più caldo e quello più freddo

Reply
Fabrizio
9/10/2015 01:10:49 am

Abbiamo appena montato valvole termostatiche e contabilizzatori.Secondo l'Amministratore di Condominio non esiste più alcun fattore di correzione per primi piani ed esposizioni diverse: Nord....), Quindi mi troverò obbligatoriamente, abitando al primo piano con androne aperto sottostante non isolato, a spendere di più. E' corretto quanto dettomi dall'Amminiustratore? Grazie.

Reply
roelloaded link
10/10/2015 07:48:32 am

Salve, purtroppo è proprio così: la nuova normativa per il calcolo della ripartizione delle spese non contempla alcun fattore correttivo.
Per di più il calcolo della quota comune andrebbe fatto sulla base delle potenze termiche dei singoli alloggi, che quindi sfavoriscono ulteriormente i piani poco isolati. A mio avviso una normativa veramente lacunosa

Reply
Fabrizio
9/10/2015 01:21:12 am

Dimenticavo: è più vantaggioso avere il contabilizzatore applicato sul termosifone verso la parte più calda o più fredda dello stesso? Grazie.

Reply
roelloaded link
10/10/2015 07:50:15 am

Il problema non sussiste perché la posizione dei ripartitori è fissata dalla norma tecnica e deve essere identica (in proporzione alle dimensioni del radiatore) per tutti i radiatori dell'edificio

Reply
Valeria
11/10/2015 01:30:46 pm

Salve, abito in un appartamento al piano terra con termovalvole e contacalorie. Il termosifone del bagno nonostante tenga la valvola a zero è sempre caldo e il contacalorie aumenta, il proprietario dice perché è il termosifone di ritorno ma non so cosa significhi e non voglio pagare ciò che non consumo. Come posso fare?

Reply
Roelloaded link
11/10/2015 02:29:55 pm

Salve, credo che il problema sia legato alla pressione differenziale su quel radiatore che probabilmente si trova più vicino alla colonna principale dell'impianto. Può richiedere un controllo ed una taratura adeguata della pompa dell'impianto che dovrebbe essere a velocità variabile o del bypass differenziale. Potrebbe però trattarsi di un difetto della valvola

Reply
Carlo Migliore
13/10/2015 02:34:39 pm

Buona sera , abbiamo instalalto dei caldaia nuoava a condensazione nel 2005 , con contabilizzatori di calore . Chiedo bisogna cambiarli dopo dieci anni? Non è possibile solo cambiare pila o per forza tutto l'apparato? Si possono mettere questa spesa come risparmio energetico e usufruire del 50% di rimborso irpef considerando ovvio solo i contabilizzatori? Grazie

Reply
roelloaded link
14/10/2015 11:32:01 pm

Salve, il periodo per la sostituzione delle batterie è indicato dal costruttore degli apparecchi e mediamente è di 10 anni ma alcuni durano anche 12.
Il problema che per sostituire le batterie bisogna staccare gli apparecchi, spedirli alla casa costruttrice, ed infine andare a reinstallarli (sempre che in un tutto il tragitto non si siano rotti o simili); tutta l'operazione può costare non meno di 30 euro a contabilizzatore, mentre con 40 euro se ne mette uno nuovo...

Reply
Carlo Migliore
15/10/2015 12:45:00 am

Grazie per la risposta, in verità la ditta ci ha impiantato la caldaia ci ha chiesto ben 80 euro per cambiarli, a confronto dei 40 che dice lei mi pare una bela differenza. MI può fornire qualche link di aziende che fanno questi lavori ? grazie

roelloaded link
15/10/2015 11:07:34 pm

Ogni zona ha i suoi fornitori ed installatori ed io non conosco il mercato al di fuori della mia zona. Comunque i prezzi di listino dei contabilizzatori migliori si aggirano intorno ai 50 euro+iva, ma in base ai quantitativi di solito si riesce ad ottenere un po' di sconto; poi bisogna valutare se si deve sostituire anche la staffa sul radiatore ed altri particolari visti caso per caso

Reply
Simona
14/10/2015 01:15:35 am

Intanto grazie per l'esaustivo articolo. Ma io ho un dubbio.
Leggendo ad oggi i miei cpntabilizzatori di calora, ovvero 14 ottobre, quando ancora il riscaldamento è spento, ho notato che ad eccezione della sala esposta ad est, le altre stanze hanno la temperatura del calorifero di 2 gradi superiore a quella dell'ambiente. Questo fa si vengano misurati consumi inesistenti secondo lei?

grazie mille per la risposta

Reply
roelloaded link
14/10/2015 11:27:25 pm

I contabilizzatori hanno una temperatura di attivazione sul sensore del radiatore che dovrebbe essere intorno ai 35-40 gradi, quindi fino a che non viene raggiunta tale temperatura non viene contabilizzato nulla

Reply
simona
15/10/2015 12:18:20 am

grazie per la tempestiva risposta. Questo mi tranquillizza, mi preoccupa solo il fatto che se il sensore ambientale percepisce una temperatura ambientale inferiore (segnano sui 14.4 gradi quando il termometro dice 17) i calcoli possano poi essere errati quando entrano in funzionamento...la cosa strana è che è per tutti i contabilizzatori così...

stefano
15/10/2015 04:41:22 am

Buongiorno
vorrei installare sui miei caloriferi le valvole termostaiche ma leggendo mi sorgono alcune domande a cui chiede lumi, grazie.
1° :la caldaia deve essere a condensazaione o va bene anche quella tradiozionale (il mio appartamento è termoautonomo con caldai tradizionale del 2008)?
2° : ho capito che le valvole termostatiche regolano la temperatura di ogni calorifero/stanza su cui sono monatate regolando il flusso di acqua, ma devo togliere il termostato generale della caldaia che ho ora installato, se no alla fine prevale come orari di attivazione e di temperatura sulle singole elettrovalvole: per intenderci se in camera da letto ho una elettrovalvola impostata a 22°C e chiama acqua calda perchè nella stanza fa freddo,ma se la caldaia è spenta perchè non è orario di attivazione, non scaldo nulla.
Devo installare un termostato annesso all'elettrovalvola in ogni stanza?

Spero di essermi fatto capire, poichè non vorrei fare un acquisto inutile. Grazie!!

Reply
roelloaded link
15/10/2015 11:03:51 pm

Salve,
1) le valvole funzionano indifferentemente dal tipo di caldaia
2) Se mette delle valvole termostatiche è sufficiente impostare il cronotermostato a qualche grado in più in modo che non intervenga mentre la funzione degli orari può continuare ad essere utilizzata per comodità. Se invece mette un sistema di valvole elettroniche può eliminare il cronotermostato perchè ogni valvola può essere programmata con temperature ed orari differenti

Reply
stefano
16/10/2015 01:56:46 am

grazie!

Roberto
21/10/2015 12:23:11 am

Buongiorno, non mi è chiaro il fatto che il contabilizzatore va "pi veloce" se la stanza è più calda.... ma se la stanza è più calda per altri fattori, esempio stufa elettrica, forno acceso in cucina, ecc. come si comporta il contabilizzatore?
Grazie

Reply
roelloaded link
21/10/2015 03:42:37 am

Buongiorno, ne abbiamo già discusso pochi messaggi fa:
è la differenza di temperatura tra il radiatore è l'ambiente che produce consumo. Se il radiatore è più freddo della aria nella stanza non vi è alcun consumo

Reply
Roberto
21/10/2015 12:29:55 am

Ancora una domanda, ma se ho un calorifero enorme o uno piccolino il contabilizzatore come si comporta, visto che sente le differenze delle due temperature (termosifone e stanza)? .
Grazie ancora
saluti

Reply
roelloaded link
21/10/2015 03:39:39 am

Sono i parametri associati al radiatore che tengono conto del grandezza dello stesso. Poi le temperature fanno il resto.
Per questo è molto importante la fase di parametrizzazione con i relativi dati da prendere sui vari termosifoni

Reply
Fabrizio
24/10/2015 08:30:21 am

Il tecnico che è venuto a montare valvole e contabilizzatore mi ha consigliato di mettere una pellicola di alluminio tra il calorifero ed il muro esterno dove l'isolamento è minore causa lo spessore ridotto del muro.E' corretto? Questa scelta può influire sul contabilizzatore? Grazie.

Reply
roelloaded link
25/10/2015 01:09:29 am

Salve,
il foglio di alluminio è tanto inutile quanto innocuo:
il principio si baserebbe sulla possibilità di riflettere la radiazione
infrarossa del retro del radiatore verso l'ambiente, ma non ha nulla a che vedere con lo scarso isolamento del muro. Per ovviare a quest'ultimo bisognerebbe inserire dietro al radiatore un pannello di materiale isolante che abbia lo spessore idoneo, ma nella maggiorparte dei casi non c'è spazio sufficiente dietro al radiatore.

Reply
Maria
25/10/2015 03:07:49 am

Buongiorno, vorrei un consiglio: ho una stanza da letto di mio figlio che viene usata solo uno o due fine settimana ogni mese, mi conviene tenere spento il termosifone e accenderlo magari il giorno prima?? Grazie!!!

Reply
roelloaded link
28/10/2015 12:57:21 am

buongiorno, esattamente come ha pensato, l'ideale è accendere solo nei pochi giorni di utilizzo; se però non volesse far raffreddare troppo l'ambiente può anche impostare la valvola sul 2 (circa 16 gradi) in modo che l'ambiente sia comunque vivibile (magari per fare pulizie od altro)

Reply
Maria
29/10/2015 12:11:46 pm

grazie mille, gentilissimo

antonio
30/10/2015 07:32:37 am

Buon pomeriggio,
chiedo una semplice informazione. vorrei installare tutte testine termostatiche sui radiatori ma il dubbio è: essendo un impianto con contaore centralizzato (36 appartamenti) ha senso installarle? perchè o le valvole aprono o chiudono io pago sempre e comunque l'afflusso di acqua calda indipendentemente se il mio appartamento si scaldi o no..........

Reply
roelloaded link
31/10/2015 02:46:11 am

Salve,
in effetti dal punto di vista economico mettere le valvole su un impianto che calcola i consumi con dei contaore (tra l'altro tale sistema è non a norma da ormai 20 anni) non le darà alcun beneficio. Dal punto di vista del comfort invece potrà regolarsi le temperature in modo ottimale

Reply
andrea
31/10/2015 08:29:16 am

Gent.mi,
mi hanno montato da poco le valvole termostatiche. Sembrano funzionare bene, tranne che in camera da letto, dove anche ruotando sul minimo, il termosifone scada tantissimo.
Quale può essere la causa?
Grazie

Reply
roelloaded link
31/10/2015 09:45:34 am

Valvola bloccata (magari da qualche impurità) oppure pressione eccessiva su quella colonna dell'impianto, dovuta probabilmente ad una errata taratura della pompa dell'impianto

Reply
Pino
1/11/2015 10:40:07 am

Buonasera,
nel mio condominio stiamo per istallare il sistema di contabilizzazione ma i miei termosifoni sono già provvisti di valvole termostatiche (credo honeywell).Ho chiesto al tecnico se posso mantenere le mie valvole ma mi ha risposto che non sono compatibili con il contabilizzatore che dovrà essere installato e pertanto vanno sostituite.E' esatto ? E volendo sostituire , anche in seguito, le valvole posso installare un modello programmabile nei vari giorni della settimana ?Puoi indicarmi un modello affidabile.
Grazie

Reply
roelloaded link
1/11/2015 10:51:23 pm

Salve, se ha letto l'articolo avrà capito che valvole e contabilizzatori sono due strumenti separati e che non ha senso parlare di compatibilità; l'unica cosa che deve essere compatibile è la testina termostatica rispetto alla valvola idraulica presente sul radiatore. Se non ha ancora le testine basta comprare quelle adatte per le sue valvole, mentre il contabilizzatore verrà installato a parte e di qualsiasi marca di voglia

Reply
antonio
1/11/2015 11:51:04 pm

Buongiorno,
la ringrazio motlo per la sua opinione.
Avrei un'altra domanda.
Nel condominio dove abito (proprietario) fu deliberata all'epoca che la spesa per il riscaldamento era al 50% come quota fissa e per il 50% con contaore. Visto che dal 1/1/2017 questo tipo di contabilizzazione sarà fuorilegge, chiedo se, secondo Lei, sarà possibile eliminare, a causa dell'installazione del contabilizzatore, questo 50% oppure è comunque applicabile nonostante la certezza del consumo pro-capite. Le chiedo inoltre se puo' enunciarmi la normativa che aboliva i contaore (oltre 20 anni). Grazie. Antonio.

Reply
roelloaded link
3/11/2015 10:15:10 am

Onestamente non ricordo la legge o la Norma UNI ma sono passati molti anni e quindi è normale: nei condomini progettati con la Legge 10 dal 1991 in avanti comunque non si potevano mettere i contaore.
La quota fissa rimarrà ma la sua percentuale dovrà essere calcolata in base alla norma 10200 e quindi sicuramente sarà molto più bassa (20 o 30%)

Reply
Filippo
3/11/2015 10:03:19 am

Da poco nel mio condominio sono stati installati i ripartitori e valvole termostatiche. L'idraulico ha annotato le misure e la tipologia di ciascun radiatore del mio appartamento.
L'impianto di riscaldamento (teleriscaldamento) è in funzione. I ripartitori stanno conteggiando anche se hanno alcuni parametri non ancora settati quali data corrente, anno corrente, stato.
L'amministratore si è informato con la ditta manutentrice e ci ha comunicato (cito testualmente) che:
- i condomini devono far pervenire a lui al più presto le planimetrie in quanto queste sono propedeutiche al funzionamento delle valvole stesse
- seguirà poi 1) sopralluogo dell' ingegnere 2) calcoli della ditta manutentrice 3) accesso tecnico della ditta nei vari appartamenti per programmazione ripartitori.

Vorrei gentilmente sapere a cosa serve esattamente la Planimetria. Mi può spiegare perchè è propedeutica al funzionamento delle valvole stesse?

Inoltre mi può dire se il calcolo del coefficiente che la ditta farà per i miei termosifoni, terrà in considerazione anche dei nuovi infissi basso emissivi che tra pochi giorni mi installeranno.

La ringrazio

Reply
roelloaded link
3/11/2015 10:20:06 am

Salve,
ci sono due calcoli che verranno fatti:
- uno è quello per stabilire le quote di ripartizione volontaria ed involontaria ed è a tale scopo che servono le planimetrie
- un altro serve a stabilire i coefficienti dei singoli termosifoni per
poterli immettere nei contabilizzatori

Il fatto che lei abbia gli infissi migliori non peserà su nessuno dei due calcoli precedenti, mentre sarà un suo vantaggio visto che avrà dei consumi inferiori avendo minori dispersioni.

Reply
Filippo
4/11/2015 06:33:02 am

Grazie per la risposta.
Non ho capito bene nello specifico a cosa servono le planimetrie.
Posso dirle che l'assemblea ha deciso per il primo anno in corso le seguenti percentuali: Quota fissa 50% e Quota a consumo 50 %. Nella prossima assemblea si decideranno le quote definitive da adottare, tenendo in considerazione i costi che avremo quest'anno.

Mi potrebbe chiarire in cosa consiste il primo calcolo di cui ha parlato per il quale servono le planimetrie. Grazie mille.

roelloaded link
5/11/2015 02:58:26 am

Le quote percentuali non verranno più decise dall'assemblea ma calcolate tramite la nuova norma UNI.
Le vecchie tabelle millesimali non sono più utilizzabili per la ripartizione della quota fissa (ora chiamata consumo involontario) e vanno ricalcolate le potenze impegnate dai vari alloggi ed è a questo scopo che servono le planimetrie

Reply
Andrea
4/11/2015 10:38:20 am

E' obbligatorio per legge che se un contabilizzatore si stacca (mi è successo questa estate) debba occuparsi del ripristino (incollaggio) la ditta che li ha installati ? L'intervento è a pagamento. Oppure posso farlo io, (con un po di colla speciale) ?
Grazie per la Gentile Risposta

Reply
roelloaded link
5/11/2015 02:55:21 am

Deve essere informata la ditta che verrà a ripristinare il contabilizzatore anche perché staccandosi ci sarà una segnalazione sulla antenna principale e potrebbe sembrare che lei abbia staccato il contabilizzatore per non pagare il riscaldamento!!

Reply
Filippo
5/11/2015 03:02:24 am

Buongiorno,
In riferimento alla sua risposta che cito:
"ci sono due calcoli che verranno fatti:
- uno è quello per stabilire le quote di ripartizione volontaria ed involontaria ed è a tale scopo che servono le planimetrie"

Non ho capito bene nello specifico in quale modo saranno utilizzate le planimetrie.
Posso dirle che l'assemblea ha deciso per il primo anno in corso le seguenti percentuali: Quota fissa 50% e Quota a consumo 50 %. Nella prossima assemblea si decideranno le quote definitive da adottare, tenendo in considerazione i costi che avremo quest'anno.

Mi potrebbe chiarire in cosa consiste il primo calcolo di cui ha parlato per il quale servono le planimetrie. Grazie mille.

Reply
filippo
5/11/2015 03:06:25 am

Non consideri questa richiesta.
Adesso aggiornando la pagina ho visto che mi ha risposto
Grazie mille

Reply
SABRINA
12/11/2015 01:25:15 am

Buongiorno, abito in lombardia in un condominio anni 70 con impianto centralizzato con termoconvettori che non si possono regolare nè spegnere perchè montati in un circuito ad anello continuo.
Praticamente per poterli spegnere bisogna fare applicare una valvola e fare un bypass che permetta all'anello di non interrompersi. In alcuni appartamenti negli anni alcuni di questi termoconvettori sono stati sostuiti con caloriferi normali di ogni genere.
L'anno scorso è stata rimandata la decisione di installare le termovalvole per impossibilità dovuta a motivi tecnici.
Nel mio appartamento situato al terzo piano di quattro, avendo io ristrutturato e sostituito i serramenti, mi trovo con una temperatura media di 23/24 °, senza poter chiudere o ridurre il riscaldamento se non a qualche calorifero (4 in una casa di 200 mq.) che ho fatto modificare con valvola e bypass a mie spese.
La temperatura è così elevata perchè l'impianto in questione non riesce a riscaldare adeguatamente gli appartamenti esposti all'ultimo piano (senza tetto e con terrazzi) o esposti a nord.
L'amministratore, su parere di tecnici, sostiene che per poter mettere la contabilizzazione occorrerebbe prima cambiare tutti i caloriferi presenti negli appartamenti e poi mettere le valvole, per fare ciò però dice anche che ci voglia l'unanimità non avendo lui potere di imporre tale intervento di sostituzione degli elementi all'interno delle case private. Va da se che l'unanimità non ci sarà mai.
Come posso risolvere il mio problema?
E' vero che ci vuole l'unanimità? nel caso bastasse la maggioranza tecnicamente cosa consiglierebbe per contabilizzare?
Mi consiglia il distacco? magari con pompe di calore non avendo canne fumarie?
Grazie mille

Reply
roelloaded link
13/11/2015 07:53:26 am

Salve,
il problema tecnico bisogna valutarlo sul posto perché è impossibile capire come funziona da ciò che mi dice: sicuramente non è un normale impianto a monotubo perché i termoconvettori non potrebbero scaldare: infatti se l'acqua entra nel primo ventil a 70 gradi ed esce a 60, poi l'acqua entra nel secondo a 60 ed esce a 50, e così via, già il terzo ventil non scalderebbe abbastanza ed il quarto butterebbe aria completamente fredda. Quindi è probabile che l'impianto sia fatto in modo particolare, per esempi con tubi venturi o cose che si usavano in quel periodo.
In conclusione bisogna prima verificare che effettivamente non si possa mettere a posto l'impianto senza stravolgerlo e solo dopo valutare quelle che sono le problematica condominiali.

Reply
Roberto Convalle
13/11/2015 01:13:18 pm

Signora le rispondo non da tecnico ma da condominio di un edificio con impianto di riscaldamento uguale al suo.
Si informi sulla storia di quell'impianto e vedrà che all'inizio le cose stavano in questo modo:
1) l'impianto funzionava ad alta temperatura forse oltre i 100 ° C e con acqua in presione superiore alla atmosferica; successivamente per motivi normativi è stato trasformato in impianto con funzionamento a pressione atmosferica e con sfiato di sicurezza sul tetto con forzato abbassamento della temperatura di esercizio.
2) molto probabilmente ora l'impianto funziona in salita mentre all'inizio funzionava in discesa ossia si inviava l'acqua calda all'ultimo piano e poi tramite un collettore veniva convogliata alle varie calate. Ma l'impianto era conformato con un funzionamento dei radiatori ai piani alti più caldi di quelli dei piani inferiori
Se così stanno le cose la prima cosa da richiedere e che l'impianto sia rimesso a funzionare con l'acqua calda in discesa altrimenti queste discrasie saranno costanti a meno di cambiare tutti i radiatori dei piani inferiori diminuendone le calorie.

Con l'impianto siffatto sarà improbabile che un tecnico asserivi l'obbligo di attuare la nuova normativa sull'uso dei contabilizzatori poiché è l'impianto che sicuramente non fornirà ai radiatori dei piani alti le giuste calorie. E i costi di adattamento ora sono eccesivi per un impianto che viaggia per i 50 anni e quindi è presumibile che possa subire rotture di tubature ed altro.
Noi nel nostro condominio siamo quasi tutti dell'opinione di passare al singolo e con le pompe di calore ci saranno buoni risparmi e si potrà godere anche in estate, oltre a produrre meno inquinamento in locale che non è cosa da poco.

La saluto

Roberto

Reply
MariaPina
13/11/2015 03:30:22 am

Buongiorno,
ho letto un pò tutte le domande che Le sono state fatte e, siccome tra una settimana nella riunione condominiale si parlerà della situazione dei contabilizzatori, non avendo trovato un riscontro preciso Le chiedo: 1) i contabilizzatori vanno installati e fissati in modo permanente (inamovibili)?
2) viene fatto un calcolo della superficie radiante in rapporto all'ambiente da scaldare?
3) alla fine dei conti, viene fatta una media tra i radiatori oppure sarà contabilizzato radiatore per radiatore?
4) come avviene il trasferimento dei dati dai radiatori a....??
Io la ringrazio anticipatamente per la risposta.
Saluti

Reply
roelloaded link
13/11/2015 08:10:22 am

Buongiorno,
1) i contabilizzatori sono fissati con delle staffe alle quali poi l'apparecchio viene agganciato e sigillato con una chiavetta che deve essere rotta per poter rimuovere il tutto: quindi si può smontare ma non senza che la cosa sia visibile (e segnalata tramite un microinterruttore sul contabilizzatore)
2) viene calcolata la potenza del radiatore tramite tabelle o formule, ed identificati i coefficienti che descrivono la tipologia del radiatore
3) ogni radiatore viene codificato e viene calcolato il consumo per ogni singolo radiatore
4) i contabilizzatori hanno incorporato un dispositivo di trasmissione radio che invia periodicamente i consumi ad un antenna centrale posizionata normalmente nelle scale od altre parti comuni; queste antenne possono essere collegate tramite GSM od altre tecnologie direttamente alla azienda che si occupa della gestione, od in alternativa vengono letto in loco tramite appositi strumenti

Reply
Pino
16/11/2015 09:23:18 am

Buonasera
nel mio condominio abbiamo sostituito la vecchia caldaia con una nuova a condensazione , composta da 3 moduli che intervengono a cascata in base alla richiesta termica, e valvole termostatiche (io ho montato valvole cronotermostato) e contabilizzatore . Vorrei sapere se la normativa obbliga ad una tipologia di orario di accensione e ,se non ci sono limitazioni , quale è il migliore orario di accensione ,a fasce o continuato ,per ottimizzare confort e risparmio energetico.
Grazie Pino

Reply
roelloaded link
17/11/2015 09:51:32 am

Salve,
esistono dei limiti di orario dettati dalla zona climatica, così come esistono dei giorni di accensione e spegnimento dell'impianto.
A questo link può trovare i comuni italiani con relativa zona climatica
http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93_allA_tabellagradigiorno.pdf
mentre a questo le ore giornaliere di accensione in base alla zona.

Reply
roelloaded link
17/11/2015 09:52:36 am

http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm

seretto
18/11/2015 04:37:51 am

Sono collegato a teleriscaldamento e munito di valvola termostatica e di contabilizzatore.
ho nell'alloggio radiatori con numero di elementi differenti fra loro.
Desidererei sapere se viene applicato, a parità di regolazione della valvola (2 - 3 o più) una tariffa differente un base alla grossezza del termosifone?
grazie

Reply
roelloaded link
19/11/2015 03:54:17 am

Salve,
la tariffa non dipende dalla grandezza del radiatore, ma l'energia consumata e quindi contabilizzata certamente si; quindi un radiatore più grosso emanerà (a parità di condizioni) più energia di quello più piccolo, il che produrrà un consumo maggiore per il primo.

Reply
luigi
18/11/2015 11:36:36 pm

Buongiorno,
Ho avuto già da lei risposte esaustive in passato e di questo la ringrazio ancora.Tornando a guardare il suo blog ho letto una cosa
che nella mia ignoranza non reputo esatta.Cioè quando all'inizio descrive il contabilizzatore dice che il consumo è determinato molto dalla temperatura della stanza (più è alta più il contabilizzatore "va veloce") Ma se la mia stanza è già calda il termo si stacca e di conseguenza non contabilizza più...........così come credo che nel momento in cui le due sonde rilevano la stessa temperatura si stacchi sia il termo che il contacalorie....La ringrazio anticipatamente per la sua risposta (sempre gentile) saluti
Luigi

Reply
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19/11/2015 03:51:25 am

Buongiorno,
la ringrazio per la sua precisazione perché nell'intento di semplificare al massimo il concetto probabilmente mi sono espresso male;
quello che volevo dire è che più è alta la temperatura della stanza (quindi più alti i gradi impostati sulla valvola) e più energia sarà stata trasmessa dal radiatore all'ambiente per raggiungere tale temperatura, con un conseguente consumo proporzionale alla temperatura ambientale. Quindi impostare le valvole su 24 gradi e quindi portare l'ambiente a tale temperatura farà "correre il contabilizzatore molto più veloce" che se sulla valvola (e quindi in ambiente) fossero impostati 20 gradi.

Reply
seretto
19/11/2015 01:26:32 am

Sono collegato a teleriscaldamento e munito di valvola termostatica e di contabilizzatore.
ho nell'alloggio radiatori con numero di elementi differenti fra loro.
Desidererei sapere se viene applicato, a parità di regolazione della valvola (2 - 3 o più) una tariffa differente un base alla grossezza del termosifone?
grazie attenderei una risposta

Reply
Moretta
19/11/2015 03:29:44 pm

Salve, mi scusi per l'intromissione ma il tecnico che ha installato nel nostro condominio le caldaie a condensazione ci ha informato che questo tipo di impianto è strutturato per funzionare su una temperatura costante nelle 24 ore, in quanto un'eventuale interruzione comporterebbe un picco di consumo alla ripresa, dovendo l'impianto ripartire da gradazioni troppo basse. Pertanto a suo dire, per le caldaie a condensazione non vi sarebbero limiti d'orario giornalieri, anche in considerazione del loro ridotto impatto ambientale.
La ringrazio in anticipo per un Suo chiarimento

Reply
roelloaded link
19/11/2015 10:43:35 pm

Salve, si faccia dire quale legge o normativa prevede l'utilizzo di temperatura costante sulle 24 ore, vedrà che non saprà rispondere.
Quello che in alcuni casi si può valutare è l'adozione di un abbassamento di temperatura durante le cosiddette ore di spegnimento ma non vi aspettate di risparmiare.

Reply
ANTONIO
20/11/2015 05:39:43 am

Buon pomeriggio,
in seguito ad riunione condominiale di ieri sera, è nata una discussione sul tipo di contabilizzatori da installare per singolo appartamento. Preciso che abbiamo una caldaia in comune e gli appartamenti sono 36. Si è aperto il fronte del "monocontabilizzatore" installato sull'ingresso dell'acqua calda e che calcola la caduta di caloria, contro quelli che invece vorrebbero i "pluricontabilizzatori" cioè quelli installati su ogni singolo radiatore. Lei cosa ne pensa a livello di calcolo e di consumi? Grazie. saluti

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roelloaded link
21/11/2015 04:04:38 am

Salve,
sicuramente un unico "contabilizzatore diretto" sarebbe più preciso e facile da gestire per quanto riguarda i calcoli di ripartizione, ma attenzione alla scelta del modello: quelli ad ultrasuoni sono affidabili e precisi mentre quelli a turbina possono inchiodarsi ed avere problemi.

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Mauro s
20/11/2015 08:32:53 am

Buonasera, ho un problema con un impianto di una casa singola. Ho installato caldaia nuova a condensazione con pompa a vel. variabile e by-pass interno. Ho installato valvole termostatiche in tutti gli ambienti. Riscaldando parte della casa con camino quando questo è acceso le valvole del ramo giorno si chiudono e quelle del ramo notte fanno molto rumore (3\4 termosifoni attivi su 8). La pompa gira a velocità minima ma regolando anche il bypass non sono riuscito a risolvere il problema. Come posso fare? Devo inserire altri bypass di sfogo sui rami dell'impianto (impianto a 2 tubi con 3 rami (giorno, notte, bagni) ???

