![]() Si parla molto di geotermia nell'ambiente termotecnico ma la quantità di righe scritte sull'argomento non trovano corrispondenza alla diffusione degli impianti cosiddetti con pompa di calore terra/acqua nel nostro Paese; sicuramente il costo dell'energia elettrica è uno dei motivi principali ma non è da sottovalutare il costo dell'impianto e la burocrazia legata alle perizie geologiche. Inoltre mi è capitato di sentire utenti scontenti delle prestazioni reali un po' diverse da quelle che gli erano state prospettate anche perchè i valori nominali delle rese delle pompe di calore non comprendono i consumi dei vari circolatori che servono al funzionamento dell'impianto e quindi le bollette elettriche risultano sempre più salate del previsto; non da meno è il problema dell'assistenza tecnica, ancora scarsamente specializzata in questo settore, e comunque molto più complessa di quella relativa ad una semplice caldaia: per farla breve, un danno grave ad una pompa di calore non si risolve di solito con un fermo di un giorno o due. Alla luce di tutte queste osservazioni mi pare sensato valutare la parente "povera" della pompa di calore terra/acqua e cioè quella aria/acqua, insomma quella che tutti conoscono abbinata agli impianti di condizionamento ma meno applicata all'uso invernale: queste macchine, che assorbono calore dall'aria esterna per convogliarla nell'acqua del circuito di riscaldamento, hanno valori di efficienza che in alcune condizioni di esercizio hanno poco da invidiare alle loro cugine terra/acqua. In ultima analisi visti i costi contenuti è possibile un abbinamento con altro generatore (es. caldaia a gas o pellet) in modo da avere sempre un sistema di backup ed un supporto per i periodi in cui la pompa di calore abbia rese non ottimali a causa dell'aria esterna troppo fredda. Riassumo qui di seguito i vantaggi che a mio avviso una pompa di calore aria/acqua rispetto ad altre soluzioni: - costi contenuti e nessuna burocrazia aggiuntiva - dati di resa realistici (COP) - facilmente abbinabile alla caldaia esistente (il grosso dello spazio è all'esterno) - possibilità di utilizzare la pompa di calore solo a temperature esterne convenienti - ad oggi una quantità maggiore di tecnici formati alla riparazione Economicamente, per fare un raffronto, si tratta di risparmiare circa il 40% sul costo del GPL e un 10% sul costo del metano, con temperature esterne che non scendano sotto lo zero, mentre tutt'altro discorso è quello della macchina abbinata un impianto fotovoltaico, accoppiata che permette quasi di azzerare i costi per il riscaldamento.
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AutoreRoello Piero Archivio
Giugno 2016
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