Grazie
Mauro

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roelloaded link
21/11/2015 04:11:39 am

Salve,
un circolatore a flusso variabile con un bypass direi che sono più che sufficienti: molto probabilmente uno dei due od entrambe i dispositivi non funzionano a dovere

Reply
Mauro s
23/11/2015 12:46:48 am

Buongiorno,

grazie per la risposta. Il circolatore ed il bypass sono interni alla caldaia. Anche a velocità ridotta (1) provando ad agire sul bypass non si rimuove il rumore che scompare solo aprendo valvole chiuse. Come posso sistemare il problema, forse il bypass interno alla caldaia non risolve questo tipo di problema e devo aggiungere 1 o più ??

roelloaded link
23/11/2015 04:21:31 am

E' evidente che il bypass della caldaia non sia tarato o tarabile.
A questo punto l'aggiunta di un bypass differenziale esterno potrebbe risolvere la questione del rumore

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andrea
24/11/2015 11:16:55 pm

Salve io in cucina ho un termosifone dove nn ho la valvola x regolarlo ma solamente il contatore al centro del calorofero xk il condomino che abitava prima avava una cucina differente e nn potevano mrtterlo x motivi di spazio qui io volevo sapere se spendevo ugualmente tenendolo spento perché non avendo la valvola non posso regolarlo

Reply
roelloaded link
26/11/2015 10:07:55 pm

Salve,
non può regolarlo automaticamente ma potrebbe regolarlo manualmente: basta agire sulla valvola cercando una posizione intermedia che vi permetta di avere una temperatura idonea.
Se invece decidete di tenerlo chiuso nessun problema, anzi risparmierete l'energia ed i soldi di quel termosifone

Reply
SOMADROM
26/11/2015 10:43:59 am

Salve, nel mio appartamento sono montati i ventilconvettori, potrò montare le valvole termostatiche? Fino ad ora gli idraulici che ho interpellato non mi hanno dato delle risposte chiare.

Reply
roelloaded link
26/11/2015 10:05:39 pm

Salve,
per regolare i ventilconvettori bisogna usare valvole elettriche On/Off perchè la modulazione di portata delle termostatiche non si sposa bene col funzionamento del ventil. Molti ventilconvettori hanno a bordo macchina (o possono essere corredati) già i comandi per gestire tale valvola

Reply
SOMADROM
26/11/2015 11:32:28 pm

Grazie per l' esauriente risposta. La valvola elettrica dovrebbe quindi attivare il processo quando si "accende", aprendo le alette, il ventilconvettore?

roelloaded link
28/11/2015 02:45:52 am

Salve,
le valvole elettriche chiudono o aprono il flusso di acqua all'interno dei ventilconvettori che a loro volta, dotati di un termostato che sente l'arrivo dell'acqua calda, fanno partire la ventola ed aprire le alette (se sono motorizzate)

Reply
SOMADROM
28/11/2015 12:48:46 am

Buongiorno, torno ancora a chiedere informazioni perchè nei
prossimi giorni si terrà l'assemblea condominiale dedicata all'installazione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori;al riguardo di quest'ultimi chiedo se è possibile montarli sui ventilconvettori e con quali accorgimenti.Saluto e ringrazio tutti perchè leggendo le spiegazioni e le domande/risposte ho imparato tanto e ritengo di saperne anche di più di qualche "saccente" iidraulico.

Reply
roelloaded link
28/11/2015 02:53:42 am

Buongiorno, esiste una versione specifica di contabilizzatori apposta per i ventilconvettori, e si distinguono da quelli normali perché hanno una sonda remota da infilare tra le batterie alettate, visto che l'apparecchietto invece rimane installato in altro punto da decidere.

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Diego
29/11/2015 10:14:48 am

Ciao, il mio condominio installerà come da legge un sistema per contabilizzare le calorie la prossima estate.
La mia situazione è una casa su 2 piani all'ultimo piano del condominio, con 6 termoconvettori (anni '70) in totale.
Visto che tutti mi consigliano di sostituirli con radiatori ed avendo come unico scopo quello di risparmiare il più possibile (la casa per fortuna è calda... rarissimamente ho acceso tutti e 6 i convettori negli inverni scorsi..) pensavo di fare il lavoro e togliere del tutto una di queste 6 unità (è la più piccola ed è quella che non accendo praticamente mai).
Ti chiederei alcune cose:

1) Che materiale tra i classici alluminio-ghisa-acciaio (se ce n'è uno) fa risparmiare di più? non mi interessa peso, prezzo, velocità di riscaldamento/raffreddamento, design ecc.. solo sapere se uno fa spendere meno.

2) I convettori che ho adesso sono tutti incassati a muro. Io i radiatori li porterei "fuori" dalla nicchia perchè immagino che abbiano un rendimento migliore... dato che in un bagno mi è impossibile farlo, pensavo di lasciarlo incassato installando uno di quei famosi pannelli che "rimbalzano" il calore... riesce ad essere efficiente come lo spostamento fuori dalla nicchia? O mi conviene lasciare il convettore?

Grazie anticipatamente per le risposte!

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roelloaded link
29/11/2015 12:04:53 pm

Salve,
1) il concetto è che i corpi scaldanti non hanno un loro rendimento perché non generano calore ne trasformano energia bensì la trasferiscono solamente: il contabilizzatore non fa che misurare questo trasferimento di energia e quindi, qualsiasi sia il materiale utilizzato, l'energia ceduta all'ambiente sarà sempre la stessa (a parità di condizioni). Quello che invece viene contabilizzato solo in parte è l'effetto radiante (e non quello convettivo) e cioè la radiazione infrarossa che i corpi scaldanti emanano: quindi se proprio volesse ottimizzare l'impianto dovrebbe prediligere termosifoni di grandi superfici (e quindi minor spessore a parità di potenza installata)
2) Sicuramente fuori dalla nicchia si abbasserebbero leggermente le dispersioni dirette ma attenzione che quella porzione di muro rimarrà comunque fredda e rappresenterà una discontinuità a mano di non pensare ad un isolamento: i pannelli che rimbalzano il calore sono inutili mentre un bel pannello di materiale isolante fa il suo effetto

Reply
Mauro
1/12/2015 01:23:34 am

Buongiorno,
ho un impianto a valvole termostatiche ma sento spesso un rumore di acqua che scorre vicino ai termosifoni e nei tubi del semiinterrato (i tubi sono esterni). Ho chiesto all'idraulico e mi ha suggerito di aprire i detentori. E' corretto? Come devono essere regolati i detentori in presenza di valvole termostatiche (premetto che in alcune camere da letto (per bambini) faccio molta fatica a raggiungere i 20 gradi)

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roelloaded link
6/12/2015 12:33:06 am

Salve, i detentori dovrebbero già essere completamente aperti;
inoltre il rumore che sente dipende dalla elevata velocità dell'acqua nei tubi e quindi per risolvere bisogna agire sulla pompa principale oppure installando un bypass differenziale tra le tubazioni di andata e ritorno

Reply
Antonio
4/12/2015 09:13:54 am

Nel mio condominio sono state installate delle valvole termostatiche per impianto monotubo, in diversi interventi dell'idraulico non sono riusciti ad eliminare il fischio ch emettone dette valvole e sono costretto spesso in diverse volte della giornate amuovere la testina di regolazione. come posso intervenire per eliminare questo fastidioso rumore? Grazie

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roelloaded link
6/12/2015 12:35:55 am

Salve, come già più volte spiegato il problema della rumorosità va risolto in centrale termica: tarando la velocità della pompa oppure regolando il bypass differenziale, sempre che sia possibile eseguire queste operazioni (se sono stati installati i componenti corretti)

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SOMADROM
4/12/2015 09:57:38 am

(Buonasera, torno a chiedere spiegazioni per il prossimo montaggio delle valvole termostatiche. Come ho spiegato nelle mie precedenti domande nel mio appartamento sono installati i ventilconvettori.
Ho capito grazie alle esaurienti risposte come procedere per il montaggio delle valvole + il contabilizzatore. Aggiungo che i ventilconvettori saranno utilizzati come parte raffreddante in estate grazie all' unità motore interna all'appartamento (chiusura/apertura rubinetti tra impianto centralizzato e appartamento). Domanda. questo utilizzo come sarà "letto" dalle valvole montate per il riscaldamento e il contabilizzatore? Grazie.

Reply
roelloaded link
6/12/2015 12:39:42 am

Salve,
per i contabilizzatori non ci sono problemi perché possono essere messi praticamente messi in standby nel periodo estivo;
per la valvola elettrica bisogna vedere se volete azionarla automaticamente anche in estate oppure vi è sufficiente l'apertura manuale. Nel primo caso è necessario prevedere che il regolatore di temperatura abbia la funzione estate/inverno e che sia quindi in grado di gestire entrambe le condizioni

Reply
Nicola
6/12/2015 04:38:21 am

Quale è la temperatura ambiente dopo la quale il ripartitore di calore assume come valore di riferimento 20°C...?

Grazie

Reply
roelloaded link
6/12/2015 08:49:41 am

Salve, nella tecnologia con due sensori la differenza di temperatura è misurata senza aver alcun riferimento fisso; era negli apparecchi ad un sensore che veniva calcolato il delta di temperatura considerando 20 gradi come riferimento

Reply
Nicola
6/12/2015 05:26:19 am

...oppure c'è qualcosa tipo sensore di prossimità sul ripartitore che in caso di ostacoli o tentativi di sabotaggio porta la t ambiente a 20 gradi?

Reply
roelloaded link
6/12/2015 08:51:30 am

mmmm, non mi risultano ripartitori con sensore di prossimità e chissà quanto verrebbero a costare! Ma non riesco a capire a quale tipo di sabotaggio si riferisce

Reply
Nicola
6/12/2015 11:28:55 pm

Beh, basterebbe coprire solo il ripartitore così da fargli sembrare che in ambiente ci sia una temperatura maggiore di quella reale così anziché calcolare i consumi su, per esempio: 50°C (del termo) - 20°C ( dell'ambiente) ... Calcola i consumi su:
50 - 24....

roelloaded link
11/12/2015 05:16:03 am

Eccomi, ho letto un po' in giro e sembra esserci uno standard ma pare che la maggior parte delle aziende imposti a 28 gradi il limite massimo oltre il quale il riferimento della temperatura ambiente sia impostato a 20; in ogni caso la curva di correzione che dipende dal ambiente non è mai molto elevata e calcolando che gli impianti sono stati dimensionati per avere 20 gradi, e che quindi è già difficile portare una stanza a 24, la correzione dovrebbe avvenire in modo preponderante a basse temperature per poi stabilizzarsi intorno ai 20. Non ho mai provato ma credo che coprendo con uno straccio il fronte del contabilizzatore il sensore ambiente ci metta veramente poco a superare i 28 gradi....

Reply
Andrea
6/12/2015 10:35:48 am

Gent.mi,
ho un problema con la termovalvola del calorifero del bagno. Per un paio di mesi (è nuova) ha funzionato bene, mentre da ieri funziona a singhiozzo. Al mattino non si avvia, rimane ferma ore, poi comincia a funzionare, poi si chiude e non riparte malgrado la temperatura fredda del bagno.
Che cosa può essere?
Grazie
Andrea

Reply
roelloaded link
6/12/2015 02:00:56 pm

Salve, ma si tratta di una valvola normale oppure elettronica?
in ogni caso sembrerebbe che ogni tanto rimanga bloccata. Ha provato a lasciarla tutta aperta al massimo?

Reply
andrea
8/12/2015 07:12:12 am

E' una valvola normale. Il punto è che continua a non funzionare bene. Oggi, per es., anche con la valvola aperta al massimo, il calorifero è appena appena tiepido!

roelloaded link
11/12/2015 04:51:39 am

Ok, quindi la prima cosa da fare è smontare la testina termostatica e vedere se così funziona (quindi problema della testina).
Sennò potrebbe essere la valvola inchiodata in un posizione particolare

Reply
luigi
14/12/2015 09:37:11 am

abito in un condominio dove sono state installate valvole di regolazione con testine elettroniche con la possibilità di impostare fino a 2-Partenze di Confort, e, 2-Fermate temperature Ridotta.
Tutto funziona bene la mia domanda è la seguente:
mi piacerebbe sapere la sensibilità media delle Testine Elettroniche,
in altre parole se io setto 20 °C e supponendo che la valvola sia a metà corsa di quanti gradi deve variare la temperatura ambiente per aprire e/o chiudere completamente la valvola.GRAZIE

Reply
roelloaded link
15/12/2015 05:06:52 am

Salve, per avere una risposta corretta bisognerebbe leggere attentamente le istruzioni del prodotto (e qui non mi ha indicato nemmeno la marca); mediamente l'isteresi, così si chiama il differenziale tra temperatura di accensione e spegnimento, è di circa 1 grado e cioè mezzo grado sotto al setpoint ed altro mezzo grado sopra.

Reply
luigi
17/12/2015 10:23:44 am

Salve, ringrazio per la risposta sono installare testine programmabili ECODHOME modello TTD101. Ho sentito parlare di controllo PID, non ho idea cosa significhi gradirei capire qualcosa riguardo il controllo PID.
Grazie

roelloaded link
19/12/2015 05:25:44 am

I controlli PID sono dei dispositivi che utilizzano le funzioni matematiche Proporzionale, Integrale, Derivata: in pratica se imposta una temperatura di 20 gradi ma in ambiente ce ne sono 18, l'errore di 2 gradi viene processato in termini di grandezza dell'errore, dei valori passati di questa differenza, e della velocità con cui queste variazioni sono avvenute. Quindi la valvola reagisce in base a questa sequenza di calcoli per riportare velocemente l'errore a zero (temperatura ambiente uguale alla temperatura impostata)

Reply
Marina S.
19/12/2015 06:46:14 am

Buongiorno, sono entrata nel Vs sito per curiosità vista l'intenzione del padrone di casa (ente pubblico) di ottemperare finalmente alla legge installando i termoregolatori e i contabilizzatori di calore. E complimentandomi per l'ottimo servizio reso mi accingo anche io a porVi quel quesito per il quale mi ero mi ero messa alla ricerca di spiegazioni nel web.
Sono affetta dalla rara allergia MCS (multiple chemical sensitivity) quindi intollerante anche ai campi elettromagnetici. Mia sorella che già ha in casa queste piccole apparechiature mi dice che forse si collegano via WI Fi. Sono molto preoccupata perchè già ora non uso Wi Fi nè per cell nè per PC e per altre possibili utilizzazioni anche se i vicini di casa mi creano parecchi problemi di salute ma giustamente non posso chiedere loro di non collegarsi con questo sitema.
Potrei sapere gentilmente come tali apparecchiature comunicano i consumi visto che mia sorella collegandosi ad un certo sito conosce esattamente tutti i suoi dati ?
Ringrazio molto per l'eventuale risposta e mi scuso per una domanda che probabilmente esula da quelle già poste.

Reply
Roelloaded link
19/12/2015 10:07:13 am

Salve, i contabilizzatori normalmente sono dotati di trasmissione radio ad una frequenza di circa 860 Mhz molto lontana dalle elevate frequenze Wi-Fi. Inoltre avendo una batteria che deve durare 10 anni la trasmissione dei consumi avviene solo sporadicamente e con comunicazioni che durano millesimi di secondo. In pratica la sua televisione (penso quella la usi) produce un campo magnetico centinaia di volte più potente! La comunicazione avviene con un antenna posizionata di solito su un pianerottolo intermedio e questa a volte può comunicare con altre antenne in centrale termica. Le assicuro (per diletto studio fisica) che i campi elettromagnetici di bassa intensità non possono avere effetti istantanei sul nostro corpo, anche perché siamo circondati da campi naturali creati dal terreno, dai metalli, dallo spazio, etc... Diverso è il discorso relativo a lunghe esposizioni di forti campi (esempio chi vive sotto um elettrodotto ad alta tensione)

Reply
Marina S.
19/12/2015 01:46:56 pm

Ringrazio sentitamente Roelloaded per avermi tolto una preoccupazione ed avermi spiegato esattamente come funzionano le apparecchiature in oggetto. Purtroppo con la mia malattia ogni cosa che mi circonda è per me un pericolo.
Quando applicheranno i contabilizzatori sicuramente dovrò fare qualche altra domanda sul funzionamento e sono contenta di aver scelto il sito giusto e la persona giusta.
Grazie ancora e auguri di Buon Natale e Buon Anno
Marina

Reply
Maria
22/12/2015 07:24:10 am

Le questioni non sono tutte risolte ovviamente ma le risposte del blog possono realmente chiarire alcuni aspetti fondamentali. A tale proposito espongo il mio problema. Nel mio condominio si sono installate le valvole termoregolatrici e i contabilizzatori. Nel mio appartamento all'ultimo piano la temperatura pur al livello 5 del termoregolatore non supera i 19-19,5 gradi. Il tecnico ha evidenziato che i termosifoni installati nell'edificio degli anni 60 sono posizionati sotto i davanzali e che le valvole percepiscono quindi una temperatura ben più alta di quanto si rileva al centro delle stanze. Ha pertanto consigliato di collegare un sondino al lato dei davanzali per permettere una rilevazione più corretta. L'amministratore ha poi chiarito che sono spese a totale mio carico. HO replicato che l'impianto così predisposto è originario del condominio e che se servono i sondini per garantirmi la funzionalità del riscaldamento, questa spesa dovrebbe essere posta a carico del condominio. Vorrei conoscere se vi sono orientamenti della giurisprudenza o altro che sostengano la mia tesi.
Grazie

Reply
roelloaded link
22/12/2015 10:58:53 am

Salve, questo è un blog tecnico per questo solitamente non affronto problematiche legate alle normative condominiali; in ogni caso le spese di ristrutturazione dell'impianto con l'installazione delle valvole le ho sempre viste ripartire per i singoli alloggi, esattamente per la spesa sostenuta: quindi chi ha 8 radiatori paga 8 valvole e contabilizzatori, etc. Allo stesso modo chi vuole o deve installare apparecchiature diverse credo proprio che debba pagarle esattamente come pagherebbe quelle "standard". Le conviene comunque chiedere su qualche blog che si occupa di Condominio

Reply
Luigi
2/1/2016 08:54:10 am

Salve e Buon Anno
è la terza volta che chiedo il Vs supporto per migliorare la mia conoscenza sul riscaldamento,con ottimi risultati.
Forse ora chiedo qualcosa di complicato e/o difficile da trattare in un BLOG, mi piacerebbe capire come si calcolano i
Kw e/o le K/cal di un Termosifone, anche con procedimenti approssimativi,nel mio caso temosifoni in Ghisa vecchi di circa 45-50 Anni e non conosco nemmeno il costruttore.
Grazie

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roelloaded link
3/1/2016 06:52:33 am

Buon anno nuovo! Ci sono delle normative UNI che indicano come calcolare la potenza termica di un termosifone ma non si trovano online. a cosa più semplice da fare è utilizzare le tabelle dei produttori che danno indicazioni precise in base alle caratteristiche e dimensioni degli elementi (poi basta moltiplicare per il numero di elementi). Basta digitare sul motore di ricerca "tabella potenza radiatori ghisa" e sicuramente troverà quello che le serve

Reply
Valentino
3/1/2016 11:39:06 am

Salve a tutti. Nel condominio dove abito hanno da poco installato un impianto a termovalvole con contabilizzatori di calore.
La mia domnda è: Ma se io tenessi le termovalvole posizionate sul 5 e dal momento che il mio appartamento è ben isolato e si trova in posizione centrale, in un paio d'ore raggiungerei circa 22 gradi. Chiudendo le valvole, in ventidue ore circa la temperatura ritornerebbe sui venti gradi; Spenderei meno, invece che per avere i venti gradi, impostarle in posizione tre e lasciare i caloriferi caldotiepidi?
Grazie.

Reply
roelloaded link
3/1/2016 11:08:59 pm

Salve. Il quesito è sempre più o meno lo stesso ma la risposta non può essere univoca, e spiego perché; se invece di parlare di energia parlassimo di acqua e riproponessi il quesito: consumo più acqua se tengo un po' aperto il rubinetto tutto il giorno oppure se lo apro completamente per 4 ore? Capite che senza sapere quanta acqua esce dal rubinetto nella condizione "un po' aperto" e "tutto aperto" è impossibile fare dei calcoli. Se ponessimo la domanda: riempo prima una tanica (nel caso del riscaldamento la stanza) con il rubinetto un po' aperto oppure con il rubinetto tutto aperto? La risposta sarebbe naturalmente "con il rubinetto tutto aperto"! Ma la nostra tanica è bucata (dispersioni della stanza) e quindi la vera domanda è: ci serve tenere la tanica piena quando non c'è nessuno che può bere? E quanto tempo prima devo aprire il rubinetto perché ci sia abbastanza acqua nella tanica per poter bere comodamente?
E quando ho finito di bere se tanto la tanica è bucata ha senso lasciare il rubinetto aperto?

Reply
Maurizio
5/1/2016 10:44:03 am

Non so se la questione sia già stata posta nella lunga serie di domande, ma comunque mi sembra che in tutte le problematiche poste, non vengano mai menzionati dei problemi di tipo legale che pongono queste ordinanze e decreti legge relativamente agli impianti a ripartizione:
1) Il DPR 59 del 2 aprile del 2009 (art.4) dichiara esplicitamente che i dispositivi utilizzati devono avere una incertezza al massimo del 5% (che è poi la famosa direttiva MID); viceversa i sistemi a ripartizione non hanno alcuna certificazione in tal senso espressa dalle case costruttrici; l'unica certificazione è quella dell'INRIM che, nella persona dell'ing. Ficco dichiara incertezze tipiche tra il 10 e il 20% (con punte del 40%); vedere il link www.inrim.it/EcoThermo2014/slides/Ficco.pdf
Quindi, senza analizzare i numerosi bugs, risulta che questi sistemi sono illegali e chiunque si potrebbe rifiutare di pagare le bollette se calcolate secondo l'indicazione dei ripartitori.
2) nei vecchi edifici la trasmittanza delle pareti di separazione degli appartamenti si attesta intorno ai 2 W/mqK (prevedendo uguale temperatura in tutti gli appartamenti), contro i 0,8 W/mqK necessaria per disaccoppiare sufficientemente le varie unità abitative (valore applicato per esempio negli impianti autonomi), rendendo i furti di calore inaccettabili legalmente parlando.
Per questi motivi la contabilizzazione nei vecchi edifici dovrebbe essere proibita per legge.
Aggiungo che con essa si può ottenere un risparmio solo nel caso di impianti fortemente sbilanciati e centraline climatiche mal regolate.
Quindi, prima di affidarsi ad un sistema complicato e fortemente inaffidabile, conviene pretendere dal conduttore dell'impianto una perfetta regolazione della centralina e già si vedrà un notevole risparmio (è proprio quel 30% di cui si parla nella contabilizzazione); se poi alcuni appartamenti risultano con temperature troppo alte o basse, conviene risolvere il problema anche a spese del condominio; se poi i lavori risultassero troppo onerosi, si può pensare alla contabilizzazione, in piena coscienza dei suoi lati negativi; ricordiamoci che nelle direttive è presente una precisazione "se tecnicamente possibile e/o efficiente in termini di costi", che permette di derogare all'obbligo di legge mediante una certificazione di tecnico abilitato.

Reply
roelloaded link
6/1/2016 07:57:49 am

Anche se questo blog nasce con intenti puramente tecnici proverò a rispondere.
1) La norma europea UNI EN 834:1997, norma di prodotto che stabilisce i requisiti minimi per la costruzione, il funzionamento, l'installazione e la valutazione delle letture di tali dispositivi, prevede per il conteggio un margine di errore ammissibile differente in funzione dello scostamento della temperatura del fluido termovettore Δt alla portata del fluido termovettore nelle condizioni di riferimento: si passa dal 12% di errore per Δt compresi tra 5 e 10 gradi a un errore del 3% per Δt maggiore di 40°C.
La normativa italiana, il D.P.R. n° 59 del 2 aprile 2009, stabilisce un errore massimo ammissibile per le apparecchiature di contabilizzazione e termoregolazione del calore: “11. La apparecchiature installate [...] devono assicurare un errore di misura, nelle condizioni di utilizzo, inferiore a più o meno il 5 per cento, con riferimento alle norme UNI in vigore.”
Le regioni e province autonome che non hanno provveduto ad adottare propri provvedimenti regionali applicano le disposizioni del DPR 59/09. Le regioni, come la regione Piemonte, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna, hanno adottato propri provvedimenti regionali recependo in ogni caso un errore massimo ammissibile pari al 5%.
Molti marchi come Caleffi (dal cui sito ho estrapolato le norme qui sopra) dichiarano errori del 3% e quindi perfettamente nei parametri richiesti.
2) Ho gestito centinaia di condomini prima del introduzione della contabilizzazione e quello di cui parla, risparmi del 30% solo regolando la centralina climatica, è una utopia se non peggio una castroneria; la regolazione va fatta in ambiente perché ogni stanza ha un esposizione ed utilizzo diverso e tali parametri cambiano anche nel corso di una singola giornata: senza una possibilità di regolare il calore ha come conseguenza un grosso spreco di energia (ed ecco dove viene parte il risparmio). Poi c'è il discorso dell'abbassamento della temperatura di ritorno con conseguente aumento della resa per le caldaie a condensazione ed altri dettagli che non sto qui a spiegare.

Vede, il problema è che se non si vuole accettare il fatto che una tecnologia (tra l'altro ormai consolidata da decenni in tutta europa) aiuti effettivamente a risparmiare ed inquinare meno, si possono cercare tutti i cavilli legali (che tra l'altro è lo sport nazionale) e magari trovare anche dei difetti, ma se lo scopo e migliorare sono d'accordo, se invece è quello di tornare a fare i cavernicoli non avrete mai il mio appoggio...

Reply
maurizio
6/1/2016 01:39:00 pm

Premetto che l'ultima frase risulta un po' offensiva nel momento che si discute di problemi tecnici, ma soprassediamo.
1) Sulla precisione lei si riferisce alla tolleranza sulla misura della temperatura, ma a noi interessa l'incertezza sulla valutazione della quantità di calore o comunque una grandezza ad esso proporzionale e qui nulla viene detto; la EN834 è appunto norma di prodotto e "suppone" che il radiatore si comporti in una certa maniera, ma nulla viene detto sul comportamento reale. L'INRIM è un organo di certificazione per la metrologia legale (è quello che si occupa in Italia della misura del tempo, tanto per chiarire la sua importanza) e ha fatto una verifica del sistema in condizioni "reali" di funzionamento; quindi è decisamente più credibile della Siemens, che ha tutto l'interesse a vendere i suoi prodotti prima che la MID li mandi fuorilegge.

Reply
roelloaded link
7/1/2016 04:31:50 am

Mi spiace, non volevo offendere, semmai provocare; comunque io mi riferivo a ciò che i costruttori affermano e cioè che i loro prodotti commettono un errore del 3% sul energia misurata e sulla temperatura.
Poi, che i costruttori possano barare questo spetta agli enti preposti accertarlo, ma siccome parliamo di prodotti che sono sul mercato da 25 anni (e tra l'altro in continuo miglioramento) e non ho visto mai una sentenza in merito a ciò che lei afferma, stiamo parlando di aria fritta

Reply
Maurizio
7/1/2016 06:45:42 am

La Caleffi indica il 3% nei riguardi della temperatura misurata e non sul calore erogato dal radiatore. Il fatto che non ci siano sentenze è comprensibile in quanto la contabilizzazione solo adesso è stata imposta per legge e in passato era lasciata alla libera decisione dell'assemblea; del resto anche adesso ci deve essere una approvazione condominiale, dopo di che le eventuali diatribe restano tutte all'interno del condominio, del tipo "l'avete votata e adesso ve la tenete" (molto sottile la cosa). E ancora, la trasformazione dovrebbe essere preceduta da un analisi energetica da parte di tecnico abilitato che potrebbe dichiarare anche la non efficienza in termini di costi (e così la legge si mette al sicuro). Guardi che la MID riguarda proprio queste problematiche ed è stata fatta proprio per evitare una volta per tutte queste controversie.

roelloaded link
7/1/2016 11:36:40 pm

In questo articolo, che avrà già certamente letto, viene sviscerata la questione:
http://www.progetto2000web.it/articoli/contabilizzazione/la-contabilizzazione-conforme-alla-norma-uni-en-834-risponde-ai-requisiti-della-direttiva-201227ue/
Come viene spiegato nel dettaglio i problemi ci sono ma le questioni sono tutt'altro che chiuse o definite: probabilmente, come spesso accade, saranno le norme ad adeguarsi allo stato di fatto (non che ciò sia una cosa sempre positiva).
Cmq in Piemonte, seppur tra mille deroghe, sono ormai 10 anni che è stata introdotta l'obbligatorietà dei ripartitori e le assicuro che i problemi maggiori sono legati alla scarsa competenza di chi vende è installa apparecchi

Maurizio
8/1/2016 06:39:53 am

Penso che sia inutile stare qui a sprecare energie mentali; il 31 ottobre 2016 entrerà in vigore la direttiva MID; qualsiasi transazione economica dovrà essere regolata con strumenti certificati secondo tale direttiva. Aspettiamo con pazienza e vediamo cosa succede dopo tale data.

Maurizio
6/1/2016 01:53:04 pm

2) Riguardo le sue affermazioni sulla centralina climatica, qui ho una esperienza diretta. Normalmente chi conduce l'impianto si mette al sicuro facendo una regolazione con scarsa compensazione; la regolazione assicura una temperatura accettabile quando fa freddo, ma surriscalda i locali quando fa caldo costringendo ad aprire le finestre. Una scrupolosa regolazione mediante successive approssimazioni, durata una intera stagione ha portato il consuma del gas da circa 16000 mcs a circa 11000 mcs (guarda caso è proprio quel 30% che si reclamizza per la contabilizzazione, la quale quindi andrebbe semplicemente a rimediare all'errata regolazione della centralina). Premetto che ho dovuto lottare per fare questa regolazione con persone che come lei dicevano "tanto non funziona".

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roelloaded link
7/1/2016 04:42:28 am

Io non ho una esperienza diretta, ne ho centinaia! Chiaro che se prende un condominio di 8 alloggi, mette tutti a stecchetto in modo da avere i famosi 20 gradi +/- 2 in tutti gli appartamenti, avrà un risparmio; poi se prova ad abbassare a 18 può anche aumentare ulteriormente i benefici economici, etc...
Ci sono condomini di 50 alloggi, altri di 100, con un unica regolazione climatica! Come pensa di poter regolare le temperature in questi casi? E di mettere tutti d'accordo? Ricordo un caso, anni fa, in cui dallo stesso stabile mi chiamarono prima un condomino lamentando il troppo caldo e dopo poco un vicino minacciando denunce perché faceva freddo: per fortuna sono ricordi passati ed ora non accade più grazie alle valvole termstatiche

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Maurizio
7/1/2016 07:07:16 am

Questo dipende dalla dedizione che il conduttore mette nella regolazione; certo ci vuole una persona sufficientemente competente che controlli l'andamento della temperatura in un appartamento tipo in modo da dare indicazioni al conduttore, confrontandosi continuamente con gli altri condomini per un arco di tempo pari ad una stagione; dopo il sistema va avanti senza più interventi. Le cose vanno lisce se l'impianto è ben progettato e se non ci sono state manipolazioni nel corso del tempo. Se si notano sbilanciamenti notevoli, bisogna analizzarne le cause e porvi rimedio anche a spese dell'intero condominio, prima di pensare a bilanciarlo con la contabilizzazione. E' ovvio che se il condominio è particolarmente litigioso, la contabilizzazione può mettere il bavaglio alle persone più irruente, facendogli credere che tutto sia stato regolarizzato; ma questo può andare bene nel caso di condomini completamente ignoranti in campo tecnologico.

roelloaded link
7/1/2016 11:40:32 pm

Mi scusi Maurizio ma forse non si rende conto della situazione reale:
le sue affermazioni "condominio è particolarmente litigioso" oppure "condomini completamente ignoranti in campo tecnologico" mi fanno pensare che non frequenti le assemblee condominiali o gli uffici degli amministratori, o anche solo che non abbia letto almeno in parte i vari post scritti qui sopra negli anni

Maurizio
8/1/2016 06:25:57 am

Le mie espressioni derivano dal fatto che conosco benissimo le situazioni che si presentano in assemblea; se le persone hanno un livello culturale sufficientemente elevato, ci si può mettere d'accordo facilmente, altrimenti conviene attenersi agli stretti obblighi di legge (20+-2 °C); la sensazione di caldo e freddo dipende spesso da valutazioni molto soggettive e richiedendo un valore preciso della temperatura misurata nell'appartamento, le risposte sono spesso vaghe o comunque fuori da ogni logica; alla proposta di mettere in casa un datalogger (memorizza la temperatura ad intervalli regolari di tempo per un certo periodo abbastanza lungo), i soggetti che non vogliono sentire ragioni cominciano ad essere evasivi (ma non serve, è inutile, ecc.), per cui alla fine si finisce per ignorare i vari reclami

Maurizio
6/1/2016 02:10:43 pm

3) Giustissimo il discorso delle valvole termostatiche, se esse misurassero la vera temperatura della stanza: il sensore dovrebbe essere messo al centro della stanza, ma la normale posizione al posto del rubinetto lo espone al flusso di aria calda generato dal radiatore stesso creando un loop che non permette l'innalzamento della temperatura della stanza; si spiega quindi perché la temperatura massima di taratura della valvola sia di ben 28°C e indirettamente si ammette che la valvola sente principalmente la temperatura del radiatore vanificando il suo fine. Si può valutare quanto io affermo accendendo una stufetta nella stanza: la prova ha fatto vedere che la temperatura della stanza è salita dai 21°C a circa 25°C senza che la temperatura del radiatore diminuisse in maniera sensibile. Quindi il sistema non potrà mai sentire quegli apporti extra di calore che mediamente farebbero salire di un grado la temperatura, corrispondente ad un 7% di risparmio.

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roelloaded link
7/1/2016 04:47:08 am

Sono qui che le scrivo dal mio ufficio, in cui la stanza dove lavoro è impostata sulla termostatica a 20,5 gradi e leggo la temperatura sul termometro di 20,7 mentre nell'ufficio vicino i miei colleghi freddolosi impostano 22 gradi ed effettivamente ne hanno circa 22.
Io non so che valvole lei abbia provato ma quelle che vedo io funzionano bene, reagiscono velocemente e regolano perfettamente la temperatura. Che ci siano in giro prodotti scadenti ed installati ancor peggio questo è conosciuto

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Maurizio
7/1/2016 07:14:23 am

Lei mi sta dicendo che esistono valvole con su sopra scritto la temperatura, anziché le solite tacche da 0 a 5, quindi esiste un costruttore che si prende la responsabilità del preciso funzionamento della valvola. Mi farebbe un favore se mi fornisse marca e tipologia di detta valvola ed eventualmente un link dove poterla analizzare; grazie.

roelloaded link
7/1/2016 11:44:56 pm

Certo, tutte le marche indicano una tabella con i gradi corrispondenti alle numerazioni sulla valvola; valvola termostatica o meno ha mai provato a misurare la temperatura in diversi punti di una stanza? Nello stesso ambiente ci possono essere scostamenti anche di 2 gradi! Cosa dovrebbe scrivere il costruttore sulla valvola al posto del 3? "20 gradi ambiente misurati a 1,5 metri di distanza ad 1 metro di altezza, sempre che il radiatore sia posizionato sul muro perimetrale, etc..." Credo proprio che non sia fattibile

Maurizio
8/1/2016 06:06:18 am

Infatti nella posizione 5 dichiarano 28°C !?!? con scatti abbastanza ampi tra una tacca e l'altra; quello che non capisco è come fa a dire che la valvola è impostata a 20,5 °C: ha fatto per caso un accurato studio di interpolazione ?

roelloaded link
10/1/2016 01:27:12 am

Trattasi di valvole elettroniche della Danfoss che non solo visualizzano la temperatura ma permettono anche la regolazione del mezzo grado.
Semplicemente la tecnologia si evolve molto velocemente, soprattutto quando la richiesta in un settore aumenta; lo sanno tutti che il sistema di contabilizzazione indiretta è perfezionabile ma è il meglio che si potesse fare in questo momento.
Inoltre la contabilizzazione diretta ha anche i suoi, non pochi, problemi e mi è capitato molte volte di vedere interi complessi residenziali con contabilizzatori bloccati da anni e conseguenti disastri per la ripartizione delle spese (altro che errore del 5%): un buon prodotto aiuta ma l'unica cosa che rende un sistema affidabile sono le persone che lo tengono in funzione e lo controllano in modo da conservarne l'efficienza.

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Maurizio
10/1/2016 05:26:47 am

Grazie dell'informazione e buon lavoro.

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martino
14/1/2016 11:26:31 am

Abito in un quartiere di molti palazzi (150 appartamenti) legati ad un solo impianto di riscaldamento in origine anni 70 erano dotati tutti di termoconvettori alcuni incassati al muro altri no. Negli alcuni appartamenti hanno sostituito i termoconvettori con radiatori di tipo diverso ovviamente facendo pagare ad altri i maggiori consumi. La mia domande e se i miei termoconvettori possono essere utilizzati convenientemente con le valvole termostatiche e i contabilizzatori di calore anche in presenza di modelli diversi di radiatori. grazie per la risposta

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roelloaded link
14/1/2016 10:57:15 pm

Buongiorno, le valvole termostatiche difficilmente si abbinano a ventilconvettori mentre si utilizzano normali valvole a due vie motorizzate; per la contabilizzazione invece esistono appositi apparecchi da installare sui ventil (hanno una sonda remota da fissare tra le alette). Sicuramente i sistemi per la contabilizzazione del calore sono stati pensati per lavorare su impianti con modelli di radiatori e ventilconvettori diversi

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martino
15/1/2016 12:01:55 am

Prima di tutto la ringrazio per la risposta, ma vorrei essere sicuro che stiamo parlando degli stessi gruppi riscaldanti. Quelli che io chiamo termoconvettori non hanno ventilazione forzata ma solo quella naturale prodotta dal sistema. I ventiloconvettori sono la stessa cosa?

roelloaded link
15/1/2016 02:14:50 am

Effettivamente un termoconvettore non è dotato di ventilatore ma poco cambia rispetto ad un ventilconvettore

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Rossana
15/1/2016 09:38:05 am

Buongiorno, volevo sapere se mi potrebbe chiarire alcune questioni.
1. Abito all'ultimo piano e putroppo ho scoperto solo ora la nuova tabella millesimale sulla base dei flussi di energia (i millesimi quasi raddoppiano rispetto ai millesimi relativi alla proprietà!). La domanda è che tipo di percentuale è più conveniente per chi ha la "sfortuna" di abitare all'ultimo piano e di tenere caldi gli appartamenti sottostanti? Ci hanno proposto fisso 31% - a consumo 69%.
2. nella valutazione tecnica dell'impresa che ha stilato i documenti relativi al riparto non si tiene conto che abbiamo ora tutti doppi vetri nuovi e che abbiamo coibentato dei vani "mansardati" all'interno dell'appartamento (la relazione è del 2013). Come fare per ottenere un adeguamento?
3. Il consumo dei contatori che ci è stato consegnato dall'amministratore riporta delle cifre per i diversi caloroferi. Le cifre riportate, come poi vengono utilizzate per calcolare l'importo del consumo? Il totale della bolletta del teleriscaldamento viene suddivisa per il numero di "impulsi" registrati dalle centraline di tutti i condomini e il costo risultante a impulso viene poi calcolato e sommato per i singoli condomini?
Spero di essere stata chiara, grazie mille per l'aiuto!

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Rossana
15/1/2016 09:53:19 am

... aggiungo un'altra domanda:
4. Ho letto in questo blog che spegnere o abbassare totalemnte l'impianto durante la giornata è controproducente. Siamo a Milano, e il nostro impianto centralizzato viene spento tutte le mattine tra le 10 e le 12 circa. I caloriferi si raffreddano. Ovviamente per ritornare al calore delle ore prima delle 10 ci vuole del tempo e i caloriferi consumano parecchio. La legge oggi consentirebbe con il teleriscaldamento di non staccare l'impianto per quelle due ore del mattino ( e anche nel primo pomeriggio, credo per un'ora)? Si risparmia di più staccando due o tre ore al giorno o mantenendo l'impianto sempre attivo (fino alle ore 23)? Grazie!

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roelloaded link
17/1/2016 12:16:06 am

4. è molto difficile stabilire quanto e se sia più conveniente impostare delle pause negli orari di riscaldamento: normalmente non lo è in quanto per ristabilire le temperature degli ambienti la caldaia deve lavorare a temperature più elevate, e di conseguenza con rese inferiori. Poi c'è il discorso del raffreddamento della struttura e delle pareti che influisce sulla percezione di comfort, etc... Insomma, bisogna valutare caso per caso, e di solito in modo empirico, qual'è la soluzione più idonea

roelloaded link
15/1/2016 11:03:16 pm

Salve,

1. naturalmente più la quota "comune" (chiamata consumo involontario) è alta e più si distribuiscono tra tutti le spese spalmando le quote per dispersioni.
2. purtroppo la norma prevede proprio di effettuare i calcoli alla situazione antecedente a qualsiasi ristrutturazione: la ragione, opinabile, è che l'impegno di potenza per il quale è stato dimensionato l'impianto, dipendeva dalle condizioni originali del alloggio: in ogni caso se avete doppi vetri od altri isolamenti ne trarrete beneficio dalla quota di consumo volontario.
3. Sono ripartitori e quindi è quasi come ha detto Lei: l'importo totale della bolletta viene scorporato nelle due voci, consumo involontario (nel caso 31%) e consumo volontario (69%), e quest'ultimo viene suddiviso per la somma di tutte le unità contabilizzate per sapere quanto costa una unità

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Rossana
16/1/2016 09:21:29 am

Grazie per la gentile e puntuale risposta! Trovo il punto 2 assurdo...ed è da tenere ben presente allora quando si acquista un alloggio, che anche poi ristrutturato subirà i calcoli comunque antecedenti la ristrutturazione.
Rimane il punto 4, che avevo aggiunto in un secondo momento, quando può mi sarebbe molto utile sapere la risposta. Grazie mille!!

Martino
17/1/2016 01:17:08 am

Vorrei farlle due domande più che tecniche di sistema: 1)sarà possibile in ogni momento verificare il corretto funzionamento di questi rivelatori di consumo che sono fisicamente posti all'interno delle singole proprietà quindi teoricamente manipolabili abito da 50 anni in enorme condominio dove a seguito di ristrutturazioni sono stati cambiati i corpi riscaldanti in alcuni appartamenti aumentandone la loro capacità senza tenerne conto del loro aumentato consumo, ma andare in casa d'altri...2) non è più conveniente approfittare di questa ristrutturazione per fare degli impianti singoli. Grazie

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roelloaded link
17/1/2016 02:10:42 am

Salve,
1) i contabilizzatori sono dotati di un sistema contro la manomissione e quindi attraverso la comunicazione radio segnalano eventuali tentavi in tal senso. I radiatori vanno mappati uno ad uno e quindi chi ha effettuato modifiche non avrà scampo: il tecnico deve la prima volta passare alloggio per alloggio e quindi rileverà l'effettiva potenza dei radiatori
2) io concordo sul fatto che il riscaldamento autonomo sia la soluzione migliore (non solo per i consumi ma per un discorso gestionale) ma in grossi complessi condominiali è quasi impossibile imporre una ristrutturazione così pesante sia economicamente che sul piano logistico: creare un impianto autonomo in un alloggio medio ha un costo che si aggira intorno ai 10000 euro, e per molti giorni si avranno muratori in casa che rompono muri ed alzano polvere.

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christian
17/1/2016 02:39:22 am

Buongiorno, vorrei sapere come risolvere il fastidioso suono che proviene dai termosifoni quando la volvola termosatica è quasi chiusa, spero in una soluzione che posso attuare da solo visto che il mio idraulico non sa che fare e non lo ritiene un problema. Grazie

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roelloaded link
17/1/2016 08:04:28 am

Buongiorno, il problema deriva dalla eccessiva velocità dell'acqua all'interno della valvola termostatica; bisogna diminuire la velocità abbassando i giri della pompa oppure installando un bypass differenziale

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Federica
24/1/2016 04:05:55 am

Buongiorno, vivo in affitto in un alloggio piano terra, cucina semiinterrata, sopra cantine allo stato grezzo, in Valle d'Aosta. La porzione di casa dove vivo dovrebbe avere non meno di 50 anni e la caldaia non so. Ora come ora il riscaldamento è centralizzato e spendo sproporzionatamente rispetto al caldo che abbiamo in casa: max 19,5, senza contare l'umidità. Mi chiedevo: c'è il rischio che non si possano mettere le valvole termostatiche per problemi tecnici legati all'età della casa; c'è un minimo che si dovrebbe comunque pagare (siamo in tutto 8 unità); quanto tempo ci vuole per piazzare valcole e contabilizzatori per elemento radiante: questo perchè essendo gli alloggi proprietà di due fratelli temo che non facciano i lavori per evitare spese. In questo modo se i lavori non iniziano entro un certo periodo so che c'è qualche problema. Grazie per l'attenzione.

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roelloaded link
24/1/2016 09:51:59 am

Salve, difficilmente si riscontra l'impossibilità di installare le valvole, soprattutto se si tratta di normali radiatori. La suddivisione delle spese deve avvenire secondo la normativa ed in media si tratta, per un condominio come il suo, di 30% quota fissa e 70% quota consumo.
Normalmente l'installazione su di un radiatore viene completata nel giro di 20 minuti e quindi nel peggiore dei casi un alloggio viene completato in una mezza giornata.

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Federica
13/2/2016 01:02:52 am

Grazie per la risposta, velocissima! Approfitterei ancora con un'altra domanda e chiedo scusa in anticipo risultasse banale. L'utilizzo delle valvole termostatiche presuppone che la caldaia resti sempre accesa, giusto? Lo chiedo perchè ora come ora il riscaldamento centralizzato prevede tre accensioni nell'arco della giornata. Se ho capito bene le valvole dovrebbero permettere la gestione autonoma del riscaldamento sulle 24h o no? Grazie in anticipo: per me in 20 anni è la prima volta che ho un riscaldamento centralizzato e sarà anche l'ultima!

ghilardo fabio
24/1/2016 03:44:17 pm

salve volevo chiedere cortesemente secondo lei i radiatori di tipo"termoarredo" funzionano meglio dei classici in ghisa? io ho le valvole da ormai 4 anni ho anche rifatto i serramenti ma si fa una grande fatica a scaldare e una spesa enorme.ma la cosa che piu' mi infastidisce e' che appunto i radiatori in ghisa fanno un po cio' che gli pare a loro mentre devo dire che il termoarredo funziona alla grande

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roelloaded link
13/2/2016 05:13:20 am

non ci sono radiatori che funzionano meglio o peggio; esistono radiatori posizionati male, sottodimensionati, sporchi, etc...
Probabilmente alcuni dei suoi radiatori soffrono di qualche malfunzionamento magari anche a causa di errato montaggio della testina termostatica o simili

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Roberta
26/1/2016 08:13:17 am

Buongiorno abbiamo delle valvole perry quindi c'è una termovalvola su ogni termosifone ed un termostato centrale in ogni appartamento. A volte accade che un termosifone rimane freddo perchè si è scaricata a pila della termovalvola e dobbiamo sostituirla perchè possa riprendere a funzionare normalmente. Nel periodo in cui il termosifone è freddo come vengono contabilizzati i consumi? Si considera che no sta funzionando o invece si tiene conto del comando del termostato centrale che vorrebbe far accendere quel termosifone? grazie mille

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roelloaded link
13/2/2016 05:14:37 am

Le valvole sono una cosa, i contabilizzatori un altra;
se il radiatore è freddo il contabilizzatore non misura alcun consumo

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Alessandra
27/1/2016 02:21:27 am

Buongiorno, come posso calcolare le calorie rilevate dal contabilizzatore in euro? Una caloria a quanto corrisponde in termini di euro? Mi sono state installate le valvole ad ottobre e ho chiesto alla ditta se avesse potuto darmi un'indicazione di spesa nel primo mese ma mi hanno detto che devo aspettare questa primavera quando chiuderanno la caldaia. Quindi non so se sto consumando troppo oppure no. Tenga conto che la valvoa é impostata tutto il giorno su 2/2,5. Se su un termosifone il contabilizzatore segna 500, a che punto sono? Grazie mille

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roelloaded link
13/2/2016 05:10:25 am

Buongiorno, non si può calcolare la spesa in euro, perlomeno il promo anno in cui non si hanno punti di riferimento; infatti essendo ripartitori, gli apparecchi conteggiano un energia che però non tiene conto delle dispersioni della caldaia e dell'impianto. Solo avendo il totale di tutti i ripartitori del condominio e la spesa totale di combustibile, si può poi andare a fare un calcolo delle spese suddivise per alloggio. Il secondo anno sarà più semplice perché ci sarà l'anno precedente come riferimento e quindi, seppur con una certa tolleranza, si potrà capire quanto viene a costare un unità misurata sull'apparecchio

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mario
9/2/2016 09:28:11 am

Buongiorno, sono al secondo anno di "contabilizzazione", abito all'ultimo piano con solaio e pareti di confine che "sembra" non sia-
no coibentate (ma il termotecnico non si è preoccupato di verificar-lo) e con uno strabiliante risultato finale del primo anno termico: con le valvole costantemente sul valore di 3,5/4 ho sempre avuto il fanta-stico calore non superiore a 19,5 max 20 gradi scarsi, con finestre a doppia camera e inquilini sottostanti e accanto sempre presenti. Naturalmente in omaggio al principio europeo che le norme UNI sono applicabili in egual modo alla Norvegia, Svezia, Paesi baltici, Danimarca ecc. così come per la Grecia, la Spagna, il Portogallo ed anche guarda caso all'Italia (Torino o Palermo non c'è differenza per il Legislatore nazionale!); solo che nei Paesi nordici le case da qualche migliaio di anni sono costruite per difendersi dal freddo men-tre in "chisto è paese do sole" di coibentazione se ne parla solo da qualche decennio e inizialmente solo per le case di un particolare pregio mentre per quelle dei poveracci adesso bisognerebbe spende-re cifre di almeno 3 o quattro zeri per effettuare quei "suggerimenti" che bontà sua il legislatore obbliga il termotecnico ad elargire (nel mio caso per 24 appartamenti su 4 piani si tratterebbe della modica inezia di circa 300.000 euro- +Iva!- "se basteranno") per pareggiare il calore gratuito che gli appartamenti dei piani intermedi fruiscono a spese dei pianterreni e degli ultimi piani.
Considerando poi che, almeno per la Regione Lombardia, era previ- sta una tabelle di "coefficienti correttivi volontari" a favore dei piani più penalizzati, ma le eccelse menti del nostro Legislatore naziona- le le ha espressamente proibite!
Avrei mille altri motivi per essere ancor più sarcastico, ma mi basta gioire con il risultato finale dell'anno scorso: con il calcolo dei mille-simi tradizionali (che almeno per un anno possiamo ancora utilizza-
re) avrò una partecipazione alla spesa di circa 900 euro, mentre con
il calcolo comparativo della contabilizzazione (effettuato dal rilevato-
re esterno) dovrei avere la bellezza di 1597 euro, con il freddo soffer-to+circa 1900 euro già spesi per l'installazione del nuovo sistema e
altri circa da 17 a 20.000 euro se il condominio decidesse di esegui-re i lavori "suggeriti" dal termotecnico. Poichè sono pensionato da oltre 20 anni e non ho figli (ma nemmeno tanti risparmi!!) , mi chiedo in quanti anni potrò ammortizzare queste spese?? anche se doves-simo chiedere gli sgravi fiscali per questi lavori??
Grazie per lo spazio concessomi e che magari questi ragionamenti
possano servire per aprire gli occhi di qualche "Solone" certamente interessato!!!

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Roelloaded
9/2/2016 12:24:03 pm

Salve, in effetti mi trovo d'accordo col suo sfogo rispetto alla introduzione della norma che vieta l'utilizzo di coefficienti per tenere conto delle disparità nelle varie unità abitative. Tuttavia bisogna considerare che se il suo fosse un impianto autonomo con caldaia dovrebbe comunque pagare tutta l'energia consumata e quindi le
maggiori dispersioni del suo alloggio qualcuno dovrà pure accollarsele. Le opere eventuali di coibentazione vanno valutate attentamente alla luce delle detrazioni fiscali ma anche del possibile aumento del valore dell'immobile e per esperienza posso affermare che si ripagano nell'arco di 7-10 anni

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Valter
12/9/2016 03:22:03 pm

Egregio Roelloaded, sono stato metà pomeriggio a leggere quasi tutte le domande e le risposte da lei gentilmente fornite. Molto interessante il tutto e quindi mi complimento con lei e la ringrazio per questo. Mi sento però in obbligo di rispondere a questa sua affermazione sui coefficienti correttivi. E' vero quello che lei dice sul fatto che se avessimo un riscaldamento autonomo le spese in più (anch'io abito ad un 8° ed ultimo piano di palazzo anni 60, esposto per 3 lati di 4 ad ogni vento), ma vorrei sottolineare che al momento dell'acquisto degli immobili da parte di tutti i Condomini questa realtà che si va a creare non esisteva e quindi ognuno aveva accettato in base ad una serie di requisiti, anche coloro che prima spendevano di più ed oggi avranno ed hanno importanti e notevoli risparmi. Nei ns casi purtroppo l'opposto. Si cambiano le carte in tavolo senza alcun ritegno, ciò senza applicazione appunto di alcun coefficiente correttivo. Noi facciamo da cappotto ai piani sottostanti. Trovo tutto questo ingiusto e non equo, quando si interviene su una situazione da tutti accettata fin dall'acquisto del bene. Ecco perchè i coefficienti correttivi a mio giudizio sarebbero oltre che necessari, giusti e rispettosi di un iter che parte dall'acquisto del bene, e del mantenimento del suo valore.

roelloaded link
19/9/2016 04:51:48 am

Salve Valter, mi trovo in accordo con le sue valutazioni: soprattutto in una fase transitoria andrebbero valutati gli aspetti tecnici ed economici per non pesare eccessivamente sulle tasche dei più sfavoriti, visto che il condominio è una entità unica e che il risparmio andrebbe spalmato il più possibile. Però non dimentichiamo che il condominio deve essere visto come entità in continua evoluzione, sia per le normative che si susseguono sia per le esigenze che subentrano; pensiamo ai terremoti ed al adeguamento che potrebbe essere richiesto: o si cambia o si muore o si rimane senza casa! Chi acquista un alloggio dovrebbe essere consapevole che le spese cambieranno nel tempo, e per risparmiare in futuro bisogna investire adesso, in coibentazioni, infissi, energie alternative, etc.

Rossana
12/2/2016 03:02:24 am

Buongiorno, ringrazio molto l'amministratore di questo blog per le preziose informazioni. Come altri sono proprietaria di un appartamento all'ultimo piano. Ritengo ci di debba "muovere" come cittadini, per ottenere dei cambiamenti verso un decreto che ritengo mal formulato e iniquo. Invito qui altri cittadini a contattare la associazioni di consumatori, e incollo qui sotto il testo che ho inviato ad Altrocosumo, che mi ha promesso interessamento. Più siamo, più forza avremo. Grazie!


Salve, sono una vostra socia da molti anni. Vi sottopongo una questione che credo stia facendo arrabbiare parecchie persone in Italia, e cioè tutti i proprietari di un appartamento all'ultimo piano ( e al piano interrato). "Grazie" ad una legge iniqua nei confronti appunto di chi abita all'ultimo e al piano terra , il D. Lgs 102/14, decreto di recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che introduce in Italia l’obbligo di installare impianti di contabilizzazione del calore, le tabelle millesimali di ripartizione delle spese di riscaldamernto sono state stravolte. Questo ha fatto sì che per esempio io quest'anno mi troverò a pagare il 47% di riscaldamento in più dell'anno scorso (pur essendo passati al più economico teleriscaldamento e pur avendo meno gradi in casa di molti altri condomini), poichè adesso ho quasi il doppio di millesimi riscaldamento rispetto alla proprietà (quindi pago moltissimo di quota fissa = il consumo involontario). Certo è vero che c'è più dispersione all'ultimo piano, ma quale casa non ha un tetto? E non è vero che il mio appartamento tiene più al caldo quelli sottostanti? Mi è stato detto da un tecnico che in altri paesi (per es. la Svizzera) hanno dei sistemi di calcolo più equi. Se poi l'obbiettivo è il risparmio energetico e l'adottare misure di non dispersione di calore, ditemi voi se in assemblea condominiale qualcuno ora voterà mai degli interventi di coibentazione - visto che tutti gli altri condomini stanno invece già risparmiando a mie spese e sono soddisfatti così. Ho letto su blog vari che ci sono pensionati disperati perchè si sono improvvisamente trovati a pagare una quota insostenibile. Infine teniamo anche presente che un appartamento all'ultimo piano ha grazie a questo decreto perso valore sul mercato, altro danno non da poco da calcolare. Chiedo quindi che Altroconsumo si faccia portavoce di tanti proprietari e condomini per fare pressioni sul governo affinchè questa decreto venga modificato rendendo il carico delle spese di riscaldamento più equamente ripartito.

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mario
13/2/2016 01:48:18 am

Grazie, Rossana, per la tua solidarietà e condivisione della comune irritazione per l'insipienza del legislatore (con la "elle" minuscola") che sicuramente ha recepito le indicazioni di qualche burocrate della pubblica amministrazione perchè non credo che in Parlamento siedano tecnici che capiscano molto sull'argomento.
A maggior peso del nostro modo di pensare faccio un altro esempio che mi sembra abbastanza calzante: se si devono sostituire le tegole del tetto perchè piove sull'ultimo piano, la spesa è a carico del solo ultimo piano o deve essere ripartita con la partecipazione anche dei piani sottostanti?? cosa dice il codice civile in merito??
Spero proprio che Adiconsum faccia proprie le lamentele anche di
coloro che non sono iscritti alla loro Associazione!

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roelloaded link
13/2/2016 05:05:06 am

Ha fatto benissimo a rivolgersi all'associazione consumatori;
volevo solo precisare alcune cose:
- teleriscaldamento è più economico? E' sicura? Rispetto a quale altro combustibile? Purtroppo la situazione è molto diversa e se va a scavare scoprirà che buona parte degli aumenti sono dovuti proprio al teleriscaldamento.
- tutte le case hanno un tetto, certo, ma come invogliare i condomini a rendere quel tetto più efficiente nella sua funzione di isolamento?Certamente non con la legislazione che è stata in vigore fino a ieri, con i risultati che si vedono oggi di trascuratezza ed immobilismo.
- una riforma era necessaria quindi, ma anche io mi aspettavo che tenesse meglio conto degli interessi degli alloggi più sfavoriti

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costantino
17/2/2016 11:48:47 am

si può installare un solo contabilizzatore di calore anche s'è più grande sulla montante di ogni singolo appartamento?

Reply
roelloaded link
17/2/2016 10:05:28 pm

Salve, dipende dal tipo di impianto: se è un impianto a colonne montanti non si può intercettare un unica tubazione per installare il contabilizzatore, se invece è un impianto a distribuzione orizzontale è possibile installare un unico apparecchio all'ingresso dei tubi che vanno ad ogni singolo alloggio

Reply
Edoardo
20/2/2016 10:53:09 am

Buongiorno
abito in un condominio di 3 edifici per un totale di 144 appartamenti. Nel settembre 2013 abbiamo istallato una nuova caldaia BOTJE HEIZUNG 5GB 300 E da 1500 Kw con possibilità di comando remoto (non attivato per decisione del condominio). Nel primo esercizio 13/14 non è stata effettuata alcuna lettura intermedia per consentire ai condomini ai condomini di rendersi conto dell'andamento dei consumi, e i risultati sono stti comunicati solo a fine febbraio 2015, cosicchè anche per il secondo esercizio non abbiamo potuto avere alcun riferimento certo. Il risultato è stato che l'andamento dei consumi è stato perfettamente analogo nei due esercizi e che più del 50% delle famiglie ha consumato molto di più di quanto non accadesse nelle gestioni tradizionali Personalmente ho posizionato i termostati a 2,5 nei mesi ott/nov/mar/apr e 3,5 nei mesi dic/genn/febb con un risparmio di metano del 50% ed una temperatura interna non inferiore ai 20/21°C. Temperatura media rilevata dal "meteo.it storico" per i mesi di dic/genn/febb anno 13/
/14 di 5,43°C e per il 14/15 di 5,10 °C.
In questo esercizio 15/16 operando nello stesso modo,con una temperatura media dic/genn/12febbr di 4,86°C, per una decina di giorni in gennaio (temperatura media 3,9°C) nelle stesse condizioni dei precedenti esercizi la temperatura interna non è mai salita oltre i 18/19 °C (non sono stati segnalati problemi alla caldaia),il consumo segnalato dai ripartitori a tutto il 12/2/15 è superiore del 10% rispetto al consumo totale dei singoli passati eserciz il che mi fa ipotizzare un consumo a fine stagione superiore del 30/40% rispetto agli anni precedenti Ho chiesto all'amministratore gli orari di funzionamento della caldaia, le temperature di esercizio dell'acqua ed il differenziale termico degli appartamenti più disagiati. Mi è stato risposto che gli orari di esercizio approvadi dal condominio sono 5,30 a 21,30 con una sosta non predeterminata di 2 ore, orari che sono contraddetti dalle mie rilevazioni nel mese di gennaio. Nulla mi è stato risposo circa le temperature dell'acqua, ma la mia sensazione chiaramente opinabile è che non andassero oltre i 45/48°C da me registrati (termosifoni in ghisa). Da fonti dell'azienda conduttrice sono venuto a sapere che senza l'approvazione del condominio, ma in via gratuita la conduzione è passata a gestione remota.
le mie domande sono:
E' possibile manomettere o modificare dati sul ripartitore a distanza (ripartitori Zenner termostati Giacomini), o come si può giustificare uno scostamento così importante rispetto a varianti praticamente inesistenti?
La caldaia ha una "scatola nera" non manomettibile che registri temperature e orari?
grazie

Reply
anna
21/2/2016 02:09:06 am

Buongiorno , vorrei sapere se , in un condominio, l'introduzione dei contabilizzatori di calore può essere più conveniente rispetto alla conversione da centralizzato a termosingolo ( quest'utimo deliberato dall'assemble condominiale ) e se è possibile , in base a tale normativa sui contabilizzatori ,evitare i previsti lavori di adeguamento ( installazione canne fumarie ecc)

Reply
[email protected]
21/2/2016 05:03:05 am

Buongiorno, dal punto di vista della spesa iniziale sicuramente l'installazione di valvole e contabilizzatori è meno onerosa; la realtà però è che il riscaldamento autonomo risolve molti problemi amministrativi ed anche, con l'introduzione di caldaie a condensazione e nuove tubazioni isolate, diminuisce i consumi totali dell'edificio. In ultimo avere un impianto autonomo da la possibilità di scegliere il fornitore di gas a proprio piacimento. Nonostante questi fatti il legislatore incentiva chiaramente la scelta delle valvole termostatiche

Reply
Luigi Crotti
15/3/2016 03:26:07 am

Buongiorno
Ho utilizzato in passato il Vs servizio per informazioni con piena soddisfazione per problemi tecnici, ora porgo una domanda diversa.
Durante una riunione condominiale per decidere l'installazione di ripartitori da installare sui termosifoni alcuni condomini hanno chiesto alla ditta appaltatrice se si può inserire nel calcolo delle calorie prelevate agevolazioni per i primi piani,sotto la cantina non è riscaldata, e per l'ultimo piano.
Ne è nata una discussione, alcuni condomini sono d'accordo altri
affermano che le normative,se ho ben capito parlavano di UNI 10200
altri di normative Regionali,Lombardia.
Gradirei sapere se quanto chiesto è attuabile oppure si incorre in sanzioni non rispettando le normative di cui sopra.
Se non è di Vs competenza fornire quanto chiesto potrebbe essere utile un Vs aiuto per recuperare le informazioni necessarie per decidere se attuare o non attuare sconti sul pagamento del riscaldamento al primo e ultimo piano.
Grazie
Saluti

Roelloaded link
15/3/2016 10:51:17 am

Salve Luigi, purtroppo è proprio come le hanno detto:
dall'entrata in vigore della 10200 (ormai quasi 2 anni) non sono ammessi sistemi di calcolo delle ripartizioni che non seguano tale normativa. Ed in effetti nella UNI10200 non sono contemplati coefficienti correttivi legati alla posizione dell'alloggio, ma anzi, gli alloggi più sfavoriti con questo sistema vengono penalizzati dall'impegno di potenza dal quale si ricavano i millesimi per i consumi involontari (quota fissa)

stefano
15/3/2016 02:29:53 pm

Salve. Le è mai capitato di verificare la efficienza in termini di costi dell'istallazione della contabilizzazione secondo la norma UNI EN 15459?

Reply
roelloaded link
16/3/2016 07:32:55 am

Per fortuna no, non è semplice e forse nemmeno completamente fattibile; si tratta di calcolare un ritorno economico su risparmi previsti che è quasi impossibile conoscere a priori.

Reply
stefano
16/3/2016 08:23:52 am

Dovrebbe essere il modo per non incorrere in sanzioni nel caso non si effettua la contabilizzazione secondo il dlgs 102-2014

roelloaded link
16/3/2016 08:52:19 am

Infatti Stefano, il problema è che sono molto rari i casi in cui la contabilizzazione risulta impossibile od antieconomica; proprio il calcolo secondo la norma uni 15459 dovrebbe tenere conto della situazione CON o SENZA contabilizzatori, ma come si fa a sapere quale sarà il risparmi esatto dopo l'installazione? Ci sono centinaia di righe su vari blog in cui si discute dell'argomento ma senza venirne a capo, Quello che posso dire io è che non mi è mai capitato in 20 anni di verificare, post-intervento, una sconvenienza economica per il condominio (discorso diverso per i singolo utenti).

lUIGI CROTTI
16/3/2016 01:11:37 am

Buongiorno
Ringrazio per la veloce risposta alla prossima riunione chiederemo all' Amministratore di seguire le norme UNI 10200.
Non mi è ben chiara la frase:
---ma anzi, gli alloggi più sfavoriti con questo sistema vengono penalizzati dall'impegno di potenza dal quale si ricavano i millesimi per i consumi involontari (quota fissa )----
I millesimi sono la Superfice dell' Abitazione?
Oppure sono altri calcoli e/o Parametri da inserire?
Luigi Crotti

Reply
roelloaded link
16/3/2016 07:40:08 am

Le tabelle millesimali andranno ricalcolate in base alla potenza termica richiesta dall'abitazione (prendendo in considerazione lo stato iniziale della struttura e non quella successiva ad eventuali ristrutturazioni)

Reply
stefano
16/3/2016 09:33:24 am

Sulla norma UNI EN 15459, il condominio dei miei genitori (Roma) vorrebbe provare a valutare. Consuma circa € 45000 di gas annue e gli hanno proposto un preventivo sul fabbricato di 75.000... A cui aggiungere i costi di lettura. Come lei ha detto, il ciclo vita dei contabilizzatori dovrebbe essere di circa 10 anni. Secondo Lei, che risparmio annuo si può ottenere? Fabbricato fine '60 non coibentato, 140 abitazioni. L'enea parla di un risparmio max del 20%. Grazie della risposta.

Reply
roelloaded link
16/3/2016 10:26:02 am

Ma i 75000 euro sono solo per i contabilizzatori od anche per le termovalvole? Perché queste ultime sono comunque obbligatorie...
Supponiamo comunque che sia il solo costo dei ripartitori e facciamo i conti alla buona: l'installazione dei soli ripartitori può produrre un risparmio di circa il 10% (norma 11300) e quindi circa 4500 euro l'anno; in questo caso è palese che l'investimento non si ripaga neanche in 15 anni, che è molto superiore al tempo di vita degli apparecchi. Effettivamente alle vostre latitudini è possibile che valga la pena fare qualche conto in più ;-)

Reply
Stefano
16/3/2016 10:58:55 am

Grazie mille della risposta! Non sapevo della 11300... Comunque è stato utilissimo il confronto, ma ero speranzoso vista la professionalità con cui cura il suo blog.

Reply
Patrizia
21/3/2016 03:03:48 am

Buongiorno,
nel mio condominio andremo ad installare le valvole termostatiche in primavera. Purtroppo ho due caloriferi posizionati tra il muro e l'armadio che "sbucano" solo per una striscia. La valvola può essere messa nella striascia che rimane libera o deve essere messa per forza al posto della manopola che c'è ora per aprire e chiudere il calorifero? Inoltre in sala ho un calorifero "coperto" da un copricalorifero di legno con feritoie, potrò lascialro o dovrò toglierlo? Grazie e saluti.

Reply
Luca
21/3/2016 08:06:04 am

Buongiorno, se lascio le valvole posizionate sullo 0 e il calorifero scollegato fuoriesce acqua?

Reply
roelloaded link
21/3/2016 11:38:47 pm

Buongiorno, se la valvola è funzionante dovrebbe anche tenere l'acqua. Quindi faccia la prova e la tenga chiusa e se il radiatore rimane perfettamente freddo significa che può essere smontato (da personale competente e specializzato).

Reply
Melissa
31/3/2016 12:59:04 am

Buon giorno,
ho un appartamento vuoto con i termosifoni piombati. L'amministratore ha detto che dobbiamo inserire termovalvole e contabilizzatori di calore. Sono obbligata ad inserirle anche se ho i termosifoni piombati? Non posso posticipare l'installazione a quando l'appartamento sarà venduto?

Grazie

Reply
roelloaded link
31/3/2016 11:56:36 pm

Buongiorno, sicuramente è obbligata ad inserire i contabilizzatori, ma a mio avviso se approfitta della situazione si fa mettere anche le termovalvole perché sara più facile vendere l'appartamento con un lavoro finito invece che con un lavoro a metà (inserire la valvole in un secondo tempo costerebbe sicuramente molto di più).

Reply
ANNA
31/3/2016 06:04:58 am

Salve,
nel mio appartamento devono montare i contabilizzatori di calore sui radiatori. Io ne dovrei sostituire uno (cambiarlo) ma lo devo fare prima che mi vengano montate le valvole oppure posso farlo con calma anche dopo?
Grazie

Reply
roelloaded link
31/3/2016 11:58:54 pm

Salve, l'ideale è che le cose fossero fatte in concomitanza, così mentre si smonta il vecchio radiatore si montano le valvole e successivamente si mette su il nuovo radiatore, anche perché altrimenti dovrebbe intervenire due volte il tecnico che configura il contabilizzatore, visto che si deve parametrizzarlo in base al tipo di radiatore

Reply
Mihail
7/4/2016 12:24:35 pm

Buongiorno io ho questo problema.
3 anni fa sono state instalati i ripartitori siemens 5
Tanto sta che 1 anno con 4 termosifoni ho pagato uguale ai alloggi con 6 termossifoni. Il 2 anno uguale
Ho iniziato dele ricerche ed ho trovato che il mio termossifone genera 1400 watt dichiarato dal construttore ed infece sul ripartitore segna 2200 watt
Ho contattato il aministratore che mi ha fatto contattare il tecnico idraulico che ha instalato i ripartitori , che mi ha detto che lui ha misurato i termossifoni ed in base a quello la siemens ha programato i rpartitori . Ed tuttora non sono riusito ha risolverd il problema .agiungo ho ristruturato l,aloggio nel 2006 con infissi nuovi termossifoni niovi ho fatto coebentare i murra al 2 pianno ed sto continuando a pagare uguale a condomini con 6 termossifoni.
Cosa posso fare?

Reply
roelloaded link
7/4/2016 10:51:40 pm

Buongiorno, se effettivamente ha verificato che il valore della potenza sul termosifone è errato, bisogna che l'amministratore od al suo posto il Terzo Responsabile dell'impianto, si attivino immediatamente per rimettere a posto il ripartitore. Basta contattare un centro autorizzato Siemens o rimandare il ripartitore a riprogrammare.

Reply
mihail
8/4/2016 02:58:41 pm

buongiorno. grazie per la risposta
loro sostengono che hanno misurato il termosifone ed in base alle misure ed numero collone de termosifone la siemens a programato il ripartitore che hanno calcolato in base alla norma uni 20100 che io non sono riuscito a trovare da nessuna parte come viene fatto questo calcolo
ce qualcuno a chi si possa rivolgere per questa situazione

[email protected] link
9/4/2016 04:11:44 am

Salve,
le consiglio di dare uno sguardo su internet perché si trovano tutte le tabelle con le potenze per esempio http://www.tecnologica.altervista.org/php5/index.php/Radiatore
Se ci sono grosse discrepanze e non le danno retta le consiglio di contattare un perito termotecnico che effettui i calcoli e poi proceda a contattare l'amministratore per comunicare i nuovi calcoli

giancarlo
12/4/2016 07:55:49 am

Salve, gradirei se possibile, delle informazioni sulle valvole che ho sui miei radiatori: oltre ai 5 numeri che ci sono e che naturalmente influiscono sulla temperatura, cosa indicano gli altri 3 simboli presenti, posizionati dopo il 5?

Reply
roelloaded link
12/4/2016 10:15:17 pm

Salve, di solito i simboli sono 2, uno dopo il 5 ed uno prima dello 0: quello dopo il 5 indica la totale apertura della valvola mentre quello prima dello 0 è la posizione di antigelo (5 gradi circa).
Ogni marca usa simbologie diverse quindi conviene fare riferimento ai manuali del costruttore

Reply
Fab
15/4/2016 03:31:58 am

Buon giorno,
innanzitutto complimenti per la pagina, è molto ben fatta e chiara anche per chi come me è poco esperto. una domanda forse banale: stiamo valutando di inserire le valvole termostatiche (abbiamo il centralizzato in casa), ma ci piacerebbe poter regolare temperatura ed orari quasi come se avessimo l'autonomo. Ho letto che esistono le testine termostatiche elettriche programmabili che ti permettono di fare ciò; sono da installare al posto delle valvole?

Se è così dovremmo acquistare solamente testina termostatica programmabile e contabilizzatore?

ogni appartamento di condominio dovrebbe adottarle o c'è chi può usare le valvole termostatiche "normali" e chi quelle programmabili?

grazie davvero per la risposta
buona giornata

Reply
roelloaded link
15/4/2016 04:47:37 am

Buongiorno,
basta scegliere un tipo di valvola compatibile e poi si può abbinare qualsiasi tipo di testina termostatica, tradizionale, elettronica, radiocontrollata, etc... Quindi ogni condomino può scegliere se investire in un sistema più evoluto o oppure accontentarsi della tecnologia di base. Ricordo solo che il fatto di poter gestire gli orari non da comunque la possibilità di avere il riscaldamento nelle ore in cui l'impianto centralizzato sia spento.

Reply
EDOARDO
17/4/2016 09:58:39 am

Buongiorno, sono proprietario di uno stabile d'epoca (anni trenta) di due piani sito a Milano e riscaldato con impianto di teleriscaldamento. Io risiedo al primo piano e mi avvalgo di una caldaia autonoma immessa al momento della ristrutturazione dell'appartamento, gli altri piani sono in affitto. All'interno dello stabile ci sono due altre unità immobiliari di diversa proprietà, una riscaldata con termoconvettori e l'altra in modo tradizionale di recentissima ristrutturazione con criteri di risparmio energetico.Entrambi sono alimentati dallo stesso impianto di teleriscaldamento.
Dato che lo stabile non si configura come condominio e non esiste un amministratore né un regolamento di condominio per il computo dei consumi, è legittimo soprassedere all'installazione delle valvole termo e dei contabilizzatori ?
Grazie per la cortese risposta

Reply
roelloaded link
18/4/2016 12:13:22 am

Buongiorno, ciò che mi stupisce che in questi alloggi di recente ristrutturazione non siano stati installati o predisposti sistemi per la regolazione autonoma del calore: in ogni caso come vengono divise le spese? E come si regolano le temperature? Al di là della norma, che indica in generale tutte le abitazioni e non solo i condomini, non sarebbe opportuno verificare che ci siano predisposizioni o che comunque il passaggio ad autonomo non sia così oneroso? Oggi affittare o vendere appartamenti che non abbiano autonomia termica è molto complicato

Reply
EDOATDO
18/4/2016 02:45:10 am

Grazie par la sollecita risposta: la predisposizione esiste solo nel mini appartamento di recente ristrutturazione. Le spese vengono computate sulla base dei millesimi di superficie catastale e la temperatura dello scambiatore di calore A2A è tarata sulla fascia normale che garantisce una temperatura media mai superiore ai 20 gradi.
Il problema della vendita o dell'affitto sono secondari in quanto gli inquilini sono tutti appartenenti allo stesso nucleo famigliare.
Grazie

roelloaded link
18/4/2016 04:47:16 am

Be, allora direi che può rimanere tutto così com'è fino ad eventuali vendite o subentri.

EDOARDO
18/4/2016 05:36:35 am

La ringrazio molto per la sua cortesia e competenza
cordiali saluti

Reply
corrado
28/4/2016 01:53:02 am

sulla questione del'installazione di valvole termostatiche in ambienti con tubi del riscaldamento scoperti, ho avuto la sua risposta per cui il tecnico che installa comunque la valvola in questo ambiente, dovrà tenere conto del calore che usufruiscono i vari ambienti della mia casa.
Che significa in termini di costo? Mi conviene quindi isolare i tubi a mie spese?
Grazie

Reply
roelloaded link
28/4/2016 02:47:15 am

Purtroppo è impossibile quantificare il costo dell'energia dissipata senza eseguire prima l'analisi di tutto l'impianto/edificio; sicuramente avere una dissipazione di calore indesiderata non è mai una cosa positiva, anche per l'impossibilità di regolare le temperature in modo adeguato. Fondamentalmente dipende se qual calore in eccesso a lei serve oppure no; se non le serve faccia coibentare i tubi che non è una grossa spesa

Reply
corrado
13/5/2016 05:15:11 am

Le chiedo cortesemente una precisazione.
In questa piccola stanza, i tubi scoperti, del riscaldamento, danno senza dubbio un vantaggio di calore a tutto l'appartamento. Fino ad oggi questo calore "surplus", non era contabilizzato:
- con l'introduzione della valvole sull'unico termosifone presente in questa stanza, se tengo a zero la valvola, il calore emesso dai tubi viene in qualche modo contabilizzato?
- il tecnico installatore delle valvole, come si regola in questo caso?
Grazie

roelloaded link
14/5/2016 09:52:04 am

Salve Corrado, rispondo velocemente al secondo messaggio:

- il calore delle tubazioni non può essere tecnicamente contabilizzato

- il calore delle tubazioni verrà preso in considerazione durante il calcolo delle nuove tabelle di ripartizione, in quanto risulta essere un consumo involontario che viene calcolato con apposite formule: in pratica la sua quota "fissa" sarà più elevata a causa dei tubi, mentre quella "a consumo" risulterà inferiore visto che i radiatori verranno chiusi dalle termostatiche proprio a causa del calore ceduto dai tubi

Reply
MARINA
29/4/2016 12:27:05 am

Buongiorno, la scorsa estate abbiamo installato le valvole termostatiche sui caloriferi, impianto centralizzato, e quest'anno, sebbene non sia stato un inverno freddo e avendo tenuto le valvole sul 3 in due vani e sul 1 o 2 in altri tre vani, gradi in casa max 20, abbiamo avuto un consumo più alto dell'anno precedente (in euro 250,00 in più) come si può fare una verifica per sapere se le valvole funzionano correttamente?Perché credevo si avesse un risparmio anzi l'anno precedente avevamo 21°. Grazie buona giornata

Reply
roelloaded link
6/5/2016 10:41:07 am

Salve, il risparmio si deve valutare a livello di consumo condominiale:
sarebbe preoccupante se il consumo totale non fosse diminuito.
Sui consumi dei singoli appartamenti invece è difficile fare delle valutazioni, perché la posizione degli stessi influisce drammaticamente sulle dispersioni e quindi sui consumi: purtroppo o per fortuna, il sistema dei contabilizzatori mette in evidenza gli alloggi meno isolati e più sfavoriti aumentando spesso anche le spese (non i consumi) del riscaldamento

Reply
Dario Giuseppe Martinalli
6/5/2016 09:51:15 am

In estate su che posizione và messa la manopola, avendo le mie il numero massimo il IIII e dopo una specie di triangolo oltre la quale la manopola non và. Grazie

Reply
roelloaded link
6/5/2016 10:36:03 am

Sarebbe consigliabile in estate lasciare tutte le valvole sulla posizione di massima apertura (temperatura più alta), questo per prevenire che molti mesi di chiusura portino al bloccaggio della valvola

Reply
alessandro
8/5/2016 10:23:24 pm

Buongiorno, sono in un appartamento e da quando entrato i dispositivi di rilevamento consumo (credo abbiano una decina di anni) non funzionano (sul display non si vedono numeri). Ho chiesto all'amministratore di farli sistemare e non ha provveduto. Mi ritrovo con dei costi 3-4 volte superiori a quelli degli altri condomini. Se i dispositivi non funzionano come fanno a definire il consumo? Oltre a chiedere ad un legale posso secondo lei chiedere privatamente ad un idraulico di intervenire? Grazie

Reply
roelloaded link
9/5/2016 02:39:05 am

Buongiorno, purtroppo se i contabilizzatori non sono in funzione non c'è modo di conoscere i consumi. Non ho idea di come abbiano potuto fare le ripartizioni quindi non le rimane che chiedere maggiori informazioni e se il caso agire per vie legali

Reply
raffaele
23/5/2016 01:46:21 pm

Buonasera, vivo in un condominio con impianto termosifoni centralizzato, inoltre sullo stesso impianto tramite apertura e chiusura valvole utilizzo anche i termosifoni in modo autonomo. Ora il condominio sta provvedendo ad istallare valvole termostatiche con misuratori di consumi, ciò significa che non posso usare piu i miei termosifoni autonomi oppure quando li accendo pago il consumo anche sul misuratore condominiale? Cosa posso fare?

Reply
roelloaded link
25/5/2016 09:02:51 am

Buonasera, non ho compreso appieno il funzionamento del suo impianto ma proverò lo stesso a darle indicazioni; se il suo impianto è dotato di una valvola principale controllata da un termostato posto in casa, con il quale regola a piacimento la temperatura, le valvole termostatiche non disturberanno tale funzionamento, mentre i contabilizzatori avranno la funzione di contabilizzare il calore che comunque arriva dai tubi condominiali.
Se invece lei possiede una caldaietta autonoma chiaramente i radiatori che sono collegati a tale caldaia (i cui consumi lei paga al distributore del gas) non verranno dotati di contabilizzatori.

Reply
raffale
26/5/2016 01:14:20 am

Buongiorno,
il mio appartamento è allacciato alla caldaia centrale condominiale.
oltre a questo, nelle fasce orarie in cui la caldaia centrale è spenta, posso alimentare gli stessi caloriferi tramite la caldaia personale, chiudendo il raccordo tra il mio sistema con la caldaia condominiale.
in pratica è un sistema semi-autonomo, ossia centralizzato ma all'occorrenza posso scegliere liberamente di accendere i caloriferi tramite la mia caldaia.
il quesito riguardava i contabilizzatori (che dovranno essere per forza montati in quanto sono allacciato al sistema condominiale) nel caso in cui avviassi i radiatori con la caldaia personale, fuori dagli orari previsti dal condominio, tali contabilizzatori misureranno comunque un consumo dato che i radiatori produrranno calore anche se questi consumi non devono essere ripartiti condominialmente ma già pagati al mio distributore energetico?
grazie

roelloaded link
26/5/2016 05:02:39 am

Purtroppo una tipologia di impianto "mista" non è prevista da nessuna normativa e quindi deve fare una scelta: o scaldarsi con la caldaia condominiale o staccarsi dal condominio ed utilizzare la sua caldaia.
Se così non fosse pagherebbe due volte l'energia che i contabilizzatori registrerebbero quando sta usando la sua caldaia autonoma

Reply
adelle
30/5/2016 08:08:27 am

scusate l'ignoranza ma le valvole consumano energia?Ho notato un aumento considerevole della bolletta della luce nel periodo invernale che non trova giustificazioni.... grazie

Reply
roelloaded link
31/5/2016 04:36:31 am

Come potrebbero consumare energia se non sono attaccate alla presa elettrica?

Reply
Giacomo
2/6/2016 08:16:07 am

Buongiorno a breve installeremo le valvole termostatiche in condominio per adeguarci alla normativa europea e io per motivi di lavoro ho deciso di far installare quelle crono termostatiche e non con i numeri da 1 a 5, leggendo i vari questi alcuni facevano notare che d'estate la valvola andrebbe lasciata completamente aperta, ma se installo quella elettronica non ho la manopola di apertura e chiusura, come si deve fare? una seconda domanda io intendo adottare una temo valvola con più variazioni durante il giorno per motivi di lavoro e' corretta inserire la temperatura confort a 21 gradi e quella più bassa a 17? vi ringrazio. Giacomo

Reply
roelloaded link
3/6/2016 01:13:43 am

Buongiorno, il fatto di lasciare le valvole aperte d'estate è semplicemente un modo per prevenire bloccaggi, ma le valvole elettroniche (credo quasi tutte) hanno già un programma antibloccaggio che a periodi prefissati le fa aprire e chiudere.
I due livelli di temperatura vanno benissimo, ma solo con l'uso capirà quali saranno le temperature più idonee alle sue esigenze

Reply
Fioreria IL Punto Verde link
7/6/2016 06:55:34 am

Nel mio negozio verranno istallate le valvole termostatiche nei quattro termosifoni esistenti. Ho chiesto all'idraulico se era possibile chiudere le valvole di alcuni termosifoni (visto il tipo di negozio vendita di fiori e piante) ma la risposta è stata negativa. A suo dire devo mantenere un temperatura di 16 gradi.

Reply
roelloaded link
7/6/2016 11:01:47 pm

Salve, e chi può sapere se tenendo le valvole su 16 gradi i radiatori non siano già praticamente spenti? In ogni caso non è l'idraulico che decide quali temperature si possono impostare, semmai è il progettista (obbligatorio) dell'impianto di contabilizzazione. In ogni caso non vedo come potrebbero poi impedirle di tenere i radiatori chiusi

Reply
FILIPPO
19/6/2016 03:21:45 pm

Nel mio condominio c'è una proposta di installare valvole Perry da quel che leggo in questo ottimo blog ci sono soluzioni migliori e che lasciano a ciascuno la libertà di installare diversi tipi di testine a seconda delle proprie esigenze e capacità di spesa, mentre le Perry vincolano ad una regolamentazione termostatica uniforme per l'appartamento ed in più a spese di gestione del collegamento. E' corretto quello che ho compreso dei vari sistemi? E' vero poi che con il Perry l'amministratore può regolare la temperatura minima negli appartamento? Grazie della risposta

Reply
roelloaded link
19/6/2016 11:53:22 pm

In realtà Perry produce solo le testine di termoregolazione, mentre le valvole sono di qualche altra marca e credo siano anche queste compatibili con l'installazione di altre testine; poi anche i contabilizzatori credo siano di altre marche. In pratica il sistema della Perry è simile a molti altri con testine wireless e cronotermostato, ma poi loro ti propongono il sistema completo. Onestamente non credo che l'amministratore possa interagire con le valvole, ma è possibile che in fase di installazione si possano bloccare le valvole per avere una temperatura minima

Reply
Filippo
20/6/2016 12:17:38 am

Grazie per la risposta adesso vedrò di sostenere che io voglio non voglio installa un sistema di valvole di quel genere, ma avere la libertà di utilizzare o meno un sistema wireless con cronotermostato.

Luca
5/7/2016 03:38:43 am

Salve, avrei un quesito da porvi.
Devono installare le valvole termostatiche ed i relativi contabilizzatori nel mio appartamento, vi è la presenza di termosifoni sia piccoli (due elementi) che grandi (5-6 elementi).
Secondo lei aumentando il numero degli elementi dei termosifoni potrei risparmiare sui consumi?
grazie mille

Reply
Roelloaded link
8/7/2016 10:18:29 am

Salve, il rischio è che avendo radiatori più grandi la temperatura negli ambienti tenda ad essere maggiore con un conseguente aumento di consumi. Dal punto di vista dell'energia consumata dovrebbe essere uguale avere radiatori "grandi o piccoli" altrimenti ci sarebbero alloggi più favoriti di altri.

Reply
Giuseppe
12/7/2016 05:40:42 am

Salve, vorrei sottoporre il mio caso che credo sia molto singolare. Ho acquistato, 10 anni fa, un appartamento in un condominio nel quale i vecchi proprietari, senza il consenso del condominio, avevano fatto i lavori di distacco (l'ho scoperto dopo), lasciando un solo termosifone in comune tra i due impianti, con doppie valvole, in modo da poter riscaldare quest'ultimo elemento sul centralizzato o sul condominiale (ovviamente aperto sul centralizzato), ma questa caratteristica vale solo per questo termosifone. Per tutti questi anni i vari amministratori che si sono succeduti, mi hanno sempre obbligato a pagare la quota condominiale di riscaldamento su base millesimale, poichè il tipo di distacco effettuato è stato fatto in totale autonomia, non mi sono mai opposto. Ora con la nuova legge sulla contabilizzazione, immagino sia corretto che mi venga installato un solo contabilizzatore sul termosifone in comune, è corretto? Possono obbligarmi a contablizzare anche il calore prodotto eventualmente dalla mia caldaia privata ? E' giusto che io paghi solo il "caldo" prodotto da quell'elemento ?
Grazie.

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roelloaded link
12/7/2016 09:37:15 am

Salve, sicuramente il contabilizzatore va inserito sul unico termosifone connesso, e non ci possono essere contestazioni su tale punto!!
Quello che mi chiedo invece e se non le convenga distaccarsi completamente dal impianto visto che le nuove norme e regolamenti lo permettono senza l'autorizzazione preliminare del condominio; è sufficiente una relazione da parte di un tecnico che il suo distacco non comporterà scompensi tecnico-economici agli altri condomini.
Direi che ha pagato per fin troppo tempo, ingiustamente, una quota di energia che non consumava

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Ūdens skaitītāji link
1/8/2016 10:09:43 am

Saluti da Riga!
Grazie per l'informazione super!

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Aldo link
9/8/2016 04:38:42 am

Se riusciste darmi una risposta mi farebbe veramente piacere, Condominio in valle d'aosta l'amministratore chiede l'inserimento di valvola termostatica: essendo il condominio predisposto da anni con sistema contaore individuale, rimane l'obbligo di tale modifica ? Grazie Aldo

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roelloaded link
10/8/2016 06:52:10 am

Salve, il conta ore individuale non è mai stato valutato come sistema di contabilizzazione perché l'errore che ne deriva in fase di ripartizione delle spese è troppo elevato.
Si potrebbe pensare di sostituire il conta ore con un unico contabilizzatore di calore in ingresso all'impianto ma bisogna verificare che tale operazione sia tecnicamente e soprattutto economicamente perseguibile; non escludo che costi di meno inserire le termovalvole ed i contabilizzatori sui singoli radiatori

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Maurizio
10/8/2016 11:30:30 am

Per onestà dovrebbe ammettere che anche i ripartitori sono fuori legge, come risulta dall'indagine dell'ENEA e del MiSE (incertezze tra il 4% e il 16%, tipica 10%) La legge ammette al massimo il 5%. Non me ne voglia.

roelloaded link
10/8/2016 11:41:57 pm

Salve Maurizio, qui si discute delle problematiche tecniche e si cerca di capire come ottimizzare l'uso di ciò che il mercato ci mette a disposizione. Quello che interessa nello specifico ai tecnici come me, non sono le discussioni da azzeccagarbugli sulle varie norme e decreti:
se un conta ore è peggio di un moderno contabilizzatore (se volete smentitemi), io mi sento di indicare come soluzione un contatore di calore (meglio se ad ultrasuoni). Se poi vogliamo discutere su ciò che è scritto sulla relazione dell'ENEA possiamo farlo in un altro post ma tanto per dare un assaggio:
< i ripartitori analizzati, infatti, sebbene presentino caratteristiche generalmente conformi alle normative
europee, possono presentare errori facilmente prevedibili nelle effettive condizioni operative e di installazione.>
Ciò significa che gli errori di misura derivano in maggior parte da errori di installazione e non per scarsa qualità dei prodotti.

isa
22/8/2016 02:22:51 pm

Buonasera Sig. Roello,
il termoidraulico, assieme al nostro Amm. di Condominio, ci ha sottoposto un preventivo di spesa per la modifica dell'impianto di riscaldamento a fronte dell'adeguamento alla normativa europea per un importo di Euro 37.000,00. Dato che la cifra mi sembra fuori da ogni ragione (oltrettutto si tratta di un condominio di 14 appartamenti in un piccolo paese di montagna i cui proprietari ne usufruiscono per pochi giorni - come nel mio caso- o settimane all'anno) mi puo' chiarire se i condomini stessi possono decidere di evitare una spesa cosi' alta e scegliere di adeguarsi con le sole valvole contabilizzatrii applicate ai termosifoni? E' accettata una autocertificazione in questo senso o deve essere sempre un termoidraulico a rilasciare una certificazione ?
Grazie sin d'ora del chiarimento che vorra' fornirmi.
Isa

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roelloaded link
23/8/2016 12:04:43 am

Salve, in effetti la cifra sembra abbastanza elevata ma non avendo idea della tipologia di intervento non posso confermare che sia un prezzo fuori mercato. Quello che però di può e si deve valutare (e la norma lo prevede) è la convenienza economica dell'investimento: quanto spende il condominio di riscaldamento annuo? Quanto è il risparmio previsto dopo l'adeguamento? In quanti anni si ammortizza la spesa? Se trovate un termotecnico che certifica che l'investimento, nel vostro specifico caso, non è conveniente ed ammortizzabile in tempi utili, allora si può evitare la spesa.

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Paolo
29/8/2016 07:34:03 am

Scusate se m'intrometto nella discussione. Se ho capito bene con l'adeguamento dell'impianto c'è un risparmio economico rispetto a prima?

Paolo
29/8/2016 07:31:31 am

Salve, a breve verranno installate le valvole e i contabilizzatori.
La mia domanda è di carattere economico. Prima di questo intervento i riscaldamenti venivano accesi ad orari stabiliti. Le valvole, almeno nel mio caso, erano totalmente aperte e la spesa era X. Oggi con questo nuovo impianto, nel caso decidessi di non tenere al massimo di apertura le valvole, il valore speso sarà meno di X?

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roelloaded link
29/8/2016 11:25:58 pm

Salve, il concetto è molto semplice: valvole parzialmente chiuse = inferiore temperatura in ambiente = meno consumo.
Quello che invece non è così semplice da prevedere è, al di là del risparmio globale del condominio, quali saranno le spese dei singoli appartamenti, che a causa delle elevate dispersioni termiche potrebbero (a parità di temperatura ambiente) non avere significativi risparmi.

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Elena
12/9/2016 09:27:59 am

Buonasera, nel mio condominio sono l'unica ad avere un boiler termoelettrico e l'amministratore mi ha chiesto se intendo rimanere collegata all'impianto termoelettrico (in quel caso dovrò affrontare la spesa di una installazione di termovalvola e contabilizzatore che si aggira intorno ai 300/400 euro) oppure staccarmi ed alimentarlo sempre ad energia elettrica. Il boiler è di 80 lt ed in casa siamo due persone che non hanno gli stessi orari per cui il consumo di acqua calda non avviene quasi mai in contemporanea. Cosa consiglia? Il preventivo di installazione è corretto ed in quanto tempo recupererei il costo iniziale se decidessi di rimanere attaccata all'impianto centralizzato? Grazie.

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roelloaded link
12/9/2016 10:28:02 pm

Salve, il mio consiglio è di staccare dal impianto di riscaldamento per svariate ragioni, una delle quali è l'impossibilità di regolare la temperatura dell'acqua calda, soprattutto nelle "mezze stagioni" quando l'impianto eroga acqua non calda a sufficienza per la produzione sanitaria.
L'altro consiglio è quello di valutare l'installazione di un boiler a pompa di calore che le farebbe scendere la spesa elettrica ad un terzo di quella attuale; quindi invece di spendere 400 euro inutilmente, ne spenda qualcuno in più per avere un risparmio reale

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EDOARDO
13/9/2016 08:02:42 am

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edoardo
13/9/2016 09:33:20 am

La questione posta mi sembra piuttosto interessante, ed andrebbe quindi approfondita oggettivamente, mentre mi sembra che tutti esprimano concetti ragionevoli, ma per lo più condizionati da interessi legittimi personali (ho ancora da sentire un proprietario di appartamento dell’ultimo piano che propugni una divisione che non preveda dei coefficienti correttivi)
E’ naturale che si difendano le proprie visioni, ma mi sembra che si eviti di entrare nel problema basilare. Quale sono le ragioni che hanno indotto il legislatore a rendere obbligatoria l’applicazione di valvole termostatiche? Le regole applicative sono coerenti con le finalità che il legislatore si era proposto? L’applicazione di un coefficiente millesimale favorisce la riduzione dei consumi energetici?
Partendo da questa domanda mi sembra che le regole sono state snaturate dalla necessità delle amministrazioni locali di “piacere ai concittadini”, indipendentemente dalle finalità proposte.
Oggi la temperatura normalmente indicata è di 20°C con tolleranza di 2°C. Matematicamente la tolleranza sembra essere del 10%. In realtà la differenza di consumo tra le due temperature può essere particolarmente pesante +200/300%. Nel mio condominio si registrano differenze notevoli, che a volte raggiungono 10 volte i consumi minimi (valori K riscontrati) che certamente non si possono prendere come valori assoluti, ma che fanno ritenere ragionevolmente che il passare da 20 a 22 gradi comporta l’inutilità ai fini proposti dal legislatore. Il fatto poi di applicare una parte del costo del metano in termini di millesimi, rende meno interessante per le economie di ogni famiglia l’applicazione per il risparmio non tanto economico quanto energetico. Sempre nel mio condominio vi sono consumi che variano tra 100 e 1000. La ns quota millesimale è del 20% e pertanto, considerando solo il consumo di metano, la differenza di costo per i consumi più elevati si riduce da 10 volte a 4,5 volte, per cui si ottiene che proporzionalmente chi più consuma meno spende (che mi sembra a parte tutto un controsenso). Per tornare al problema della coibentazione per gli ultimi piani, senz’altro viene sollevato un quesito ragionevole, ma che deve essere analizzato anche sotto altre valutazioni. Il costo della coibentazione del tetto rispetto a quello delle superfici laterali è decisamente modesto, e il risparmio che se ne consegue è irrilevante e tale da non produrre un ritorno economico (nella generalità dei casi)
Da che mondo è mondo, e non da oggi con l’applicazione delle termovalvole, il valore di un appartamento in un condominio, è condizionato non solo da situazioni di localizzazione del fabbricato, ma anche da la collocazione dell’appartamento ed altre valutazioni ambientali che comportano disagi (riscaldamenti, ascensori e quant’altro), quindi dire che all’atto dell’acquisto non esistevano le termovalvole non penso possa essere chiamato in causa. Faccio presente che qualora si dovesse istallare un riscaldamento autonomo (cosa che molti di quelli che abitano nei piani alti vorrebbero) i consumi sarebbero alla discrezione del singolo e probabilmente sarebbero inferiori, per autocontrollo, a quelli attuali.
Per le migliorie energetiche tanto apprezzate dai costruttori per evidenti ragioni, c’è da tener presente che sono particolarmente costose e non sempre consentono un ritorno in tempi ragionevolmente rapidi, anche perché i consumi si sono già ridotti per merito delle termovalvole, e oltretutto la tecnologia attuale è in rapida evoluzione con materiali di ultima generazione (es. il grafene) che potrebbero rendere obsoleti in breve tempo questo tipo di investimenti.
Penso quindi che qualora tutti avessero coscienza che questi strumenti non sono ne miracolosi ne salvifici, ma che dovrebbero stimolare per economicità e rispetto dell’ambiente un risparmio di cui ognuno si debba sentire attore. Allora forse si potrebbe parlare senza il dubbio che qualcuno la faccia “pro domo sua”, senza preclusioni a un sistema più oggettivo possibile(consideriamo anche la difficoltà tecnica di stabilire coefficienti non discutibili) per applicare dei correttivi che siano accettati dai proprietari e dagli altri condomini.
Edoardo

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Roelloaded link
16/9/2016 02:43:16 am

Salve Edoardo, concordo con le sue riflessioni ed aggiungo che in tanti anni di sopralluoghi nei vari alloggi mi sono reso conto che la percezione e le abitudini individuali possono essere così radicalmente diverse da comportare differenze enormi nei consumi, anche di impianti autonomi. Regolare la temperatura su 22 gradi invece che su 18 può raddoppiare i consumi, e posso testimoniare di avere visto alloggi tenuti a 24 gradi con il cliente che lamentava ancora di non avere calore a sufficienza. Quindi più che di valvole o di impianti bisognerebbe iniziare a parlare di una educazione energetica del riscaldamento, dei problemi economici ma anche di quelli salutistici inerenti alle errate abitudini di riscaldamento.

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Valter
13/9/2016 09:45:08 am

Dopo aver letto ieri almeno 4/5 dei commenti con conseguenti sue risposte, commentavo la necessità dell'adozione di coefficienti correttivi motivandone a mio giudizio l'esigenza tecnica su immobili degli anni 60/70, ma anche di equità e giustizia a mio parere. Le avevo al contempo fatto i miei personali complimenti per l' encomiabile iniziativa e per le preziose precisazioni. Oggi mi complimento anche del fatto che già trovo pubblicato il mio commento. Ciò chiaramente segnala anche un alto grado di seguimento che le fa onore. Ciò mi sembrava doveroso. Situazione e domande (ringrazio in anticipo). Abito in un condominio di 32 app.ti su 2 n° civici uniti in un unico immobile, 4 unità per piano, due grandi agli esterni, 2 più piccole confinanti fra loro interne. Centralizzato con caldaia al piano terra del civico sul quale insiste il mio app.to, collocato all'8° ed ultimo piano. Libero su tutti i lati e coperto soltanto dal lato Ovest e parzialmente sud/ovest. Non solo non confinante, ma neanche vicino ad altri immobili che possano ostacolare i vari venti. Pareti esterne a due strati con intercapedine d'aria dove passa la tubatura montante verticale. So già per certo che verrò penalizzato sia per la quota consumi volontari che per la quota involontari avendo ampie superfici radianti. Ma non solo ad ogni intervento tecnico, con relativa fermata e ripartenza dell'impianto, mi si creano notevoli quantità di aria nei termosifoni che fanno si che essi si riscaldino solo per metà circa, uno addirittura necessita di smontaggio e rimontaggio causa aria e residui vari che si depositano. Zona con acqua molto "dura" senza addolcitore condominiale in aggiunta. Ho già negli anni sostituito tutti i vecchi infissi (tutte porte finestre), con pvc e vetro camera, nella parte nord/est, dove ci sono le camere addirittura con doppie finestre sempre in pvc. Verandato il balcone di cucina, sempre con struttura in pvc. Sopra sottotetto. Tetto con cabine ascensori sopra i due app.ti più piccoli. Domande:i radiatori sono in ghisa mediamente a 12 elementi, uno a 16 elementi. Consigli per il miglior uso ai fini del consumo/spesa energetica? inserirebbe un pannello isolante dietro quelli che danno su pareti esterne, non si incrementa il consumo/spesa così? Se si che tipo? Ancora leggo di possibilità di applicazione di coibente al sottotetto, mi è stata consigliata la lana di roccia h.10 cm da srotolare sul solaio semplicemente appoggiata, consiglia? Diversa soluzione migliore? Dal momento che la facciata è a mattoni faccia vista è quindi impossibile un cappotto esterno? Se si facendolo interno cosa consiglierebbe? A parte l'utilità del timer e la gradazione, ai fini della precisione relativa ai consumi si fanno preferire le valvole elettroniche rispetto alle manuali? Infine l'Amministratore comunica l'apposizione di contabilizzatori a 2/3 di altezza, ma (e qui non mi quadra) a 2/3 di larghezza più vicino alla valvola e non come consigliato in genere a metà larghezza, ciò mi sembra penalizzi ulteriormente chi ne farà ampio uso come me, lei cosa ne dice? Posso appellarmi a qualcosa al riguardo? Non solo manca la coibentazione nel palazzo, ma le finestrelle ai piani sono obsolete e chiudono male, ho proposto di cambiarle in altre di PVC e vetro camera, ma al solito alla maggioranza sembra non interessare nonostante la minima spesa rimborsabile al 50 o al 65%, posso appellarmi a qualcosa per farle cambiare? Non crede sia giusto ed equo sollecitare una applicazione più estesa dei coefficienti correttivi in una norma che gioco forza equipara tutti gli stati membri UE senza distinzione geografica e soprattutto con storie immobiliari completamente diverse? Molti Amministratori stessi concordano sul fatto che in zone temperate sono maggiori i costi dei benefici a livello generale, costi per nuovi millesimi, per apparecchiature di durata massima 10 anni, di lettura consumi per singolo elemento e nel ns caso di circa 15000 euro per adeguamento impianto, ect. Le domande sono molte, capisco, ho cercato di non ripetere le stesse di altri per le quali ha già risposto. La ringrazio vivamente per quanto mi/ci risponderà. Cordiali saluti.

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roelloaded link
16/9/2016 02:52:15 am

Salve, purtroppo il messaggio è troppo lungo e le domande sono troppe: bisogna avere la buona abitudine di dividere i problemi e non fare dei malloppi che poi nessuno legge.
Comunque provo a ricapitolare:
- innanzi tutto ogni intervento di isolamento è meglio di niente, quindi ottima la lana di roccia, e possibile anche l'insuflaggio di materiale isolante nella intercapedine delle pareti.
- se ci sono problemi legati al buon funzionamento del impianto vanno risolti dalla ditta manutentrice
- i contabilizzatori a 2/3 di altezza vanno bene ma a 2/3 di lato non l'ho mai sentita: magari chiedete le schede tecniche dei prodotti dove viene spiegata la corretta installazione
- 15000 euro diviso 32 appartamenti mi sembra una cifra ragionevole, meno di 500 euro a testa, quindi basterà risparmiare 50 euro all'anno per ripagare tutto!! Poi le valvole vanno sostituite ogni tanti anni per mantenere l'efficienza dei radiatori e la possibilità di intercettarli e quindi parte della spesa andrebbe fatta! Senza contare gli incentivi fiscali...

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Valter
16/9/2016 06:49:12 am

Grazie. Capisco la sua obiezione, io stesso ringraziavo per quanto riteneva di rispondere. Pensavo fosse utile spiegare bene lo stato globale. Le chiedo solo un ultima cosa in merito alla sua. Ammesso che richiederò senz'altro le schede tecniche, ma supponendo che la ditta fornitrice non suggerisse posizioni fisse,.a suo giudizio la collocazione dei contabilizzatori a 2/3 di larghezza più vicino alla valvola finirebbe per penalizzare chi come me dovrà ricorrere maggiormente al riscaldamento, oppure chi ai piani più bassi ne farebbe un ricorso minore, a volte minimo? Grazie per tutto e continuerò a seguire.

roelloaded link
16/9/2016 11:22:32 pm

La collocazione dei contabilizzatori è stata studiata e definita per misurare una temperatura media del radiatore durante il suo funzionamento. Questa temperatura può variare di qualche grado cambiando la posizione, ma forse la cosa principale è che la posizione si uniforme per tutti i radiatori: essendo dei ripartitori la cosa principale è che la posizione sia la stessa per TUTTI i radiatori.

antonio
22/9/2016 05:34:12 am

Salve,
Le chiedo gentilmente se può illustrare come siamo realmente messi con la legge che impone i termostati e contabilizzatori. Riusciremo ad avere una proroga secondo lei?
Grazie

Reply
roelloaded link
22/9/2016 10:08:06 am

Salve, non saprei che dire: sono ormai diversi anni che viene prorogato il termine ultimo e non mi stupirei che alla fine anche questa volta ci fosse un allungamento dei termini. Quello che è sicuro che nessuno andrà a controllare e le temute multe come al solito rimarranno solo uno spauracchio

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monica
23/9/2016 06:15:12 am

Buona sera, ho dei contabilizzatori di calore caleffi e ho notato che dal 15 settembre che si sono azzerati hanno ripreso a contabilizzare a impianto spento e valvole su lo zero. Da cosa dipende?? Puo essere qualche interferenza?? Grazie e saluti

Reply
[email protected]
23/9/2016 06:20:04 am

salve, è tutto normale! si tratta dell'azzeramento di inizio stagione perché i contabilizzatori visualizzano i consumi della stagione in corso

Reply
monica
23/9/2016 06:27:57 am

Ok ma perche riportano una lettura anche se vil riscaldamento ancora non e stato acceso??

Reply
[email protected]
23/9/2016 09:14:23 am

l'unica ragione potrebbe essere una fonte di calore nelle vicinanze del radiatore. Comunque è meglio chiedere spiegazioni al responsabile impianto

Antonio
23/9/2016 07:35:02 am

Salve, tutto molto chiaro. Vorrei però capire come si riesce a contabilizzare il consumo di ciascun appartamento.
grazie

Reply
roelloaded link
24/9/2016 09:14:04 am

Salve Antonio, basta sommare i consumi dei singoli radiatori:
ogni radiatore emana energia in modo proporzionale alla differenza di temperatura tra l'ambiente ed il radiatore stesso, ed è quindi sufficiente misurare in continuo la temperatura media di ogni radiatore per avere l'energia consumata

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valerio ferrario
27/9/2016 10:35:03 am

Buongiorno
A mia mamma hanno installato recentemente i contabilizzatori di calore. Nella camera da letto c'è un solo termosifone molto grande. I tecnici hanno detto che essendo fuori misura bisognava mettere 2 contabilizzatori sullo stesso termosifone. Secondo lei hanno fatto bene o no? Qual'è la misura in centimetri per cui si passa da 1 a 2 contabilizzatori sullo stesso calorifero? Non si rischia così di raddoppiare la lettura e quindi i consumi presunti? In fondo 1 contabilizzatore dovrebbe essere in grado di misurare il consumo sia di un termosifone grande sia di uno piccolo.... Grazie mille

Reply
[email protected]
27/9/2016 02:45:43 pm

Salve, l'installazione di due contabilizzatori si rende necessaria quando la lunghezza del radiatore supera quella massima gestibile dal singolo contabilizzatore. In realtà la ragione è legata alla temperatura del radiatore che più è lungo e più a gradazioni diverse tra un estremo e l'altro. Quindi l'errore maggiore si commetterebbe nel installare un solo contabilizzatore che misurerebbe una temperatura media non corretta. Mettendone due semplicemente si tratta il problema come se i radiatori fossero due invece che uno, semplicemente inserendo nei parametri del singolo misuratore la metà della potenza totale del radiatore originale.

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Andrea
29/9/2016 08:20:39 am

Salve, abito in un palazzo con riscaldamento e acqua calda sanitaria centralizzate. In ogni appartamento è installato un unico ventilconvettore canalizzato che distribuisce l'aria calda in tutti i locali. Installeremo un sistema di contabilizzazione diretta sia per l'acs che per il riscaldamento. Il tecnico ritiene che in tale situazione non sia tecnicamente corretto montare le valvole termostatiche, o sistemi equivalenti, in quanto la macchina serve l'intero appartamento e non un ambiente con temperatura uniforme. Ragionamento per me corretto, quindi chiedo se anche secondo Lei stiamo procedendo in maniera corretta non installando le valvole termostatiche o l'impianto risulterà fuorilegge?

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roelloaded link
30/9/2016 04:36:57 am

Salve, direi che quella della contabilizzazione diretta è l'unica soluzione perseguibile! Infatti non essendoci radiatori non si possono installare valvole termostatiche. Sarà poi un problema del utente posizionare il termostato in maniera corretta e regolare il flusso dalle varie bocchette per avere una temperatura uniforme; esistono comunque dei sistemi di bocchette elettriche regolabili con termostati ambiente ma in casi di piccoli appartamenti credo che la cosa risulti inutile.

Reply
Stefano
7/10/2016 06:22:54 am

Chiedo scusa ma secondo me c'e' un'incongruenza in quanto scritto sull'aticolo: si dice espressamente:

Sono esclusivamente due i fattori che fanno aumentare i consumi:

la temperatura della stanza (più è alta più il contabilizzatore "va veloce")

le dispersioni della stanza (spifferi, finestre aperte, mancanza di isolamento, ecc...)

adesso delle due o è valida l'uno o l'altra:

Se io tenessi le finestre aperte e la stanza mi scende a 10 gradi, secondo la prima ipotesi il contacalorie dovrebbe fatturare meno.

Oppure se io scaldo la stanza con stufette elettriche, caminetto tremoradiatori e quant'altro, tenedo il calorifero chiuso, perchè mai il contacalorie dovrebbe fatturarmi energia NON prodotta dal radiatore stesso ?

Reply
[email protected]
7/10/2016 11:27:07 am

Non sono stato chiaro: il concetto è che più la temperatura nel ambiente aumenta grazie al calore del radiatore, o meglio più calore viene ceduto al ambiente dal radiatore, più il consumo sarà elevato. Avere 22 gradi in una stanza costa di più che averne 20

Reply
Ilaria
10/10/2016 04:21:26 am

Buongiorno,
sono proprietaria di un locale adibito a lavanderia service che si trova al piano terra di un condominio. Quando ho acquistato il locale non erano presenti i caloriferi, in quanto il vecchio proprietario li aveva fatti togliere e io, per il tipo di lavori che dovevo fare all'interno e per il tipo di attività non ho ritenuto opportuno installarli. Ora in assemblea si sta decidendo di installare le valvole termostatiche e la mia domanda è: sono obbligata anche io ad installare i termosifoni e conseguentemente anche le valvole? Possono obbligarmi a farlo? A me sembra pura follia...
Grazie per la risposta,
Ilaria

Reply
roelloaded link
10/10/2016 04:52:31 am

Salve, obbligarla ad installare i radiatori non credo proprio, ma obbligarla a pagare la quota di spese comuni per la Sua quota di proprietà dell'impianto, questo sicuramente.

Reply
Leonardo
10/10/2016 12:21:10 pm

Buonasera, gradirei sapere se in un condominio di 30 appartamenti in tre edifici, con circa 180 valvole termostatiche con relativo ripartitore montate, se è possibile avere un condomino con una valvola non montata, perché a quanto pare la dislocazione del termosifone non lo permette.
In questo caso la ripartizione dei conteggi, come dovrebbe avvenire?
L'amministratore sostiene che occorre fare una media, ma di cosa?
Grazie per la cortese attenzione.

Reply
roelloaded link
11/10/2016 10:16:35 pm

Salve, la valvola termostatica può anche essere tralasciata (sono problemi di chi dovrà gestire le temperature) ma il contabilizzatore va ASSOLUTAMENTE installato come su tutti gli altri radiatori od apparecchi scaldanti

Reply
Leonardo
12/10/2016 01:35:31 pm

.... grazie per la risposta!
Esattamente come la penso io, ma non mi pare che l'amministratore si stia muovendo in tal senso, continua a dirmi che il montaggio, forse anche del ripartitore, è impossibile.
Nel caso l'amministratore mi dovesse confermare che anche il ripartitore non si può montare, quale soluzione si potrebbe attuare?
Grazie anticipatamente per la cortese attenzione.

MARIA
11/10/2016 02:37:30 am

Buongiorno ho scritto due anni fa per avere informazioni che mi sono state date e sono state molto utili.
Volevo comunicare che due anni fa con l'installazione delle termovalvole in un condominio di tre scale con teleriscaldamento acceso dalle 5 alle 23 ho pagato euro 1050 con un risparmio di 400 euro.
L'anno scorso avendo avuto un inverno caldo ho speso euro 405 risparmiando ben 1050 euro.
Nelle camere da letto ho tenuto la valvola a 3 e la sera a 3,5,
nelle stanze che durante il giorno viviamo (cucina e soggiorno) valvola 3,5/4.
Inoltre quando aprivo le finestre per cambiare aria chiudevo le valvole tenevo aperto 15/20 minuti circa e dopo aver chiuso le finestre aspettavo 10 minuti per riaprire le valvole.
Volevo condividere con tutte le persone che si troveranno quest'anno con l'installazione delle termovalvole a gestirle con i consigli che date, a me sono servite molto.
Grazie di tutto.
siete sempre molto gentili e soddisfacenti.
Buon lavoro e buona giornata.
Maria

Reply
roelloaded link
11/10/2016 10:17:55 pm

Buongiorno! Grazie delle informazioni e speriamo che il prossimo anno sia un altro anno di risparmi!

Reply
Franco
3/11/2016 06:56:54 am

Spero che anche nel mio caso i vantaggi economici rispetto agli anni passati siano così consistenti. Nel mio condominio le valvole (Caleffi 200 000 manuali) e i ripartitori (Qundis Q caloric 5.5) sono stati installati solo quest'anno e i caloriferi sono aperti da una decina di giorni. Avendo termometri digitali nelle varie stanze e potendo monitorare la t in relazione alla gradazione delle valvole, ho notato che per avere almeno 20°C non è necessario tenere le valvole sul 3 (come da specifica) ma, almeno nel mio caso è sufficiente metterle sul 2,5 (a cui da specifica corrisponderebbe un 18° C). A questo punto mi sorgono alcune domande

- E' normale questa discrepanza (sistematica su tutte le valvole installate) rispetto ai valori da manuale della valvola?

- Nella mail di sopra la cosa che mi stupisce di più è che risparmi così elevati siano stati ottenuti con valvole tarate su valori fino a 3,5 - 4, tali da produrre T fino a 24 °C e oltre !!! Che risparmi si potrebbero ottenere allora con valvole tarate su 2,5 ?

- Sempre nella mail leggo di valvole chiuse durante l'aerazione delle stanze di durata 15-20'; ma avevo letto che per l'aerazione di solito bastano 5 minuti e non è necessario toccare nel frattempo le valvole. E' realmente così?

Reply
Giuseppe
13/10/2016 11:07:55 am

Salve
Abito in un condominio con il riscaldamento centralizzato e l'anno scorso abbiamo montato le valvole elettrostatiche e la mia spesa di riscaldamento è praticamente raddoppiata.
È vero che abito al primo piano sopra l'androne (quindi non ho nessuno sotto), ma è anche vero che ho ristrutturato da poco applicando finestre con doppi vetri e incollando il parquet su pavimenti in marmo.
Mi chiedevo è possibile un incremento così elevato della spesa, quando invece mi era stato prospettato un risparmio?
Potrebbe esserci qualche malfunzionamento dei contatori?
Se si...come posso appurarlo?
Grazie.

Reply
sara
14/10/2016 05:51:05 am

sinceramente a me del risparmio importa poco se poi devo passare da un raffreddore all'altro causa casa fredda, vorrei comunque capire se la valvola impostata sul 5 è comunque tarata per raggiungere al massimo 22 gradi o se dipende dalla temperatura impostata nella caldaia centrale
grazie

Reply
roelloaded link
14/10/2016 10:36:47 pm

Salve, dipende naturalmente anche dalla caldaia centrale, così come dalla grandezza dei suoi radiatori e non in ultimo dalle temperature dei locali adiacenti. I raffreddori si prendono proprio perché si tengono temperature troppo elevate negli ambienti, poi si esce fuori e lo sbalzo ci fa ammalare.

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Sara
15/10/2016 02:19:02 am

la ringrazio per la risposta, purtroppo dovendo lavorare seduta, se mi trovo in un ambiente freddo dopo un po' inizio a non stare bene, non si tratta di sbalzi di temperatura ovviamente, lo stesso per la notte, quando leggo di gente che dorme con 15 gradi sinceramente non so che pensare
è vero che il corpo è coperto, ma la testa e il collo no, per me dormire a simili temperature significa svegliarsi con dolorosissimi torcicollo
il mio appartamento mi sembrava adeguatamente riscaldato, ma con le valvole sento sempre freddo, comunque in certi locali i 22 gradi non si raggiungono nemmeno con le valvole impostate al massimo
gli ambienti sono piccoli e isolati da doppi vetri ecc.
dal momento che prima non c'era nessun problema, mi chiedo come sia possibile che non si riesca a schiodarsi dai 21 scarsi
l'installatore ha detto che le valvole non sono tarate

Giuseppe D'Angelo
14/10/2016 06:13:21 am

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Alessandra
14/10/2016 02:27:01 pm

Buonasera,
innanzitutto grazie, ho trovato qui tutte le risposte alle mie domande, eccetto una. Mi sono state montate le valvole e i contabilizzatori da alcuni giorni, ma il display di questi ultimi è spento. L'idraulico che le ha montate ha detto ad una mia vicina che era preferibile tenerli spenti per risparmiare sulle pile. Io vorrei accenderli ma non so come fare. Immagino però dipenda dal modello. Può dirmi qualcosa in proposito? Non è preferibile tenere i display accesi?
Grazie mille e buon lavoro!

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roelloaded link
14/10/2016 10:34:15 pm

In alcuni modelli i display sono sempre spenti a meno di non premere qualche pulsante che di solito è proprio sotto il display: poi lo schermo si spegne dopo poco automaticamente

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Roberto Goia
15/10/2016 09:01:58 am

Salve, in quale punto del termosifone va collocato il contabilizzatore di calore? Lo chiedo perchè ho scoperto che da parecchio tempo mio suocero, benchè abbia il regolatore delle valvole termostatiche posizionato sul 5, ha solo la parte superiore dei caloriferi riscaldata. Credo che la sonda rivolta verso l'ambiente misuri una temperatura sfalsata in quanto misura l'aria a contatto della parete calda senza però tenere conto del fatto che tre quarti della superficie del termosifone è fredda...I consumi valutati dal contatore non sono sovrastimati? Grazie

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roelloaded link
15/10/2016 10:31:58 pm

Salve, la posizione normalmente è a 3/4 della altezza del temosifone: questo perché è stato calcolato che in quel punto si misura una buona approssimazione della temperatura media del radiatore. Inoltre trattandosi di contabilizzatoti/ripartitori quello che conta è che la posizione sia uguale per tutti gli apparecchi del condominio in modo che la ripartizione sia omogenea

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silvano
15/10/2016 10:08:00 am

Volevo porre una domanda all'esperto, avendo montato valvole termostatiche caleffi sui termosifoni in un condominio anni 80 con teleriscaldamento, mettendo le stesse valvole su posizione 3 i radiatori si spengono e rimangono freddi sia sopra che sotto, riportando la monopola a 5 riprendono a riscaldare.Mi chiedevo se tutto ciò sia dovuto ad un malfunzionamento delle valvole o a qualche altro motivo. Grazie

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roelloaded link
15/10/2016 10:28:04 pm

Salve, è proprio il funzionamento corretto! Se legge l'articolo dovrebbe essere chiaro

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Federica
17/10/2016 06:29:50 am

Buongiorno nel mio condominio abbiamo installato i contabilizzatori di calore. Nel mio appartamento ho scelto di mettere 3 valvole termostatche, una in cucina e le altre 2 sui radiatori della camera. Questo per poter abbassare la temperatura rispetto alle altre stanze. L' impianto di riscaldamento è monotubo e le valvole sono posizionate in basso. Ho verificato che in cucina con una temperatura iniziale a terra vicino alla valvola di 23 c, il calorifero è bollente con la termovalvola impostata su 3, mentre è freddo se impostata su 2. In camera con una temperatura a terra di 20 c, i caloriferi sono molto caldi con la termovalvola impostata a 2,5. Preciso che per verificare il tutto ho chiuso tutte le valvole degli altri termosifoni e ho verificato prima in cucina e poi in camera. Se ho capito bene come funzionano le termovalvole, non avrei dovuto avere i caloriferi caldi né in camera nè in cucina. Lei cosa dice? Cosa mi consiglia? Grazie e cordiali saluti.

Roelloaded link
21/10/2016 02:35:48 pm

Salve Federica, le testine termostatiche regolano la temperatura ma la loro taratura dipende molto dalla posizione della valvola, dal tipo di radiatore, dal tipo di impianto, etc. Non è un caso che sulla valvola ci siano numeri e non i gradi. Quindi verifichi la temperatura al centro della stanza e trovi la posizione adeguata sulla valvola per mantenere la temperatura desiderata: se una volta trovata la posizione della valvola, la temperatura nella stanza rimane costante significa che tutto funziona

MILLY
19/10/2016 04:21:39 pm

Nel mio condominio, nel 2015, c'è stato l'adeguamento alla legge sul contenimento dei consumi energetici. Negli appartamenti sono stati installati dei termostati, molto difficili da gestire, per le varie programmazioni di temperatura, orari, pause e accensione. E' un impianto regolato con WI-FI. Sui termosifoni non ci sono manopole per regolare la singola temperatura dei vari termosifoni presenti in ogni stanza. Mi è stato detto, dopo il primo inverno e conseguentemente ad una spesa stratosferica di riscaldamento, dai tecnici che non posso mai spegnere un termosifone perchè di fatto aumenta il consumo facendo lavorare di più quelli che restano accesi, aumentandone ovviamente il consumo, oltrechè la spesa. L'inverno scorso ho tenuto spenti tre termosifoni su sette. Abito da sola in una casa con 6 termosifoni, e non utilizzando alcune stanze ho ritenuto di tenere spenti quei termosifoni. E', appunto, stato rilevato che avevo consumato molto di più e ovviamente speso anche di più. Non è possibile regolare la temperatura di ogni singolo termosifone perchè non c'è la valvola con la graduazione da 0 a 5, quindi la temperatura è uguale in tutte le stanze. Le valvole montate hanno solamente i tasti on/off, che alla luce di quando sopra predetto, non si possono usare. Mi chiedo se questo impianto è a norma, se rispetta la legge, tenuto conto che per far funzionare al meglio l'impianto medesimo devo tenere acceso il riscaldamento....pressochè...SEMPRE. Mi chiedo, e chiedo agli esperti, in questo caso dov'è il contenimento dei consumi energetici. Ma soprattutto se un impianto così è a norma. Grazie

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[email protected]
21/10/2016 02:25:20 pm

Salve, onestamente non mi è chiaro come funzioni il sistema che descrive: in ogni caso la norma prevede che si possa regolare la temperatura in ogni stanza e se non lo può fare direi proprio che il sistema è carente

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saverio
20/10/2016 10:29:11 am

buongiorno
dovendo montare dei contabilizzatori in un condominio dove i condomini hanno allacciato i radiatori anche ad impianti autonomi vorrei sapere se esistono ripartitori programmabili in modo da "spegnere" la rilevazione dei consumi durante la giornata e "accenderla" nelle ore serali quando viene acceso il centralizzato. grazie

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[email protected]
20/10/2016 09:46:46 pm

Salve, si può disabilitare la contabilizzazione in alcuni mesi ma durante l'arco di una giornata non credo proprio! Ma soprattutto chi controllerebbe che gli utenti utilizzino solo l'impianto centralizzato nel periodo opportuno? Quel sistema ibrido proprio non è previsto ed è ingestibile.

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Gianni
21/10/2016 09:02:11 am

Come faccio a sapere il consumo del calore che emana il radiatore? il numero del consumo che appare sul display del contabilizzatore cosa vuole significare?

Reply
[email protected]
21/10/2016 02:17:26 pm

Salve, il consumo che viene visualizzato é espresso in unità di misura come kWh oppure kcal, ma fondamentalmente è impossibile capire a che spesa corrisponda quel numero. Infatti il calcolo è frutto di una ripartizione, cioè bisogna sapere il consumo globale per poi dividere la spesa tra tutti gli alloggi, o meglio tra tutte le unità contabilizzate per capire il "peso" dei numeri che vengono visualizzati

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Piero
21/10/2016 10:29:32 am

Domanda : Se nell'arco delle24 ore la caldaia sospende erogazione secondo gli orari di legge perchè nel mio appartamento quando si stacca alcuni impianti si raffredono ed altri mantengono la temperatura come da impostazione.
Quindi la caldaia non si ferma mai ? Quindi quelli che restano caldi mantengono anche la registrazione di consumo . E' Così ?

Reply
[email protected]
21/10/2016 02:12:23 pm

Salve, se i radiatori continuano a scaldare, tralasciando l'effetto di inerzia termica che mantiene il radiatore caldo ancora per un certo tempo, evidentemente la caldaia è accesa. Di conseguenza sia i suoi radiatori che quelli di altri utenti che mantengono i radiatori accesi, producono consumo che viene regolarmente contabilizzato

Reply
Piero
23/10/2016 02:50:57 am

A Roelloaded che vivamente ringrazio per risposta chiara ed esaustiva a maggior precisazione chiedo :
Se la caldaia resta accesa anche negli orari di sospensione di legge debbo dedurre che nei momenti di stacco , se una parte di impianti si raffredda ed altri NO che le relative valvole di questi ultimi mal funzionano o sono difettose ?
Quindi è necessaria una taratura diversa o sostituzione che spetta esclusivamente all'installatore che è l'unico che ufficialmente puà intervenire .
Se ha ancora pazienza : quando mi dice inerzia termica significa che la valvola si è già bloccata e quindi non c'è più registrazione di consumo fino a quando non riprende per calo temperatura ambiente .
Le valvole che cosa esattamente misurano : la quantità di acqua calda che transita in quel periodo quindi per breve tempo se richiesto minimo (18) di temperatura ambiente o molto (22) naturalmente la durata è sempre in funzione del volume della stanza , grande o piccola . Questa durata in totale sarà la base per la fatturazione ?

roelloaded link
23/10/2016 08:41:10 am

Buonasera Piero, il fatto che alcune valvole scaldino ed altre no, potrebbe semplicemente significare che alcuni ambienti rimangono più caldi ed altri meno, e le valvole rimangono chiuse perché la temperatura in ambiente è raggiunta; in alternativa, a valvole chiuse se il radiatore scalda c'è qualcosa che non va.
I contabilizzatori calcolano il calore ceduto dal radiatore al ambiente, quindi se il radiatore è più caldo dell'ambiente c'è trasferimento di energia e quindi consumo

Paolo
24/10/2016 06:45:47 am

Buongiorno,
volevo sostituire tutte le valvole dei radiatori del mio impianto autonomo, con valvole termostatiche. Ho letto che bisogna lasciarne una normale che viene utilizzata come "sfogo" dell'impianto nel caso in cui si chiudono tutte. E' corretto?
Cosa succede alla calderina se si dovessero chiudere tutte?

Reply
[email protected]
24/10/2016 11:31:07 am

Buongiorno, dipende dal circolatore della caldaia: se é già a flusso variabile non ci sono problemi. In alternativa un radiatore senza valvola, esempio in bagno, è una buona soluzione

Reply
Giorgy
24/10/2016 10:06:03 am

Buongiorno, sinteticamente: contabilizzatore a due sensori su termoarredo. C'è aria e la parte alta dove è montato è fredda come se fosse spento, mentre la metà di sotto è bella calda. Il termoarredo, comunque, scalda bene l'ambiente, portando la stanza a buoni 21 gradi. Il contabilizzatore, cosa conta?
Cioè, la differenza di calore tra punto in cui è montato (freddo) e l'ambiente (21 gradi) me l'addebita?
Grazie

Reply
[email protected]
24/10/2016 11:28:39 am

Salve, in quella situazione il contabilizzatore funziona male perché la temperatura media del radiatore non è più nella zona prefissata. Normalmente però in tali situazioni l'ambiente non raggiunge la temperatura desiderata, soprattutto quando il clima si fa rigido

Reply
Giorgy
26/10/2016 06:05:46 am

Grazie mille per la risposta. Vero che ora sta facendo caldo, quindi è da vedere in pieno inverno. Ma il succo della domanda è: poniamo che il sensore sulla piastra registri freddo, come spento, mentre nell'ambiente ci sono 21 gradi, in questo caso sto pagando?
Grazie ancora

Pina
26/10/2016 05:03:16 am

Secondo me queste valvole sono una gran fregatura. Era molto meglio prima.

Reply
[email protected]
26/10/2016 12:59:02 pm

Si stava meglio quando si stava peggio

Reply
Francesco
1/11/2016 02:27:51 pm

Salve, sono uno studente e vivo in un appartamento condominiale,con riscaldamento centralizzato. Sono stati installati recentemente questi contabilizzatori di calore in ogni radiatore dell'appartamento; volevo sapere: è possibile sapere, alla fine dei conti, il consumo effettivo di ogni singolo radiatore? Grazie.

Reply
roelloaded link
1/11/2016 11:41:05 pm

Salve, se intende "alla fine dei conti" per la ripartizione finale che viene consegnata ai condomini a fine della stagione termica, certo che è possibile sapere il consumo e la spesa di ogni singolo radiatore

Reply
giorgu
2/11/2016 05:52:24 am

Buongiorno, ho letto (quasi) tutti i commenti e mi è ben chiaro che le cifre riportate dai contabilizzatori sul display (per esempio, l'esercizio in corso) sono difficilmente traducibili in euro. Ma è possibile comunque avere un'indicazione per avere almeno un'idea di come stanno andando i consumi? Giusto per capire se sto consumando molto o poco. Devo aspettarmi un valore a tre, quattro, cinque cifre? Non so, una qualunque indicazione sarebbe utile.
Grazie mille

Reply
Marc
2/11/2016 07:54:46 am

Il costo della singola unita' e' strettamente correlato con il consumo totale del condominio e la percentuale di quota comune fatturata. Disponendo di questi due dati totali e conoscendo il suo consumo potra' risalire al costo dellla singola unita' conteggiata dai suoi contabilizzatori. Se negli anni successivi i consumi totali del condominio suoi compresi non si discosteranno di molto da quelli dell'anno calcolato, il valore ottenuto, come spiegato piu' sopra, potra' considerarlo indicativo per il conteggio della stagione in corso. Per esempio con questo metodo io ho calcolato che per IL MIO impianto ogni unita' conteggiata dai contabilizzatori su ogni singola termosifone corrisponde a 0,11 centesimi di euro e nwgli ultimi due anni questa cifra e' sempre scesa grazie alla presa di coscienza del condominio su come funziona la ripartizione del calore.

Reply
Pina
3/11/2016 05:27:16 am

Nel mio condominio le valvole le ha installate la Techem di Roma e da allora ci sono stati problemi continui, problemi mai verificatesi prima. Infatti, in tanti anni che abito nell'appartamento i termosifoni hanno sempre funzionato perfettamente.
A Febbraio un tecnico della Techen è venuto a riparare il termosifone della mia camera da letto e della sala perchè non si accendevano proprio e abbiamo sofferto il freddo, previo accordo con un impiegato Techem di Roma (iniziale del nome F, nome molto comune) che non avrei dovuto pagare nulla. Per fare un lavoro definitivo c'è un qualcosa da sostituire ma non si poteva fare fino alla fine della stagione invernale con i termosifoni spenti. Con l'impiegato siamo rimasti daccordo che non avrei dovuto pagare nulla nemmeno per questo lavoro. Ora, a distanza di 7-8 mesi non sono mai venuti a completare il lavoro e sembra che non abbiano nessuna intenzione di venire. In compenso hanno mandato la fattura di circa E50 (non so dire la cifra precisa perchè ho chiesto la fotocopia all'amministratore ma ancora non me l'ha data). Poi c'è il termosifone, di soli due piccoli elementi, del bagno piccolo che a volte fa un rumore da far tremare la parete. Altri termosifoni a volte funzionano a volte no, e non hanno niente a che vedere con la temperatura della stanza o con l'aria all'interno del termosifone.
Io ho pagato subito e caro per l'nstallazione delle valvole e mi aspetto che tutti i termosifoni funzionino perfettamente, ma non è così.
Questo è il servizio che ho ricevuto dalla Techem di Roma. Quello che ho scritto è tutto vero.

Reply
Marc
3/11/2016 07:19:39 am

Premetto che chi le risponde non e' un addetto ai lavori, ma solo un condomino che in quattro anni anche grazie a questo forum e al mitico roello ha imparato molto sull'argomento.
I valori di riferimento che trova sul manuale delle valvole sono generici. Quelli effettivamente da lei rilevati indicano che il suo appartamento e' ben coibentato, presumibilmente riatrutturato di recente e con solidi e moderni infissi che limitano/annullano le dispersioni.

Quindi direi che lei si trova nella situazione ideale per realizzare gestwbdo al meglio le sue temperature come ho fatto uo che infatti volendo in casa 19/20 gradi tengo le valvole addirittura a 2 e alcune nelle stanze piu' soleggiate le tengo anche per la maggior parte dell'anno proprio a zero senza scendere mai sotto i 18 gradi.

Quanto alla necessita' di chiudere le valvole quando si cambia aria lo trovo del tutto inutile se non dannoso per i consumi in quanto nei cinque minuti aufficienti per cambiare l'atia nella maggior parte dei casi non vi saranno variazioni di temperatura in alcun modo rilevanti al fine dei consumi

Reply
Franco
3/11/2016 03:31:30 pm

Marc: "Quindi direi che lei si trova nella situazione ideale per realizzare gestwbdo al meglio le sue temperature come ho fatto uo che infatti volendo in casa 19/20 gradi tengo le valvole addirittura a 2 e alcune nelle stanze piu' soleggiate le tengo anche per la maggior parte dell'anno proprio a zero senza scendere mai sotto i 18 gradi."

La ringrazio per la risposta. In effetti la mia casa non è nè troppo recente (1970) nè ristrutturata. Però ha il vantaggio di avere tutta la zona soggiorno, sala pranzo cucina esposta verso sud-est, e 2 camere da letto su 3 esposte verso sud-ovest, quindi con il tempo buono gran parte delle camere prendono sole per qualche ora al giorno. L'altra camera non è in queste condizioni ma tenendo la porta aperta può equilibrare la T con quella del resto della casa. La situazione più favorevole in assoluto è in cucina; qui a tutt'oggi dopo più di 10 gg il ripartitore segna 0 !! Infatti il calorifero non si è mai acceso con la manopola sul 3, che era il settaggio iniziale che avevo fatto e quindi a maggior ragione anche con i settaggio successivo a 2,5 !! Ho dedotto che questo dipenda dal fatto che in cucina, oltre agli apporti specifici e temporalmente localizzati da parte di fornelli, lavatrice, lavastoviglie e microonde, c'è l'apporto costante di un frigorifero con congelatore da 278 KWh all'anno. Questo da solo corrisponde a circa 0,7 KWh al giorno che è confrontabile con il consumo dei ripartitori di altre stanze. C'è anche da dire che in questi giorni il tempo (Genova) non è stato particolarmente freddo; diciamo sui 5° notturni i primi giorni e 14/15° notturni dopo e di giorno di più. Quindi credo che quando le T scenderanno sistematicamente a pochi gradi il consumo salirà parecchio. Comunque se il bel giorno si vede dal mattino ...

"Quanto alla necessita' di chiudere le valvole quando si cambia aria lo trovo del tutto inutile se non dannoso per i consumi in quanto nei cinque minuti aufficienti per cambiare l'atia nella maggior parte dei casi non vi saranno variazioni di temperatura in alcun modo rilevanti al fine dei consumi"

Sì credo anch'io che sia così e infatti è proprio così che mi sono comportato finora.

Reply
eugenio
4/11/2016 05:40:34 am

volevo chiederle ho un'appartamento al secondo piano gli alloggi sono quattro per parte su quattro piani non e' abitato e quindi termo sempre spenti quanto paghero' di quota per il riscaldamento grazie

Reply
Marc
4/11/2016 07:29:11 am

Salve, provo a risponderle io. La quota comune e' il prodotto della percentuale di quota comune dei consumi totali del condominio diviso tra i condomini. La percentuale e' ovviamente quella decisa in assemblea di condominio. Quindi ipotizzando che la vostra quota condivisa sia del 35 per cento, la sua quota sara' il 35 per cento consumi totali divisa per il numero di condomini. Il fatto che le valvole dei suoi appartamenti non abitati siano a zero incide limitatamente al minor consumo che in questo modo l'intero condominio va a realizzare.

Reply
Fabrizio
4/11/2016 12:43:49 pm

Il condominio ha montato valvole termostatiche e comtabilizzatori. Ho notato che con la valvola posizionata sul tre la parte bassa del termosifone è appena tiepida mentre la parte alta è calda. Considerando che il contabilizzatore è posizionato con il centro a 20cm dalla punta di un termosifone lungo quasi 90cm , quindi nella parte calda degli elementi,mi chiedo se il consumo registrato è simile o inferiore a quello sarebbe eventualmente registrato con la valvola al massimo quindi con tutto il termo caldo. Grazie.

Reply
Franco
4/11/2016 02:54:34 pm

Sono nuovo del forum ma provo a rispondere in base a quello che ho capito (così se c'è qualcosa di sbagliato) potete rettificare.

- Riguardo alla posizione del ripartitore è strano che sia così sbilanciato verso la valvola. A casa mia è messo al centro orizzontale mentre verticalmente è messo circa a 3/4 dell'altezza (e mi sembra di aver capito è quello che succede di solito). Forse il tipo di termosifone e/o di impianto è tale che la T media è meglio rilevata in quel punto; comunque chiederei lumi all'installatore.

- Il fatto che il termosifone abbia calore decrescente verso il basso dovrebbe essere sintomo che le cose vanno bene: nel calorifero entra la quantità di acqua giusta per far riscaldare l'ambiente senza fare uscire dal detentore acqua ancora calda che "non ha fatto il suo dovere".

- Credo che in caso di termosifone "a manetta" tutto caldo il ripartitore misurerebbe comunque un valore molto maggiore. In primo luogo probabilmente la T sarebbe maggiore (e quindi anche il delta_T). Ma soprattutto nel caso a T decrescente il tempo di permanenza aT alta sarebbe inferiore.

Reply
eugenio
5/11/2016 02:08:08 am

grazie

Andrea
5/11/2016 07:39:29 am

Salve ma questa legge va in vigore dal 2017??? E da quando posso iniziare a risparmiare???

Reply
Franco
6/11/2016 03:16:43 pm

Buonasera a tutti. Sto cercando di capire meglio come funziona il sistema di ripartizione appena installato nel condominio già parzialmente descritto in un altro messaggio:

- Valvole termostatiche Caleffi 200000
- Ripartitori di calore Qundis Q Caloric 5,5 posizionati su ciascun termosifone (centro orizzontale e 3/4 verticale), tarati per funzionamento a 2 sensori e comunicazione wireless Q Walk.

Il codice visualizzato sul display del ripartitore è FC 2.2 s indicante 2 sensori c-mode e q walk.

Ora il display visualizza anche il cosiddetto livello di valutazione k (livello k) che è diverso per ciascun termosifone e a quanto ho dedotto dal manuale dovrebbe tenere conto dei fattori KQ e KC del termosifone ed essere quindi l'unica costante da moltiplicate per la delta_T misurata dai 2 sesori.

Tuttavia non sono riuscito a trovare alcun documento che spieghi come quest livello k viene calcolato a partire dalla potenza del calorifero e del suo accoppiamento con il ripartitore. Qualcuno ha informazioni al riguardo?
Un'altra domanda è: il valore di consumo attuale misurato dal display (è il 1° valore visualizzato ciclicamente) corrisponde (all'incirca) ai KWh consumati fino a quel momento o è una cosa completamente diversa? Grazie

Reply
[email protected]
9/11/2016 01:50:46 pm

Salve, ci sono appositi database contenenti le tipologie di radiatori ed i relatuvi k associati. Quella che si legge sul contabilizzatire è un energia di solito espressa in kWh

Reply
Franco
9/11/2016 02:44:49 pm

Grazie per l'informazione. Integrando con l'info trovata qui:
condominiferrari.it/contabilizzazione/Scheda-tecnica-Q-Caloric-5-viessmann.pdf
mi sembra di aver capito che il valore di consumo visualizzato viene calcolato con una formula del tipo:

E = K x (Tcalorifero - Tambiente)^p dove p è un esponente fisso.

A sua volta il K viene calcolato da una tabella (presente in un "Allegato F") a partire da un Ktot a sua volta calcolato come:

Ktot = KQ x KC x KT x KA con:

KQ: tipo, forma costruttiva, dimensioni del termosifone, potenza normalizzata in KW
KC: tipo di termosifone, tipo di montaggio, montaggio sul termosifone o a parete, scelta
del
sistema di misura a 1 o 2 sensori KT: configurazione della temperatura ambiente(*), di regola 1
KA: tipo di allacciamento del termosifone(*), di regola 1

E questi parametri sono accessibili in databases dal sito qundis (ma solo per gli utenti registrati, quindi credo gli installatori non i semplici condomini).

La cosa che mi sfugge è perché la tabella di conversione da Ktot a K non è a sua volta presente nel database ma si rimanda invece ad un Allegato F separato (che però non è scritto dove è reperibile).

FP
8/11/2016 02:49:50 am

Buon giorno, nel mio condominio stiamo per installare oltre alle valvole termostatiche anche i contabilizzatori wireless per la ripartizione di spesa. Essendo contrario all'installazione di apparecchiature wireless, posso richiedere che mi vengano installati (se esistono) CONTABILIZZATORI MANUALI (o comunque che non emettono onde elettromagnetiche di continuo ma ad esempio solo una volta al giorno)? Ovviamente provvederò io stesso a comunicare le letture all'amministratore o chi per lui.
Grazie mille.

Reply
[email protected]
9/11/2016 01:45:39 pm

Salve, i contabilizzatori comunicano tramite radio frquenza intorno ai 800 Mhz non più di 2 volte al giorno per pochi millisecondi. La sua televisione produce inquinamento elettromagnetico di molto superiore

Reply
Franco
9/11/2016 02:54:08 pm

Aggiungo che la trasmissione non è continua nel tempo ma avviene ogni tanto. Per esempio ho trovato queste specifiche per i miei ripartitori Qundis Q caloric 5.5:

In S-mode - walk by:
ogni 128 sec (dalle 8 alle 18)

In C-mode - walk by:
ogni 112 sec (dalle 8 alle 18)

Quindi una trasmissione ogni circa 2 minuti

Roelloaded link
15/11/2016 04:00:36 am

In effetti i modelli walk-by devono trasmettere con maggiore frequenza ma la durata e la potenza del segnale è totalmente irrisoria. Parliamo di apparecchi le cui batterie devono durare 10 anni

Gerardo link
11/11/2016 05:36:53 am

Buongiorno,
la spiegazione è molto chiara, ma volevo sapere se, nel mio caso dove mia moglie lavora da casa, quindi vorrebbe mantenere l'ambiente sempre caldo, dovesse mettere le Valvole sempre su 5 (il massimo) il consumo finale in termini monetari, sarebbe uguale a quello avuto senza valvole?

mi spiego, prima delle valvole, i caloriferi andavano al massimo e nelle spese condominiali si pagava il consumo in base ai millesimi. Oggi con le valvole (le abbiamo appena messe), se dovessimo lasciare sempre a 5, il costo finale sarebbe uguale a quello pre-valvole? Oppure vi è una ripartizione diversa del consumo sui millesimi?

Grazie mille

Reply
Franco
11/11/2016 11:59:54 am

Provo a rispondere per quel che ho capito. Mettere le valvole a 5 equivale (a meno che la T di casa sia già a 28° C .... :-) ) ad averle sempre aperte; corrisponde quindi ad avere valvole manuali lasciate sempre aperte. Ipotizzando che la suddivisione millesimale precedente rispecchiasse esattamente la % di suddivisione dell'energia calorica, per avere con il nuovo sistema lo stesso consumo personale occorrerebbe che TUTTI i condomini lascino le valvole sul 5 in modo che il consumo totale di E sarebbe simile (ipotizzando a sua volta che con il vecchio sistema tutti tenessere le valvole sempre aperte). Se questo non succederà (e sicuramente non succederà perché che la maggior parte dei condomini terrà le valvole termostatiche sul 3) chi terrà tutte le sue valvole sul 5 verrà a spendere di più rispetto agli altri perché il consumo totale di E sarà inferiore mentre il consumo personale sarà circa lo stesso.
Al massimo (ma non ci giurerei) spenderebbe circa lo stesso in termini assoluti, ma anche questo è da vedere perché ci potrebbe essere una ripartizione sfavorevole delle spese fisse e delle dispersioni. Ma su questo lascio la parola a chi ne sa di più.

Reply
Franco
11/11/2016 12:05:08 pm

Aggiungo che per avere una T desiderata si agisce sui valori delle valvole; il 3 è circa 20°, il 4 24° ecc. In realtà come detto in altri post si tratta di fare delle prove avendo termometri nelle varie stanze e calibrando il valore sulle valvole in base alle T misurate e alle condizioni esterne. Quest'ultimo punto è importante; per avere 22° reali con T esterna di 16° può bastare un valore di 2,75 mentre con T esterna di 5° magari ci vuole un 3,75

Reply
Maurizio
11/11/2016 12:59:48 pm

Quindi se al variare della temperatura esterna dobbiamo variare anche la taratura della valvola, ciò significa che queste valvole non svolgono il loro compito di stabilizzatore della temperatura interna, comportandosi quasi come un normale rubinetto; questo dipende dal fatto che le valvole sentono principalmente la temperatura del radiatore e non quella effettiva della stanza se posizionate al posto dei vecchi rubinetti, dimostrandosi una "buffonata" tecnica.

Franco
12/11/2016 05:23:31 am

Non è proprio così. E' vero che le valvole sentono la T ambiente nella zona vicina al termosifone ma "a regime" (cioè dopo un tempo di adattamento) questa non è molto diversa dalla T nelle altre parti della stanza. Il problema della sovra-dimensione della regolazione della valvola dipende dal fatto che, soprattutto con T esterna bassa e scambi di calore negativi verso l'esterno, se si parte da una T ambiente più bassa (per esempio al mattino dopo una notte di termoosifoni spenti) occorre molto più tempo perché la stanza si scaldi. Alzando il valore di regolazione si accelera parecchio questo transitorio (che altrimenti sarebbe di molte ore) arrivando prima alla T voluta. Chiaramente il fenomeno è molto più evidente in caso di isolamento non perfetto delle finestre; in questo caso con T esterna molto fredda è come se ogni finestra fosse un contro-termosifone che allunga di molto il T di adattamento della T. Non posso fare la verifica diretta perché il mio sistema ha i sensori sulle valvole, ma sospetto che la stessa cosa si verifichi anche con sistemi che prevedano i sensori posti a distanza dai termosifoni stessi.

Maurizio
12/11/2016 06:24:59 am

Lasciamo perdere i periodi transitori, che dovrebbero essere evitati tenendo acceso il riscaldamento H24 (la limitazione degli orari per legge era valida quando ancora andavamo a carbone, ma la semplice centralina in caldaia li rende inutili). Prova a mettere un termometro tipo datalogger nel punto dove si posizionerebbe il sensore della valvola e guarda le curve di andamento nel tempo delle temperature misurate confrontandole con analoghe curve della temperatura di ingresso dell'acqua del radiatore: la curva dell'aria insegue perfettamente la curva dell'acqua. quando l'acqua è intorno ai 70 °C l'aria è intorno ai 30 °C; se tariamo la valvola troppo bassa si crea un loop che non fa salire la temperatura della stanza oltre certi limiti (ci sono lamentele in tal senso). Si spiega perché i costruttori hanno dovuto alzare la taratura a ben 28 °C in posizione 5, ammettendo indirettamente che la valvola sente principalmente la temperatura del radiatore e non quella della stanza, fallendo completamente il suo compito.

Roelloaded link
15/11/2016 03:56:46 am

Salve, è impossibile stabilire come varieranno le spese. Normalmente a seguito della installazione delle valvole si produce un risparmio globale del 20/30% ma come questo risparmio venga poi ripartito tra gli alloggi è difficile prevederlo: di solito risparmiano gli alloggi meglio isolati e con meno pareti sul esterno

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Nicola
11/11/2016 07:19:38 am

Salve, nell'appartamento in cui vivo sono già state installate le termovalvole e i contabilizzatori da un anno. Lo scorso inverno ho utilizzato poco le valvole (erano quasi sempre a 0) tra cui una in particolare che non ho mai aperto (l'ho aperta solo per vedere se funzionava), eppure quando è venuto il tecnico a rilevare i consumi, anche sul contabilizzatore che non ho mai usato, ha rilevato dei consumi. E' possibile che il contabilizzatore rilevi il calore dell'ambiente anche se la valvola è a 0?? E se così fosse io pago per qualcosa che non consumo??

Reply
Franco
11/11/2016 12:12:28 pm

E' possibile se la T esterna è stata rigida. La posizione 0 non corrisponde a valvola chiusa ma ad una T minima che per le valvole Caleffi e 0° (probabilmente anche per le altre).
Questo significa che se la T esterna scende sotto lo 0 (per es - 5°) il calorifero si accende per portare la T della stanza a 0; in questo periodo il ripartitore "sente" una differenza di T Tacqua-Tambiente e contabilizza l'avvenuta cessione di emergia termica all'ambiente.

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Maurizio
11/11/2016 01:09:25 pm

E quindi noi dovremmo pagare le nostre bollette basandoci su questi sistemi completamente inaffidabili che la direttiva MID, entrata in vigore a fine ottobre, mette completamente fuori legge.

Marc
11/11/2016 01:21:34 pm

Lei confonde lo zero delle valvole caleffi e molte altre con la posiione Antigelo. Zero e' zero e in nessun caso quando e' su zero viene prodotto calore.

Franco
11/11/2016 01:59:04 pm

Nelle Caleffi alla posizione 0 corrisponde proprio a 0°C come da specifica (v. pag.26):

http://www.caleffi.com/sites/default/files/certification_contracts/idraulica_13_it.pdf

La posizione * corrisponde a 7 °C

Roelloaded
15/11/2016 03:48:00 am

Salve, di che consumo stiamo parlando? Qualche decina? Centinaia di unità? Se é stato aperto anche solo per qualche ora è chiaro che avrà un consumo. In altri casi è possibile che la valvola abbia trafilato, magari a causa di una eccessiva pressione della pompa

Reply
Saverio
11/11/2016 07:31:40 am

buongiorno
in un condominio tutti i radiatori sono allacciati sia al centralizzato (a destra) che a impianti autonomi a sinistra. E' possibile programmare i ripartitori affinchè misurino i consumi solo entro determinate fasce orarie (corrispondenti agli orari di accensione del centralizzato)?

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Franco
15/11/2016 01:05:39 am

Dico la mia. Se questo collegamento riguardasse solo un appartamento del condominio temo che non ci sia nulla da fare. Se invece, come sembra dalla domanda, tutti gli appartamenti del condominio sono in questa situazione la cosa sarebbe tecnicamente fattibile anche se non semplice. Se i ripartitori fossero come quelli in casa mia, che trasmettono in wireless nella fascia oraria 8-18m, si potrebbe far corrispondere questa fascia all'apertura del centralizzato e per chiedere alla ditta che effettua la contabilizzazione di sommare giorno per giorno solo la differenza tra le letture delle 18 e quelle delle 8. Non so però se le ditte sono organizzate per farlo.

La domanda a monte però è: per quale motivo un condominio ha fatto questa scelta ibrida di avere due alimentazioni su ogni termosifone?

Reply
Roelloaded link
15/11/2016 03:39:48 am

Non mi risulta esistono prodotti in grado di fare ciò. Bisogna decidere se utilizzare un impianto o l'altro

Reply
Franco
15/11/2016 07:05:43 am

Credo anch'io che non ci siano partitori in grado di fare la contabilizzazione separata. E infatti io non mi riferivo ai partitori; questi si limitano a inviare dalle 8 alle 18 le letture dei consuimi totali. Il calcolo scorporato dei consumi centralizzati dovrebbe invece essere fatto separatamente dalla ditta di controllo:
1) Acquisendo su base giornaliera i dati delle 8 e delle 18 di ciascun termosifone
2) Usando per la contabilizzazione centralizzata la differenza tra il dato delle 18 e il dato delle 8 (periodo in cui il riscaldamento sarebbe centralizzato.
(Questo sempre nell'ipotesi che il riscaldamento centralizzato venga fatto andare dalle 8 alle 18; in caso contrario si potrebbe forse riprogrammare i partitori su altre ore).
La cosa potrebbe essere teoricamente fattibile, ma come dicevo la ditta di controllo dovrebbe attrezzarsi per calcoli off-line.

Chiara
17/11/2016 08:41:19 am

Buongiorno,
le scrivo per chiederle un parare: nel condominio sono state installate le termovalvole, ma un condomino ha fatto installare le valvole solo su alcuni termosifoni in quanto gli altri erano irraggiungibili perchè nascosti o inglobati nelle armadiature. Questo cosa comporta? che lui non paga quanto consumato da quei caloriferi o paga di più? è comunque fattibile una scelta del genere?
La ringrazio per la risposta,
Chiara

Reply
roelloaded link
21/11/2016 04:57:20 am

Salve, se mancano solo le termovalvole ma i contabilizzatori sono installati regolarmente, allora sarà solo un problema di chi utilizza l'impianto riuscire a regolare la temperatura con le sole valvole manuali. Se invece mancano anche i contabilizzatori il lavoro non risulta eseguito a dovere e bisogna rimediare

Reply
Flavia
21/11/2016 12:52:21 am

Buongiorno,
Salve, nell'appartamento in cui vivo sono già state installate le termovalvole e i contabilizzatori. Sono della marca Siemens entrambi.Non riesco a capire come funziona il contabilizzatore in quanto nel display appaiono diversi numeri esempio 00026(che immagino sia il consumo?).
Il modello é WHW542-D2915. Inoltre ho notato che girando la termovalvola si sente un rumore se la metto a 4 o 3 e anche avvolte rumore forte che proviene dal termosifone. Inoltre se la manopola è sul 3 non si scaldano soltanto a 4 o 5 cosa potrebbe essere?
Grazie per la sua gentile risposta.
Saluti

Reply
Piero
21/11/2016 02:07:55 am

Buongiorno, c.a Roello od Altri
contabilizzazioni consumo : a tal fine gradirei capire che cosa la valvola recepisce e segnala, fra i vari dati segnalati nel display uno è progressivo quindi ritengo sia la base per il consumo .
Domando : all’accensione il calorifero aumenta rapidamente di temperatura per un certo tempo fino al raggiungimento di quella impostata, poi decresce fino a mantenere un calore basso ritengo di mantenimento fino ad eventuale stacco.
Bene : la valvola (numero progressivo) raccoglie il tempo o durata di collegamento indifferente alle variazioni di calore o ne tiene conto in considerazione di un maggior o minor consumo quindi costo, variando o rallentando la progressione della numerazione ? Se non ne tiene conto significa che il costo è identico sia che il calorifero sia più meno caldo naturalmente sempre in funzione della durata di collegamento .

Curiosità : se è indifferente alle variazioni di calore allora per raggiungere una determinata bassa temperatura è meglio partire con la valvola al massimo per raggiungerla velocemente e ribassarla poi al raggiungimento della temperatura voluta od invece impostare la valvola alla temperatura bassa voluta con i conseguenti più lunghi tempi di uso. Questo sempre in relazione ai relativi consumi e costi .

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roelloaded link
21/11/2016 04:55:03 am

Salve, il contabilizzatore misura l'energia termica ceduta dal radiatore all'ambiente, rilevando una temperatura media del radiatore. La valvola non è un acceleratore su cui smanettare: si imposta una temperatura ambiente desiderata e quando viene raggiunta la valvola automaticamente diminuirà il flusso all'interno del radiatore.

Reply
pietro
21/11/2016 02:43:11 am

all interno del mio alloggio sono state istallate le valvole termostatiche e i ripartitori,solo su 5 dei sette termosifoni (su 2 termo non e stato possibile istallarli per motivi di spazio)come saranno contabilizzati i termosifoni privi di valvole. grazie pietro

Reply
roelloaded link
21/11/2016 04:59:11 am

Salve, non è contemplata una situazione simile. Bisogna montare i contabilizzatori su TUTTI i radiatori, a meno che questi non vengano esclusi tramite chiusura e piombatura

Reply
PierPa
26/11/2016 01:25:15 am

Buongiorno, non ho trovato nei commenti precedenti la risposta al seguente dubbio:
tra tutti, ho un solo radiatore in nicchia sotto marmetto e finestra. Ho notato che il suo contabilizzatore corre più degli altri, pur essendo il radiatore più piccolo e la testina impostata come gli altri. Immagino possa dipendere da come è stato parametrato il contabilizzatore (mi par di capire che radiatori in nicchia sotto mensole e finestre sono penalizzati). Ora, ho da qualche giorno coibentato molto accuratamente la nicchia, con pannelli isolanti dietro, ai lati del radiatore e sotto la mensola (che infatti prima si riscaldava mentre ora resta fredda). La domanda è: dovrei avvisare amministratore e ditta per cambiare i parametri del contabilizzatore ora che la nicchia è coibentata?
Grazie mille.

Reply
roelloaded link
27/11/2016 03:04:03 am

Salve, il radiatore è parametrizzato secondo le proprie caratteristiche di potenza, materiale e forma. Il fatto che intorno ci sia più o meno coibentazione non cambia questi parametri: semplicemente isolando la struttura, il radiatore raggiunge prima la temperatura e si spegne prima

Reply
PierPa
27/11/2016 09:38:19 am

Grazie della risposta. Il dubbio mi veniva perché i tecnici hanno compilato una scheda (che ho firmato) con tutti le caratteristiche dell'appartamento, compreso il fatto che i cassonetti degli avvolgibili sono coibentati, o che alcune pareti sono state ispessite con cartongesso. Per questo credevo che tutto finisse nel calcolo delle unità.

NIcola
29/11/2016 11:10:45 am

salve, ho un problema:
noi abbiamo tutti le valvole termostatiche chiuse a 0 (zero) e finora mai aperte e 2 termosifoni chiusi direttamente dalla chiave a brugola che a detta del tecnico NON deve far entrare acqua nel radiatore.
I contabilizzatori possono conteggiare le calorie ???
I contabilizzatori possono conteggiare le calorie anche sui radiatori chiusi dalla chiave a brugola che impedisce all'acqua calda di entrare nel radiatore???
grazie mille della risposta

Reply
roelloaded link
30/11/2016 12:48:43 am

Salve, in teoria non possono conteggiare perché non c'è trasferimento di calore: in realtà ho assistito ad un caso particolare in cui un impianto a monotubo, anche con le valvole chiuse, quest'ultime (che fanno da bypass per i radiatori successivi) rimanevano molto calde e per conduzione il radiatore si intiepidiva leggermente. In questi casi particolari il contabilizzatore può alla fine dell'anno avere contabilizzato diverse unità

Reply
ANTONIO
6/12/2016 08:59:12 am

Salve, come si può fare a limitare la temperatura MAX (22 gradi) in n. 6 Testine Termostatiche DANFOSS, RAS-C2, 013G6040? E' necessariamente lavoro dell'idraulico? C'è un Sito Web che mostra con immagini come si fa? Tutti i suggerimenti sono ben accetti. Grazie e cordiali saluti. ANTONIO

Reply
roelloaded link
6/12/2016 10:00:41 am

Salve,
le istruzioni le trova qui ma non parla di limitazione della temperatura: sicuro che siano predisposte?
http://heating.danfoss.com/PCMPDF/013R9355_RAS_C2_Keymark_VISXM302_.pdf

Reply
Franco
7/12/2016 03:44:03 am

La limitazione può avvenire solo indirettamente fissando la valvola ad un numero max tra quelli possibili (da 1 a 5). Non so in quel tipo di valvole; nelle Caleffi basta agire sulle ghiere mobili della valvola facendo affacciare il simbolo con il numero ad un simbolo nella ghiera dietro. E' quindi un'operazione che non richiede l'idraulico e può essere fatta da tutti.

Reply
marisa
9/12/2016 09:25:37 am

volevo sapere se i contabilizzatori emanano continuamente onde radio o solo nel momento in cui vengono collegati alla centralina del rilevamento del consumo

Reply
[email protected]
14/12/2016 12:40:13 pm

Salve, dipende dai modelli ma normalmente emanano per pochi millisecondi ogni ora su di una radiofrequenza vicino agli 800 Mhz, quindi nel contesto delle normali apparecchi radio

Reply
Giovanni
16/12/2016 05:11:47 pm

800 Mhz (circa 35 cm è una banda di frequenze utilizzata di solito per la telefonia ed i Ponti Radio e non ha effetti dannosi.
Le frequenze radiofoniche arrivano al max a 108 Mhz (Vhf circa 3 metri)
Le frequenze dannose sono quelle molto più alte ed con potenze elevate...

giuseppe
14/12/2016 12:25:57 pm

Nel mio condominio, anche lasciando impostato le valvole al 5 la temperatura non sale oltre i 20°. Ho letto che 20 dovrebbero corrispondere alla posizione 3, 24 a quella 4 e 28° alla 5. E' vero? In base a una legge?

Reply
[email protected]
14/12/2016 12:31:07 pm

Salve, i numeri sulle valvole corrispondono alle temperature che ha elencato: il problema è che se i radiatori non scaldano a sufficienza le valvole possono anche essere tutte aperte ma il calore non soddisfa l'ambiente. Quindi bisogna capire se i radiatori sono completamente caldi e se la temperatura dell'acqua è quella richiesta per soddisfare la richiesta.

Reply
giuseppe
16/12/2016 06:08:34 am

I radiatori sono completamente caldi. evidentemente è la temperatura impostata in caldaia a non essere sufficiente per rispettare quei valori. In questio casi cosa si può fare? Far presente il problema all'amministratore? Ma sulla base di quali disposizioni? Può sempre dirmi che comunque è sufficiente che la temperatura non scenda mai sotto i 18°.

Franco
23/12/2016 06:11:14 am

Come ha già detto R. dipende dalla potenza calorifera dei radiatori e se sono in grado di controbilanciare le dispersioni verso l'esterno che a loro volta dipendono dalla coibentazione della superficie esterna e dalla T esterna. Se le pareti/finestre disperdono molto calore e/o la T esterna è bassa in base al calore max che può essere erogato dai caloriferi ci sarà una Tmax interna oltre la quale i caloriferi non ce la fanno a scaldare di più la casa. E' la T interna per la quale il calore disperso (che aumenta con la T interna) uguaglia il calore max che i caloriferi possono cedere all'ambiente. Possibili soluzioni da usare da sole o insieme: aumentare la superficie radiante dei cal., aumentare la T dell'acqua di mandata, mettere dei pannelli termoriflettenti dietro i caloriferi, diminuire le dispersioni esterne tappando gli spifferi e ponendo barriere (tende, tapparelle chiuse, ecc). E chiaro che bisognerebbe valutare che dispersione ha la casa. Un mezzo empirico per una prima valutazione di massima consiste nel vedere quanto la T della casa scende durante la notte quando i cal. sono spenti, misurando la T per es. a mezzanotte e alle 5 del mattino. In presenza di una casa coibentata perfettamente il delta dovrebbe essere minimo; in caso di coibentazione media (classe energetica C, D) dovrebbe scendera al massimo di 1 - 2 °C anche con T esterna di 5 - 10 °C. Se invece la T scendesse vertiginosamente (5-10 gradi) vorrebbe dire che la dispersione è altissima.

Reply
Franco
25/12/2016 02:23:00 am

Aggiorno l'informazione con le misure prese nel soggiorno d casa. Con T esterna notturne di circa 10 °C, le T misurate dal termometro digitale erano: a 1/2 notte 21,8 °C, alle 5 20,5 °C, quindi -1,3 °C. Nel soggiorno la valvola è tarata sul 3.

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luigi
14/12/2016 01:26:15 pm

Salve, mi perdoni ho provato a leggere tutti i commenti ma non ho trovato risposta.
Abitazione in un condominio, Io ho un termocamino, abbiamo installato i ripartitori e le teste, quello che volevo capire è: se io in alcune occasioni imposto le teste su 0 e accendo il termocamino per scaldare l'abitazione i miei ripartitori (sopratutto quelli nelle immediate vicinanze del termocamino) conteggiano oppure no? spero di essere stato chiaro grazie mille

Reply
Franco
20/12/2016 01:11:21 pm

I contabilizzatori stimano la potenza emessa misurando la T del termosifone Tc e quella dell'ambiente Ta, utilizzando la differenza Tc-Ta nel calcolo: più la diff. è alta più significa che il termosifone cede calore all'ambiente. Se la valvola è sullo 0 a seconda delle valvole significa chiuderla del tutto o impostarla su una Ta così bassa (per es. 0 °C) da avere lo stesso effetto. nel suo caso si avrà Ta > Tc o al max uguale quindi il contabilizzatore non misurerà scambi di calore verso l'ambiente.

Reply
Sabrina
15/12/2016 01:04:38 am

Buongiorno, ultimo piano di otto, a settembre hanno messo impianto conta calorie. Il mio appartamento è dotato di termoconvettori, tutti funzionanti prima del nuovo impianto mentre ora quello della camera da letto funziona poco e a volte risulta spento. Il tecnico della ditta è già intervenuto due volte sfiatando l'aria da mandata e ritorno, consigliandoci di lasciarlo a 5. Nonostante ciò il problema si ripete.
Premetto che prima del nuovo impianto, il termoconvettore in questione era quello che andava di più rispetto agli altri dell'appartamento. Grazie

Reply
Fabrizio
15/12/2016 03:27:37 am

Con le valvole posizionate sul tre la temperatura della stanza è intorno ai 16° con la parte alta del termosifone calda e dalla metà in giù tiepida: è corretto? Ma se il contabilizzatore è posizionato nella parte calda del termosifone ho un reale risparmio rispetto alla posizione 5 dove tutto il termo è caldo ?

Reply
ANTONIO
16/12/2016 08:23:32 am

Salve,
in un Condominio del 1970 di 2 palazzi (12+10 appartamenti), con Riscaldamento Centralizzato + Acqua Calda Centralizzata, che funziona con una Caldaia che ha 15 anni (perfettamente funzionante), si vorrebbe cambiare l'impianto con il TELERISCALDAMENTO (con vincolo ad un fornitore), per l'inverno prossimo del 2017.
I Condòmini non sono tutti d'accordo, perché diversi pensano che il Teleriscaldamento sia ormai superato e cioè che, quando sarà il momento, basterà cambiare l'attuale Caldaia con una a CONDENSAZIONE, di ultima generazione, che fa risparmiare comunque molto, anche con la detrazione fiscale del 50 o 65%, senza però il VINCOLO AD UN FORNITORE D'ENERGIA.
Chiedo cortesemente, in base alle Vostre esperienze e conoscenze, se il Teleriscaldamento è davvero utile e vantaggioso, tenendo conto del VINCOLO, del consumo delle spese di installazione, dell'IVA 13% che si risparmierebbe, ecc., ecc.
Inoltre, chiedo anche che prezzo potrebbe avere una OTTIMA CALDAIA A CONDENSAZIONE per appunto un Condominio di 22 Appartamenti per riscaldamento + acqua calda centralizzata?
Molte grazie per la risposta e cordiali saluti.

Reply
Angela
29/12/2016 12:00:53 am

Salve, alla c.a. di Roello o altri competenti in merito.
Abito in un condominio con riscaldamento centralizzato e questo è il primo inverno in cui attraverso la contabilizzazione del calore con valvole termostatiche ogni condomino paga secondo i suoi consumi. Purtroppo nel termosifone del bagno del mio appartamento l'idraulico ha montato il contabilizzatore di calore senza montare la valvola termostatica per evitare di rompere le mattonelle del rivestimento in cui lo stesso termosifone è incassato. Però in questo modo non è possibile regolare la temperatura e detto termosifone, situato sotto una finestra, è sempre caldo e sta consumando molto. Tale consumo è inutile visto che si tratta di un bagno e la vecchia manopola è bloccata. Come posso fare per farlo consumare meno? Il suo consumo senza valvola corrisponde ad un consumo con valvola a tacca 5?
In attesa di risposta la ringrazio anticipatamente.

Reply
roelloaded link
29/12/2016 04:07:49 am

Salve, l'unica soluzione sarebbe quella di utilizzare il detentore (la valvola nella parte bassa) e strozzare il flusso in modo che la temperatura sia tollerabile. Col radiatore tutto aperto sicuramente la temperatura ambiente nelle mezze stagioni sarebbe elevata

Reply
Angela
29/12/2016 04:31:14 am

La ringrazio per avermi risposto. Purtroppo la valvola non si può mettere neppure in basso per motivi di spazio. In questo modo sto pagando un consumo alto come se la valvola fosse posizionata sulla tacca 5?

Franco
30/12/2016 02:05:01 pm

Se ho capito bene Roelloaded non dice di mettere la valvola termostatica in basso ma di usare il detentore già presente in basso sul tubo di uscita dal termosifone. Il detentore, contrariamente alle valvole, non ha manopola di regolazione ma deve avere una vite (di solito a brugola) che avvitata permette di "strozzare" il tubo di uscita dell'acqua calda e se avvitata completamente di chiuder completamente il flusso di uscita. Se come mi sembra di aver capito nel suo termosifone la valvola con manopola in alto non è né sostituibile nè chiudibile perché bloccata, allora chiudendo parzialmente o del tutto il detentore in basso si ottiene lo stesso effetto di chiudere parzialmente o del tutto il flusso di acqua calda nel termosifone (questo perché l'acqua è incomprimibile e quindi il flusso di acqua in entrata deve essere uguale al flusso in uscita). In questo modo si può regolare il consumo energetico del termosifone secondo le necessità: chiudendo di più il flusso quando la T esterna è alta e aprendolo quanto basta se la T esterna è bassa.

luigi baldissera
3/1/2017 10:05:04 am

dopo l’installazione delle valvole e contabilizzatori mi trovo a pagare il triplo di quanto pagavo prima, facendo risparmiare solo agli altri condomini, e rimanendo abbastanza al freddo.
questo solo per la mancata applicazione del “compenso” che ne deriva dal calcolo energetico (stabiliva che ho una dispersione del 39%) poichè la legge è incompleta su questo campo. abito al piano pilotis e confino con una parete a Nord, una parete vano scale, ma il peggio è il pavimento ventilato (pilotis) con nessuno che mi riscalda dal piano inferiore.
a che devo rivolgermi per avere giustizia?

Reply
Valentino Menardo
3/1/2017 02:06:17 pm

Ho un alloggio in un palazzo con riscaldamento centralizzato a pavimento anni 70 non con impianto autonomo ma colonne che vanno dalla caldaia al sesto piano,è possibile istallare valvole o simili e se non si installano quali sanzioni?? Grazie

Reply
Fabio 9388
13/1/2017 06:45:58 am

abbiamo le valvole pusizionate su 4,5 e 5 in casa abbiamo tra i 17° e i 18° gradi! Non ho fatto alcun lavoro ai serramenti ma prima delle valvole avevamo 20°/20.5° quindi non sono le eventuali dispersioni che ci abbassano la temperatura fino0 a oltre 3 gradi. La valvola posizionata su 5 corrisponde al calorifero prima della installazione delle valvole? Se cosi fosse trovo inspiegabile la perdita di calore pur avendo le valvole aperte quasi al massimo, spero proprio che non sia vero quello chi mi hanno detto molte persone, avere la stessa tempoeratura di prima non sara un rispamio ma una spesa in più di 1000-2000 euro per case di 100 metri quadri.

Reply
Maurizio
13/1/2017 08:15:56 am

Premesso che bisognerebbe analizzare attentamente la situazione, una possibile causa può essere il pessimo posizionamento del sensore della valvola; faccio presente che in posizione 5, la taratura della valvola corrisponde a ben 28 °C (!?!) e se il radiatore si porta a 70 °C, la temperatura dell'aria intorno alla valvola può raggiungere anche i 30°C facendola chiudere anche se la temperatura della stanza non si trova a quella voluta (es. 20 °C); in gergo tecnico si dice che è presente una controreazione per cui il gioco di temperature viene preso in mano quasi completamente da questo fenomeno, ignorando la temperatura effettiva della stanza; per diminuire questo fenomeno si potrebbe posizionare la valvola in basso dove normalmente mettono i detentori, oppure il sensore dovrebbe essere messo lontano da fonti di calore e da finestre, collegandolo alla valvola con un lungo capillare di rame (orribile estetica); questa è una ragione in più per dire che questi sistemi a ripartizione sono poco più di un giocattolo e alla fine sono molto lontani dalle prestazioni decantate da ogni pubblicità che si trova in giro. Metti un termometro accostato alla valvola e controlla come varia la temperatura in quella zona per capire se il problema è quello da me descritto.

Reply
Franco
16/1/2017 01:28:43 am

Secondo me, oltre alla T "locale" nei pressi del termosifone, potrebbe essere una questione legato alle tolleranze delle valvole. Per es. in casa mia la valvola della cucina (FAR) si apre solo quando è posizionata sopra 4 (che dovrebbe corrispondere a 24°) ma con termosifoni freddi nella stanza la T è sui 20- 21 ° (essendo una cucina ci sono notevoli apporti calorici interni). Poiché su 4 il term è spento non può sentire una T dovuta al termosifone.

Reply
Maurizio
16/1/2017 07:25:09 am

Be! a questi livelli io non parlerei di tolleranze, ma di vera rottura della valvola; quella dei termostati è una tecnologia ormai matura e riescono ad essere molto precisi, basti pensare ai termostati dei motori di automobili, molto precisi nonostante le avverse condizioni di lavoro o quelli più rozzi di uno scaldabagno. Solo Fabio può indagare facendo delle prove.

Franco
23/1/2017 12:45:47 pm

No non è una questione di tolleranza. Per dirimere la questione ho fatto una prova mettendo un termometro digitale accanto alla valvola della cucina (FAR) che come dicevo si apre solo quando è posizionata sopra 4 (che dovrebbe corrispondere a 24°).

Con la valvola sul 4,5 (corrispondente a 26° C) il termometro ha misurato 25,6 °C, quindi molto vicina a quella nominale, mentre la T della stanza misurava poco più di 21 °C. Quindi non è un problema di tolleranze della valvola ma di collocazione del termosifone che si trova in un angolo della cucina con la valvola posta dalla prte dell'angolo e quindi avendo il tubo di salita dell'acqua interno al muro (murato nella parete) abbastanza vicino. <evidentemente questa doppia situazione (posizione d'angolo e tubo di salita posto nella parete all'angolo fa sì che la T nella zona di angolo sia qualche grado più alta. che questa sia la spiegazione è dimostrato dal fatto che l'unica altra stanza in cui c'è questa differenza di T ha una collocazione simile del termosifone. Nelle altre stanze la correlazione tra T di valvola e T di stanza è molto più precisa

gio
18/1/2017 10:57:57 am

Salve in casa ho un termosifone completamente freddo, anche mettendo a 5 rimane freddo! Cosa posso fare? Deve essere sfiatato? Se si come si fa lo sfiato?

Reply
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21/1/2017 11:48:44 pm

Salve, la valvola è rimasta bloccata. Può provare a picchiettare sul tubo in metallo con un arnese di ferro ma se non è "pratico" conviene chiamare un tecnico

Reply
antonio
25/1/2017 03:09:10 am

Buongiorno,
domanda: se in una camera da letto il radiatore è completamente insufficiente a riscaldare tale camera, all'aumentare del numero degli elementi (ce ne sono otto ne vorrei mettere sedici) influisce anche sul rilevatore sopra installato?
grazie

Reply
roelloaded link
25/1/2017 06:33:46 am

Salve, se cambia il numero di elementi cambia anche la potenza ed il contabilizzatore va riprogrammato con i nuovi dati; sicuramente aumenterà anche il consumo visto che il calore sarà maggiore

Reply
antonio
25/1/2017 07:15:53 am

grazie

Marta
1/2/2017 03:12:41 am

Salve,
è da qualche giorno che il termosifone continua ad essere caldo ininterrottamente anche se la valvola termostatica è impostata sullo 0. Cosa può essere? Come si può risolvere?
Grazie.

Reply
Marc
1/2/2017 04:17:33 am

Valvola bloccata o guasta. Chiami un tecnico. Se nel frattempo vuole raffreddare il termosifone chiuda il detentore da cui entra l'acqua e. He in genere si trova in basso.

Reply
Antonio 42
17/2/2017 06:57:22 am

Vorrei sapere se ad un condominio (12 appart.) costruito 1979/80 è obbligatorio sostituire la valvole con quelle termostatiche e mettere il contabilizzatoreogno radiatore. Grazie

Reply
roelloaded link
17/2/2017 08:08:54 am

Salve, se non ci sono già dei sistemi di regolazione della temperatura ambiente, sicuramente siete obbligati all'installazione

Reply
Antonio
10/3/2017 10:43:37 pm

Buongiorno, vorrei sapere se nella stanza aggiungo una radiatore elettrico, il contacalorie mi conteggia anche quello?

Reply
Franco
16/3/2017 05:03:36 am

Assolutamente no; anzi il contacalorie misurerà di meno. Il principio del contabilizzatore è quello di stimare l'emissione calorica del termosifone a partire dalla differenza di temperatura tra la superficie del termosifone (cioè circa quella dell'acqua) e la temperatura della stanza vicino al termosifocne. Per questo il contabilizzatore ha 2 sensori di T e ne calcola momento per momento la differenza. Più è alta più la potenza erogata stimata è maggiore. Se si installa nella stanza un'altra fonte di calore (stufa elettrica, a pellet o pompa di calore) questa fonte aiuterà a raggiungere la T prefissata nella stanza e quindi la valvola termostatica sarà meno aperta e quindi il delta T misurato dal contabilizzatore mediamente inferiore. Quindi a parità di T esterna il contabilizzatore misurerà di meno. La stessa cosa accade se uno ha una stanza completamente esposta al sole in una giornata serena. Il calore che entra dalle finestre aumenterà la T della stanza e il calorifero lavorerà di meno (o anche non lavorerà per niente come mi accade in salotto in questo periodo durante il giorno).

Reply
Rossana M.
21/3/2017 09:02:22 am

Buongiorno, vorrei sapere se la quota percentuale stabilita dall'assemblea condominiale per i consumi involontari non può essere inferiore al 30%, come sostiene l'amministratore. A lei risulta? Quale sarebbe la legge che stabilisce esattamente questa normativa nel dettaglio? Grazie mille!

Reply
Roelloaded link
21/3/2017 11:37:15 am

Salve, la quota involontaria è stabilita dai calcoli effettiati utilizzando la norma UNI10200

Reply
Angela
29/3/2017 10:28:06 am

buongiorno, vorrei sapere come ci si deve comportare nel caso l'amministratore condominiale non voglia fornire il certificato relativo allo sgravio fiscale sul totale versatogli entro il 31/12/2016 come per legge tramite bonifici per la contabilizzazione del calore e diagnosi energetica

Reply
roelloaded link
8/5/2017 10:59:22 pm

Salve, purtroppo l'unico modo è segnalare l'accaduto alla Agenzia delle Entrate, con tutto ciò che ne può conseguire.

Reply
Arianna
7/5/2017 09:00:00 am

Nel palazzo sono state inserite le valvole sui termosifoni. Il palazzo è vecchio e anche i termosifoni si incastra tutta la polvere tra gli elementi, li ho sempre pulito con il vaporetto. Ma se adesso con le valvole si può?
Se sparo vapore a 100°sulla valvola rischio di pagare un consumo inesistente? Considerando per altro che siamo all' ultimo piano e si muore di freddo anche se spendiamo tantissimo.

Reply
roelloaded link
8/5/2017 11:04:03 pm

Salve, il vapore sparato su dispositivi elettronici non credo che sia una buona idea; la valvola termostatica invece non dovrebbe avere grossi problemi: ma quante volte all'anno pulisce i radiatori? Perché per notare un aumento di consumi dovrebbe passare intere giornate col vaporetto sul radiatore

Reply
Sergio
7/5/2017 01:07:19 pm

Salve, ho 3 domande:
1. Dovrei rimuovere momentaneamente 2 termosifoni per verniciarli e rimuovere il rivestimento in piastrelle nel muro dietro: è necessario faccia comunicazione all'amministratore del condominio e/o ditta che contabilizza?
2. Se volessi installare un termoarredo in bagno devo comunicarlo in quanto ci vorrà' messa obbligatoriamente la valvola e contabilizzatore anche li?
3. Se volessi rimuovere uno dei termosifoni esistenti devo fare medesima comunicazione?

Reply
roelloaded link
8/5/2017 11:08:24 pm

Salve,
1) Se riesce a togliere il radiatore senza staccare il contabilizzatore non ci sono problemi: bisogna comunque, per qualsiasi lavoro sull'impianto, comunicare al Terzo Responsabile quando avranno luogo gli interventi
2) Esatto, ogni modifica o aggiunta di radiatori deve essere comunicata per permettere la modifica dei parametri di contabilizzazione
3) Esatto, in tal caso potrebbe chiedere di utilizzare il contabilizzatore del vecchio radiatore ed installarlo su quello nuovo

Reply
pippo
29/5/2017 05:51:18 am

qualche utente/tecnico ha una visione di insieme racchiusa in un paio di appunti imortatni rispetto a normative efficaci anche nella pratica, e non solo a spillar denaro allle famiglie ??
grazie in anticipo.
Giannni

Reply
Fabrizio
19/6/2017 04:55:44 am

Quale deve essere la giusta altezza dove devono essere posizionati i contabilizzatori di calore? Cosa cambia se sono posti più in alto o più in basso?

Reply
roelloaded link
19/6/2017 10:41:47 am

Salve, l'altezza indicata sui manuali è di 3/4 dell'altezza totale del radiatore. Se viene abbassato misurerà meno calorie, se alzato ne misurerà di più. Vero è che se l'altezza è costante per tutti i radiatori , anche se errata, influisce ben poco sulla ripartizione.

Reply
polo
24/7/2017 10:22:41 pm

in una casa un po' vecchia con radiatori vecchi le valvole servono a nulla, avrete più consumi se poi avete una stufa a pellet le valvole termostatiche non adoperatele, una volta raggiunto la temperatura lavora la stufa e consuma di più per tenere la temperatura mentre i caloriferi stanno chiusi fatevi questa domanda a che serve a questo punto la valvola termostatica a nulla perchè riscalda la stufa ma il resto della casa specialmente dove avete la stufa avrai più consumi provate voi stessi poi mi direte,

Reply
Roberto
24/10/2017 11:59:01 pm

Sono un inquilino che da molti anni anni vivo con la mia famiglia in un appartamento al primo piano di un edificio di tre piani, con tre appartamenti per piano, due normali ed uno piccolo.
Il nostro appartamento ha tre lati sul perimetro del fabbricato ed il quarto lato attiguo all'appartamento piccolo, chiuso, non riscaldato.
L’impianto di riscaldamento è centralizzato con termosifoni e caldaia a gas. Il condominio è di un solo proprietario ed è formato da nove appartamenti.
Il fabbricato è su pilotis, il piano terra è totalmente aperto, viene usato come parcheggi e pertanto il primo piano ha una altissima dispersione termica che avviene tramite il solaio di calpestio non coibentato, per il vuoto sottostante e per la forte corrente ed il vento che passa tra i pochi pilastri.
Già in passato si è fatta istanza alla proprietà che il nostro appartamento era sempre freddo e che per raggiungere una temperatura appena accettabile dovevamo integrare con stufette elettriche, mentre ai piani superiori il calore era sopra alla media. La protesta veniva fatta perché dividendo il consumo condominiale per i millesimi del nostro appartamento, pur pagando un mucchio di soldi l’appartamento era freddo e creava problemi per la salute.
La proprietà constatato il problema aveva provveduto a posizionare nuovi termosifoni.
Questo è il primo anno che vengono posizionate le sonde per la contabilizzazione del calore.
Ora con la posa dei contatori di calorie i costi sono saliti alle stelle pur avendo praticamente chiuso una camera e tenuto una temperatura in soggiorno di 18/19° in camera da letto 16° come in cucina, mi trovo ad aver consumato 14724 calorie pari al 25% dell’intero condominio.
Ora che la famiglia è diminuita, mediamente vive una sola persona, due termosifoni pressoché chiusi, camera 2, corridoio, abbassato le temperature di servizio, il costo del riscaldamento è raddoppiato, e per assurdo con il secondo appartamento sempre posto al mio stesso piano, che è poco abitato anche lui con un consumo del 25% in due paghiamo il 50% dell’intero condominio che è di nove appartamenti.
La ripartizione può tenere conto di queste disparità enormi di caratteristiche tra i vari appartamenti collegati allo stesso impianto?
Come ci si può comportare?

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roelloaded link
29/10/2017 02:34:14 am

Salve, il problema è capire se effettivamente la ripartizione viene effettuata secondo un criterio normativo (UNI10200) oppure con una sistema empirico deciso in assemblea:
nel primo caso la norma 10200 da tutte le indicazioni per calcolare in modo univoco le tabelle di ripartizione e se viene seguita la norma non vi è scampo; se invece, in deroga alla norma come previsto, la ripartizione viene effettuata rispetto a percentuali e tabelle millesimali fissate dal condominio, si può pensare di andare a ritoccare questi parametri per rendere più omogenea la spesa.
In ultima analisi pensare di investire qualche soldo nella coibentazione delle pareti, infissi, etc.

Reply
Nicola
4/11/2017 01:21:34 pm

Buongiorno,
sono a chiedervi un chiarimento tecnico in merito ai contabilizzatori di calore, consumo volontario:

Nel 2015 a fronte di un “consumo ripartitori” di 9417 UDC ho consumato 3452,91 KWh,

Nel 2016 a fronte di un “consumo ripartitori” di 6500 UDC ho consumato 3890,99 KWh.

Anche se i contabilizzatori hanno misurato un minore consumo, l’energia consumata è stata maggiore, come è possibile?

Grazie

Reply
Valerio
8/11/2017 09:24:49 am

In altre parole, anche se tengo tutte le valvole sempre chiuse, se faccio areare i locali consumerò, in quanto la temperatura della stanza risalirà, un po' per il calore delle persone nella stanza stessa un po' per il calore proveniente dalle stanze dei vicini.
è così?
conviene quindi non areare mai nemmeno a valvole chiuse.

Reply
roelloaded link
26/11/2017 10:54:18 pm

Salve, chiaro che aumentando le dispersioni aumenta il consumo: l'aria fredda che entra dall'esterno è una dispersione. Ma 5 minuti per cambiare l'aria si concedono a tutti

Reply
Claudio
5/12/2017 09:44:50 am

Abito a Firenze in un condominio con riscaldamento centralizzato, nel mio appartamento sono provvisto di doppie finestre in ogni stanza, abito al 4° piano di uno stabile di 5 piani, Ebbene con le termovalvole a 5, massima apertura, ho fatto controllare i termosifoni e sono perfetti (cosi mi e' stato detto) in ogni stanza non arrivo a 18 gradi, mi sapete spiegare il perche'. Questo e' gia' il secondo anno dall'installazione, prima avevo le stanze ben calde, adesso si gela.
Secondo me e' stata solo una fregatura, e se tutto questo e' stato fatto per non inquinare, mi dispiace ma sono costretto ad accendermi i condizionatori per avere caldo, cosi inquino di piu' grazie a questa legge fregatura

Reply
roelloaded link
5/12/2017 10:15:14 pm

Salve, che cosa c'entra la legge col fatti che lei non abbia i gradi in casa? Evidentemente la temperatura dei termosifoni non è sufficiente per scaldare gli ambienti. Segnali il problema a chi gestisce l'impianto e faccia aumentare la temperatura o gli orari dell'impianto!

Reply
Claudio
10/12/2017 05:31:18 am

Crede sia questo il problema ?? chi gestisce l'impianto mi ha detto che e' sempre stato cosi, anzi secondo loro se io metto le valvole al massimo avrei lo stesso calore che avevo prima, e questo non e' assolutamente cosi. Me la rifaccio con la legge perchè prima dell'avvento delle termovalvole avevo il riscaldamento ottimale. Addirittura mi hanno detto che dovrei isolare le pareti che danno sull'esterno, alla fine mi domando, quanto mi viene a costare tutto questo, ultima cosa, quest'anno ho pagato il riscaldamento dello scorso anno con le nuove termovalvole, fra costi di manutenzione, letture, e riscaldamento ho pagato uguale agli anni passati, e ho sofferto il freddo, mi dica lei cosa dovrei fare ??

TERESA
27/12/2017 05:48:37 am

avendo una caldaia centralizzata vorrei sapere se si puo' tenere accesa 24/24 h. per legge quante ore deve rimanere accesa?
grazie

Reply
Roelloaded link
27/12/2017 11:57:07 am

Salve, dipende dal Comune di residenza. Per esempio a Torino le ore di accensione sono al massimo 14

Reply
Vincenzo
27/4/2018 10:18:59 am

In un impianto a pannelli radianti servono le valvole per controllare il calore?E se posso sapere le ore che bisogna tenere accesi .Sonon di Torino.

Reply
roelloaded link
29/4/2018 11:15:44 pm

Salve,
dipende se stiamo parlando di un impianto autonomo oppure centralizzato: nel primo caso sconsiglio vivamente di introdurre valvole di zona on/off per regolare il flusso. Nel caso di impianto centralizzato invece bisogna valutare la fattibilità dell'introduzione di valvola e contabilizzatore per la gestione dei consumi: non è detto che sia economicamente sostenibile effettuare una modifica sostanziale dell'impianto. Gli orari per gli impianti a bassa temperatura non hanno limitazioni.

Reply
claudia
24/11/2018 02:05:20 am

Buongiorno, abito in un condominio al secondo piano su un totale di dieci piani. sto cercando di capire se chi contabilizza i consumi faccia o meno le cose correttamente, visto che l'amministratore ignora completamente le mie domande.
nel conguaglio ricevuto agli inizi di ottobre ho potuto verificare che io avendo cambiato i termosifoni quelli tradizionali con i termoarredo hanno utilizzato un FATTORE CONV. differente rispetto ad altri alloggi con i vecchi termosifoni. Mi spiego meglio con degli esempi ma reali la famiglia del mio stesso piano di me ha consumato in bagno 2339 x 0.200(fatt di conv.)=467.80 (unità conv.), io con il termo arredo 1658 x 500= 829. la domanda sorge spontanea, come consumo meno e solo perchè nel ristrutturare l'alloggio ho cambiato i termosifoni devo pagare di più. La risposta è stata a secondo la marca ci sono delle tabelle. io mi ritrovo ad aver consumato a livello contacalorie molto ma molto meno di tutti gli altri e sono quella che a causa di questo calcolo nel conguaglio ha speso di più. la prego mi dia una risposta il più chiara possibile, nell'assemblea condominiale ho fatto mettere nel verbale che pretendo una nuova consulenza per capire, ma ha distanza di due mesi tutto tace. grazie

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Paolo
13/12/2018 03:46:57 am

Come funziona la regolazione di gradi e di temperatura di una valvola termostatica Caleffi? Vanno prese le temperature di fuori o di demshop quando bisogna tarare le teste termostatizzabili?

Reply
pietro
2/7/2019 07:39:35 am

Buongiorno,, ho una attività commerciale di pizza da asporto ,all'interno del negozio ci sono 2 termosifoni con valvole termostatiche e contabilizzatori di calore,che io tengo tutta la stagione invernale sempre spenti ,perché il forno scalda gia i locali abbondantemente, nonostante questo le spese di riscaldamento sono molto alte,e possibile che i contabilizzatori calcolino il calore del forno come se fosse generato dai termosifoni, per risolvere il problema vorrei far piombare i termosifoni. grazie
Pietro

Reply
Roelloaded link
2/7/2019 11:12:40 pm

Salve, i contabilizzatori di ultima generazione hanno due sensori, uno che misura la temperatura ambiente, l'altro la temperatura del radiatore. Se non c'è una differenza di temperatura tra i due sensori non viene contabilizzato consumo. Comunque è facile da verificare: basta tenere il radiatore chiuso e osservare dopo qualche giorno se l'apparecchio ha contabilizzato unità.
Più probabile che la spesa che Lei lamenta sia legata alla quota di consumi involontari (la quota fissa) che si paga nonostante i consumi siano nulli

Reply
Stefano
18/10/2019 01:14:11 am

Buongiorno, avrei una domanda da porre, sto cercando dei "termostati digitali" da applicare a ogni singolo termosifone (ho un caldaia del 2003, una IMMERGAS EOLO MAIOR, che gestisce 15 termosifoni in un ambiente di circa 250mq al piano terra).

Oltre a regolare ogni singola stanza con temperature differenti avrei la necessità che mi venga indicato il tempo di accensione di ogni singolo termosifone nel l'arco di 1 (oppure 2) mesi, ciò mi permetterebbe di "contabilizzare" con una precisione sufficente il consumo di ogni singola stanza (necessito di questa cosa in quanto ho diversi professionisti che mi lavorano nello stesso piano, ognuno nel suo studio, ma con orari di permanenza e necessità di temperature differenti l'uno dall'altro, semplifico con un esempio, una psicologa ha pazienti tutti vestiti ed è presente 2h al giorno, la fisioterapista ha pazienti semi nudi ed è presente 6 giorni su 7 e circa 8h al giorno, da ciò nasce la problematica di capire per quanto tempo rimane acceso ogni singolo radiatore..)

Grazie mille a tutti, e soprattutto a chi mi saprà dare un consiglio su quale prodotto scegliere ;)

PS:..i classici "contabilizzatori" o "Conta Calorie" li escluderei in quanto molto più costosi dei termostati digitali, sia che siano Wi-Fi o non e se riesco ad estrapolare le ore di accensione del termosifone, già sarebbe ottimale per la mia situazione).

Reply
Roberta
18/11/2019 03:18:27 pm

Buonasera, ho preso in affitto un alloggio al secondo piano di 5 camerette, con impianto centralizzato di riscaldamento con valvole termostatiche. Tendendo a 5 non arrivo a mala pena a 20 gradi, 19 in in bagno, così ho deciso di mettere le valvole sull'asterisco antigelo, e grazie alla stufa infrarossi arrivo a 23 gradi ovunque. La vicina dell'ultimo piano mi ha detto che non posso tenere i termo sull'antigelo perchè danneggio l funzionamento della caldaia, gli altri avranno più freddo e anche se tengo a zero in termo pagherò il doppio, ma possibile? Che ci stanno a fare le valvole se poi pago il doppio o gli altri vogliono decidere per me? Io so che pago la quota fissa se non ho consumi, o sbaglio? Cosa importa a loro come mi gestisco i termosifoni? Che poi ripeto, a termo a 5 ho freddo. Ho ragione io che posso decidere come tenere le valvole e che risparmierò sul consumo pagando solo la quota fissa o ha ragione la vicina dell'ultimo piano che si lamenta d'avere freddo che mi impone di tenere le valvole a 5 quasi tutto il giorno dicendo che spenderò addirittura di meno? A me sembra una paraculata (scusate il termine). In attesa, cordiali saluti.

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roelloaded link
15/2/2020 02:14:16 am

Salve Roberta,
premesso che vivere in condominio significa letteralmente "dominare in condivisione" (cosa da non dimenticare mai quando si sceglie di vivere in un palazzo più o meno grande), bisogna vedere cosa dice il regolamento condominiale: se questo prevede una temperatura minima da mantenere negli alloggi allora bisognerà adeguarsi (sempre tenendo conto che è difficile che qualcuno si presenti coi carabinieri per farle aumentare le temperature). Il problema è che Lei crede di risparmiare con le Sue stufette, ma la realtà è che spenderà un sacco di corrente elettrica ed in più dovrà pagare la quota fissa del riscaldamento che come minimo è del 30% della spesa totale. Perché invece non usa le stufette solo nei locali più freddi e solo all'occorrenza in modo da integrare il riscaldamento centralizzato? Ora ci viene naturale criticare gli impianti con le termovalvole, ma vi ricordate come erano gli impianti prima? Nello stesso stabile alloggi con 25 gradi e le finestre aperte ed altri con 18 gradi, spese di riscaldamento fuori controllo ed un sacco di litigi su come impostare gli orari;
io me lo ricordo bene e vi assicuro che ora in confronto è il paradiso ;-)

Reply
giuseppe
24/1/2020 03:19:40 am

sono un artigiano, e la mia attività è di proprietà di una cooperativa.
Ho degli infissi che hanno più di cento anni, in ferro e vetro (uno solo) quindi è facilmente intuibile che spifferi ne passano a go go e di conseguenza il consumo del riscaldamento è notevolmente alto. Nonostante abbia un forno e più di 10 gruppi frigoriferi che vanno ininterrottamente, la temperatura nei locali è molto bassa. La cooperativa fa partire il riscaldamento alle 8:00 del mattino quando io arrivo alle 7:30, ora che si raggiunge una temperatura accettabile, partendo da meno di 17°, sono le 13:00, a qul punto i riscaldamenti vengono abbassati a monte per due ore e naturalmente la temperatura raggiunta con fatica viene persa, poi riacceso il riscaldamento a regime ho sicuramente un alto consumo di energia per ritornare ad una temperatura accettabile.La mia domanda è: Cosa posso fare nei confronti della cooperativa, considerando che la linea copre anche i suoi uffici, ma con infissi nuovi e a doppi vetri e riscaldamento ad aria decisamente più veloce dei radiatori, c' è un modo per tenere conto di questa differenza di stato nel conteggio del riscaldamento?
Grazie Giuseppe

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roelloaded link
15/2/2020 01:55:23 am

Salve Giuseppe,
bisogna dotare gli impianti attuali di contabilizzatori e regolatori per rendere il più possibile autonomi le due attività. Chiaramente ci saranno dei costi da sostenere ma molto probabilmente tra detrazioni fiscali e risparmio ottenibile vi ripagherete l'investimento in pochi anni

Reply
giuseppe
18/3/2021 10:22:40 am

un radiatore che ha una doppia potenza rispetto ad un altro radiatore, il ripartitore registra una doppia velocità di consumo.

Reply
Gay Party South Carolina link
27/3/2021 08:48:02 am

Great post thankyouu

Reply
Paola
1/2/2023 01:45:58 am

Buongiorno, possiedo un allogio in condominio in montagna in cui è stato intallato il cronotermostato. La temperatura minima è fissata a 13 gradi e paghiamo un fisso per mantenere questa temperatura minima. Purtroppo però ogni qualvolta la temperatura scende al di sotto dei 13° le valvole si aprono e i consumi vengono conteggiati anche se già paghiamo un fisso per mantenere i 13°. Vorrei sapere è legale far pagare due volte per il mantenimento della temperatura minima?

Reply
roelloaded link
1/2/2023 10:57:11 pm

Salve,
ogni condominio può stabilire regole diverse per quanto riguarda la gestione dell'impianto centralizzato che però vanno condivise e votate in assemblea.
Il problema non è che pagate due volte per tenerre una temperatura minima, ma che quella temperatura minima è stata fissata a 13 gradi e non meno.
Evidentemente ci sono così tante dispersioni che è stato deciso di non far scendere le temperature sotto quella soglia

Reply
marco
8/3/2023 03:07:49 am

Buongiorno,

devo ristrutturare un appartamento in montagna dove a breve dovranno montare i contabilizzatori di calore e ho due quesiti da porvi:

1- Nel bagno vorrei mettere uno scaldasalviette misto (elettrico + riscaldamento condominiale); leggendo in giro mi pare di aver capito in estate il contabilizzatore è spento quindi posso usare lo scaldasalviette con l'alimentazione elettrica senza il contabilizzatore si attivi; ma d'inverno se volessi usare l'alimentazione elettrica e mettere la valvola a zero, il contabilizzatore si attiverebbe facendomi pagare anche il consumo condominiale quando in realtà la valvola sta a zero (he letto da qualche parte che il contabilizzatore si attiva sui 35-40 °C...
2- nelle altre stanze metterò due radiatori elettrici a basso consumo ad integrazione dei termosifoni; quando l'impianto è spento, stesso discorso il contabilizzatore è spento e non dovrei avere problemi; ma d'inverno se lo uso in associazione al termosifone, il contabilizzatore mi calcolerà anche il calore prodotto dai radiatori extra?
Spero di essere stato chiaro ...vi ringrazio anticipatamente

Reply
roelloaded
8/3/2023 10:43:02 pm

Salve.

1- se attiva il riscaldamento elettrico di inverno di sicuro il contabilizzatore attiverà la misurazione e dovrà pagare due volte l'energia. I contabilizzatori di ultima generazione attivano la lettura in base alla differenza di temperatura tra radiatore ed ambiente e quindi già col termo a 35 gradi si produce un consumo.
2- sempre per lo stesso principio se installa dei termo aggiuntivi che scaldano un ambiente, se il radiatore condominiale è spento il contabilizzatore non segnerà alcun consumo aggiuntivo

Reply
Marco
9/3/2023 09:57:45 pm

La ringrazio per la risposta.
Vorrei solo un chiarimento
1- per lo scaldalviette misto: se lo uso in modo elettrico quando l'impianto di riscaldamento centralizzato non è in funzione (ad esempio ottobre), mi conferma che le valvole non entreranno in funzione?
la ringrazio

roelloadde
9/3/2023 10:30:17 pm

La valvola ed il contabilizzatore sono due elementi distinti, e scaldando il termo elettricamente, sebbene il consumo venga contabilizzato, non si avrà nessun effetto sulla valvola termostatica

Reply
Marco
10/3/2023 03:18:32 am

Ok..quindi verrà contabilizzato ma non mi verrà addebitato alcun costo in quanto l impianto di riscaldamento centralizzato è spento (ad esempio nel mese di settembre), corretto? Grazie!

roelloaded
10/3/2023 11:42:06 pm

Nel periodo di disattivazione del contabilizzaatore (solitamente maggio/settembre ma è meglio chiedere al manutentore), essendo disattivato, il contabilizzatore non segnerà alcun consumo

Reply
marc
11/3/2023 04:21:52 am

Io sono anni che tengo in piena stagione invernale le valvole a zero scaldandomi con la pompa di calore del condizionatore e i contabilizzatori restano sempre a zero anche se nella stanza la temperatura e’ di 22/24 gradi.

Reply
Michael
19/5/2023 05:27:27 pm

Salve,
ho installato delle valvole termostatiche rf dell'honeywell con controllo centralizzato dell'appartamento. mi sono accorto che a impianto freddo le valvole rilevano circa 3,5 gradi in meno della reale temperatura mentre con impianto in funzione hanno una curva di rilevamento non lineare fino a raggiungere circa 2 gradi in più della temperatura reale. questo rende difficile impostare gli offset del prodotto, avete dei suggerimenti?

Reply
roelloaded link
19/5/2023 09:50:57 pm

Salve,
esistono dei sensori ambiente che possono completare il sistema e rilevare la temperatura nei luoghi più idonei ma dipende dalla serie di valvole in suo possesso

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    Roello Piero

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